giovedì 7 febbraio 2013

ORIA - IL CASO MARIO DE NUZZO NELLA TRASMISSIONE "LA VITA IN DIRETTA" SU RAI_UNO - Foto e video in casa De Nuzzo durante la diretta.

Potete  rivedere la replica del programma sul sito internet della RAI al seguente link: http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=1&day=2013-02-07&v=177963&vd=2013-02-07&vc=1.
Inoltre potete visionare un VIDEO che ho realizzato in casa De Nuzzo, nel momento in cui andava in onda il servizio. Oltre alla voce della giornalista e del papà di Mario si riesce ad ascoltare (anche se un pò disturbata) la voce dell'avv/to Nicola Massari, che è stato intervistato in quanto difensore del Comune.
Fra le altre cose che ha dichiarato il predetto, una "perla" se la poteva proprio risparmiare e  precisamente la parte in cui dichiara che "Il Comune di Oria è nel giusto .... bla .... bla ... bla ...., mentre la famiglia De Nuzzo non è nel giusto in quanto avrebbe già dovuto restituire quei soldi al Comune".
Nel corso del servizio mi è parso di capire che in un paio di passaggi qualcuno (domani avremo conferma rivedendo il video integrale) addebitava all'amministrazione comunale in carica nel 2007 la paternità della decisione di ricorrere  in Cassazione e quindi ottenere il risultato della sentenza definitiva, della quale si discute in questi giorni.
Non sono per niente d'accordo con questa tesi, in quanto come ben sappiamo prima di arrivare in  Cassazione qualsiasi procedimento deve essere prima trattato in I° grado e poi in II° grado, ragion per cui le origini del ricorso del Comune, affinchè non venisse considerato OBBLIGATO IN SOLIDO con l'autore del reato, devono essere datate, necessariamente, ad epoca antecedente al 2007.
Ho motivo di ritenere che l'opposizione del Comune di Oria alle decisioni dei Giudici, è iniziata il 16 marzo 2001, allorquando avverso la sentenza datata 16/12/2000 del G.O.A. presso il Tribunale di Brindisi, il difensore del Comune propose ricorso  innanzi alla Corte d'Appello di Lecce.
A quell'epoca (fine mandato sindaco Sergio Ardito), se non ricordo male il difensore di fiducia del  Comune  era l'avv/to Palmisano.
Nel maggio 2001 come  sindaco subentrò Cosimino Moretto e come  difensore di fiducia il posto di Palmisano fu preso da Massari, il quale ha seguito detto già instaurato contenzioso fino all'ultimo grado, ovvero fino alla sentenza definitiva della Cassazione del gennaio 2012.
A mio sommesso  parere,  una volta instaurato quel tipo di contenzioso qualsiasi avvocato tenta di giocare le carte fino alla fine, proprio allo scopo di fare gli interessi del proprio cliente (oltre che suoi ovviamente ... capisciammè ..... una causa vinta in Cassazione, comporta un maggiore compenso, nonchè un notevole ritorno di immagine). Peraltro qualsiasi amministrazione comunale non poteva fermarsi al II° grado del procedimento, col rischio di andare incontro a rogne anche da parte della Corte dei Conti per omissioni ed illeciti vari in danno delle casse comunali.
Ciò premesso ritengo che si rendono responsabili di sciacallaggio politico coloro i quali dichiarano  oggi che la responsabilità di questo vergognoso risultato è da addebitare solo ed esclusivamente al sindaco in carica nel 2007. 
A titolo di curiosità ricordo a me stesso che nell'attuale Giunta ci sono elementi che erano componenti delle Giunte in carica dal 1997 al 2006  e precisamente: Pomarico e Di Giovanni, rispettivamente vicesindaco ed assessore col sindaco Moretto, mentre Malva ed Assanti assessori col sindaco Ardito. Spero di essere stato chiaro!
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