domenica 18 settembre 2011

IL SINDACO DI ORIA, CON LE SUE LINEE PROGRAMMATICHE EVITA DI PRENDERE IN GIRO GLI AGRICOLTORI, MA FIRMA CON LA C.I.A. DI BRINDISI LA CARTA DI M.....

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In un precedente articolo vi ho accennato a qualche "perla" delle linee programmatiche del sindaco di Oria.
In questo articolo voglio commentare un passaggio della discussione in aula in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale. Il Dr. Angelo Mazza, Consigliere di "Io amo Oria" contestava al sindaco il fatto di non aver dedicato una sola parola all'agricoltura, sia nella stesura del documento sia nel corso dell'intervento in aula.
Alla contestazione di Mazza il sindaco ha replicato con toni alquanto accesi, giustificandosi più o meno così: "A me vieni a parlare di agricoltura? Proprio a me? Cosa dovevo scrivere per l'agricoltura? Dovevo forse prendere in giro gli agricoltori? Dopo anni di politica sbagliata nei loro confronti da parte del governo centrale? Etc. etc...."

Al posto del Dr. Mazza avrei posto la stessa domanda, in considerazione del fatto che
nel programma elettorale, redatto pochissimi mesi addietro, Pomarico aveva scritto:
[ Rilancio del settore Primario:
La creazione strategica di un marchio-simbolo, identificativo delle produzioni locali, potrebbe porsi il duplice obiettivo di protezione dei prodotti tipici della nostra terra e, non secondariamente, di avere una sua spendibilità sui mercati nazionali ed internazionali.
Consolidamento della collaborazione con i locali istituti di credito.
Occorre creare dei modelli di convenzione che facilitino l'accesso a forme di credito agevolato per favorire una produttiva sinergia tra i diversi operatori economici per rilanciare, ammodernare e consolidare il nostro artigianato, il commercio e l'agricoltura.
Agricoltura:
Per quanto afferente al settore agricolo, lo studio dei prodotti locali (formaggi, olio,vino, prodotti ortofrutticoli) per I'individuazione delle caratteristiche di unicità da proporre sul mercato e successiva pianificazione delle aziende agricole da coinvolgere in un'iniziativa per affrontare il mercato (possibilità fondi dal PSR - programma per lo sviluppo rurale della Puglia 2006/2013- anche per la redazione dello studio).]

Nelle linee programmatiche il sindaco ha evidenziato: "Tutto questo, carissimi Concittadini, lo dobbiamo fare in un nuovo contesto, politico ed economico profondamente e velocemente cambiato (Scherziamo? In quattro mesi è accaduto tutto questo? NdR), tanto da costringerci, senza tentennamenti, a rivedere e stravolgere in buona parte il programma elettorale che abbiamo presentato nelle ultime elezioni amministrative. Non si tratta di coerenza o di incoerenza, ma di una constatazione responsabile."

Ciò premesso vi invito a leggere quanto appresso apparso nei giorni scorsi sul sito www.brundisium.net e poi ditemi cosa ne pensate.

[Brindisi, 07/09/2011 - I sindaci della provincia sottoscrivono la “Carta di Matera”.
Costruire una nuova politica agraria nazionale e regionale partendo dal territorio e, quindi, dal supporto degli enti locali.
E’ questo l’obiettivo della “Carta di Matera”, il manifesto programmatico delineato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori per coinvolgere i comuni italiani nella costruzione di “un futuro con più agricoltura”. Un invito raccolto dai sindaci dei comuni della provincia di Brindisi che ieri pomeriggio (martedì 6 settembre), presso il salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, hanno sottoscritto con il presidente della Cia di Brindisi Luigi D’Amico e con l’assessore provinciale all’agricoltura Cosimo Pomarico - alla presenza del Presidente regionale della Cia Puglia Antonio Barile - la “Carta di Matera” impegnandosi a veicolare e a promuovere le istanze contenute nel documento.
Con la firma di ieri, dunque, s’inaugura ufficialmente un nuovo corso delle relazioni tra agricoltori e comuni della provincia di Brindisi, in un momento in cui il settore primario attraversa una crisi assai complessa: costi e oneri burocratici in crescita, redditi in caduta libera, prezzi non remunerativi, scarsa mobilità fondiaria, debolezza di servizi qualificati di formazione o consulenza e squilibri notevoli nella filiera agroalimentare. Il tutto mentre l’Unione europea, a cominciare dalla riforma della Pac post 2013, pone nuove sfide che non possono non essere raccolte: i cambiamenti climatici, le energie rinnovabili, le risorse idriche e la salvaguardia della biodiversità.
A sottoscrivere il documento di intenti i sindaci di Cisternino (Donato Baccaro), Fasano (Lello Di Bari) e Oria (Cosimo Pomarico) e gli assessori all’agricoltura dei comuni di Torre Santa Susanna (Gianfranco Cirasino), Mesagne (Luigi Vizzino), San Vito dei Normanni (Gianvito Ingletti), San Pancrazio Salentino (Salvatore Scazzi) e San Donaci (Mario Presta). Diversi altri sindaci, non potendo partecipare alla iniziativa di ieri, hanno assicurato, comunque, la loro adesione alla “Carta di Matera”.
“Per affrontare tutto questo – spiega il presidente provinciale della Cia di Brindisi Luigi D’Amico - è necessario, oggi più che mai, lavorare insieme agli enti locali, stabilendo rapporti e stipulando accordi, concordando indirizzi e programmi di attività e soprattutto attuando politiche sul territorio a favore di tutta la collettività. La “Carta di Matera” promuove un “patto” tra le organizzazioni degli agricoltori e gli amministratori locali, che si fonda su principi come la rivalutazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, la salvaguardia del suolo e dell’ambiente e la valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio. Non dimenticando la diffusione prioritaria dei servizi e la semplificazione della macchina burocratica, senza le quali le imprese agricole non vanno avanti. La firma in provincia di Brindisi della Carta di Matera – continua D’Amico – assume un significato particolare proprio perché nel Brindisino, territorio a forte vocazione agricola, c’è bisogno di azioni ed iniziative sia per salvaguardare le aziende agricole e zootecniche che negli anni sono notevolmente diminuite che per tutelare un patrimonio di prodotti agro-alimentari di qualità. Obiettivo centrale è quello di costruire una nuova politica agraria nazionale e regionale partendo dal supporto dei comuni”.
“Ci auguriamo che con la firma della Carta di Matera si possa dare un contributo per rimettere in moto la crescita della Puglia e della provincia di Brindisi puntando su un settore, quello dell’agricoltura, che ha grandi potenzialità – ha spiegato il presidente della Cia Puglia Antonio Barile -. La Cia ritiene il supporto dei comuni fondamentale per la costruzione di una nuova politica agraria nazionale e regionale. E’ importante prevedere per i singoli Comuni dei Piani di sviluppo delle aree rurali. I sindaci devono occuparsi del settore primario, incrementando tutta una serie di iniziative tese, appunto, a valorizzare, innovare e rendere più redditizia l’agricoltura pugliese. All’interno della filiera turistica – ha continuato Barile -, ad esempio, il settore agricolo può rappresentare un ulteriore e fondamentale fattore attrattivo. I principi della rivalutazione dell'attività agricola, della salvaguardia del suolo e dell'ambiente e della valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio, sono i nostri principi. Sono i principi ai quali devono ispirarsi tutti gli enti locali pugliesi”. COMUNICATO STAMPA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTURA - BRINDISI]
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