martedì 7 agosto 2012

LA RIAPERTURA DEL CASTELLO NON SI BARATTA CON LICENZE ED AUTORIZZAZIONI VARIE. GLI ORITANI DEVONO BATTERSI PER L'APERTURA AL PUBBLICO "INCONDIZIONATA"

(urp@beniculturali.it - dr-pug@beniculturali.it - prefettura.brindisi@interno.it)

AL SIGNOR MINISTRO BENI CULTURALI ROMA
AL DIRETTORE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA
AL SIGNOR PREFETTO DELLA PROVINCIA DI BRINDISI
e, p.c.:
AI CITTADINI DI ORIA

OGGETTO: Richiesta attivazione procedura di cui all'art. 104 del D. Lgvo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), nei confronti della Borgo Ducale srl, domiciliata in Brindisi e proprietaria del castello di Oria.

PREMESSO CHE:
- il castello di Oria è stato sottoposto a sequestro da parte della Procura della Repubblica di Brindisi in relazione ad un'indagine per presunti abusi edilizi, che vede coinvolti anche 4 funzionari della Soprintendenza;
- detto castello, seppur è stato dissequestrato da qualche mese, continua a rimanere chiuso per decisione dei proprietari, con conseguenti effetti negativi sull'economia locale, a causa di un considerevole calo di visite sia da parte di turisti (anche stranieri) che da parte di scolaresche di ogni parte d'Italia per viaggi d'istruzione;
- la città di Oria ha dovuto registrare (nella totale indifferenza di vari enti ed autorità) la mancata apertura degli archivi privati della "Fondazione Martini Carissimo", che, come affermato dai precedenti proprietari del castello, contengono "documenti inediti e di grande valore sulla storia del Castello, di Oria e della ...famiglia”;

CONSIDERATO CHE:
- l'antico castello di Oria è stato dichiarato di particolare interesse storico artistico con D.M.24.5.1955, così come sono stati dichiarati, con decreto del DIRETTORE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA, datato 14.4.2008, di interesse particolarmente importante ai sensi dell'art.10, comma 3, lettera a) del D. Lgs. 42/04 n. 793 reperti archeologici (conservati all'interno del castello medesimo) e, in quanto tali sottoposti a tutte le disposizioni di tutela contenute nel suddetto Codice dei Beni Culturali;
- i vecchi proprietari hanno sempre consentito le visite ai turisti ed alle scolaresche, anche in virtù di quanto imposto dal Podestà Rocco Greco nel lontano 1933, allorquando fu stipulato l'atto di permuta col Palazzo Martini, fra Comune e il commendator avvocato Giuseppe Martini Carissimo;

RITENUTO CHE:
- allo stato attuale risulta vano ogni tentativo esperito dal sindaco di Oria al fine di convincere la Borgo Ducale srl a riaprire il castello. Fra l'altro il sindaco pur di raggiungere un minimo di risultato a favore della città, stando ad ultime notizie di stampa, starebbe "barattando" il rilascio di autorizzazioni amministrative per organizzare convegni all'interno dell'antico maniero, in cambio di 10 giornate all'anno che il Comune dovrebbe utilizzare per eventi culturali;

VISTI:
-l'art 9 del Testo Unico degli Enti Locali (Decreto legislativo 8 agosto 2000, n. 267), nonchè l'art.74 dello Statuto del Comune di Oria (possibilità per i cittadini di far valere in giudizio "le azioni e i ricorsi che spettano al Comune”);

CHIEDO ALLE SS.LL. ILLUSTRISSIME:
- di attivare, con cortese sollecitudine, nell'interesse generale, non solo dei cittadini di Oria, ma della nazione intera, la procedura prevista dalla normativa indicata in oggetto, affinchè detti "beni culturali di proprietà privata" (castello e n.793 reperti archeologici) vengano assoggettati a visita da parte del pubblico per scopi culturali.

In attesa di cortese riscontro, porgo distinti saluti.

Francesco Arpa - Oria

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