giovedì 17 marzo 2011

Salvatore Filotico in ricordo di Emanuele Michele Mazza.

Michele Mazza 

Caro Franco,

vedo con piacere che hai raccolto il mio invito a ricordare il mio grande MAESTRO  elementare Emanuele Michele Mazza. (post precedente)

Da Michele ho appreso negli anni della scuola elementare molto più che nel resto degli anni trascorsi sui banchi di scuola. Era il 1957, eravamo in 33 o 34; con me c’erano, cito a memoria, Ubaldo De Simone, Mario Fistetti, Nicola Carone, e tanti altri. Avevamo avuto come maestro un altro grande, Cosimo Verola (poi  sindaco di Francavilla) che aveva un altro metodo. L’impatto con Michele fu duro era rigoroso e pretendeva da noi impegno e rigore nello studio. Ci impegnava con estenuanti gare di matematica e di scrittura e di poesia e ci stimolava sempre con compiti impegnativi e che avevano a che fare con la realtà della vita quotidiana. Ci insegnò a compilare i bollettini postali, ad andare in banca. Ma soprattutto ci insegnò l’amore per Oria e per la sua storia (in particolare per il Risorgimento e per il movimento operaio).

Ti racconto un gustoso episodio accaduto in quarta elementare: eravamo proprio in questo periodo, marzo) e si parlava del Risorgimento: ci fece scrivere una composizione su Camillo Monaco. Bene io tutto contento scrissi che era il nonno di mia nonna e che avevo sempre sentito parlare di lui e che mia nonna lo chiamava “papa Camillu”. Solo che nella mia beata incoscienza di ragazzino di quarta elementare mi azzardai a dire che Camillo Monaco era un prete!!!!!!! Apriti cielo: mi prese per un orecchio e mi invitò a tornare a casa per chiedere scusa a mio padre ed a mia nonna per questa eresia e bestialità storica!!!!! Quel gesto, riflettendoci nel tempo, mi insegnò a documentarmi sempre ed a chiedere il perché delle cose ed il significato delle parole.

In quella stessa estate del 1958 mi operai all’occhio destro a Roma; per l’epoca era un’operazione difficile: lui mi fece avere un libro che conservo ancora. le confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo con un affettuoso bigliettino di auguri. A fine anno, sulla pagella (che conservo ancora), trovai una sorpresa (ed immeritatamente, devo dire) un dieci in condotta (che mi spiegò, poi) era un incoraggiamento per come mi ero comportato durante e dopo l’operazione.  Quel gesto mi ha insegnato ad affrontare la vita con coraggio e imparai che di fronte ad un problema non occorre mai fuggire ma affrontarlo con realismo. Penso che questi gesti fossero connaturati in lui e che lo abbiano affrontato la grande sfortuna che lo ha accompagnato.

Ma ricordo anche il Michele Mazza amministratore, politico. Coerente con le sue scelte e con la passione per la POLITICA (quella vera che è senso di responsabilità e Cittadinanza attiva). Fu un modello ed un esempio a cui chiunque voglia accostarsi alla POLITICA debba accostarsi. Michele vedeva lontano. ecologia, europeismo (ebbe un grande ruolo anche nel Gemellaggio assieme ad Emanuele Pipino e Gino Grassi) e soprattutto pulizia morale furono i suoi obiettivi.

Fu Michele a volere la scuola media ad Oria (assieme ad altri tra cui l’indimenticato ed indimenticabile Mimì Daresta) ed a volere la costruzione del 2° Circolo didattico e la sua intitolazione a Camillo Monaco; fu lui a far venire ad Oria l’allora sottosegretario alla pubblica Istruzione (non ricordo bene se fu Sandro Medici o  Achille Corona).

Fu anche un grande esempio (ecco uso proprio la parola ESEMPIO per sottolinearne il valore per l’educazione delle giovani generazioni, non si educa senza esempio!!!! Lo insegnava anche Don Milani) di socialista (quando il socialismo era quello dei Nenni, Pertini, De Martino, Lombardi non certo quello dei Craxi, De Michelis che hanno il merito di aver distrutto la storia del più grande e storico partito della sinistra europea assieme al PCI di Berlinguer) e di antifascista militante. Ricordo le sue arrabbiature quando veniva Almirante a fare comizi e le sue continue richieste di negare la piazza per quei comizi.

Grande figura quella di Michele che ha lasciato una traccia indelebile in chi ha avuto la gioia di conoscerlo e di stargli vicino.

Grazie Franco per aver raccolto il mio invito a ricordarlo e per averlo fatto oggi in una data che Lui avrebbe amato intensamente così come amava Oria, la Puglia e l’Italia.

Un abbraccio

Oria 17 marzo 2011                                                                      Salvatore Filotico

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Caro Franco, l'altro giorno hai, giustamente, ricordato la figura di Michele mazza sottolineando come sarebbe giusto ricordarlo ed onorarne la memoria. Ti invio una foto della nostra classe con Michele e la copia di un suo scritto del 1950 pubblicato su un numero unico ormai introvabile della Pro Loco. Questo per dare ancora più valore al ricordo di quest'uomo straordinario dalla cultura straordinario ed il cui spessore politico ha lasciato segni tangibili in Oria. Un abbraccio. Salvatore Filotico

20 marzo 2011

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