venerdì 22 gennaio 2010

E' passato pure il 20 gennaio e nulla ancora si sa della nomina del nuovo vescovo di Oria.

Un vecchio proverbio recita: "Tardanza bona spiranza!" Non ci resta che attendere calmi e pazienti.... arriverà il giorno dell'arrivo del nuovo pastore di questa nostra diocesi oritana. A proposito di vescovi, in articoli precedenti vi ho parlato di taluni aspetti legati alla nomina di essi, raccontandovi anche alcuni particolari storici.
Oggi voglio riferirvi che nel dare un'occhiata al sito internet della diocesi e alla cronotassi dei vescovi di Oria di tutti i tempi (incluso anche il periodo cosiddetto della "lunga lite", ovvero quando la diocesi di Oria era tutt'uno con quella di Brindisi) il mio occhio curioso si è lasciato catturare dai cognomi strani, almeno secondo il mio punto di vista. Ho scoperto i seguenti cognomi (in ordine cronologico) di vescovi degni della mia curiosità: Aproculo, Lupone, Paparone e Carnivali. In realtà il primo non è elencato in detto sito della diocesi ma nel libro del prof. G. D'Amico dal titolo: "Storia della Chiesa oritana dalle origini alla separazione da Brindisi".

Il D'Amico riferisce di alcuni studiosi che riportano il nome del vescovo Aproculo a capo della diocesi di Oria-Brindisi intorno al V secolo d.C..
Ho effettuato una piccola ricerca su internet e ai giorni nostri non è possibile rinvenire un tal cognome. Non è escluso che nel tempo il cognome Aproculo abbia subito delle varianti dovute al fatto che i discendenti portatori di esso abbiano deciso di cambiarlo in considerazione della ilarità che suscitava il solo pronunciarlo. Infatti in alcune zone della Campania è facile trovare i cognomi Mastranzo e Mastronzo. Il primo è la variante del secondo ad opera di alcuni portatori che in passato hanno deciso di cambiare una vocale per dare un senso diverso al cognome. E' stato finanche realizzato un libro su questo aspetto da www.nomix.it, il cui titolo è: "Piacere, Felice Mastronzo". A tutt'oggi esistono effettivamente persone che hanno tal nome e cognome.
A mio parere non è quindi azzardato che il cognome Aproculo sia diventato Apriano o Aprano (cognomi presenti sia in Campania che nel Lazio). Chissà, magari in origine da Aproculo si è passati ad Aproano e successivamente, previa contrazione del dittongo "oa", si è passati ad Aprano. Sempre nelle stesse regioni un'altra variante rinvenuta è D'Aprano, forse ad opera di qualcuno che in passato ha pensato in tal modo di fugare ogni rischio di malinteso e doppi sensi con una nobile parte del nostro corpo umano.
E' convizione da parte di molti studiosi che detti cognomi strani hanno origine nelle scellerate decisioni prese in passato da parte di taluni Ufficiali dello Stato Civile, dalla mente contorta, che si divertivano, evidentemente, ad affibiare tali cognomi a dei bimbi trovatelli. Il cognome più strano che è capitato a me personalmente è: TONDODIMAMMA. Nella mia attività lavorativa mi è capitato di assistere a delle scene curiose, esempio: due persone al telefono, uno dice "sono Falce" e l'altro risponde "ed io Martello" ed era la verità; oppure "sono Bove" e l'altro "ed io Cavallo" ed era la verità. Nella provincia di Brindisi esistono vari cognomi che si prestano a doppi sensi, a malintesi. Ne cito qualcuno: Pizza, Ciola, Piccione, Cantro, etc....
In passato ho pubblicato un articolo nel quale abbinavo in modo curioso dei cognomi ..... curiosi realmenti esistenti in Italia, immaginandoli scritti sui citofoni delle abitazioni. Cliccare QUI per leggere.

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