mercoledì 30 settembre 2015

LA REGIONE PUGLIA HA REALIZZATO UN'APP PER IL CENSIMENTO DEGLI ULIVI MONUMENTALI.


AppOLEA, l'app per il censimento degli ulivi monumentali. Fonte notizia QUI.
 La Regione Puglia tutela e valorizza gli alberi di ulivo monumentali, anche isolati, in virtù della loro funzione produttiva, di difesa ecologica e idrogeologica nonché quali elementi peculiari e caratterizzanti della storia, della cultura e del paesaggio regionale.

Il Servizio Ecologia della Regione Puglia ha predisposto una APP, in attuazione della LR 14 del 2007, unica nel suo genere in Europa, che consente di conoscere il patrimonio ulivetato regionale ad oggi censito, rappresentando un utile strumento per gli addetti ai lavori e per qualunque “fruitore consapevole” delle bellezze del nostro paesaggio.

“AppOLEA”, - nome ideato sia per la derivazione latina dal nome “ulivo”, sia per l’assonanza con “Apulia” - svolge una duplice funzione consentendo di mettere in atto le seguenti operazioni: Consultazione della mappa, con rilevazione della posizione attuale, nella quale sono riportate le piante già censite con possibilità di visualizzare le foto e le corrispondenti schede anagrafiche.

Segnalazione finalizzata al censimento degli alberi di ulivo monumentali attraverso la compilazione “user-friendly” di una scheda anagrafica.

Per poter effettuare inserimenti occorre richiedere preventivamente i codici di autenticazione...QUI.

ORIA - CASTELLO: I PROPRIETARI CONDANNATI CON RITO ABBREVIATO. A MARZO PROCESSO PER ALTRI DIECI.

Stamattina riflettevo sulla notizia circa la condanna dei proprietari del castello REI CONFESSI (avendo patteggiato la pena) di abusi edilizi. 
A marzo saranno processati anche gli altri 10 imputati, fra i quali quattro funzionari della Soprintendenza di Lecce, la stessa che dovrà controllare il ripristino dei lavori non sanabili.
 Mi chiedo se ai Giudici qualcuno ha detto che in base al Codice dei Beni Culturali gli abusi in danno  di monumenti nazionali sottoposti a vincolo statale non possono essere sanati e che gli immobili vanno confiscati. 
Mi  aspetto una concreta azione da parte del Comune in ordine al procedimento amministrativo che va rispolverato, al fine di controllare, nell'interesse generale ....ciò che la Soprintendenza non può serenamente fare e garantire alla città. Sinceramente ho molte perplessità....specie in mancanza di un responsabile della POL. MUNICIPALE. Al defunto comandante f.f. va riconosciuto il merito di essere riuscito, dopo varie segnalazioni, a convincere la magistratura che qualcosina di penale era avvenuta........e stava avvenendo. 

Al seguente link l'articolo di stampa.

lunedì 28 settembre 2015

CASTELLO DI ORIA - DOMANI UDIENZA TRIBUNALE DI BRINDISI PROCESSO PRESUNTI ABUSI EDILIZI ED ALTRO.

Foto di Oria
Questa foto del castello di Oria è tratta da TripAdvisor.
 L'avv. Carlo Tatarano ha ricevuto incarico di  presentare in occasione dell'udienza di domani  istanza di costituzione di parte civile del Comune di Oria, al fine di chiedere ed ottenere, in caso di condanna degli imputati, risarcimento danni materiali e morali per i presunti scempi in danno dell'antico castello svevo.

 Qualche mese fa il castello era stato dissequestrato con la motivazione qui pubblicata.

Non scompisciatevi dalle risate nel leggere che la Soprintendenza di Lecce dovrà controllare ".....i lavori di riduzione in pristino oggetto di contestazione....". Io mi sono divertito un sacco quando ho letto questa cosa e pensando che, secondo gli investigatori ed il P.M., i presunti reati sarebbero stati possibile grazie alla connivenza di ben 4 funzionari della Soprintendenza di Lecce.
Secondo voi è normale?

[N. 4387/11 R.G.N.R. N. 41/12 Reg. G.I.P.
Tribunale Ordinario di Brindisi - Sezione dei Giudici per le indagini preliminari -
Ordinanza di revoca di sequestro preventivo - art. 321, co. 3°, c.p.p. -
Il Giudice, dr. Maurizio Saso, provvedendo sull'istanza, presentata in data 1°.07.2015 dai difensori degli imputati CALIANDRO Isabella (in qualità di amministratore unico e legale rappresentante della Borgo Ducale s.r.l.) e ROMANIN Giuseppe, con la quale si chiede la revoca del sequestro preventivo, disposto con decreto del g.i.p. in sede del 27.03.2013 sul Castello di Oria e relative pertinenze in Catasto Fabbricati distinto al fg. 82 delle p.lle 1311, 1312 (casetta per civile abitazione di pertinenza), 1129 sub 1, 2, 3 e 4, Catasto Terreni fg. 82 p.lle 1632, 1633, 2185, 2303, 2307, 2308 di proprietà della Borgo Ducale s.r.l.;
visto il parere favorevole formulato dal P.M. ex art. 321, co. 3°, c.p.p.;
rilevato che tra il P.M. e gli imputati CALIANDRO Isabella e ROMANIN Giuseppe è stato raggiunto ex art. 444 c.p.p. l'accordo per l'applicazione di pena condizionalmente sospesa, rispettivamente di anni uno ed anni uno e giorni venti di reclusione in ordine a tutti i reati loro ascritti nella richiesta di rinvio a giudizio (cfr. istanza in data 29.06.2015 in atti);
ritenuto, pertanto, che, poiché, da un lato, sussistono concreti margini per l'accoglimento della richiesta di patteggiamento nella imminente udienza preliminare e, dall'altro, non ricorrono esigenze di assicurazione (atteso che l'immobile non è soggetto a confisca), sono ormai venute meno anche le residue esigenze di prevenzione sottese alla misura cautelare reale che va revocata con conseguente immediata restituzione agli aventi diritti dell'immobile sottoposto a sequestro onde eseguire, sotto il costante controllo della competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici  di  Lecce,  i  lavori  di  riduzione  in pristino   oggetto  di contestazione, ove gli stessi non siano suscettibili di sanatoria;
visto l'art. 321, comma terzo, c.p.p.,
 P.Q.M. 
revoca il sequestro preventivo disposto con decreto in data 27.03.2013 e, per l'effetto, ordina la restituzione agli aventi diritto CALIANDRO Isabella e ROMANIN Giuseppe dell'immobile denominato Castello di Oria e relative pertinenze sottoposto a sequestro - in Catasto Fabbricati distinto al fg. 82 delle p.lle 1311, 1312 (casetta per civile abitazione di pertinenza), 1129 sub 1, 2, 3 e 4, Catasto Terreni fg. 82 p.lle 1632, 1633, 2185, 2303, 2307, 2308 di proprietà della Borgo Ducale s.r.l. - anche onde eseguire, sotto il costante controllo della competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Lecce, i lavori di riduzione in pristino oggetto di contestazione, ove non gli stessi non siano suscettibili di sanatoria.
manda alla cancelleria per l'immediata trasmissione della presente ordinanza, in duplice copia, al Pubblico Ministero per l'esecuzione'
Così deciso in Brindisi, il 3 luglio 2015
Il Giudice per le indagini preliminari (Dott. Maurizio SASO)


SBAGLIO O UN CERTO ARCHITETTO STA PRENDENDO PER I FONDELLI LA CITTA' DI ORIA?

Cliccare più volte sulle immagini per ingrandirle. 



Nelle suddette immagini potete leggere una risposta inviata in data 21.9.2015 al cav. Pomarico, consigliere comunale di minoranza, dal responsabile del procedimento dei lavori di riqualificazione in Piazza Lorch, nella quale è scritto testualmente: ".....qualora si dovesse rimuovere il muro posto lungo via Torre....".
A mio parere la decisione di rimuovere il muro era già stata presa nei giorni precedenti,  se si considera che a partire dal giorno 16.9.2015 erano iniziate le operazioni propedeutiche  alla demolizione del medesimo muro (cliccare QUI).

Fra l'altro, detto RUP fa riferimento ad una perizia di variante che era stata commissionata alla Direttrice dei Lavori al fine di conservare le vecchie basole del sagrato della chiesa unitamente ai gradini dell'originaria scala (così come suggerito dalla Soprintendenza Architettonica), nonchè mantenere il vecchio muro di via Torre (così come disposto dalla Regione Puglia in occasione di riunione in data 22.7.2015)

Un architetto RUP, corretto, leale e serio, a mio modesto parere, avrebbe dovuto riferire anche circa il contenuto della perizia commissionata all'arch. Funiati con determina n.721 datata 10 agosto 2015.
Ditemi voi se sbaglio!

sabato 26 settembre 2015

ORIA - SINDACO E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE INTERVENGONO A PROPOSITO DEL RITARDO NELL'INVIO DI UNA PEC PER OTTENERE UN FINANZIAMENTO.

Una premessa è d'obbligo: non vi è certezza al momento che Oria non ottenga il richiesto finanziamento. (leggere mio precedente post QUI)

Mi spiace dover constatare che il mio post ha dato la stura alla fantasia della redazione de Lo Strillone (leggere QUI),  ed ha innescato critiche e polemiche nelle forze politiche di opposizione, che hanno indotto sia il sindaco che il presidente del consiglio comunale a rilasciare oggi le  dichiarazioni qui riportate.

Con tutta sincerità, dopo aver letto alcuni commenti su Facebook,  sto seriamente riflettendo sulla opportunità di dare in futuro -anche se involontariamente- simili assist a certi soggetti, pubblicando dettagli che forse a loro sfuggono poichè in altre faccende affaccendati.
 Nel caso avessi bisogno di muovere critiche all'amministrazione comunale, potrei decidere di farlo riservatamente.

Mi riservo comunque di pubblicare in un prossimo articolo alcune mie considerazioni sulla vicenda.


Glauco CANIGLIA su Facebook:
L'amministrazione di Oria ha avuto la sensibilità e la capacità di preparare e presentare (per la prima volta nella storia) un progetto di recupero e valorizzazione del fondo storico della nostra biblioteca comunale. Il progetto è stato dichiarato ammissibile dalla Regione Puglia, a differenza di quelli presentati da molti altri comuni che sono stati scartati, come ad esempio Mesagne. Ma invece di fare un plauso all'amministrazione, tutti lì pronti a puntare il dito perché il progetto è stato inviato alle 8 del mattino e non a mezzanotte. Ovviamente quegli stessi signori non si permettono di dire nulla contro la Regione che apre uno sportello virtuale a mezzanotte e da` la precedenza in base all'ordine di arrivo della domanda e non in base alla qualità dei progetti.
Ditemi voi se questo non significa essere faziosi!


Il Sindaco su Lo Strillone ==>>QUI:
«No che non ci sto – ammette Ferretti – perché trovo quantomeno sbagliato che la priorità ai progetti sia accordata sulla base dell’ordine d’arrivo delle istanze e non tenendo conto del merito degli stessi: il nostro era, è un ottimo progetto nonché l’unico concernente un fondo librario, quindi a maggior ragione meritevole di sostegno per la sua valorizzazione».

«Ora tutti, soprattutto l’opposizione a dire – prosegue il sindaco – che siamo stati lenti, che siamo stati incapaci e chi più ne ha, più ne metta, ma nessuno a sottolineare come in realtà siamo stati bravi a presentare un’istanza che è stata comunque ritenuta ammissibile, a fronte di tante altre invece scartate».

«Lo ammetto – chiarisce Ferretti – forse abbiamo fatto male a ritenere che inviare la richiesta poco dopo l’apertura mattutina del Comune ci potesse garantire di arrivare tra i primi, ma che ne potevamo sapere noi che altri si sarebbero prodigati a spedire la Pec poco dopo la mezzanotte?»

 «Ci siamo impegnati tanto per arrivare preparati – chiarisce ancora il primo cittadino – e in tre giorni siamo riusciti a preparare un progetto coi fiocchi, come confermato dall’ammissione dello stesso alla valutazione, ma ora sembra che la cosa più importante di tutte fosse quella mail, figlia, ripeto, di un sistema che definire sbagliato è impiegare un eufemismo».

ORIA - CONSIGLIO COMUNALE DOPO GRANDINATA 2015. VIDEO -




giovedì 24 settembre 2015

IL COMUNE DI ORIA POTREBBE OTTENERE UN FINANZIAMENTO REGIONALE PER RESTAURARE IL RICCO ANTICO PATRIMONIO LIBRARIO.


Nei giorni scorsi il Servizio Beni Culturali della Regione Puglia ha ammesso alla fase di verifica documentale l’istanza contenente la proposta progettuale “Intervento di restauro fondo storico librario”, presentata dal Comune di Oria  nell’ambito dell’Avviso Pubblico per la riqualificazione dei beni culturali regionali.

Un’ottima notizia, anche se, purtroppo, vi sono poche speranze di successo se si considera che la Regione Puglia ha deciso inizialmente di invitare a presentare la prescritta documentazione solo i Comuni, nel numero di 44, che per primi, a partire dalle ore 00:00 del I° settembre 2015, hanno trasmesso a mezzo PEC la richiesta di partecipazione al bando.

Ripeto: poche speranze che Oria ottenga il richiesto finanziamento, in quanto trovasi  nell' elenco ammissibili all' 88° posto e le prime 44 istanze che saranno valutate corrispondono a quelle aventi una richiesta complessiva di finanziamento pari al doppio della dotazione finanziaria di € 16.969.690,73.

Non è mia intenzione bacchettare nessuno del nostro palazzo di città, ma ho motivo di ritenere che qualcuno dovrebbe fare un tantino di "mea culpa"  per aver trasmesso la PEC alle ore 08:33:54 del I°.9.2015, se si considera che molti Comuni hanno inviato le istanze già a partire dalle ore 00:00:00 del medesimo giorno, ovvero ben 80 istanze ammissibili sono pervenute entro le ore 00:49:17.

Peccato! Peccato davvero per un'occasione ... forse ... persa, sol perché qualcuno ha preferito dormire! (vecchio proverbio locale: AZITI     SUBBUTU     CA   CACHI    ADDO'  VUEI )

Domanda: ha forse attinenza una delibera di G.M. datata 23.9.2015 avente per oggetto: "Costituzione ufficio di staff  per il supporto e la collaborazione operativa nell’'esercizio delle funzioni istituzionali attribuite al Sig. Sindaco. Approvazione Disciplinare, Contratto e Avviso Pubblico. – Art. 90 D.Lgs. 267/2000"-
L'Ufficio di Staff del Sindaco dovrebbe servire a migliorare la macchina amministrativa del nostro Comune.........notoriamente carente???? Speriamo bene!

Testo tratto dal sito internet del Comune di Oria:

[Preziosi tesori custoditi nella Biblioteca "De Pace-Lombardi".
 Sono le 300 Cinquecentine censite in "Catalogo delle Cinquecentine " a cura di Maria F. Solazzo e Pasquale Spina e inserite nel catalogo unico dell'Istituto centrale di Roma, che fa capo al Ministero dei Beni Culturali. Digitando su INTERNET edit16.iccu.sbn.it/ si ha la possibilità di scoprire che Oria conserva libri che rappresentano delle vere e proprie rarità. Dal catalogo si evince l'enorme preponderanza dei testi stampati in latino, 218, rispetto ai 58 stampati in italiano; sono presenti anche 20 titoli scritti in greco e uno per ciascuna lingua in ebraico, in francese e in spagnolo. Attraverso il catalogo si può facilmente risalire anche ai luoghi di edizione delle opere: Lione, Roma, Parigi anche se più della metà provengono dalla Serenissima Repubblica di Venezia, tutti i più importanti centri di produzione libraria del sec. XVI.]

SECONDO IL MINISTRO FRANCESCHINI ORIA E L'ANTICA VIA APPIA NEL "VERO CAMMINO DEL GIUBILEO"


Nella giornata di ieri 23 settembre,  importanti testate giornalistiche nazionali online hanno pubblicato questa importante notizia per Oria. Per impegni familiari non ho potuto pubblicare prima d'ora questa notizia in questo "mio muro", limitandomi stamattina a pubblicare su Facebook  link che collegavano a siti giornalistici.


ROMA - Sarà l'Appia romana, la Regina Viarium, ” Il “Cammino di Santiago italiano”, capace di attirare nel Sud, dal Lazio alla Campania fino alla Puglia migliaia di nuovi turisti rilanciando il tessuto culturale ed economico locale. È stato iI ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ad annunciare questa mattina a Roma il progetto pubblico per la valorizzazione e messa a sistema del cammino dell'Appia lungo l'antico tracciato romano.

martedì 22 settembre 2015

NUBIFRAGI: SE MOLTE CONTRADE (E ZONE PERIFERICHE DI ORIA) CONTINUANO AD ALLAGARSI DOBBIAMO DIRE GRAZIE ALL'EX SINDACO POMARICO ed ai suoi sodali.

E dire che in occasione del Consiglio Comunale del 7 c.m. , il cav. Pomarico, consigliere di minoranza, ebbe la baldanza, a proposito dei lavori in Piazza Lorch, di  rivolgere la seguente frase al sindaco: "IO MI AUGURO  CHE LEI NON SI FACCIA CONSIGLIARE MALE. UN VECCHIO PROVERBIO LOCALE RECITA: "Fattila cu li megghiu ti tei e fanci li spesi" .

Penso che tutti noi oritani dovremmo chiedere al cav. Pomarico il nome della persona (suo sodale) che gli consigliò di partorire la seguente lettera, con la quale comunicava alla regione Puglia che rinunciava al contributo di mezzo milione di euro che era già stato stanziato per il recupero funzionale della vora  Danusci, in agro di Oria.

Per approfondire leggere QUI un interessante articolo a firma del consigliere comunale Angelo Mazza, il quale fa riferimento che doveva esserci una verifica della magistratura contabile.... anche se non specifica: se, come,  quando e ad opera di chi è stata informata la competente Procura della Repubblica.

domenica 20 settembre 2015

A MIO PARERE, LA COLONNA CHE TROVASI IN PIAZZA CRISPI A BRINDISI PROVIENE DA ORIA, MA NON E' QUELLA DEL SANNAI.

Sulla scorta dei vari precedenti miei articoli ed in considerazione dell'assenza di atti presso il Comune di Oria, ritengo di poter dire che rimane un mistero la fine fatta fare alla "nostra" colonna dell'Osanna.
 Azzardo due ipotesi:
A)- distrutta;
 B)- grazie al "silenzio" di tanti sarà diventata di proprietà di qualche privato, alla pari della colonna di cui alla quarta immagine qui pubblicata. Non dimentichiamo che parliamo del periodo fascista e .... mi fermo qui!

Trovo comunque assurdo che nessuno storico di quei tempi, ha scritto un solo rigo, nell'immediatezza dei fatti, al fine di tramandarlo ai posteri. Tanto assurdo che viene da pensare che ci sia stata allora una sorta di connivenza fra regime fascista che governava Oria ed una parte del clero, che forse, non vedeva di buon occhio quel "monumento" che ricordava un rito di origine greca.
 D'altronde era già accaduto in passato che in terra di Brindisi, nel 1645 Mons.Dionisio O'Driscol tentò di proibire la tradizione del Sannai, per lui non certo conveniente per la chiesa cristiana, ma i suoi superiori da Roma decisero per la sua conservazione.

Circa la colonna presente nella piazza Crispi di Brindisi, azzardo l'ipotesi che provenga da Oria e che sia stata donata nel 1927 dal podestà Rocco Greco in occasione dell'istituzione della nuova "fascistissima" provincia di Brindisi (clicca QUI); azzardo altresì l'ipotesi che non sia quella del Sannai, bensì una delle tante "buttate" all'interno del vescovado o del castello, aventi caratteristiche simili a quelle delle prime quattro immagini qui pubblicate.

Questa colonna si trova nella Villa Corrado, sita su quel colle alle spalle dell'area ove parcheggiano i Luna Park, in via Fratelli Bandiera, ad Oria.
 
Queste colonne si trovano all'interno del castello di Oria.

 Queste colonne si trovano nel cortile del vescovado di Oria.

 Questa colonna si trova in una proprietà privata alle spalle dell'ex seminario vescovile della diocesi di Oria, presso Campomarino di Maruggio (TA).
 
La colonna dell'Osanna, ubicata, fino ai primi decenni del secolo scorso, nella piazza San Domenico in Oria,  stando alla foto seguente,  a mio modesto parere era, del tutto diversa rispetto alle altre qui pubblicate.
 

sabato 19 settembre 2015

ORIA - PIAZZA LORCH E LE CARTE "STRANE" ALLEGATE AL PROGETTO.

In questi giorni, grazie ad un post pubblicato sul social network Facebook da un consigliere di minoranza, abbiamo scoperto che nel settembre 2013, al progetto definitivo di cui alla richiesta di finanziamento per riqualificare piazza Lorch è stata allegata una fotografia di epoca antecedente al mese di agosto 2012, al fine di certificare che il muro su via Torre era ammalorato e quindi fonte di insidie per l'incolumità pubblica.
Questo il post:  ----[[ Questa foto, che risale al 2012, è tratta da una tavola del progetto esecutivo di riqualificazione di Piazza Lorch. E dire che qualcuno voleva farlo sopravvivere questo muro marcio (ora non si vede perché è rivestito). Al di là dell'allargamento di via Torre, per fortuna che qualche tecnico, alla fine, una occhiata alle tavole del progetto l'abbia data... per la nostra sicurezza, non per altro.]]

Non sono in grado di affermare o escludere che questa è l'unica fotografia di quel muro allegata al progetto definitivo.

Grazie a Google ho reperito un immagine dell'agosto 2012 che offre ai nostri occhi tutt'altra visione rispetto a quella "MARCIA" riferita dal suddetto consigliere di minoranza.

Inoltre lo stesso consigliere comunale,  allorqando è stato rivestito detto muro (come egli afferma) svolgeva la stessa funzione politico-amministrativa, ovvero consigliere comunale di minoranza durante la consiliatura Pomarico.

Sinceramente non ricordo che egli od altri politici abbiano protestato contro la decisione dell'amministrazione comunale di allora di fare una semplice "lavata di faccia" a quel muro MARCIO. Lavata di faccia che celava, ma non sanava l'insidia.
 Quel consigliere comunale avrebbe fatto invece cosa e buona giusta a denunciare la pericolosità di quel muro.... e di quell'operazione di stupido maquillage?


Ieri sono stati espiantati i nove alberi di leccio che dimoravano nei pressi di quel muro e, molto probabilmente, nei prossimi giorni quel muro sarà abbattuto.  A proposito, se vi siete persi un mio precedente post attinente all'argomento, vi prego di cliccare qui.

Poco fa ho letto una "perla" a firma di un ex consigliere di maggioranza, circa i costi sostenuti dal Comune per rivestire quel muro: "Credo non più di 500 euro...si comprarono i tufi da cm 20 per ottenere 6 pezzi da cm 3. Il resto lo fece la ditta che lavora per conto del comune".
Provate a tagliare un tufo da cm. 20 per realizzare sei fette da cm. 3 cadauna.

giovedì 17 settembre 2015

COLONNE APPARTENUTE ALLA CATTEDRALE DI ORIA SI TROVANO NELLA REGGIA DI CASERTA. LO SAPEVATE?



Carlo III di Borbone, re di Napoli e di Spagna,  decise di trasformare Napoli  in una grande capitale europea, arricchendola con nuovi monumenti e costruendo nuove regge. La piu’ famosa e’ sicuramente quella di Caserta, progettata dall’architetto Vanvitelli sul modello della reggia per ecellenza, Versailles, che passo’ alla storia come segno dell’opulenza della monarchia francese.

Carlo III e sua moglie Maria Amalia di Sassonia amavano partecipare attivamente alla progettazione di queste opere e alla selezione dei materiali, in particolar modo i pregiatissimi marmi. Per questo motivo Carlo si dedico’ alla ricerca e all’acquisto di pezzi pregiati in tutto il Regno: le chiese romaniche pugliesi offrivano un’occasione unica per reperire a basso costo preziosi materiali per le future regge reali. Il re, in cambio di elargizioni e sussidi per opere di riparazione e restauro, “comprava” dai prelati i pezzi a cui era interessato.

Fu così che due colonne in marmo verde della vecchia  Cattedrale di Oria, fatta demolire nel 1750 dal vescovo Castrese Scaya, a seguito dei danni subiti nel terremoto del 20 febbraio 1743, viaggiarono in direzione di Caserta, per abbellire la cappella della Reggia. Le colonne vennero “regalate” dal vescovo alla regina Maria Amalia. In cambio il re sovvenzionò la costruzione della nuova Cattedrale di Oria con 8000 ducati.

Fonte notizia: https://tranistoria.wordpress.com/2015/02/21/le-colonne-del-re-un-pezzo-della-cattedrale-nella-reggia-di-caserta/ 
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lunedì 14 settembre 2015

IL PROBABILE MOTIVO PERCHE' LA COLONNA DEL SANNAI DI ORIA NON E' QUELLA UBICATA IN PIAZZA CRISPI A BRINDISI

Innanzitutto devo ringraziare quanti di voi mi hanno scritto per comunicarmi che, apparentemente, la colonna di cui alla foto d'epoca datata 1913 non può essere la stessa di quella ubicata davanti alla stazione ferroviaria di Brindisi.

Mi ha scritto anche un brindisino, appassionato di beni culturali: Buongiorno Franco, non si hanno notizie certe circa la colonna di Piazza Crispi a Brindisi. Secondo alcuni proviene da Oria. Secondo me si tratta di resti di edifici probabilmente brindisini fatti spostare nella piazza in periodo fascista per cercare di mettere in evidenza l'importanza di Brundisium nel periodo imperiale e quindi richiamarne la grandezza; (anche sull'isola di S.Andrea si possono trovare resti di colonne romane utilizzati per lo stesso scopo). Nella colonna di piazza Crispi (come su quella di S.Andrea) si possono intravedere delle lettere incise nei secoli recenti ...probabilmente vi era scritto "sulle vie di Roma" o qualcosa di simile.



Ad Oria esistono tuttora varie antiche colonne, (all'interno del castello, nel cortile del Vescovado, Villa Corrado) il cui capitello, in stile corinzio,  è architettonicamente di gran lunga più bello rispetto a quello che si intravede sulla colonna del Sannai di cui alle foto d'epoca datate 1902 e 1913.
A mio parere nel 1927  il podestà Rocco Greco nel fare un regalo alla città di Brindisi non poteva non scegliere quella col capitello più bello al fine di di mettere in evidenza l'importanza di Brundisium nel periodo imperiale e quindi richamarne la grandezza.

Resta quindi l'ipotesi, a mio parere, che la colonna di Piazza Crispi in Brindisi provenga da Oria. Manca lo studio di un esperto per certificarlo in modo certo ed indiscutibile.

Concludo col rimandarvi ad altra puntata circa una mia ipotesi sulla fine della NOSTRA colonna del Sannai.

domenica 13 settembre 2015

OSSERVIAMO QUESTE COLONNE .... PER ARRIVARE A CAPIRE DOVE SI TROVA LA COLONNA SANNAI DI ORIA

La colonna della prima immagine (che potete osservare meglio ingrandendola) era quella del Sannai; la colonna della seconda immagine si trova in piazza Crispi a Brindisi, mentre l'ultima si trova in un'abitazione privata, un tempo di proprietà della Curia Vescovile di Oria.

Se vi sta appassionando ciò che vi sto raccontando in questi giorni a proposito di Piazza Lorch e dell'antica colonna dell'Osanna vi chiedo di impegnarvi un pochino e dopo aver osservato bene queste tre immagini, a mezzo mail (francoarpa@gmail.com) fatemi sapere cosa ne pensate. Grazie.

sabato 12 settembre 2015

CONTINUAZIONE ARTICOLO PRECEDENTE (Colonna Sannai, piazza Lorch....)

Nell'articolo precedente ho accennato alla presenza dei monaci basiliani (di origine greca) in Oria, ad opera dei quali sorsero due monasteri, uno dei quali nella piazza oggi denominata Lorch.
Prima ancora, detti monaci avevano per lungo tempo utilizzato delle grotte (e laure) esistenti nel territorio oritano, come  dimora e come luoghi di preghiera e di culto, secondo il loro modo di vivere da anacoreti.

Ciò premesso, sono del parere che non è da escludere che  nel sottosuolo della collina allora denominata San Basilio, ovvero nel sottosuolo della chiesa di San Domenico e fabbricati annessi (teatro, ritiro Maria Immacolata, etc.), nonchè  nel sottosuolo della piazza oggi denominata Lorch, vi fossero delle grotte simili alla grotta di San Mauro, tuttora presente e visibile nella chiesa dell'Istituto dei Padri Rogazionisti, meglio conosciuto come Istituto San Pasquale.
A confortare questa mia ipotesi vi sono i risultati di una perizia geologica a mezzo georadar effettuata nel mese di dicembre 2014 su commissione dell'Arch. Cosimo STRIDI Responsabile Unico del Procedimento circa i lavori in corso in Piazza Lorch.
In ben tre punti della piazza  il georadar ha registrato dei segnali iperbolici da associare ad anomalie tipiche della presenza di cavità sotterranee, non meglio definite.

La presenza della colonna del Sannai in quel luogo e del relativo rito in lingua greca, nel giorno delle Palme, non è quindi casuale.

Acclarato quanto sopra, rimane da scoprire "perchè, come e quando" fu eliminata la colonna dell'Osanna.  Di importanza non secondaria appare il quesito "la colonna fu distrutta, oppure spostata in altro luogo? Nella stessa Oria o altrove?"

Nell'archivio storico del Comune di Oria non vi è traccia alcuna della fine di detta colonna.
Un dato è certo: nel 1929 non c'era più, poiché al suo posto era stato realizzato il Monumento ai Caduti "Il Fante Glorioso".

Una vecchia vox populi, giunta ai  giorni nostri, riferisce che quella colonna si troverebbe a Brindisi, al centro di Piazza Crispi, sin dal lontano 1927, allorquando il podestà Rocco Greco decise di donarla alla città di Brindisi in occasione dell'istituzione dell'omonima provincia. (Questo dettaglio, non confortato, ripeto, da nessun atto scritto custodito presso il Comune di Oria, è stato riportato nel  libro MOMENTI, IL VENTENNIO FASCISTA IN ORIA, realizzato nell'anno scolastico 2001-2002 dalla locale Scuola Media Milizia-Fermi. Clicca QUI).

Negli ultimi giorni ho avuto motivo di iniziare a dubitare che tale vox populi corrisponda a verità..... e in un prossimo articolo vi spiegherò il perchè.

Una cosa è certa:  nel 1913 la colonna dell'Osanna era in Piazza San Domenico, come lo testimonia la  foto pubblicata nel post precedente.

Altra cosa certa è che è rimasta lì ancora per alcuni anni, se si considera che il compianto Antimo Baldari, sarto poeta, classe 1910, in una sua pubblicazione datata 1987, così scriveva: 
 [[ LA TUMENICA TI LI PARMI (Li giurni santi ti nna vota) - La Tumenica ti li Pàrmi la màtina si facìa la prima prucissioni e quannu 'rriava sobbra Sannu Minicu li fratelli ti li cungrechi spizzaunu li ramushtieddi ti li parmi e li minaunu sobbr'alli scali addò shtava 'mpizzata la culonna e cantaunu: ""Parma sobbr'allu Sannai, nn'atra sittimana nn'hai" ]]

Prima di salutarvi e rimandarvi alla prossima puntata vi propongo un'altra foto d'epoca, datata 1902, nella quale, a differenza di quella datata 1913, è ben visibile sulla sommità della colonna dell'Osanna una croce.



venerdì 11 settembre 2015

ORIA - COLONNE.... STORIA....FEDE....CULTURA ... RITO DEL SANNAI (prima parte)

Devo confessarvi che ha destato in me molta meraviglia il successo che ha riscosso il precedente post relativo al rinvenimento del basamento dell'antica colonna del Sannai in Piazza Lorch.

Prima di arrivare a illustrarvi i risultati dell'intera ricerca che in merito sto effettuando, vorrei insieme a voi soffermarmi sul significato delle colonne dell'Osanna, presenti in molti comuni del Salento.
  
La tradizione dell'Osanna in greco risale a tempi antichi e rappresenta uno degli ultimi residui del rito greco in tutto il Salento.
 Questa tradizione religiosa si è svolta regolarmente, in alcuni comuni del Salento, sino alla metà circa del '900. Per l'occasione si cantava l'Osanna (da qui il temine dialettale lu Sannà o lu Sannai), l'Epistola e il Vangelo della messa in lingua greca.

Nella città di Oria detto rito è stato eseguito molto probabilmente fino al primo ventennio del XX secolo, nella piazza antistante la chiesa di San Domenico (anticamente Piazza Mario Pagano, oggi Lorch),ove era ubicata una colonna in marmo, sulla cui base nel giorno delle Palme venivano posti dei ramoscelli d'ulivo, a cura delle congreghe in processione.
Da qui l'antico proverbio locale: "Parma sobbr'allu Sannai, nn'atra sittimana nn'hai".  (Dal giorno delle Palme mancavano sette giorni alla Pasqua)


 Pare che in Oria tale antica tradizione sia da collegare al movimento dei “monaci greci” detti “basiliani” che, profughi della Siria e dell’Egitto, a partire dal secolo VII, si insediarono nelle numerose grotte esistenti nel territorio della foresta oritana per sfuggire alla persecuzione iconoclasta. Verso il X secolo i “basiliani” abbandonarono le cripte per costruirvi delle chiese e dei cenobi. In Oria sorsero così due monasteri: quello di S. Basilio, sull'omonima collina (l'attuale piazza Lorch), dove nel 1282 si stabilirono i Domenicani, e l’altro, sotto il titolo di S. Gregorio Nazianzeno, probabilmente presso piazza Lama. Nella penisola salentina e, in particolare nella diocesi di Oria, con il vescovo Godino (1081 – 1099), i “basiliani” vennero sostituiti dai “benedettini”. Chiese, cappelle e cripte basiliane passarono ai nuovi religiosi, che in sostituzione del rito greco, diffusero il rito latino e la venerazione dei loro santi.

Continua in un prossimo articolo...................
Fonti ricerca QUI e QUI.

lunedì 7 settembre 2015

ORIA - DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE ODIERNO (PIAZZA LORCH)

IL CONSIGIO COMUNALE

PREMESSO CHE:

- in piazza Lorch sono in atto lavori di riqualificazione finanziati nell’ambito del P.O. FESR 2007-2013 – ASSE VII Azione 7.2.1 "LAVORI DI RIGENERAZIONE TERRITORIALE DELLA AGGREGAZIONE COMUNI DI: Latiano, Oria e San Pancrazio Salentino - LOTTO B - ,
- con una nota del 15 maggio 2014, la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto comunicava al RUP architetto Cosimo STRIDI che, nonostante sia noto che le testimonianze archeologiche di età messapica siano state attestate lungo tutta la superficie urbanizzata, << …sulla base dei limitati dati archeologici disponibili…>> per l’area interessata dai lavori (Piazza Lorch) non riteneva di dover applicare gli artt. 95 e 96 del D.lgs. 163/06 (Verifica preventiva dell’interesse archeologico). Tuttavia la stessa Soprintendenza richiedeva il <<controllo archeologico continuativo>>  dei lavori di movimento terra previsti dal progetto, con lo scopo di prevenire danni agli eventuali resti archeologici rinvenuti. Nella stessa nota veniva specificato, inoltre, che nei settori di cantiere interessati da eventuali rinvenimenti archeologici, i lavori avrebbero dovuto essere sospesi per consentire gli opportuni approfondimenti d’indagine da parte degli studiosi e che si faceva riserva di chiedere varianti al progetto originario per la salvaguardia e tutela dei resti archeologici che dovessero venire in luce nel corso dei lavori;

- con nota datata 3 c.m., la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto comunicava al RUP, alla Direzione dei lavori e per conoscenza al Sindaco di Oria che durante i lavori di movimento terra utili alla realizzazione di un locale polifunzionale sottostante il piano pavimentale di Piazza Lorch, sulla superficie del substrato geologico calcareo erano emerse due strutture tombali a semicamera interamente conservate accanto ad almeno altre tre strutture tombali di età ellenistica (IV-III secolo avanti Cristo), demolite nel corso di lavori eseguiti durante il XX secolo, e che, pertanto, a seguito di opportuno sopralluogo effettuato dalla Dott.ssa Assunta Cocchiaro, valutata la possibilità di ulteriori rinvenimenti lungo il piano di roccia circostante le strutture tombali, si rendeva necessario sottoporre detto settore del cantiere a scavo archeologico stratigrafico, preventivando un periodo di indagine di circa 15 giorni lavorativi;

- la Soprintendenza, con la suddetta nota del 3 c.m., ribadendo quanto già evidenziato nella nota n. 6016 del 15.5.2014 (che si allega), chiede di valutare subito possibili varianti del progetto originario per la salvaguardia e tutela dell'area archeologica in argomento;

CONSIDERATO CHE:

-         anche alla luce di una scoperta di tale rilevanza, si ritiene che non si possano distruggere i resti del  glorioso passato, degli antichi insediamenti costruiti e vissuti dalle precedenti comunità nel corso del tempo, sacrificandoli sull’altare di un opera moderna di dubbia utilità (come già accaduto  alla necropoli rinvenuta nell’area del Palazzo della Missione, di proprietà della Curia, distrutta nel 2002 per far spazio ad un campo di calcetto), bensì occorre conservarne i resti seguendo il principio del rispetto dell'identità storica della comunità;
-         è fondamentale preservare quella che rappresenta una vera e propria “finestra” sul passato storico e geomorfologico di Oria. Infatti, il complesso archeologico, con le tombe messapiche e le altre tracce antropiche emerse in seguito alle indagini archeologiche, è visibile dall’alto di Piazza Lorch e da via Torre Santa Susanna e potrà essere inserito, a breve, in un Parco Archeologico Urbano unico in tutta la Piana Brindisina, con un itinerario che, partendo dal centro visite allestito presso il Parco Archeologico di via Erodoto, si diramerebbe verso un numero incredibile di punti di interesse, quali: Parco Montalbano (dove nel corso dei lavori di riqualificazione sono emersi i resti della Oria messapica e medievale che rimarranno visibili all’interno di un complesso archeologico-naturalistico di enorme valore e bellezza); il complesso archeologico di Piazza Cattedrale (ex Centro di Documentazione Messapica); il Museo Archeologico di Oria e dei Messapi (in corso di allestimento presso Palazzo Martini), e, per concludere, il Complesso Archeologico del Santuario Messapico di Monte Papalucio (uno dei santuari messapici più importanti di tutta la penisola salentina che a breve potrebbe essere riqualificato).
-         la questione assume carattere di estrema urgenza, in quanto non si può rischiare di andare incontro a perdite di finanziamento a causa  dell'eventuale prolungarsi dei tempi di attesa per una decisione da parte della Soprintendenza;
-         su Piazza Lorch affaccia il Ritiro Maria Immacolata, al cui interno vi è un ampio salone che viene all'occorrenza utilizzato per conferenze ed eventi similari;

Tutto ciò premesso e considerato;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
Ad adottare ogni atto all’uopo necessario alla tutela e alla salvaguardia delle aree archeologiche presenti sul territorio di Oria, ivi compresa quella rinvenuta in p.zza Lorch di cui alla nota prot. 9583 del 3/09/2015 della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto, al fine di valorizzare e mettere in rete tutti i nostri beni culturali;

CHIEDE
·        Al Responsabile Unico del Procedimento,  Architetto STRIDI, al Direttore dei Lavori, arch. Maria Funiati, al Responsabile dell’UTC di Oria, alla Regione Puglia, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto, di adottare, ognuno per la propria competenza, una variante al progetto originario per far si che l'area archeologica in argomento venga opportunamente valorizzata,  messa in sicurezza e venga resa fruibile al pubblico, fermo restando il coinvolgimento preventivo dell’amministrazione comunale nella valutazione del progetto di variante.
·        Che la suddetta variante venga adottata con la massima urgenza e con tutti gli accorgimenti necessari atti a scongiurare la eventualità di ritardi nei lavori che possano determinare la perdita del finanziamento europeo.
·         A tutte le Autorità competenti summenzionate di adottare ogni provvedimento, risoluzione e/o determinazione utile al rispetto del progetto esecutivo dei lavori di rifacimento della Piazza Lorch, siccome approvato.

 
                                                                        I Consiglieri Comunali
(Hanno votato contro i Consiglieri Carone Tommaso e Mazza; la Consigliera Carone M.L. si è astenuta. Tutti gli altri Consiglieri presenti hanno votato a favore. Il cons. Pomarico aveva abbandonato l'aula prima della votazione)


ORIA - SALUTO DI COMMIATO DON TOMMASO PRISCIANO. VIDEO


ORIA - OGGI CONSIGLIO COMUNALE PER VARIANTE LAVORI IN PIAZZA LORCH.

Prevista la partecipazione di alcune migliaia di cittadini che manifesteranno la volontà di non veder modificare il progetto originario. Perché scrivo questo? Semplicemente perché l'ex sindaco Pomarico ed il suo vice Zanzarelli hanno pubblicamente dichiarato che quel progetto due anni fa è STATO CONDIVISO DA TUTTI I CITTADINI.
A dire il vero io non ho condiviso alcunché! E non sono l'unico!

domenica 6 settembre 2015

ORIA ......E SUOI MARCIAPIEDI!!!

Ho pubblicato questa immagine circa due anni fa. Ad oggi nulla è cambiato in quel tratto di marciapiedi. E dire che vi è in atto una polemica da parte di soggetti politicamente interessati, i quali  insistono a dire che la larghezza dei  marciapiedi deve essere a norma di legge! Già.....proprio così! Gli stessi soggetti però chiudono  entrambi gli occhi sui tanti marciapiedi occupati da sedie e tavolini di esercizi pubblici! E mi fermo qui.....per evitare minacce ed altro da parte dei SOLITI NOTI  o ignoti.

giovedì 3 settembre 2015

ORIA - FACCIA A FACCIA CON IL..... FANTE. EVENTO CULTURALE. VIDEO.


ORIA - PIAZZA LORCH, LAVORI, VARIANTI, MARCIAPIEDI.... E DEMAGOGIA.

Per vari motivi vorrei tenermi lontano dalle polemiche  in atto in  questi giorni (alimentate da soggetti interessati politicamente), ma non riesco a trattenermi dal dire qualcosa circa i problemi che potrà creare la realizzazione di un nuovo marciapiedi sul lato sinistro di Via Torre.
Alcuni soggetti interessati politicamente continuano ad insistere che si deve rispettare in toto il progetto esecutivo relativo ai lavori di riqualificazione di Piazza Lorch e che per quanto riguarda il nuovo marciapiedi è prevista la larghezza di mt. 1,40.
Premesso che:
- ho motivo di ritenere che la normativa nazionale prevede che la larghezza dei marciapiedi realizzati in interventi di nuova urbanizzazione deve essere di almeno mt. 1,50 (ved. nota in calce);
- ho motivo di ritenere che la normativa nazionale per  l'abbattimento delle barriere architettoniche (pro diversamente abili), prevede che il percorso pedonale deve avere una larghezza minima di cm.90 (ved. nota in calce).

RITENGO CHE:
- un eventuale marciapiedi di nuova realizzazione sul lato sx di Via Torre potrebbe essere a norma anche della larghezza di cm.90. In tal caso si salverebbe "capra e cavoli" almeno per quanto riguarda il transito dei mezzi e dei pedoni, nonchè circa il numero complessivo di stalli per parcheggi, che non subirebbe alcuna diminuzione rispetto al passato. Rimarrebbe il problema del deflusso delle acque meteoriche ... a seguito dello smantellamento delle chianche-zanella.

Ciò trova, a mio sommesso parere, conforto e comprova, nel marciapiedi realizzato di recente (a cura dell'amministrazione Pomarico)  a corredo del rondò, nei pressi del municipio. Nella foto seguente potete osservare un marciapiedi, da nessuno contestato, della larghezza di cm.90 (che in un punto si riduce a causa della segnaletica stradale verticale).

Se invece vogliamo fare demagogia dobbiamo dare retta ai consiglieri di opposizione, i quali  affermano che  il nuovo marciapiedi sul lato sx di via Torre doveva/dovrebbe essere di mt. 1,40. Fra l'altro sul Blog di un consigliere di minoranza è riportato un disegno dal quale si evince che attualmente l'inizio di via Torre è largo mt. 6,10, mentre sul progetto è previsto l'allargamento fino a mt. 7,40. 
Quindi, se la matematica non è una opinione, al netto del previsto marciapiedi, la strada diverrà/diverrebbe, di mt. 6, ovvero 10 cm. in meno dell'attuale. 

Note:
- Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503. - "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici."
(Pubblicato in S.O. della G.U. 27 settembre 1996, n. 227)
Marciapiedi
Art. 5, comma 3
- La larghezza dei marciapiedi realizzati in interventi di nuova urbanizzazione deve essere tale da consentire la fruizione anche da parte di persone su sedia a ruote.
--------------------------
Decreto Ministeriale - Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236.
"Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche." (Pubblicato in suppl. ord. alla Gazzetta Ufficiale n.145 del 23 giugno 1989)
Art. 8.2.1 Percorsi
Il percorso pedonale deve avere una larghezza minima di 90 cm.

martedì 1 settembre 2015

ORIA - PIAZZA LORCH. RINVENIMENTI ARCHEOLOGICI?

Poco fa Oria.Info ha comunicato che nel cantiere di p. Lorch sono al lavoro degli archeologi.
Questo è forse il vero motivo per il quale qualcuno ha suggerito di non demolire tutto il muro sul versante di via Torre. Si rischiava di fare scoperte interessanti ai fini archeologici.....tanto interessanti da lasciarli "a vista" ....col rischio di ritrovarci..... una piazzetta.
 
(immagine del passato)

ORIA - PIAZZA LORCH E IL NUOVO MARCIAPIEDI NON ADATTO AI DISABILI SU SEDIA A ROTELLE.

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