E già, sono ancora in attesa di conoscere le conclusioni del "suo approfondimento dell'intera vicenda", annunciato (ancor prima di essere rieletto sindaco di Oria), col comunicato stampa datato 3.10.2014 che qui riporto integralmente:
COMUNICATO STAMPA
È doveroso da parte mia intervenire sulla vicenda dell’impianto fotovoltaico sorto in località Palombara Piccola e oggetto, recentemente, di una precisa e grave denuncia alle autorità competenti da parte del blogger Franco Arpa per la presunta violazione di un vincolo e per il mancato rispetto di alcune specifiche prescrizioni progettuali.
Si premette che le questioni poste alla pubblica attenzione da Arpa sono particolarmente complesse ed estremamente tecniche, tanto da aver richiesto, per quanto mi riguarda, un necessario approfondimento attraverso l’esame del fascicolo
depositato presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Oria con l’ausilio del Responsabile del settore Urbanistica Ing. Orlando; ciò al fine di evitare conclusioni imprudenti ed avventate.
depositato presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Oria con l’ausilio del Responsabile del settore Urbanistica Ing. Orlando; ciò al fine di evitare conclusioni imprudenti ed avventate.
A differenza di qualcun altro, non appartiene al mio bagaglio culturale l’attività dello scaricabarile, ma non posso- del resto- non vedere l’intera vicenda che con gli occhi dell’amministratore, nella fattispecie di un sindaco (all’epoca del rilascio delle autorizzazioni) che, in situazioni come questa, deve cercare di adottare la migliore opzione per la collettività senza con ciò pregiudicare o danneggiare la libera iniziativa imprenditoriale (tutelata dalla Costituzione) che, quando riguarda interessi economici rilevanti, se ingiustamente danneggiata, può determinare anche la rovina per un piccolo Comune come Oria. Le decisioni sono quindi difficili e, come sovente accade, devono essere adottate nello scarso tempo disponibile e con le sole informazioni fornite da chi, nell’apparato amministrativo, è preposto e pagato per occuparsi della gestione tecnica e burocratica. Del resto, l’evoluzione legislativa in materia di pubblica amministrazione verificatasi sin dagli anni novanta ha avuto come obiettivo proprio quello di far si che la politica non si immischiasse nella gestione dell’Ente, riservata a dirigenti e responsabili di settore. La legge ha chiesto alla politica di fare un passo indietro in favore di chi conosce bene la materia e si occupa di questa quotidianamente; bisogna fidarsi, ed è giusto che sia così.
Nella fattispecie si è trattato di un iter autorizzatorio complesso, di cui era titolare la Regione Puglia, che ha visto la partecipazione di numerosi attori pubblici tra i quali il Comune di Oria rappresentato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico. Solo dopo la chiusura del procedimento autorizzatorio, la componente politica, attraverso il Consiglio Comunale con la seduta del 16/09/2010, è stata chiamata ad esprimersi ma esclusivamente in merito alla approvazione della convenzione con la ditta realizzatrice che, a fronte della rinuncia da parte del Comune ad una parte dell’area di asservimento dell’insediamento, offriva di donare all’Ente un impianto fotovoltaico della potenza di 20 megawatt da realizzare sul tetto di un immobile comunale.
I ristori per la collettività contenuti nella convenzione, a fronte della riduzione dell’area di mitigazione ambientale, erano importanti: un impianto fotovoltaico del valore di circa 100-120 mila euro da realizzare su un immobile comunale avrebbe determinato un notevole risparmio energetico e garantito l’incasso dei contributi del conto energia per 20 anni: circa 320 mila euro il vantaggio stimato nell’intero periodo per il Comune.
Si badi che, al di là del contenuto della convenzione, l’impianto di contrada Palombara Piccola sarebbe stato autorizzato ugualmente dalla Regione: si trattava solo di stabilire se l’area di asservimento sarebbe stata di 13 o 26 ettari.
Il dubbio che potrebbe porsi nella mente di qualcuno è se la componente politica dell’Amministrazione, e in primo luogo il sottoscritto, poteva all’epoca accorgersi dell’esistenza di un eventuale vincolo. Per quanto mi riguarda la risposta è negativa, soprattutto se si considera che nessuno, né la Regione, né la Sovrintendenza, né lo stesso UTC Comunale, ne hanno fatto menzione nelle carte ufficiali: anzi, hanno sostenuto il contrario!
Come può un Sindaco, un Assessore, un Consigliere Comunale dubitare degli autorevolissimi pareri rilasciati da organi pensati, nell’Ordinamento Pubblico, proprio per tutelare il nostro passato e per garantire il futuro, costituiti proprio per la tutela di paesaggi e di evidenze storiche ed archeologiche?
Ancora oggi non mi sento di esprimere giudizi, anche perché se è vero, come parrebbe vero per quanto appurato presso l’UTC con l’attuale Responsabile, che quel vincolo esistesse già all’epoca dei fatti, appare comunque obiettivamente difficile pensare che una società privata, per non arretrare il proprio insediamento fotovoltaico di soli settanta metri, scientemente avrebbe messo a repentaglio un investimento di diverse decine di milioni di euro.
Per tale ragione attendo fiducioso che gli uffici deputati a verificare l’intera vicenda, che per quanto a mia conoscenza si sono già attivati, facciano il proprio lavoro e lo facciano celermente perché qualsiasi dubbio venga dissipato e si accertino eventuali responsabilità.
Oria, 3 ottobre 2014
Cosimo Ferretti
attuale Consigliere Comunale, già Sindaco di Oria (2006/2010)