lunedì 27 gennaio 2020

ORIA - NONNI VIGILI E CORRETTA INFORMAZIONE.



In un recente comunicato della COALIZIONE PER IL CAMBIAMENTO (di Oria) pubblicato dal giornale online Lo Strillone si legge testualmente: "Ma quale annullamento del servizio dei nonni vigili? Il servizio è sempre attivo, grazie all’impegno e al senso di responsabilità dei volontari e dell’amministrazione."
Negli ultimi mesi ho avuto modo di ascoltare alcuni nonni vigili circa le cause che hanno portato alla situazione che si sta vivendo in particolare durante il mese di gennaio, ovvero circa le cause che hanno indotto alcuni nonni vigili a dimettersi e/o autosospendersi dal servizio di volontariato. Su un totale di 5 nonni vigili solo uno ha continuato a svolgere regolarmente servizio nei pressi di un istituto scolastico.

Molto sommessamente vorrei fare un po' di chiarezza e di corretta informazione.

Fino al 2017 ogni anno il Comune pubblicava un avviso pubblico alla ricerca di volontari da impiegare come nonni vigili nei pressi delle scuole comunali. Il servizio non comportava alcuna retribuzione, ai nonni vigili veniva fornito gratuitamente l'occorrente per espletare servizio (berretto, gilet, paletta e scarpe).

Dal 2018 il Comune non pubblica più il bando a seguito dell'entrata in vigore della delibera n.8/2018 del Commissario Straordinario, D/ssa Cicoria, la quale coi poteri del C.C. in data 14 febbraio emanava il REGOLAMENTO COMUNALE PER L’ISTITUZIONE DELL’ALBO DEI SINGOLI VOLONTARI CIVICI - Cittadinanza Attiva.
Di fatto, forse all'insaputa dei nonni vigili allora in servizio, gli stessi venivano inglobati nell'albo dei volontari civici. Tale regolamento prevede una serie di accordi fra il Comune ed i singoli volontari civivi. Per l'amministrazione è previsto:
a) la definizione delle modalità e dei tempi di realizzazione dei progetti a cui partecipano i volontari, considerato che è connaturato al volontariato singolo il carattere contingente dell'intervento;
b) la dichiarazione che le prestazioni volontarie non sostituiscono in alcun modo quelle di lavoratori dipendenti o autonomi;
c) la dichiarazione che nessun rapporto di lavoro intercorre tra l'Amministrazione e i volontari in relazione alle attività da questi svolte;
d) l'assunzione delle spese di assicurazione dei volontari contro il rischio di infortuni e malattie connesse allo svolgimento delle attività, ovvero per la responsabilità civile verso terzi;
e) l'impegno a rimborsare ai volontari esclusivamente le spese effettivamente sostenute e preventivamente autorizzate dal Responsabile del progetto, direttamente connesse all’attività espletata ed oggettivamente necessarie; al fine del rimborso dette spese dovranno essere adeguatamente documentate.

Nel mese di settembre o ottobre 2019 qualche amministratore avrebbe promesso un contributo di 500,00 euro per ogni nonno vigile. Un paio di essi hanno ritenuto fattibile e veritiera tale promessa e rendendosi conto che il tempo passava ma i soldi non arrivavano hanno iniziato a lamentarsi con l'autore della promessa.

Fra dicembre e gennaio qualche nonno vigile si è dimesso con nota protocollata al Comune, mentre qualche altro ha sospeso di svolgere servizio, con o senza nota protocollata.

Uno dei 5 nonni vigili ha più volte comunicato per iscritto al Comune quelle che erano le problematiche relative al servizio, dovute a vari fattori (viabilità, allagamento della sede stradale in caso di pioggia, etc.), senza mai ricevere adeguati riscontri da parte di chi di competenza.

Nel pomeriggio di sabato scorso presso il Comune si è tenuta una riunione fra sindaca e nonni vigili, alla presenza di un assessore. In tale occasione sarebbe stata ribadita la promessa di elargire quanto prima un contributo in denaro come ristoro per il servizio svolto.

A seguito di ciò qualche nonno vigile ha ripreso servizio. Mi è stato riferito che stamattina nei pressi della scuola Camillo Monaco non vi erano nonni vigili.

Ciò premesso, aspetto che qualcuno spieghi come può essere elargito un contributo in denaro se si considera che il citato regolamento recita che il Comune può " rimborsare ai volontari esclusivamente le spese effettivamente sostenute e preventivamente autorizzate dal Responsabile del progetto, direttamente connesse all’attività espletata ed oggettivamente necessarie; al fine del rimborso dette spese dovranno essere adeguatamente documentate."

Ovviamente.... mai dire mai! Tutto è possibile, salvo poi azioni conseguenti contro atti illeciti.

Mi permetto di suggerire come potrebbe sbloccarsi la situazione e fare in modo di avere un efficiente servizio di volontari nei pressi delle scuole cittadine.
Abbiamo tutti notato negli ultimi mesi che è operativo su Oria il Gruppo Volontari dell'ANPS (associazione nazionale della Polizia di Stato), il quale ha collaborato la Polizia Locale in occasione di vari eventi (corteo storico e torneo dei rioni,  processioni religiose, etc.).
A mio parere il Comune potrebbe sottoscrivere una convenzione con detta associazione, la quale ha chiesto la concessione di un immobile comunale come sede sociale. Gli attuali nonni vigili potrebbero confluire in detto gruppo Volontari ANPS. E' innegabile che il servizio ne trarrebbe vantaggio  anche grazie ai distintivi presenti sul vestiario dei volontari che richiamano la Polizia di Stato.
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