domenica 6 febbraio 2011

MI CHIEDO E VI CHIEDO QUALI SAREBBERO LE CONSEGUENZE NEL CASO DI MANCATO RINNOVO DELLA CONVENZIONE FRA COMUNE DI ORIA E CINEMA SALERNO.

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Premetto che non ho nulla di personale nei confronti delle persone indicate in questo mio post.

Non tutti sanno che il signor Pietro Salerno, francavillese, ha potuto realizzare in Oria un cine-teatro ANCHE grazie ai soldi rivenienti da una convenzione della durata di nove anni, sottoscritta nel 2000 con l'amministrazione comunale di allora (Ardito, ndr). Successivamente la "Salerno Cinema srl" ha aperto una seconda sala e quindi ad oggi abbiamo la Sala Gassman e la Sala De Sica.

Nell'agosto del 2000 pubblicai una lettera aperta ai cittadini nella quale esternavo le mie perplessità circa i contenuti della convenzione che l'Amministrazione Comunale si apprestava a sottoscrivere col francavillese Pietro Salerno. Il mio scritto scatenò le ira degli amministratori (un assessore parlando con un oritano, in mia assenza, arrivò ad apostrofarmi in modo incivile e cafonesco, mentre il sindaco Ardito fece stampare (con soldi pubblici) migliaia di volantini contrattaccandomi..... con un suo punto di vista).

Allo stato la convenzione risulta scaduta e (trascrivo testualmente) potrà essere rinnovata per uguale periodo (nove anni) con l’aggiornamento annuale del canone, a richiesta, per eventuali variazioni del costo della lira. Chiara questa clausola? Oggi l'amministrazione comunale può chiedere solo l'aggiornamento del canone in base al costo del soldo..... ma non potrebbe chiedere alcuna modifica..... (SIC!!!)
Nella mia lettera aperta di allora scrivevo, fra l'altro: "SARA’ UN VERO AFFARE PER GLI ORITANI? AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA."

Oggi vi faccio questa domanda: "E se il Comune non rinnova la convenzione.... (con un risparmio di circa 19mila euro all'anno IVA inclusa) quali potrebbero essere le conseguenze per noi oritani?" Prima di rispondere tenete bene in considerazione vari fattori (alcuni: disagi viabilità e traffico in quella zona, parcheggi selvaggi, nonostante DIVIETI DI SOSTA E DIVIETI DI FERMATA, rapportati a DUE SALE CINEMATOGRAFICHE ED ALTRA ATTIVITA' COMMERCIALE SORTA DA POCO, IL CAFFE' LETTERARIO; cittadini che possiedono un garage hanno perso il diritto di utilizzare liberamente e sempre il proprio passo carrabile; altri cittadini che abitano nei pressi del cinema si lamentano del disturbo alla loro quiete ed al riposo tardo-serale). Non è stata mai costituita una seria commissione consiliare o extraconsiliare per regolamentare l'uso delle serate riservate al Comune da parte delle associazioni oritane. Un serio regolamento servirebbe a tenere lontani aspetti prettamente di natura clientelare e politica (il famoso orticello della maggioranza di turno) nell'uso del teatro, se si considera che viene utilizzato anche per manifestazioni politiche.

Chi di voi vuole leggere la convenzione stipulata allora, nonché il botta e risposta fra me ed il sindaco Ardito cliccasse ==>QUI.
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