venerdì 18 settembre 2009

Per la raccolta rifiuti noi oritani saremmo dei RACCOMANDATI secondo la Gazzetta del Mezzogiorno.

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Insieme alla «differenziata» esistono cassonetti per i «raccomandati»
di FRANCO GIULIANO (Gazzetta del Mezzogiorno del 18.9.09)

I cassonetti? «Mai più». La regola fino a ieri (smentita da queste foto) era: «selezionare», «raccogliere», «smaltire»; la sezione umida dalla plastica, il vetro dall'alluminio, i pannolini dalla carta. I nuovi «sacerdoti» dell'ambiente non ammettevano eccezioni rispetto a questo sacrosanto principio con il quale devono fare i conti ormai gli oltre 200 mila abitanti (di Latiano, Ceglie M., Oria, Villa Castelli, S. Pancrazio, Torre Santa Susanna, Francavilla Fontana) tutti facenti parte dell'Ato Br/2, che dalla «sera alla mattina» si sono visti sparire dalle strade i vecchi cassonetti. «Non possiamo assolutamente derogare a quanto previsto dal programma: i vecchi cassonetti raccogli-tutto era previsto che dovessero sparire con l'avvio del nuovo servizio: così è stato. Le regole sono regole», dicono a Latiano e ribattono all'Ato. Intanto quei cittadini che non hanno ancora capito (o voluto capire) come si ricicla, abbandonano i rifiuti lungo le strade delle periferie. Che poi la società incaricata dovrebbe ripulire con un aggravio di costi a carico del Comune e dunque dei cittadini. Perchè non mettere allora qualche cassonetto nella periferia di Latiano, almeno fino a quando tutto sarà a regime? «Non possiamo. Questa è la regola».

Eppure nella maggiori parte dei casi ad essere indampienti sono gli stessi Comuni che non hanno ancora realizzato per esempio il «Centro raccolta materiali» (a Latiano e Oria) o le isole ecologiche. O la stessa impresa: sanzionata per il mancato servizio offerto dal numero verde; per il ritardo nel prelievo della spazzatura; per la mancata pulizia delle periferie e l'insufficiente spazzamento delle strade. Anche se su questo fronte non esistono dati certi nè sul numero delle infrazioni nè sul loro ammontare.

«Le regole vanno rispettate» risponde il presidente dell'Ato, Cosimo Ferretti che è anche sindaco del Comune di Oria. Siamo a buon punto, abbiamo raggiunto dei risultati straordinari in molti Comuni». E cita percentuali di raccolta differenziata da Paesi del nord Europa: 32% a Latiano, 48 in quell'altro... «Immagini - dice soddisfatto - che abbiamo ospitato una delegazione di un altra provincia per capire come siamo riusciti in questo miracolo». Peccato però che la visita si sia limitata solo in qualche centro abitato e non nelle periferie, invase da rifiuti.

Il sindaco-presidente che dice di avere dovuto combattere una guerra contro gli incivili anche nel suo comune, «ripete che bisogna insistere, non mollare». E per questo si dice assolutamente contrario all'idea di (ri) mettere qualche cassonetto nelle periferie.

«Non possiamo tornare indietro», ripete. Eppure altrove - come documentiamo in queste foto - nella periferia di Oria (il Comune del quale il presidente è anche il sindaco), a Ceglie e a Villa Castelli, nonostante la raccolta differenziata sia iniziata mesi prima che a Latiano continuano ad esserci ancora dei cassonetti.
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