venerdì 18 febbraio 2011

SCAGIONATO PERCHE "IL FATTO NON COSTITUISCE REATO" UN BLOGGER FRANCAVILLESE CHE ERA STATO QUERELATO DAL DR. EUPREPIO CURTO PER DIFFAMAZIONE.

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Image and video hosting by TinyPicNella vicina Francavilla Fontana, nel maggio 2009, nel pieno della campagna elettorale, il dr. Euprepio Curto, candidato al consiglio comunale nella lista dell'Udc, querelò per il reato di diffamazione un giovane blogger, per aver pubblicato, su uno dei blog locali più letti, “La chiazza francavillese”, un post sull'ultimo comizio di Curto medesimo, tenutosi in Piazza Dante.

Nei giorni scorsi il GUP presso il competente Tribunale ha assolto il blogger "perché il fatto non costituisce reato".

Sono contento per questo felice epilogo in favore del blogger al quale qualcuno aveva pensato .... forse .... in tal modo di mettere il bavaglio (un pò come succede a me ... insomma). A tutt'oggi io sconosco lo stato dei procedimenti penali a mio carico per le 4 querele pendenti. Sono tranquillo.... comunque .... molto tranquillo.
Nel maggio 2009, in piena campagna elettorale, Michele Iurlaro ascolta il primo comizio dell’UDC. La parte del leone la fa Euprepio Curto che, reduce dallo scandalo casinò, sale sul palco e, riprendendo la vicenda, esclama di non rinnegare niente. Iurlaro, che è sotto il palco, è preso da un forte attacco di acidità di stomaco. Torna a casa e scrive un pezzo tra la satira e la cronaca e lo pubblica sul blog "la chiazza francavillese". Da lì in poi, il putiferio. Curto, difeso dall’avvocato Domenico Attanasi, querela Iurlaro e Giuseppe Bruno, presunto gestore del blog. Iurlaro, figlio dell’ex vicesindaco e candidato PDL Pietro Iurlaro, veniva difeso dall’avvocato e onorevole Luigi Vitali (il querelato non voleva dare una matrice politica alla faccenda, ma Vitali offrì patrocinio gratuito. Il querelato, all’epoca freelance, non aveva un euro per permettersi un buon avvocato). Bruno, nipote del futuro assessore provinciale del PD, veniva difeso da Tommaso Resta, all’epoca candidato sindaco per il PD. Insomma, un bel guazzabuglio politico che si trascina fino alla richiesta di rinvio a giudizio. Appuntamento il 17 febbraio 2011, aula udienza preliminare n.1. Attanasi accusa Iurlaro di diffamazione a mezzo stampa, giustificandola con pesanti ingiurie inerenti il suo assistito. Vitali, che presenta una memoria difensiva di 10 pagine, smonta la tesi del legale di parte civile. Il GUP Valerio Fracassi, assisitito dal PM Raffaele Casto, si esprime: L’imputato è assolto perché “il fatto non costituisce reato”. Per Iurlaro, finisce una brutta storia che ha avuto ripercussioni personali e professionali.

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