giovedì 17 ottobre 2013

TESSERAMENTO E CONGRESSO PD AD ORIA: NE VOGLIAMO PARLARE?

Grazie a notizie di stampa si è avuta la sensazione (o conferma) che sta per consumarsi l'ennesima porcata della politica italiana.
Mi riferisco al "tema tesseramento PD", sia ad Oria che in altre città d'Italia, propedeutico ai congressi locali e provinciali che si terranno, più o meno, alla fine di ottobre.
Nella nostra provincia, come riferito da un odierno servizio TG di Telerama, gli aspiranti alla carica di segretario provinciale dovrebbero essere tre. Cliccare QUI.
Inserendo in qualsiasi motore di ricerca internet le parole "tesseramento PD" vengono fuori un sacco di pagine web che parlano di apertura di campagne tesseramento in ogni angolo d'Italia.
Ad Oria invece tutto tace! Qualcuno è in grado di darmi una risposta?
Il segretario uscente, Alessandro Perrucci, ha pubblicamente dichiarato di non volersi ricandidare.
Chi riuscirà a prendere il suo posto?  Qualcuno dell'area Renzi, a cui fa capo il consigliere Emilio Pinto, oppure qualcuno del fronte opposto? 
Fra i soliti piazzaioli bene informati corre voce che avrebbero aderito al PD, tesserandosi, alcuni noti personaggi della politica oritana con l'intento di "fare le scarpe a qualcuno".

Se siete interessati vi dico che l'adesione può avvenire anche online. Cliccare QUI.
Viene spontaneo chiedere: ha senso mettere su una segreteria di partito, un direttivo, se si considera che i consiglieri comunali vanno a ruota libera, votando in Consiglio Comunale secondo i propri interessi e quasi mai secondo le direttive del "partito" ?

Per accendere dei flash sull'argomento faccio qualche copia-incolla da altri siti internet.


["I Giovani Democratici Puglia, i Giovani Democratici Terra di Bari e il circolo dei Giovani Democratici di Bari Città, chiedono si chiarisca al più presto la folle vicenda del tesseramento che ha trovato ampio risalto sugli organi di stampa nelle ultime ore". Così i Gd pugliesi intervengono a gamba tesa sul tema del congresso. I giovani del Partito Democratico iniziano a prendere le distanze dalle prime mosse poste in essere da i patron del partito. In particolare da quel tesseramento selvaggio che anticipa ogni consultazione interna. "In questo delicato momento storico, segnato da un sentimento diffuso di distacco dalla politica - ribadiscono i Giovani Democratici Puglia - il Partito Democratico non può permettersi tutto questo. Non può e non deve lasciare che i "signori delle tessere" mettano le mani su un congresso che deve essere basato su temi e su proposte, e non certo su tesseramenti "un tanto al chilo" o - peggio - su scontri di potere" "Alla luce di quanto sta emergendo, cos'altro dovremmo fare? Andare via con le nostre conquiste e il nostro bagaglio di speranze e idee? - si chiedono i Gd - non resteremo inermi a osservare questa patetica divisione in trincee tra chi nasconde le tessere e chi si autocertifica. Non lasceremo che il progetto del Partito Democratico, in cui abbiamo sempre creduto, finisca nelle mani dei soliti capi corrente".] Fonte: QUI.
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["... ti chiamo perchè sei un amico, ma la tessera che hai fatto questa mattina non la invieremo in federazione ad Avellino visto che l’hai sottoscritta per chi vuole farci la guerra'. Immaginare che possa esserci stata una conversazione telefonica di questa natura cosa provoca? - chiede nell'incipit della nota De Piano - Innanzitutto induce a pensare come, di questi tempi, e sulla scorta di questa convinzione esibisce plasticamente sul tavolino della sezione due mucchietti di tessere: uno dei quali riservato ai 'fedeli' mentre l’altro è riservato a quanti si presumono essere degli oppositori". "Ed in funzione di questa ripartizione immaginare di poter monitorare nel tempo l’evoluzione dell’altro così da potervi opporre il tesseramento di truppe cammellate di famiglia. Ed in questo senso mi ritorna in mente la disputa dello scorso anno per la leadership del centro-sinistra nel nostro comune. Nel momento clou della fase finale delle sottoscrizioni sono state fatte affluire autovetture cariche di anziani, in alcuni casi anche impediti nei movimenti, al fine di farli partecipare ad una competizione elettorale della quale, con ogni probabilità, non avevano presenti nè gli elementi di distinguo e persino le ragioni del voto. E’ probabile che in questa fase si ripeta lo stesso copione. Alla fine della fiera, dunque, potrebbe risultare utile riscontrare se i tesserati fanno parte ad uno stesso ceppo familiare o se addirittura c’è uno stesso cognome".] Fonte: QUI.
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Vi segnalo altresì altri articoli inerenti la problematica:

http://www.trnews.it/2013/10/17/la-commissione-pd-conferma-irregolarita-anomalie-nel-tesseramento/12363551/

http://www.trnews.it/2013/10/17/tesseramenti-gonfiati-polemiche-smentite/12363496/

http://www.brindisireport.it/focus/2013/09/29/la-crisi-e-la-funzione-di-guida-di-un-pd-piu-trasparente-tesseramento-incluso/
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