UDITE..... UDITE.... UDITE!!!
Il signor Emilio Dell'Aquila mi ha querelato per il reato di "DIFFAMAZIONE ED ALTRO" a causa di ===> (cliccare) questo articolo a firma di tale pippai@libero.it (ed in particolare per il seguente contenuto:---Dopo aver discusso animatamente con quei poveretti dei vigili ausiliari (capri espiatori di tutte le cazzate che combinano i loro "capi")----).E..... chissà ..... magari è stato chiesto al Giudice l'oscuramento di questo blog.
Quindi il medagliere querele nei miei confronti adesso è a quota 3.
Voi cosa dite .... mi devo preoccupare????
Penso che i seguenti articoli siano in qualche modo da collegare alla vicenda: 1) - 2) - 3) .......e tanti altri.........
Mi chiedo: "chissà se la querela è stata sporta anche nei confronti della Gazzetta del Mezzogiorno e del lettore Antonio Camuso per ==>QUESTO ARTICOLO.
Art. 595 Diffamazione
Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire due milioni.
Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a lire quattro milioni.
Se l'offesa e' recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione.
Tutto è compiuto!Mi chiedo: "chissà se la querela è stata sporta anche nei confronti della Gazzetta del Mezzogiorno e del lettore Antonio Camuso per ==>QUESTO ARTICOLO.
Art. 595 Diffamazione
Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire due milioni.
Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a lire quattro milioni.
Se l'offesa e' recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione.