domenica 2 maggio 2021

ORIA - VIALE GRANDE EUROPA E LA STORIA DEGLI ALBERI CHE SARANNO ERADICATI.

 Nelle ultime ore mi sono giunte telefonate di amici che mi chiedevano notizie circa alcuni alberi di Viale Grande Europa che si presentano barbaramente capitozzati !!!

2 maggio 2021

Mi è giunta voce che la provincia di Brindisi, proprietaria di quel tratto di strada, ha deciso di abbattere quegli alberi in quanto ritenuti pericolosi poiché vicinissimi alla sede stradale. Ritengo quindi che, per lo stesso motivo, a breve dovranno  essere rimossi anche i pali dell'illuminazione.

Sinceramente la gente avrebbe preferito non trovarsi di fronte a questa brutta scena. A mio parere sarebbe stata opportuna una completa eradicazione, anziché lasciare quell'obbrobrio!

Ciò premesso, ritengo cosa utile informare circa le origini di quegli alberi. Per farlo mi servirò del libro del dr. Pasquale Spina sulla toponomastica oritana "Oria: strade vecchie, nomi nuovi; strade nuove, nomi vecchi".

[La denominazione ufficiale (Viale Grande Europa) che inserisce questa via tra quelle del tessuto urbano risale al 1981. Ha un percorso costruito artificiosamente in quanto costituito dalla traversa che unisce Via Torre S.Susanna alla Via vecchia per San Cosimo, l'attuale Via Carlo Pisacane, più il tratto di quest'ultima, che necessariamente cambia nome, fino al termine, indefinito, del centro abitato. Anche la delimitazione usata nello stradario comunale  è piuttosto vaga in quanto pone il termine di questa strada in contrada Salinelle. Questo stratagemma fu escogitato perché si voleva rimediare ad una dimenticanza in cui erano incorse negli anni antecedenti tutte le amministrazioni. Per poter capire come è nato Viale Grande Europa è necessario tornare dieci anni indietro rispetto a quando, 1981, questa strada fu denominata. Risale, infatti, al 1971 l'inaugurazione ufficiale di quello che si voleva che diventasse un immenso, lunghissimo viale alberato che unisse Oria al Santuario di San Cosimo alla Macchia. Questa era l'idea del Comitato Verde e del suo dinamico presidente, l'ins. Emanuele Mazza, che allora ricopriva anche la carica di vicesindaco. La Provincia aveva da poco sistemato la via vecchia per San Cosimo allargandone la sede ed asfaltandola: finalmente Oria riaveva il collegamento diretto col Santuario. Lo straordinario flusso di gente diretto verso il Santuario non poteva transitare su un'anonima strada provinciale, ma lungo un ombroso ed accogliente viale alberato. Ipotesi validissima e suggestiva, ma di difficile realizzazione. Nessuno degli enti pubblici territoriali poteva o voleva intervenire per cui fu il Comitato Verde a chiedere alle amministrazioni di città e paesi di Puglia e Basilicata il dono di alberi per il viale. L'idea suscitò un certo entusiasmo, si ebbero delle risposte positive e si scelse anche il nome per il viale, si sarebbe dovuto chiamare Viale Interregionale. Ci fu la cerimonia d'inaugurazione con l'intervento delle autorità e con la posa a dimora delle prime piante. Nei mesi successivi l'opera venne in effetti completata, ma come succede spesso l'impatto con la dura realtà fu tremendo: la scelta sbagliata di alcune essenze non adatte al nostro arido clima, la problematica messa a dimora ai margini delle già strettissime banchine che poneva, spesso, gli alberi a non più di cinquanta centimetri dalla sede stradale, l'assoluta mancanza di qualsiasi cura o protezione fecero sì che nel giro di pochissimo tempo la maggior parte degli alberelli non esisteva più. Solo le piante poste in prossimità di Oria ebbero miglior fortuna e molte si salvarono. Fu dato l'astruso nome di Viale Grande Europa, sarebbe stato bellissimo Viale del Santuario.]

PRIMA

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2 maggio 2021

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