ORIA - Tutti a casa a poco più di quattro mesi dalle elezioni? Può darsi di si, può darsi di no. Di certo è stata aperta ufficialmente una crisi che era latente da tempo e che potrebbe portare alla «caduta» del sindaco Mimino Ferretti il quale - proprio nei giorni scorsi - ha «incassato» formalmente la fiducia per ricandidarsi alla carica di primo cittadino «sponsorizzato» dall’on. Gino Vitali e dal consigliere regionale Maurizio Friolo e incoraggiato dalla coalizione uscente.
Intanto però, l’ormai ex esponente del Pdl Gianfranco Sorrento fa traballare la sua maggioranza con l’astensione al momento della votazione sul bilancio.
Il sindaco, dopo lo «strappo», affida le sue considerazioni ad un comunicato: «Preso atto che nel corso del consiglio comunale - scrive - è venuta a mancare la maggioranza necessaria per l’approvazione di un fondamentale atto politico-amministrativo, quale è la variazione di assestamento generale di bilancio, ritiene opportuno, per senso di responsabilità verso gli elettori, in ossequio alle regole di democrazia e al rispetto necessario verso le istituzioni, avviare immediatamente una celere verifica politica al fine di appurare la sussistenza delle condizioni necessarie per il prosieguo dell’azione amministrativa. Terminata questa breve fase di consultazione, qualora non si dovesse acclarare una chiara volontà della maggioranza delle forze politiche presenti nel consiglio comunale a sostenere l’attuale capo dell’amministrazione, lo stesso adotterà le conseguenti determinazioni».
Non scrive esplicitamente la parola «dimissioni»,
Intanto però, l’ormai ex esponente del Pdl Gianfranco Sorrento fa traballare la sua maggioranza con l’astensione al momento della votazione sul bilancio.
Il sindaco, dopo lo «strappo», affida le sue considerazioni ad un comunicato: «Preso atto che nel corso del consiglio comunale - scrive - è venuta a mancare la maggioranza necessaria per l’approvazione di un fondamentale atto politico-amministrativo, quale è la variazione di assestamento generale di bilancio, ritiene opportuno, per senso di responsabilità verso gli elettori, in ossequio alle regole di democrazia e al rispetto necessario verso le istituzioni, avviare immediatamente una celere verifica politica al fine di appurare la sussistenza delle condizioni necessarie per il prosieguo dell’azione amministrativa. Terminata questa breve fase di consultazione, qualora non si dovesse acclarare una chiara volontà della maggioranza delle forze politiche presenti nel consiglio comunale a sostenere l’attuale capo dell’amministrazione, lo stesso adotterà le conseguenti determinazioni».
Non scrive esplicitamente la parola «dimissioni»,