Ciao Cosimo,
da un bel po' si sentiva la tua mancanza per le vie di Oria. Quella caduta alla tua veneranda età è stata purtroppo fatale. Da quel giorno gli oritani non ti hanno più visto camminare per le vie del centro storico, con quel tuo modo di vestire sobrio ma distinto (con l'immancabile cravatta), chi ti conosceva non ha più avuto il piacere di scambiare con te quattro chiacchiere in modo gioviale e sincero, di scambiare quel saluto cordiale con quella tua tipica espressione solare.
Mi conoscevi da quando sono nato, avendo avuto io i natali in quel lembo di Oria conosciuto come "La Chiazzedda" (o sott'alla chiazzedda), ovvero in Via Francesco Milizia (anticamente Via Piazzella). Per me sei sempre stata una persona brava ed affettuosa, onesto lavoratore e buon padre di famiglia, attento osservatore delle vicende e vicissitudini della nostra Oria, seppur di modesta cultura avevi una grande conoscenza (e nel contempo grande rispetto) del nostro patrimonio storico-culturale (ricordo come se fosse ieri quando ... un giorno del 2008 .... ti incontrai con in mano una copia del giornale Senzacolonne dove si parlava della distruzione della necropoli messapica ..... mi dicesti che conoscevi bene quel sito ... la grotta che ora non c'è più ..... preferisco sorvolare sul resto di quella conversazione).
Abitando nel centro storico ti capitava sovente di dare informazioni a turisti italiani e stranieri, sopperendo alla occasionale mancanza di idonee guide turistiche. Per un periodo ricordo che, in qualità di confratello dell'Arciconfraternita della Morte, avevi la copia della chiave di accesso alla cripta delle mummie e in caso di necessità, in occasione di improvvisato arrivo di turisti, ti rendevi immediatamente disponibile per consentire l'accesso e la visita ai locali sotterranei della cattedrale.
In tal modo impegnavi il tuo tempo libero nel sociale e non mancavi a nessun evento culturale che si teneva in città, offrendoti anche di consegnare al domicilio gli inviti agli invitati.
Forse in pochi sanno che quelle due statue in mezzobusto di due grandi oritani del passato: Gaspare Papatodero e Quinto Mario Corrado, ubicate nella biblioteca comunale, sono state da te donate.
Mi conoscevi da quando sono nato, avendo avuto io i natali in quel lembo di Oria conosciuto come "La Chiazzedda" (o sott'alla chiazzedda), ovvero in Via Francesco Milizia (anticamente Via Piazzella). Per me sei sempre stata una persona brava ed affettuosa, onesto lavoratore e buon padre di famiglia, attento osservatore delle vicende e vicissitudini della nostra Oria, seppur di modesta cultura avevi una grande conoscenza (e nel contempo grande rispetto) del nostro patrimonio storico-culturale (ricordo come se fosse ieri quando ... un giorno del 2008 .... ti incontrai con in mano una copia del giornale Senzacolonne dove si parlava della distruzione della necropoli messapica ..... mi dicesti che conoscevi bene quel sito ... la grotta che ora non c'è più ..... preferisco sorvolare sul resto di quella conversazione).
Abitando nel centro storico ti capitava sovente di dare informazioni a turisti italiani e stranieri, sopperendo alla occasionale mancanza di idonee guide turistiche. Per un periodo ricordo che, in qualità di confratello dell'Arciconfraternita della Morte, avevi la copia della chiave di accesso alla cripta delle mummie e in caso di necessità, in occasione di improvvisato arrivo di turisti, ti rendevi immediatamente disponibile per consentire l'accesso e la visita ai locali sotterranei della cattedrale.
In tal modo impegnavi il tuo tempo libero nel sociale e non mancavi a nessun evento culturale che si teneva in città, offrendoti anche di consegnare al domicilio gli inviti agli invitati.
Forse in pochi sanno che quelle due statue in mezzobusto di due grandi oritani del passato: Gaspare Papatodero e Quinto Mario Corrado, ubicate nella biblioteca comunale, sono state da te donate.
Ricordo caro Cosimo come se fosse ieri.... maggio del 1975, anno del Giubileo, tu eri in gita a Roma con la tua signora, io appena ventenne, giovane poliziotto in servizio in abiti civili, impegnato nel servizio di sicurezza per l'arrivo in Piazza San Pietro dell'allora presidente americano Ford, ti vidi da lontano fra le migliaia di pellegrini e facendomi strada a fatica venni a salutarti. Ti ricordi? Da allora ogni volta che ci incontravamo scherzosamente ci rinnovavamo la promessa di andare insieme a Roma in occasione del prossimo Giubileo. Da allora non ci siamo mai andati assieme a Roma, qualche anno addietro ci ha lasciato la tua compagna e ieri sera ..... anche tu sei volato in cielo, ponendo fine alle tue sofferenze terrene. Ciao Cosimo ..... la tua Oria non ti dimenticherà .... mai .... ne sono sicuro.
Nelle seguenti foto Cosimo da me immortalato all'interno del castello (poco prima dell'inizio del restauro ... notate la ghiaia per terra), in occasione della presentazione del libro sui Santi Crisante e Daria (visibile una copia nelle mani di Cosimo) a cura del prof. Neglia, il giorno 2 maggio 2008.
Nelle seguenti foto Cosimo da me immortalato all'interno del castello (poco prima dell'inizio del restauro ... notate la ghiaia per terra), in occasione della presentazione del libro sui Santi Crisante e Daria (visibile una copia nelle mani di Cosimo) a cura del prof. Neglia, il giorno 2 maggio 2008.
Caro Franco,
proprio oggi ricorre il secondo anniversario della morte di mia madre e, forse, si attenua un po' l'amara notizia appena letta, della morte del caro Cosimo, pensando di poterli ricordare ed immaginare insieme, lassù come qui in vita. Voglio immaginare che lei fosse ad aspettarlo con tutti coloro che piano piano hanno spento lo splendido scenario di vita comunitaria quotidiana che ben ricordiamo in quel " ti sott'alla chiazzedda"...Quante luci della nostra vita si continuano a spegnere dentro di noi con la loro scomaprsa,e quale squallido scenario è adesso quel bel centro che tutti decantano, ma che rimane dimenticato e immobile sotto sempre più isolati respiri...Vorremmo che certe persone non venissero mai a mancare,per noi e per l'intera comunità...Che belle cose hai scritto, Franco, che belle cose vere! Cosimo era proprio così: di sottile intelligenza, gioioso con tutti e rispettoso di ognuno. Io ho un ricordo personale meraviglioso della sensibilità di Cosimo e mi duole terribilmente non aver fatto in tempo a ringraziarlo ...., ma forse, ora che la sua dimensione supera ormai i confini del tempo e dello spazio, posso farlo in questo momento. Grazie, Cosimo, per ciò che sai, e grazie per aver costituito insieme a tante altre persone, un punto di riferimento, nella mia vita ad Oria, per andare avanti con coraggio, dignità e altruismo. Un affettuosissio abbraccio a Mino e tutti gli altri familiari.....Arrivederci Cosimo.
proprio oggi ricorre il secondo anniversario della morte di mia madre e, forse, si attenua un po' l'amara notizia appena letta, della morte del caro Cosimo, pensando di poterli ricordare ed immaginare insieme, lassù come qui in vita. Voglio immaginare che lei fosse ad aspettarlo con tutti coloro che piano piano hanno spento lo splendido scenario di vita comunitaria quotidiana che ben ricordiamo in quel " ti sott'alla chiazzedda"...Quante luci della nostra vita si continuano a spegnere dentro di noi con la loro scomaprsa,e quale squallido scenario è adesso quel bel centro che tutti decantano, ma che rimane dimenticato e immobile sotto sempre più isolati respiri...Vorremmo che certe persone non venissero mai a mancare,per noi e per l'intera comunità...Che belle cose hai scritto, Franco, che belle cose vere! Cosimo era proprio così: di sottile intelligenza, gioioso con tutti e rispettoso di ognuno. Io ho un ricordo personale meraviglioso della sensibilità di Cosimo e mi duole terribilmente non aver fatto in tempo a ringraziarlo ...., ma forse, ora che la sua dimensione supera ormai i confini del tempo e dello spazio, posso farlo in questo momento. Grazie, Cosimo, per ciò che sai, e grazie per aver costituito insieme a tante altre persone, un punto di riferimento, nella mia vita ad Oria, per andare avanti con coraggio, dignità e altruismo. Un affettuosissio abbraccio a Mino e tutti gli altri familiari.....Arrivederci Cosimo.
Tina Massa