Michele Mazza |
Caro Franco,
vedo con piacere che hai
raccolto il mio invito a ricordare il mio grande MAESTRO elementare
Emanuele Michele Mazza. (post precedente)
Da Michele ho appreso negli anni
della scuola elementare molto più che nel resto degli anni trascorsi sui banchi
di scuola. Era il 1957, eravamo in 33 o 34; con me c’erano, cito a memoria,
Ubaldo De Simone, Mario Fistetti, Nicola Carone, e tanti altri. Avevamo avuto
come maestro un altro grande, Cosimo Verola (poi sindaco di Francavilla) che aveva un altro
metodo. L’impatto con Michele fu duro era rigoroso e pretendeva da noi impegno
e rigore nello studio. Ci impegnava con estenuanti gare di matematica e di
scrittura e di poesia e ci stimolava sempre con compiti impegnativi e che
avevano a che fare con la realtà della vita quotidiana. Ci insegnò a compilare
i bollettini postali, ad andare in banca. Ma soprattutto ci insegnò l’amore per
Oria e per la sua storia (in particolare per il Risorgimento e per il movimento
operaio).
Ti racconto un gustoso
episodio accaduto in quarta elementare: eravamo proprio in questo periodo, marzo)
e si parlava del Risorgimento: ci fece scrivere una composizione su Camillo
Monaco. Bene io tutto contento scrissi che era il nonno di mia nonna e che
avevo sempre sentito parlare di lui e che mia nonna lo chiamava “papa Camillu”.
Solo che nella mia beata incoscienza di ragazzino di quarta elementare mi
azzardai a dire che Camillo Monaco era un prete!!!!!!! Apriti cielo: mi prese
per un orecchio e mi invitò a tornare a casa per chiedere scusa a mio padre ed
a mia nonna per questa eresia e bestialità storica!!!!! Quel gesto, riflettendoci
nel tempo, mi insegnò a documentarmi sempre ed a chiedere il perché delle cose
ed il significato delle parole.
In quella stessa estate del
1958 mi operai all’occhio destro a Roma; per l’epoca era un’operazione
difficile: lui mi fece avere un libro che conservo ancora. le confessioni di un
Italiano di Ippolito Nievo con un affettuoso bigliettino di auguri. A fine
anno, sulla pagella (che conservo ancora), trovai una sorpresa (ed
immeritatamente, devo dire) un dieci in condotta (che mi spiegò, poi) era un
incoraggiamento per come mi ero comportato durante e dopo l’operazione. Quel gesto mi ha insegnato ad affrontare la
vita con coraggio e imparai che di fronte ad un problema non occorre mai
fuggire ma affrontarlo con realismo. Penso che questi gesti fossero connaturati
in lui e che lo abbiano affrontato la grande sfortuna che lo ha accompagnato.
Ma ricordo anche il Michele
Mazza amministratore, politico. Coerente con le sue scelte
e con la passione per la POLITICA (quella vera che è senso di responsabilità e
Cittadinanza attiva). Fu un modello ed un esempio a cui chiunque voglia
accostarsi alla POLITICA debba accostarsi. Michele vedeva lontano. ecologia,
europeismo (ebbe un grande ruolo anche nel Gemellaggio assieme ad Emanuele
Pipino e Gino Grassi) e soprattutto pulizia morale furono i suoi obiettivi.
Fu Michele a volere la scuola
media ad Oria (assieme ad altri tra cui l’indimenticato ed indimenticabile Mimì
Daresta) ed a volere la costruzione del 2° Circolo didattico e la sua
intitolazione a Camillo Monaco; fu lui a far venire ad Oria l’allora
sottosegretario alla pubblica Istruzione (non ricordo bene se fu Sandro Medici
o Achille Corona).
Fu anche un grande esempio (ecco
uso proprio la parola ESEMPIO per sottolinearne il valore per l’educazione
delle giovani generazioni, non si educa senza esempio!!!! Lo insegnava anche
Don Milani) di socialista (quando il
socialismo era quello dei Nenni, Pertini, De Martino, Lombardi non certo quello
dei Craxi, De Michelis che hanno il merito di aver distrutto la storia del più
grande e storico partito della sinistra europea assieme al PCI di Berlinguer) e
di antifascista militante. Ricordo le sue arrabbiature quando veniva Almirante
a fare comizi e le sue continue richieste di negare la piazza per quei comizi.
Grande figura quella di
Michele che ha lasciato una traccia indelebile in chi ha avuto la gioia di
conoscerlo e di stargli vicino.
Grazie Franco per aver
raccolto il mio invito a ricordarlo e per averlo fatto oggi in una data che Lui
avrebbe amato intensamente così come amava Oria, la Puglia e l’Italia.
Un abbraccio
Oria 17 marzo 2011
Salvatore Filotico
Caro Franco, l'altro giorno hai, giustamente, ricordato la figura di Michele mazza sottolineando come sarebbe giusto ricordarlo ed onorarne la memoria. Ti invio una foto della nostra classe con Michele e la copia di un suo scritto del 1950 pubblicato su un numero unico ormai introvabile della Pro Loco. Questo per dare ancora più valore al ricordo di quest'uomo straordinario dalla cultura straordinario ed il cui spessore politico ha lasciato segni tangibili in Oria. Un abbraccio. Salvatore Filotico
20 marzo 2011
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