Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno evacuato la struttura ricettiva. Quattro le persone che hanno accusato malori e sintomi di intossicazione e che sono state costrette al ricovero nell’ospedale Camberlingo. Si tratta del 54enne Mario Pagano, della 25enne Gabriella Pagano e della 41enne Carmelina Santoro e di un bimbo di due anni (M. P.), tutti di Oria. Quando la nuvola di fumo è calata come nebbia sulla struttura molta gente si trovava in piscina.
I soccorsi oltre che dai vigili del fuoco sono stati prestati dal personale del 118 e dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana che hanno aperto una indagine per capire chi abbia dato fuoco alle stoppie. Bruciare gli sfalci di olivo infatti è vietato: sono considerati rifiuti speciali e vanno conferiti presso appositi centri. Ma non lo fa nessuno, continuando ad inquinare l’aria nelle campagne con i residui resinosi e le polveri sottili di queste combustioni. (Fonte notizia: www.brindisireport.it)