giovedì 10 ottobre 2013

LA PAROLA AI LETTORI: I DUE PESI E LE DUE MISURE DEL PD DI ORIA (a proposito del geom.-consigliere condannato per abusi edilizi ed altro)

 Notizia di questi giorni è che un consigliere comunale “geometra” condannato in primo grado per “abuso edilizio” è anche indagato  per ulteriore “abuso edilizio”. (cliccare QUI)

Non me ne vogliano gli amici del PD con i quali ho avuto un lungo percorso politico ma mi corre l’obbligo rammentare loro quanto accaduto in passato, quando a seguito di un intervento in consiglio comunale proprio da parte di un consigliere comunale dei DS (Nicola D’Ippolito) venne alla luce una “ipotesi di abuso edilizio” commesso, tra gli altri da un altro “tecnico all’epoca assessore comunale” (Farina). 

In seguito a tale intervento furono avviate delle indagini con il conseguente rinvio a giudizio delle persone coinvolte, oltre che all’annullamento degli atti amministrativi riguardanti la relativa costruzione. 

Come sempre l’iter giudiziario ebbe i suoi lunghi tempi e quindi processi e ricorsi vari iniziarono quando ormai il consigliere interrogante non era più consigliere e soprattutto i DS avevano partorito il nuovo soggetto politico PD, partito che della questione morale ne fece un suo cavallo di battaglia, con a capo, in particolare, i consiglieri comunali. Giustamente il PD (non perché il consigliere rinviato a giudizio fosse l’undicesimo “dell’amministrazione Ferretti” ma solo e soltanto per una questione morale) più e più volte si scandalizzò dell’accaduto e della circostanza che l’ex-assessore (eletto poi consigliere comunale) rinviato a giudizio, potesse avere una commistione tra la gestione pubblica dell’ufficio tecnico e la professione privata. 

Questa premessa era necessaria per “giustificare” le conclusioni a cui addiverrò.
 Oggi in consiglio comunale siedono diverse persone che all’epoca dei fatti facevano parte del PD (Domenico D’Ippolito, Tommaso Carone, Giancarlo Marinò) e non si capisce questo silenzio da parte degli stessi e soprattutto come mai è venuta meno la questione morale del PD di Oria, del suo Segretario Perrucci, dei suoi consiglieri D’Ippolito e Pinto e del suo assessore Zanzarelli Claudio. 

Chi scrive era un dirigente del PD oltre ad essere parente della proprietaria “dell’immobile oggetto di presunto abuso”, ma non ha mai contrastato e contraddetto l’azione politica dell’allora PD poiché riteneva giusto “scandalizzarsi per il fatto che un amministratore pubblico con delega all’ufficio tecnico comunale e rinviato a giudizio per abuso edilizio, potesse continuare a gestire la “cosa pubblica”.

 E’ evidente invece, con il senno di poi, (e questo silenzio assordante ne è la prova provata) che “tale indignazione da parte dei piddini” non fosse dovuta alla logica della questione morale ma solo ad un semplice pretesto per danneggiare la parte politica avversaria o, ancora peggio, danneggiare le singole persone per acredine dovuta ….chissà…. a fatti personali. 


INSOMMA, DUE PESI E DUE MISURE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI ORIA. 

Nulla di personale, ma mi permetto di invitare gli amici del PD di allora (CARONE, MARINO’ e D’IPPOLITO) e di oggi (PERRUCCI, D’IPPOLITO, PINTO e ZANZARELLI) ad esprimersi in merito alla questione, sicuro che l’eventuale protrarsi del loro silenzio rafforzerà la mia convinzione (e quella di molta altra gente) che quanto fatto in passato era dovuto solo a risentimenti personali o verso lo scrivente o verso il consigliere Farina.

 Per la cronaca mi preme precisare che all’epoca dei fatti esisteva un semplice rinvio a giudizio (non una condanna di primo grado come oggi) e che i vari processi non hanno portato ad alcuna condanna nei confronti della proprietaria e del tecnico.
Oria, lì 10.10.2013
 E.M.
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