venerdì 30 agosto 2019

ORIA - ASILO NIDO COMUNALE E LE INFORMAZIONI INCOMPLETE.

Forse non tutti sanno che da quest'anno è cambiata la gestione dell'asilo nido comunale e che le rette sono aumentate.
Forse non tutti sanno che in questi giorni circola un volantino con lo stemma del Comune di Oria che pubblicizza la nuova gestione e le modalità di iscrizione con annessa una tabella di esempio di compartecipazione  rette con buoni servizio minori.
Forse non tutti sanno che non sono riportati gli importi relativi alle 4 fasce di ISEE  più alte che vanno da 20mila a 40mila euro. La domanda nasce spontanea: esiste il rischio che l'asilo nido comunale diventi un asilo-ghetto?
Inoltre, corre  voce che sarebbero misteriosamente scomparsi gli elementi di arredo esistenti.

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Dati completi





mercoledì 28 agosto 2019

ORITANI ILLUSTRI DA RICORDARE (A cura della prof/ssa Anna Maria Andriani)


 
Oritani tout court

Il 30 agosto ricorre la festività di San Barsanofio, patrono di Oria. Quale migliore occasione per ricordare e rendere omaggio a Barsanofio Pasquale Marsella (Oria 1880-Roma 1977) che, nella sua lunga esistenza a cavallo tra due secoli, attraverso il suo operato di educatore nei circoli giovanili, nell’Educatorio “S. Luigi Gonzaga” e i suoi scritti ha dato alla sua città natale un rilevante contributo per la formazione della presa di coscienza delle proprie radici. Il sacerdote Barsanofio Pasquale Marsella, insieme con Padre Annibale M. Di Francia sono state figure rilevanti nella storia della Chiesa oritana nei primi anni del XX secolo, espressive di un certo rinnovamento, che contribuì a scuotere il clero della Diocesi di Oria. Marsella privilegiava l’aspetto educativo e culturale, si interessava ai giovani, particolarmente quelli della classe artigiana. La base della sua attività educativa era la religione; i fini: Società Famiglia e Patria.  Fu studioso appassionato della storia di Oria e Oria – ancora oggi – lo onora ignorandolo. Nella Biblioteca “De Pace Lombardi” di Oria sono conservate tutte le sue carte, opere a stampa e manoscritti, alcuni dei quali meritano menzione, perché aiutano a collegare il passato al presente della Città di Oria: Il Marchesato dei Bonifacio in Oria (1943); Il Processo dell’Università Oritana contro Gian Bernardino Bonifacio (1943); Da Oria viene la parola di Dio, saggio storico sulla colonia ebraica di Oria Messapica durante il Medioevo (1953), una miscellanea di manoscritti (?), tre opuscoli di diari storici (?) e molto altro.
La sua opera di educatore, iniziata in Oria e proseguita in Roma, insieme con i suoi lavori, funsero da lievito nelle coscienze passate attraverso le esperienze della Grande Guerra, del Ventennio e della seconda Guerra Mondiale.
La sua figura di grosso spessore culturale ed educativo si collega in perfetta sequenza rispetto a figure oritane dei secoli precedenti a partire da fisici, scienziati e poeti di famiglia ebraica vissuta in Oria (IX-XI) da Rabbi Shefatiah (886) a Shabbatai Ben Abraham Donnolo (913-982), al poeta Rabbi Ahima’az (1017-1060); nel XVI secolo l’umanista teologo Quinto Mario Corrado (1508-1575), allo storico Mario Matarrelli Pagano (1573-1608 ?) autore della Raccolta di notizie patrie dell’antica Città di Oria messapica (E. Travaglini 1976) e curioso di antichità; Domenico Tommaso Albanese (1638-1685) medico erudito con spiccato interesse per gli  studi storici e autore dell’Istoria cronologica dell’antica città di Oria (1678); nel XVIII sec. il critico d’arte Francesco Milizia (1725-1798) e il filosofo, poeta ed esperto di gastronomia Vincenzo Corrado (1736-1836).
Negli oratori del Marsella, in Oria e poi a Roma, come palestra di idee si possono rintracciare i fili di forme associative oritane che si strutturarono nel XX sec. in primo luogo nell’Associazione “Pensiero ed Arte” (1953), il cui obiettivo era “dare impulso alla cultura, valorizzando le forze intellettuali dei giovani; mantenere vive le idealità patrie e le glorie dei figli migliori; rendersi promotori di tutte quelle manifestazioni efficaci per contribuire all’elevazione spirituale e materiale dei cittadini nel campo delle varie attività” (Statuto, art. 2). Tra i suoi fondatori: Casimiro Mangia (1894-1966), storico e letterato, autore del dramma Il sacrificio del Golgota, nonché primo Sindaco repubblicano di Oria (1946) e Bibliotecario ad Honorem (Del. GM 27.2.1956, n. 50); Antimo Baldari (1910-200), sarto-poeta e Cosimo Candida, falegname-artista; Alvaro Ancora (1930-2017): storico e studioso, Donato Palazzo (1924-2018): giurista e letterato entrambi impegnati nell’’attività umanitaria della cultura; infine due donne insegnanti: Sara Marangia e Imperia Scardapane.
Non è un caso che sei anni dopo venne fondata in Oria la Pro Loco (1959), che raccoglieva gli spiriti temprati dall’esperienza di tanti sacrifici e rinunce e desiderosi di dare un forte impulso culturale alla propria Oria, scuoterla dal torpore, risvegliando le coscienze, aprendosi al confronto di idee e al dialogo. Tra le varie iniziative portate avanti dalla Pro Loco, una forma di proficuo investimento si rivelò il “Corteo Storico di Federico II – Torneo dei Rioni”, che proponeva un tema educativo e culturale, ricreativo e turistico, d’alto valore. Quell’idea, frutto di poche menti, realizzata con entusiasmo dall’intera comunità, vedeva in fruttuosa interazione gli studi rigorosamente scientifici con i risvolti ludici, economici e turistici. Con il “Corteo-Torneo” i cittadini di Oria si sono ri-appropriati appieno della dignità di populus.
Nelle parole del compianto Giovanni Pomarico, più volte Presidente della Pro Loco: “Il Corteo Storico e il Torneo dei Rioni di Oria è la nostra VITA!” E continuerà ad essere più la “nostra vita” se riusciremo ad ogni ricorrenza annuale di questo importante appuntamento culturale a coniugare in un tutt’uno tradizione e innovazione, documentazione storica e creatività individuale e collettiva, facendo dello spettacolo un momento non di mera fruizione folkloristica, ma di riflessione sulle nostre radici e di disegno verso il nostro futuro.
Merita menzione il dott. Domenico D’Addario per il progetto di Uno Zoo biblico mirato a dare impulso anche economico al Santuario di San Cosimo alla Macchia. E Tanti altri.
Oria ha una vita che palpita e racconta la storia di uomini illustri che hanno lasciato tracce indelebili nella polvere del tempo. Ciascuno di loro ha attraversato da protagonista e testimone la propria epoca; ne ha visto i cambiamenti e li ha raccontati a modo proprio, a seconda degli interessi e del talento. Acuti osservatori, umanisti e scienziati, studiosi della storia senza tempo, che essi hanno reso viva con quell’entusiasmo tipico degli operatori culturali. Ognuno di loro è stato un punto di riferimento allora come lo sono ancora oggi; la loro produzione scientifica si dispiega dalle origini alla contemporaneità, costituendo un’ampia gamma di linee di ricerca e di studi.
La decodificazione di quei mutamenti passa attraverso l’osservazione e il racconto, la lettura di ciò che quegli uomini hanno prodotto, cosa quei cambiamenti hanno significato: in quale contesto sono avvenuti, in quale relazione stavano tra storia particolare e storia generale, tra passato e presente per coglierne le costanti e le variabili. Con il proposito di rintracciare quel fil rouge di continuità dinamica tra il presente, del quale siamo autori e spettatori, e il passato sulle tracce della nostra storia.
Di qui l’invito pressante alla Comunità oritana a ripensare il proprio passato, a farne un bilancio culturale, ad approfondire la conoscenza di Barsanofio Pasquale Marsella e di altri emeriti studiosi di Oria, precedenti e successivi a lui affinché, soprattutto le giovani
generazioni “in Palio”, rafforzate dalla conoscenza del passato, sappiano raccontare e ‘leggere’ quegli uomini che di quel passato sono stati simbolo e attori, ben cimentarsi e raccontarsi nella maniera più autentica.

Possano i Cittadini di Oria ammirare sulla parete della Biblioteca di Oria i ritratti degli uomini migliori di Oria del secolo scorso accanto a quelli illustri della nostra storia.

                                                                             Anna Maria Andriani

 

 

 

 

 

lunedì 26 agosto 2019

ORIA - CHIUDE IL PANIFICIO SAN LORENZO.

Proprio così, ogni storia ha un inizio ed una fine. Qualche anno fa è toccato al panificio di Via Palermo, poi al panificio San Barsanofio e fra 5 giorni toccherà ad un altro "storico furnu a conduzione familiare": il panificio San Lorenzo,  ubicato nella periferica Via Morgagni, meglio conosciuto come "lu furnu ti Orlandu Tancredi" che aprì l'attività circa 45 anni fa.

Da un po' di anni l'attività era gestita dalla figlia di Orlando, Vincenza, insieme al marito Ciccillo Dell'Aquila, ai quali, avendo raggiunto l'età pensionabile, da qualche mese era subentrato il fratello Salvatore Tancredi, coadiuvato dalla moglie Maria e dalle figlie Stella ed Anna.

Si sconoscono i motivi dell'improvvisa decisione di cessare l'attività, annunciata ai clienti tramite un cartello affisso all'interno dell'esercizio: "DICONO CHE SI CHIUDE UNA PORTA E SI APRE UN PORTONE. SPERIAMO BENE! OGGI QUESTA PORTA SI CHIUDE, IL DOMANI LO SCOPRIREMO VIVENDO. CHIUSURA PER CESSATA ATTIVITA' 31/08/2019"


 

giovedì 22 agosto 2019

ORIA - TRE ANNI SENZA EMMA STASI.

Il 22 agosto 2016 volava in cielo Emma Stasi, una simpatica oritana che in qualche modo passerà alla storia per la sua dedizione alla città, alla Pro Loco ed in particolare al rione Lama.
R.I.P. Emma.

domenica 18 agosto 2019

ORIA: BRANDIZZATORI - ai posteri l'ardua sentenza.

Nove anni fa qualcuno aveva pensato ad un brand per far decollare il turismo oritano, presentando alla città un progetto per ricostruire Porta Brindisi (ovvero la terza porta della città). Il progetto venne insabbiato grazie alle energiche prese di posizione da parte di cittadini, in occasione della presentazione in pubblico nel cortile del vescovado.
 Di recente lo spirito BRANDIZZATORE è tornato a colpire ad Oria. Ad opera di pochi soggetti (alcuni in conflitto di interessi), senza un serio coinvolgimento della città (in primis i soci ProLoco) è decollato il tentativo di cambiare nome al Torneo dei Rioni. È nato il brand PALIO DI ORIA, che viene spacciato per contenitore degli eventi che riguardano Corteo Storico, Torneo dei Rioni ed annessi a connessi, il tutto collegato al progetto di destagionalizzare i medesimi eventi. (Sic!).

venerdì 2 agosto 2019

ORIA - PERICOLO VIA FRANCAVILLA. STRADA NON A NORMA. MANCANZA DI MARCIAPIEDI...ED ALTRO

Fate attenzione a percorrere Via Francavilla (periferia). La strada presenta elementi di criticità per pedoni e conducenti di mezzi.
 In base al D.M. Infrastrutture e Trasporti, n.6729 del 05/11/2011, risulta sprovvista di marciapiedi su uno dei due lati, se si considera che vi è la presenza di un passaggio pedonale rialzato (segnalato da segnaletica orizzontale e verticale) per consentire l'attraversamento dei pedoni.
L'unico marciapiedi presente è quasi impercorribile a causa della massiccia presenza di alte erbe.

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