sabato 26 marzo 2011

Il Dr. Angelo Lippolis a proposito dell'emergenza "TENDOPOLI LIBICI CAMPO AVIAZIONE SULLA ORIA-MANDURIA"

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi fra le altre cose è riportata la seguente dichiarazione del Dr. Lippolis:
“Credo che ci sia da dare una mano a Lampedusa e soprattutto a questa povera gente, che scappa da situazioni di disagio inenarrabili. È chiaro che un minimo di preoccupazione ci sia ma, almeno per quanto mi riguarda, prevale il senso di solidarietà. Bisogna aiutarli, ma allo stesso tempo tenerli sotto controllo. È ovvio che qui dovranno arrivare, oltre ai profughi, più forze dell’ordine, dato che questo territorio da qualche tempo è già interessato da episodi sempre più frequenti e preoccupanti riconducibili alla criminalità locale. Però non posso che farmi e fare una domanda: anziché alloggiare questi disperati in una tendopoli, con i disagi che il caso comporta, perché non li si porta nella base Nato di San Vito dei Normanni, sgomberata da poco?”

In nottata il Dr. Lippolis ha pensato di approfondire la questione ed ha inviato allo scrivente, ad altri blogger e gestori di siti web un ulteriore documento. Cliccare QUI.

Il Dr. Lippolis chiama in causa i candidati sindaci alle prossime elezioni locali. Non so quali iniziative intendono intraprendere Pomarico e Carbone. Nella stessa Gazzetta del Mezzogiorno vi è un passaggio che mi riguarda in qualità di terzo candidato sindaco:

[ Pure la politica oritana, comunque, s’interroga sul da farsi e qualcuno avrebbe preferito essere avvisato per organizzare l’accoglienza. La città è commissariata, le amministrative si celebreranno a metà maggio, e il tema dell’immigrazione a questo punto potrebbe ben rientrare tra quelli all’ordine del giorno durante la prossima campagna elettorale. È di questo avviso, per esempio, il candidato sindaco del movimento Pilu (Persone libere indipendenti unite) per Oria Franco Arpa, il quale chiede un tavolo di concertazione tra le istituzioni, le forze politiche e dell’ordine locali: “Per il momento non esprimo un giudizio su questa decisione che, a questo punto, mi pare siamo destinati a subire, d’accordo o in disaccordo con essa. L’unica cosa che posso dire, in attesa di sviluppi, è che mi auguro l’apertura quanto prima di un tavolo di concertazione per discutere tutti assieme problematiche e prospettive che l’arrivo in loco di centinaia e centinaia di migranti inevitabilmente comporterà. Spero che la fretta e la segretezza che stanno accompagnando l’allestimento della tendopoli scaturiscano dalla situazione di emergenza e non dal disinteresse per le popolazioni locali, che avranno diritto a eque misure compensative e al giusto sostegno in questa particolare fase”. ]

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