oggi qualcuno ha organizzato una fiaccolata "in memoria degli alberi di ulivo abbattuti" per il problema Xylella
Siamo alle solite.
Vorrei capire chi sono gli organizzatori. Dicono che le piante abbattute stavano bene e che non presentavano evidenza di disseccamenti. Dicono che il territorio è stato depauperato di un patrimonio e che sono stati sopraffatti i diritti dei proprietari e l'autorità del sindaco. Io mi chiedo: se conoscessero il batterio Xylella ed i disastri che provoca!
Per intenderci: se oggi, facendo la dichiarazione dei redditi, scelgo il consulente che mi fa pagare zero... rispetto a quello che mi fa pagare 100, potrebbe capitare che domani debba pagare non 100 ma 1000 e con gli interessi ! Dico a tutti: siamo onesti.
Poche piante si possono anche sacrificare oggi.
Certo non ci sono certezze, ma in attesa di certezze: chi si prende la responsabilità di rischiare una propagazione del focolaio?
E le sanzioni o i blocchi commerciali che scatterebbero dall'Europa chi le pagherebbe ? Se oggi non si trovasse più traccia di Xylella ad Oria, in ogni caso, dovrebbero passare altri 5 anni per dichiarare la zona indenne dal batterio.
I cittadini e gli agricoltori di Oria, secondo me, devono lottare per uscire da tale incubo, anche con le fiaccolate, ma non per commemorare gli alberi di olivo abbattuti il 7 luglio, ma per salvare gli altri oliveti ancora sani e l'immagine di Oria che non può essere associata al batterio Xylella come Avetrana al delitto di Sara Scazzi !
Enrico Pignatelli
(un dott. agronomo cittadino di Oria)