Nell'archivio di Stato di Napoli sono custodite varie carte che riguardano anche il nostro territorio. Alcuni studiosi hanno esaminato un carteggio risalente al 1641 e relativo al "Processo a Giulia Sansonetto e alle sue compagne".Giulia Sansonetto da Maruggio, detta "la pittora" sposò Giovanni Donato Trono da Oria, con il quale andò a vivere ad Avetrana. La misteriosa infermità che condusse dopo più di un anno alla morte il marito fece nascere dei sospetti acuiti dalla sua reale o presunta relazione extraconiugale con tal Giovanni Vincenzo Stampa di Gallipoli dal quale i testimoni ritenevano avesse avuto una figlia.
In tutte le testimonianze Giulia è definita pubblica meretrice e ruffiana e la morte per consunzione del marito viene attribuita alle sue arti magiche, anzi è, con polifonica ripetitività, considerata una delle sue prime malìe, operata per essere libera di condurre vita dissoluta, ed è assunta come termine di raffronto e similitudine per analoghe fatture che si credeva la donna avesse compiuto ai danni di altre persone, prevalentemente donne e bambini. Giulia era ritenuta una fattucchiera, una strega acclarata.
(Fonte notizia ed approfondimenti QUI)
In tutte le testimonianze Giulia è definita pubblica meretrice e ruffiana e la morte per consunzione del marito viene attribuita alle sue arti magiche, anzi è, con polifonica ripetitività, considerata una delle sue prime malìe, operata per essere libera di condurre vita dissoluta, ed è assunta come termine di raffronto e similitudine per analoghe fatture che si credeva la donna avesse compiuto ai danni di altre persone, prevalentemente donne e bambini. Giulia era ritenuta una fattucchiera, una strega acclarata.
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