giovedì 9 dicembre 2010

ORIA - Un sindaco senza orgoglio ??? (politicamente parlando s'intende!)

Mi chiedo e chiedo a tutti gli oritani: "Quanti di noi, al posto del sindaco Ferretti, si sarebbero dimessi da un bel pò di tempo? Non farlo dopo tanti segnali di sfiducia e voltafaccia, più o meno palesi, da parte di molti che riteneva politicamente amici, può essere sintomo di mancanza di orgoglio? Oppure attaccamento morboso alla poltrona ed alle indennità?"
Nel 2006 Ferretti ottenne come candidato sindaco 5639 voti su un totale di 10145 di voti validi, pari al 55,58 percento. I voti di lista della coalizione che lo supportava (Impegno Sociale, Partito Repubblicano Italiano, UdC, UDEUR, A.N. e F.I.) totalizzarono 5922 (circa 300 voti in più di quelli del candidato sindaco collegato, Ferretti appunto). Allo stato attuale, sono in grado di poter affermare con certezza, senza timore di essere smentito, che ben 13 persone candidate nel 2006 pro Ferretti, le quali totalizzarono complessivamente ben 1735 voti (più del secondo partito, F.I., che aveva incassato 1282 voti), dopo lotte intestine nei rispettivi partiti o per contrasti con il sindaco si sono apertamente dichiarate fuori da questa maggioranza. Ecco l'elenco: Lista UDC del 2006: Gianfranco Sorrento voti 448; Maria Antonietta Andriani voti 97; Mimino Di Giovanni voti 109; Tony Fullone voti 225; Forza Italia: Egidio Conte voti 181; Mauro Marinò voti 132; Franco Arpa voti 50; Sandro Candida voti 53; A.N.: Rita Labbro Francia voti 37; Pino Suma voti 32; Davide Conte voti 49; Tony Metrangolo voti 175; Impegno Sociale: Pucci Schifone 147. Provate a sottrarre quei 1735 dai voti riportati dal sindaco Ferretti, nonché dal totale della coalizione che lo supportava e vi renderete conto che Mimino Ferretti, terzo sindaco di Oria eletto direttamente dal popolo, non rappresenta oggi il 50 percento + 1 degli elettori, ma appena il 41,3 percento.
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