domenica 26 dicembre 2010

Passato oritano...... Una rinfrescata di memoria ...... per non dimenticare.


Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno del 22.3.08
[POLITICA -In 5 ad Oria passano con Fitto. Nuovi «passaggi» e ancora nervi tesi tra Udc e Pdl.]
Si sapeva che il confronto ci sarebbe stato, ma la durezza ed i toni che ha assunto quello tra Pdl e Udc anche qui nel Brindisino ha caratteri inusuali, nemmeno giustificabili con la campagna elettorale in corso. E ieri, ecco un’altra giornata campale. «Al termine di un incontro con il coordinatore regionale di Fi-Pdl, on. Raffaele Fitto e con l’on. Luigi Vitali, cinque tra amministratori e consiglieri comunali di Udc e altri partiti e liste civiche, hanno comunicato di voler aderire al progetto politico del Popolo della Libertà e del Presidente Berlusconi - dice una nota della segreteria di Fitto -. Si tratta dei consiglieri comunali di Oria Antonio Fullone (Udc), Mauro Marinò (Indipendente), Cosimo Pomarico (Dc); di Cosimo Moretto (ex Sindaco di Oria), Cosimo Di Giovanni (ex assessore comunale di Oria in forza all’Udc)». E la nota conclude: «Fitto e Vitali hanno naturalmente dato piena disponibilità ad accoglierli nel Popolo della Libertà insieme con tutti i loro sostenitori». E visto che l’altro giorno il confronto è stato talmente duro da tirare in ballo nuovamente
il «caso Mele» con intervento in serata dello stesso parlamentare, ieri l’on. Salvatore Greco ha inviato una nota a proposito del comunicato stampa dell’on.Cosimo Mele. «Da amico, comprendo umanamente i motivi del nervosismo che possono aver portato Cosimo Mele ieri a fare quel comunicato stampa stizzito nei confronti dell’on. Lorenzo Cesa e miei - scrive -. Mele sa quanto io sia certo che saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli sono stati contestati, e in questo senso credo che la sua scelta di tirarsi fuori dall’agone politico per poter avere la “liber tà” di difendersi dalle accuse dimostri il suo buon senso. Spiace constatare - conclude - come la tensione pre-elettorale porti purtroppo con sé anche il rischio che i toni e le parole vadano sopra le righe: ciò non dovrebbe mai accadere, e da parte mia c’è il rinnovato impegno a evitare che ciò accada». Ma qualcosa non sembra andare per il verso giusto in casa Udc, se nelle scorse ore il commissario cittadino di Francavilla e componente del coordinamento provinciale Giuseppe Salonna ha inteso scrivere al segretario nazionale Cesa, all’on. Pierferdinando Casini, ai parlamentari Salvatore Greco, Salvatore Ruggeri ed Angelo Sansa per manifestare alcune valutazioni non manifestate nella riunione dell’altra sera per «delusione». Salonna parla dei «continui riferimenti al passato», ricorda di aver lasciato la Dc prima del 92 «portando e custodendo ancora oggi gelosamente, quei valori democristiani che furono di De Gasperi e Don Sturzo. Oggi non vorrei rischiare di ritornare a rivivere quell’esperienza passata - dice -, dopo il vuoto lasciato nella terra di Brindisi dall’On. Mele, dopo essersi dimesso dal partito per le ultime vicende a noi tutti note. Facciamo attenzione che il vuoto non può essere colmato con tutto e il contrario di tutto. Siamo sicuri che questo sia il modo migliore per attrarre consensi? La mia esperienza di Francavilla mi porta a pensare il contrario. La mia presenza nell’Udc é dovuta all’accettazione da parte del Coordinamento Provinciale dell’epoca, di un mio Progetto Politico, nato insieme ad un movimento fatto di giovani, donne e famiglie intere che guardavano ad un nuovo modo di fare politica. Ancora oggi, proprio per la coerenza mostrata in questi anni e per esserci trovati in perfetta sintonia con quanto predica il nostro Leader nazionale Casini, si avvicinano a noi sempre più giovani e donne. Intorno ai valori a cui fa riferimento il nostro Presidente Casini si può ritrovare la gente oggi. Altrimenti perché votare Udc?». E riprende: «Ho voluto pubblicamente fare questa riflessione - scrive a Cesa - per porre la tua attenzione alla necessità di individuare, per riorganizzare questo partito, personalità che possa essere di riferimento per i giovani, per le donne, per le famiglie, persone che possano essere di riferimento per la loro esperienza di vita e d’impegno, ma nello stesso tempo anche persone credibili per poter divulgare quel messaggio insolito di novità che la gente, oggi più di ieri, ci chiede. Solo così possiamo essere credibili, solo così, con i fatti e non con le parole, possiamo sperare di essere un polo di attrazione per tutta quella gente che si è stancata delle “belle parole” e della politica».
Consiglio di leggere anche QUI e QUI.
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