Oria, 31 ottobre 2008
Al Signor Sindaco di Oria
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
Ai Signori Consiglieri Comunali
Ai Signori Assessori
Alla cittadinanza
REDAZIONE E APPROVAZIONE PIANO URBANO DEL TRAFFICO
La presente per denunciare il comportamento gravemente irriguardoso e menzognero tenuto dal Sindaco e dalla sua amministrazione nella vicenda di cui all’oggetto, trattata nel consiglio comunale del 29 ottobre 2008.
Nella seduta consiliare, tra reticenze, mezze parole, mezze bugie, si era finalmente giunti alla conclusione che il piano del traffico era conosciuto, tra gli organi politici, dal Sindaco e da almeno uno dei suoi assessori (che non ha avuto ancora il coraggio di “uscire allo scoperto”).
E’ certo non solo, infatti, che il procedimento relativo al piano del traffico era conosciuto almeno sin dal dicembre 2007, ma si è in grado di dimostrare che il Comune capofila di Torre S.S. sin dall'11/09/08, con fax indirizzato al Sindaco, aveva sollecitato il Comune di Oria all’adozione degli atti deliberativi utili all’approvazione del piano.
Stranamente, però, almeno per quel che è stato dichiarato anche dai consiglieri di maggioranza, il piano è stato reso disponibile per i consiglieri ufficialmente il lunedì 27 ottobre 2008!
Durante il Consiglio del 29/10 u.s., dalla maggioranza è stata accreditata la tesi, sostenuta in primis dal consigliere comunale Avv. Antonio Alimento, ma anche da altri consiglieri, che si doveva approvare il piano entro il 30/10/2008, pena il pagamento da parte dell’Ente delle spese di progettazione, e che il voto favorevole era un voto di responsabilità politica volto ad evitare esborsi e/o contenziosi per l’Ente.
Niente di più falso!
Con fax del 24/10/08 indirizzato al Sindaco, il Comune capofila di Torre S.S. sollecitava l’approvazione del piano “ribadendo” la circostanza, evidentemente già conosciuta dal Sindaco, che il piano andava approvato entro il 10/11/08 al fine di rendere possibile entro la stessa data la trasmissione degli atti alla Regione Puglia!
Quante sfrontate bugie sono state raccontate a tutti i consiglieri comunali!
E quante sfrontate........ continuate a raccontare alla Città, questa volta per giustificare l’approvazione di un piano del traffico che solleverà tante proteste fra i cittadini!
Nessuno sapeva del piano, ma il piano era già disponibile per il Sindaco e gli organi politici almeno sin dall'11/09/2008!!!
Sono stati minacciati i consiglieri che se non avessero approvato entro il 30/10/08 il piano, il Comune avrebbe pagato le spese di progettazione, quando invece il termine (conosciuto dal Sindaco almeno sin dal 24/10/08) era invece il 10/11/08!!!
Quindi, il tempo per esaminare il piano c’era, ed era abbondante (sin dall'11/9/08), mentre il termine per approvarlo deve ancora scadere!
Signor Sindaco, signori assessori, signori consiglieri di maggioranza, volete spiegarci veramente come stanno le cose, cosa sapevate veramente di questo piano del traffico?
Perché lo avete approvato a tutti i costi? Perché avete mentito affermando di non conoscerlo? Perché avete mentito sui termini entro i quali andava esaminato e approvato?
Ma chi ha deciso che questo piano dovesse essere approvato? Il Sindaco e qualche assessore? E qualche consigliere?
Ma, noi chiediamo al consigliere Almiento, al consigliere Greco, al consigliere Viapiana: sapevate tutto ciò e siete stati complici di questa vergogna oppure non lo sapevate e siete stati raggirati?
Agli altri consiglieri non chiediamo niente: loro votano e basta, perché scomodarsi tanto?
Aspettiamo fiduciosi una risposta.
Ma attenzione, non aspettiamo una risposta qualsiasi, aspettiamo la VERITA’!!!!!!!!
I consiglieri comunali del Partito Democratico
Geom. Domenico D’Ippolito Prof. Giuseppe Malva
Geom. Giancarlo Marinò Mario de Nuzzo Avv. Tommaso Carone
venerdì 31 ottobre 2008
SCATTA LA FASE DUE DI CENSURA VERSO IL MIO BLOG???
UDITE......... UDITE......... UDITE!!!!
LA RUPAR (gestore della rete INTERNET di vari Comuni della Puglia) ha bloccato l'accesso dai PC degli Uffici Comunali al mio Blog. (Provate con:
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Studenti Liceo di Oria manifestano contro decreto Gelmini
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giovedì 30 ottobre 2008
ULTIM'ORA. ACCOLTELLAMENTO AD ORIA

Approfondimenti su OritanoBlog.
RIDERE FA BENE!!! (articolo aggiornato)
- Elenco Telefonico (Alcuni sono strani già a leggerli da soli altri diventano curiosi se si concatenano ad altri)
Tondodimamma, Sei, Felice, Con, Me, Cocomeri, Zoccolella, Fagioli, Cavoli, Occhi, Finocchi, Fichi, Cetrioli, Tirapelle, Radicchi, Diecidue, Carota, Pera, Tirapelle, Meloni, Diomaiuto, Diotallevi, Bonaiuto, Pregadio, Quattrocchi, Circa, Dintorni, Cigola, Cipolla, Insofferente, Bilancia, Mezzapesa, Tempofosco, Pistacchio, Cagnotto, Ananas, Peperoni, Coccolone, Basta, Fati, Cata, Grande, Dolore, Scopino, Stoppino, Spento, Cero, Acceso, Fogna, Bianca, Pozzo, Nero, Messa, Nera, Auto, Blù, Aprile, Nati, Chel, Caldo, Agosto, Freddo, Febbraio, Grigio, Autunno, Due, Novembre, Giovedìsanto, Meno, Pausa, Bona, Bonazza, Cappella, Mia, Minchia, Centra, Lamona, Lo Cantro, Vespasiano, Cantarone, Cantacessi, Meconio, La Puzza, Dal Cesso, Di Schifo, Schifo, Della Puzza, Minchioni, Carne, Carnazza, Amplesso, Godo, Lecchino, Pernacchio, Pisto, Lino, Pene, Penino, Uccello, Volante, Godiva, Pisello, Dritto, Ciola, Lunga, Bagna, Passera, Topa, Bagnolo, Buco, Pecora, Monto, Lacapra, Bonfiglio Pecorina, 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Gelosia, Pelo, Decio, Latagliata, Manico, Lo, Ficco, Capitone, Cornacchione, Maniglia, Buco, Culo, Lodà, Cornacchia, Gazza, Belin, Gnocca, Ciufolo, Montò, Lavacca, Zoccola, Lo, Mio, Biscotto, Bagnato, Loprese, Dietro, Manganello, Cetriolo, Mena, Melo, Maturo, Baccalà, Scafa, Crescimano, Torzo, Batocco, Perucca, Grattarola, Cioppa, Randello, Ramazza, Battacchio, Bastone, Verga, Mungiguerra, Tontodimamma, Amo, Lasorella, Tua, Troia, Mala, Femmina, Fusa, De, Lagatta, Gallina, Dell'Ovo, Buono, Maccarone, Prosciutto, Crudo, Pane, Pagnottaro, Pagnotta, Panino, Vino, Sale, Sedano, Prezzemolo, Minestra, Pepe, Coltello, Forchetta, Bottiglione, Aceto, Miele, Amaro, Zucchero, Dolce, Ero, Tornato, Senza, Loro, Uomo, Primitivo, Sciancato, Fusto, Mastronzo, Cavallo, Pazzo, Monta, Cavallina, Storna, Carro, Lento, Spaccarotella, Colluccello, Gonfiacani, Panzanera, Fissasegola, Fara, Butto, Lazzarone, Imbroglia, Lesto, Fante, Senzaquattrini, Ruba, Castrogiovanni, Schizzo, Orgasmo, Spacciabelli, Cacciafeste, Cacciamali, Buoncristiani, Buttacavoli, Mezzasalma, Gattamorta, Chicchirichì, Scantamburlo, Tettapepe, Tritavitello, Ingannamorte, Incantalupo, Ciucciovino, Scornavacca, Tremamondo, Orgia, Strozzacapra, Colasberna, Segapeli, Ciula, Pappafava, Cazzol, Ficarotta, Caprasecca, Mezzalira, Figuccia, Vagina, Sederino, Peto, Pipito, Pipitone, Trombatore, Sonatore, Fischio, Fischione, Porcaro, Mincullo, Viene, Culello, Godente, Giuralarocca, Vacca, Vaccaro, Maiale, Porcile, Lecchini, Bonadonna, Chiavone, Ciuccio, Lecco, Gelato, Pagnotta, Polpetta, Boccadoro, Spione, Scazzola, Scazzoso, Bastardo, Maniaco, Buffo, Favagrossa, Baldracco, Innamorato, Abbracciavento, Bellagente, Pidocchi, Forfora, Ruttino, Evacuo, Contacessi, Bavosa, Cazzavillani, Sterminio, Rutto, Zizzadoro, Perfida, Morbillo, Bagnalasta, Puzzovivo, Broccoli, Bisognin, Piscione, Lorina, Pappagallo, Canta, Sona, Monta, Cavalla, Cambiale, Riscossa, Vincita, Lotto, Perduto, Tutto, Tredici, Paternoster, Tre, Avemaria, Quattro, Salti, Padella, Cinque, Gloria, Vado, Torno, Strada, Del Ponte, Vecchio, Fico, Secco, Tito, Stagno, Cemento, Armato, Oro, Colato, Capotosto, Faccia, Tosta, Capa, Rotta, Mano, Lesta, Tri, Vella, Vizia, Tuccio, Frutta, Candita, Sacca, Rina, Paolo, Sesto, Papa, Sisto, Enrico, Ottavo, Magna, Carta, Ultimo, Giorno, Primo, Genito, Russo, Lanotte, Caco, Di Notte, Notte, Tempo, Aria, Fredda, Buonasorte, Mala, Sorte, Riga, Toni, Bandiera, Al, Vento, Forte, Alaimo, Piazza, Fontana, Bocca, Storta, Suppa, Romana, Adamo, Eva, Dal Bello, Al, Brutto, Sento, Telo, Dico, Fucile, Per, Cacciatore, Caccia, Pasta, Scotta, Riso, Scotto, Facci, Di Pizzi, Scarparo, Scalzo, Barbuto, Menno, Imberbe, Capelloni, Calvi, Vispa, Teresa, Lapresa, Davanti, Coli, Bri, Boro, Talco, Sfoglia, Tella, Saltaformaggio, Formaggio, Filato, Pedo, Filo, Riccio, Ostrica, Reggi, Seno, Sordo, Muto, Marmo, Granito, Sigaro, Toscano, Saio, Dellomonaco, Dino, Sauro, Piscia, Letto, Ambi, Destro, Vitto, Alloggio, Selvaggio, Domato, Selvatico, Domestico.
mercoledì 29 ottobre 2008
Annulliamo?

Al Signor Direttore Generale c/o Comune Oria
Al Signor Responsabile Polizia Municipale Oria
e, per conoscenza:
Al Signor Prefetto Brindisi
Al Comando Stazione Carabinieri di Oria
Ai Sigg. Capigruppo Consiliari c/o Comune Oria
Oggetto: Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo
pieno e indeterminato di due posti di istruttore di vigilanza urbana.
categoria C – posizione economica C1. G.U. n. 79 del 10.10.2008 - Pag. 177
Istanza di annullamento in autotutela in quanto è stata omessa la prevista riserva per i volontari di truppa in ferma prefissata e in ferma.
Il sottoscritto ARPA Francesco,
PREMESSO:
- che sulla G.U. – 4^ serie speciale concorsi - n°79 del 10.10.2008 alla pag.177 è stato pubblicato il concorso indicato in oggetto;
VISTO:
-l’art. 18 - commi 6 e 7 - del D.Lgs. n. 215/2001:
-comma 6. La riserva di cui all'articolo 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, fermi restando i diritti dei soggetti aventi titolo all'assunzione obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, e successive modificazioni e integrazioni, e della legge 12 marzo 1999, n. 68, è elevata al 30% e si applica ai volontari in ferma breve o in ferma prefissata di durata di cinque anni delle tre forze armate, congedati senza demerito, anche al termine o durante le eventuali rafferme contratte. I bandi di concorso o comunque i provvedimenti che prevedano assunzioni di personale emanati dalle amministrazioni, dalle aziende, dagli enti e dagli istituti dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni, debbono recare l'attestazione dei predetti posti riservati agli aventi diritto. Tali amministrazioni, aziende, enti e istituti, trasmettono al Ministero della difesa copia dei bandi di concorso o comunque dei provvedimenti che prevedono assunzioni di personale nonchè, entro il mese di gennaio di ciascun anno, il prospetto delle assunzioni operate ai sensi del presente articolo, nel corso dell'anno precedente.
La riserva di cui al presente comma non si cumula con quella prevista dal comma 1.
-comma 7. Qualora la riserva per i volontari di truppa in ferma prefissata e in ferma breve nei concorsi per le assunzioni nelle carriere iniziali delle amministrazioni indicate nei commi 1, 4, 5 e 6 non possa operare integralmente o parzialmente, perchè dà luogo a frazioni di posto, tale frazione si cumula con la riserva relativa ad altri concorsi banditi dalla stessa amministrazione ovvero ne è prevista l'utilizzazione nell'ipotesi in cui l'amministrazione proceda ad assunzioni attingendo dalla graduatoria degli idonei;
- l'art. 40 del Regolamento SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI attualmente in vigore nel Comune di Oria alla voce "Concorso pubblico" che prevede tra l'altro:
(punto 6) Nei concorsi pubblici operano le riserve previste.... dal Decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196 e successive modificazioni ed integrazioni a favore dei militari in ferma di leva prolungata triennale o quinquennale.
-l'art. 51 dello stesso Regolamento alla voce "Bando di concorso" che prevede tra l'altro (lettera h punto 2) che il bando di concorso, in quanto lex specialis del concorso medesimo, è l’atto contenente la normativa applicabile al procedimento di specie. Esso deve contenere:
1) i titoli che danno luogo a precedenza, ovvero la percentuale di posti riservati a particolari categorie di cittadini:
2) riserva di posti ai sensi della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e Decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196 a favore dei militari in ferma di leva prolungata e di volontari specializzati delle tre forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o della rafferma contrattuale;
RILEVATO:
- che gli altri due bandi di concorso pubblicati nella medesima G.U. a cura di codesto Ente, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di un posto di un funzionario capo Settore-Servizi sociali e scolastici, categoria D - posizione economica iniziale D3, e di un posto di un funzionario amministrativo-Vice segretario generale, categoria D - posizione economica iniziale D3 - Settore affari generali, contengono la espressa dicitura: “Il posto di che trattasi non è soggetto alla riserva prevista dalla legge 12.03.1999, n. 68 e dalla legge 24.12.1993, n. 537 e dal D.Lgs. 12.05.1995, n. 196”;
- che il concorso di cui in oggetto è invece sprovvisto di tale dicitura ed anzi, di contro, nel fac-simile di domanda è riportato il seguente rigo: “• di aver diritto alla riserva in quanto_______;” che pur apparendo inutile se si considera che nel testo del bando non vi è riferimento alcuno ad eventuali riserva di posti in favore di determinate categorie, fa ragionevolmente pensare che la riserva stessa all’origine era stata prevista;
- che un caso analogo si è verificato (ed è stato già sanato con delibera di G.M.) nel mese di agosto c.a. nel Comune di Grottaferrata (RM).
CHIEDE:
- di valutare l’opportunità di ANNULLARE, nell’interesse generale, ai fini di una corretta, equa ed imparziale azione amministrativa, il concorso per la copertura a tempo pieno e indeterminato di due posti di istruttore di vigilanza urbana, categoria C - posizione economica C1, come meglio in oggetto indicato, in quanto palesemente viziato da illegittimità per violazione di legge.
Convinto di essere stato propositivo e costruttivo, nonché di aver agito unicamente a beneficio dell’interesse generale, distintamente saluto.
Oria, lì 28 ottobre 2008
Al Signor Responsabile Polizia Municipale Oria
e, per conoscenza:
Al Signor Prefetto Brindisi
Al Comando Stazione Carabinieri di Oria
Ai Sigg. Capigruppo Consiliari c/o Comune Oria
Oggetto: Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo
pieno e indeterminato di due posti di istruttore di vigilanza urbana.
categoria C – posizione economica C1. G.U. n. 79 del 10.10.2008 - Pag. 177
Istanza di annullamento in autotutela in quanto è stata omessa la prevista riserva per i volontari di truppa in ferma prefissata e in ferma.
Il sottoscritto ARPA Francesco,
PREMESSO:
- che sulla G.U. – 4^ serie speciale concorsi - n°79 del 10.10.2008 alla pag.177 è stato pubblicato il concorso indicato in oggetto;
VISTO:
-l’art. 18 - commi 6 e 7 - del D.Lgs. n. 215/2001:
-comma 6. La riserva di cui all'articolo 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, fermi restando i diritti dei soggetti aventi titolo all'assunzione obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, e successive modificazioni e integrazioni, e della legge 12 marzo 1999, n. 68, è elevata al 30% e si applica ai volontari in ferma breve o in ferma prefissata di durata di cinque anni delle tre forze armate, congedati senza demerito, anche al termine o durante le eventuali rafferme contratte. I bandi di concorso o comunque i provvedimenti che prevedano assunzioni di personale emanati dalle amministrazioni, dalle aziende, dagli enti e dagli istituti dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni, debbono recare l'attestazione dei predetti posti riservati agli aventi diritto. Tali amministrazioni, aziende, enti e istituti, trasmettono al Ministero della difesa copia dei bandi di concorso o comunque dei provvedimenti che prevedono assunzioni di personale nonchè, entro il mese di gennaio di ciascun anno, il prospetto delle assunzioni operate ai sensi del presente articolo, nel corso dell'anno precedente.
La riserva di cui al presente comma non si cumula con quella prevista dal comma 1.
-comma 7. Qualora la riserva per i volontari di truppa in ferma prefissata e in ferma breve nei concorsi per le assunzioni nelle carriere iniziali delle amministrazioni indicate nei commi 1, 4, 5 e 6 non possa operare integralmente o parzialmente, perchè dà luogo a frazioni di posto, tale frazione si cumula con la riserva relativa ad altri concorsi banditi dalla stessa amministrazione ovvero ne è prevista l'utilizzazione nell'ipotesi in cui l'amministrazione proceda ad assunzioni attingendo dalla graduatoria degli idonei;
- l'art. 40 del Regolamento SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI attualmente in vigore nel Comune di Oria alla voce "Concorso pubblico" che prevede tra l'altro:
(punto 6) Nei concorsi pubblici operano le riserve previste.... dal Decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196 e successive modificazioni ed integrazioni a favore dei militari in ferma di leva prolungata triennale o quinquennale.
-l'art. 51 dello stesso Regolamento alla voce "Bando di concorso" che prevede tra l'altro (lettera h punto 2) che il bando di concorso, in quanto lex specialis del concorso medesimo, è l’atto contenente la normativa applicabile al procedimento di specie. Esso deve contenere:
1) i titoli che danno luogo a precedenza, ovvero la percentuale di posti riservati a particolari categorie di cittadini:
2) riserva di posti ai sensi della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e Decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196 a favore dei militari in ferma di leva prolungata e di volontari specializzati delle tre forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o della rafferma contrattuale;
RILEVATO:
- che gli altri due bandi di concorso pubblicati nella medesima G.U. a cura di codesto Ente, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di un posto di un funzionario capo Settore-Servizi sociali e scolastici, categoria D - posizione economica iniziale D3, e di un posto di un funzionario amministrativo-Vice segretario generale, categoria D - posizione economica iniziale D3 - Settore affari generali, contengono la espressa dicitura: “Il posto di che trattasi non è soggetto alla riserva prevista dalla legge 12.03.1999, n. 68 e dalla legge 24.12.1993, n. 537 e dal D.Lgs. 12.05.1995, n. 196”;
- che il concorso di cui in oggetto è invece sprovvisto di tale dicitura ed anzi, di contro, nel fac-simile di domanda è riportato il seguente rigo: “• di aver diritto alla riserva in quanto_______;” che pur apparendo inutile se si considera che nel testo del bando non vi è riferimento alcuno ad eventuali riserva di posti in favore di determinate categorie, fa ragionevolmente pensare che la riserva stessa all’origine era stata prevista;
- che un caso analogo si è verificato (ed è stato già sanato con delibera di G.M.) nel mese di agosto c.a. nel Comune di Grottaferrata (RM).
CHIEDE:
- di valutare l’opportunità di ANNULLARE, nell’interesse generale, ai fini di una corretta, equa ed imparziale azione amministrativa, il concorso per la copertura a tempo pieno e indeterminato di due posti di istruttore di vigilanza urbana, categoria C - posizione economica C1, come meglio in oggetto indicato, in quanto palesemente viziato da illegittimità per violazione di legge.
Convinto di essere stato propositivo e costruttivo, nonché di aver agito unicamente a beneficio dell’interesse generale, distintamente saluto.
Oria, lì 28 ottobre 2008
martedì 28 ottobre 2008
La delibera antiblog della Giunta di Oria su un blog della RAI
Ricordate la vicenda legata alla delibera n°158 dell'8 luglio c.a. della nostra Giunta Municipale, cosiddetta Antiblog?
Mi segnalano che oltre al blog di Beppe Grillo ed a quello di Marco Travaglio, se ne è discusso anche su un blog del TG1 Rai: La Torre di Babele, gestito dal famoso giornalista Pino Scaccia, il quale così si è espresso:
Luglio 24th, 2008 alle 11:42
Ti mando un link… così puoi capire meglio
http://www.arpa-oria.com/2008/07/oria-unassociazione-gi-pronta-ad.html
Luglio 24th, 2008 alle 11:48
Bene, chi vuole informarsi ha il link giusto. A occhio, non mi pare però così pericolosa l’iniziativa del sindaco: un avvocato controllerà i siti per accertare eventuali diffamazioni. Il Comune avrebbe comunque potuto farlo senza avvertire. Chiaro che messa così è intimidatoria, sa di minaccia. Basta non farsi intimidire.
lunedì 27 ottobre 2008
A proposito di bandi concorso Comune di Oria

Art.5. D.P.R. 487/94 (come modificato dal D.P.R. 693/1996) - Categorie riservatarie e preferenze.
2) riserva di posti ai sensi dell'articolo 3, comma 65, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, a favore dei militari in ferma di leva prolungata e di volontari specializzati delle tre Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma contrattuale nel limite del 20 per cento delle vacanze annuali dei posti messi a concorso;
3) riserva del 2 per cento dei posti destinati a ciascun concorso, ai sensi dell'articolo 40, secondo comma, della legge 20 settembre 1980, n. 574, per gli ufficiali di complemento dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica che hanno terminato senza demerito la ferma biennale.
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Art. 18 -comma 6 - del D.Lgs. n. 215/2001: La riserva di cui all'articolo 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, fermi restando i diritti dei soggetti aventi titolo all'assunzione obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, e successive modificazioni e integrazioni, e della legge 12 marzo 1999, n. 68, è elevata al 30% e si applica ai volontari in ferma breve o in ferma prefissata di durata di cinque anni delle tre forze armate, congedati senza demerito, anche al termine o durante le eventuali rafferme contratte. I bandi di concorso o comunque i provvedimenti che prevedano assunzioni di personale emanati dalle amministrazioni, dalle aziende, dagli enti e dagli istituti dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni, debbono recare l'attestazione dei predetti posti riservati agli aventi diritto.
Comunque, da un primo esame dei 3 bandi presenti sul sito del Comune ho avuto modo di rilevare che in quello per Vigili Urbani a pag.11 vi è lo schema di domanda, in cui il candidato può dichiarare:
· di aver diritto alla riserva in quanto ____________________________;
MI CHIEDO E VI CHIEDO? Quale riserva? In nessun angolo del bando si fa riferimento a riserva di posti.
Da visitare: Piccolo Museo del Bar Carone ad Oria
Oria verso una conformazione urbanistica "a case sparse"


In questo articolo voglio fare un flash sul punto 3) Permessi a costruire in zone agricole.
Mi chiedo e vi chiedo: Sarà decisione saggia? Rischieremo di ritrovarci un domani con una città sempre più meno città e sempre più CASE SPARSE? Con tutte le conseguenze immaginabili nel settore della raccolta rifiuti, smaltimento liquami di fogna, trasporto utenza scolastica, viabilità, illuminazione, servizio portalettere, etc..... Difficoltà e problematiche già presenti in contrade di campagna oritane dove massiccia è la presenza di famiglie che abitano in modo permanente.
Comunque..... ai posteri l'ardua sentenza.
Mi chiedo e vi chiedo: Sarà decisione saggia? Rischieremo di ritrovarci un domani con una città sempre più meno città e sempre più CASE SPARSE? Con tutte le conseguenze immaginabili nel settore della raccolta rifiuti, smaltimento liquami di fogna, trasporto utenza scolastica, viabilità, illuminazione, servizio portalettere, etc..... Difficoltà e problematiche già presenti in contrade di campagna oritane dove massiccia è la presenza di famiglie che abitano in modo permanente.
Comunque..... ai posteri l'ardua sentenza.
IN CONTINUO DEGRADO LO SLARGO STRADALE PIU' IMPORTANTE DI ORIA E SENZA DENOMINAZIONE AUTONOMA
Sapete qual'è lo SLARGO di Oria in cui confluiscono più strade? Quello all'altezza del Bar Sayonara, Il Ghiottone, Caseificio Pipino, Tabacchino Viapiana, etc... Avete provato a contare quante strade confluiscono in detto Slargo? Ben otto strade, o meglio sette visto che lo Slargo taglia in due Via Torre. Le altre strade sono: Vico G. De Marzo (in prosecuzione diventa Via Salinelle), Via Duca degli Abruzzi, Via A.M. Di Francia, Via C. Pisacane, Via Giovanni XXIII, Via G. De Marzo.
Utile riportare quanto scrive in merito il Dr. Pasquale Spina nel suo libro "Oria: Strade vecchie, nomi nuovi; Strade nuove, nomi vecchi".
"Questo slargo, pur avendone tutte le caratteristiche per averla, non ha mai avuto, né l'ha tuttora, una sua denominazione ufficiale autonoma. Succede così che un tratto di Via Torre, esattamente il sinistro andando verso Torre, continua ad avere questa denominazione, mentre il lato destro assume la denominazione di Via G. De Marzo; né si può considerare un semplice incrocio tra Via De Marzo e Via Torre, perché nello stesso punto convergono sia Via C. Pisacane, sia Via Giovanni XXIII, ma anche Vico G. De Marzo. E' evidente che solo una denominazione autonoma a questo slargo potrebbe sanare questa incredibile situazione."Ed io mi permetto di aggiungere che và sanata anche una situazione di continuo degrado, in quanto è un cattivo biglietto da visita per i forestieri che accedono in Oria da quelle strade. Le foto che pubblico sono molto eloquenti. Lo spazio intorno alla fontana potrebbe essere valorizzato, togliendo i contenitori della raccolta Rifiuti Differenziata, mettendo una panchina ed una fioriera, nonché suggerendo al proprietario del fabbricato adiacente di dare un pò di calce alla parete esterna. L'angolo fra Via A.M. Di Francia e Via Torre va reso, a mio parere, più presentabile.
Il proprietario di quel fabbricato che è stato incidentato da un auto andrebbe bonariamente invitato, nell'interesse generale, al fine di risistemare alla meglio la facciata. Anche l'amico proprietario del tabacchino dovrebbe capire che con un pò di calce potrebbe rendere più presentabile la facciata del suo esercizio. E poi........ altre cosette che andrebbero aggiustate. La videoclip penso sia molto eloquente con le sue immagini.
domenica 26 ottobre 2008
Nuovo senso unico in una via di Oria
Da pochi giorni Via Machiavelli è diventata a senso unico. L'accesso è vietato dal lato Via Francavilla. Decisione saggia in quanto in quel punto si creano spesso problemi di ingorgo anche in considerazione che nei pressi vi sono degli esercizi pubblici e la fermata degli autobus extraurbani.
venerdì 24 ottobre 2008
Finalmente! Via Manduria angolo Via G. De Marzo resa presentabile
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Lo zoo di Oria - di Enrico Sierra (ovvero ricordi di un brindisino emigrato)
Tanti e tanti anni fa, ero con mia moglie ed i miei piccoli in casa di mia suocera, ed erano presenti tanti nipoti, e, mi venne l'idea di dire a tutti: "Domani se è bella giornata andiamo a vedere lo Zoo di Oria." Non si può immaginare : "URLI, UCCULI DI GIOIA", e chi più parlava: "Ma zio dove è Oria? Quali animali ci sono allo zoo? Perche' non andiamo ora?" E, pensare che erano le otto di sera, ma era tanto l'entusiasmo che non si rendevano conto del tempo, ed oggi penso che la notte avranno dormito ben poco al pensiero di fare un viaggio e vedere gli animali dello zoo.
Ci siamo dati appuntamento con chi doveva venire, ed alle 14 di pomeriggio, io con la macchina passai a prenderli uno per uno. Fortunatamente con me c'era uno dei miei cognati, per cui su due macchine imbarcammo circa 12 persone, e... via per Oria.
Ed ecco Mesagne, Latiano ed Oria. Nelle macchine c'era una frenesia che non dico, "Ma dov'è lo Zoo? Non è che hai sbagliato strada? Zio fai presto se no chiudono. "
Ma finalmente eccoci allo Zoo. Gli addetti all'ingresso ridevano vedendo questi bambini che a spintoni volevano essere i primi ad entrare. Non dico la gioia quando viddero gli animali, in gabbia, però, perchè essi pensavano di poterli accarezzare. Avevano portato da casa biscotti e noccioline, e così via, nella gabbia, anche se i custodi dicevano che non si potevano dare le
noccioline al leone. La gioia che si vedeva nei loro occhi era la stessa gioia che provavamo noi grandi. Facemmo un bel giro, e non ci voleva molto, perchè lo Zoo non era grande, ma era quanto bastava per rendere felici, chi non aveva mai visto animali che non fossero il cane ed il gatto.
Avrei voluto fare un giro per la città, ma si era fatto tardi, e mi ripromettevo di tornarci a vedere le bellezze della piccola e bella cittadina di Oria. A tal proposito devo raccontare un aneddoto: Una volta una mia nipote stava risolvendo le parole incrociate, quando mi chiese: "Nonno, una cittadina della provincia di Brindisi di quattro lettere. Qual'è?" Io allora con supponenza risposi: "Ma è Oria, e così mi misi a raccontare il viaggetto fatto ad Oria per visitare lo zoo."
A proposito dello Zoo devo dire, che era un peccato vedere tanti animali in gabbia, ma purtroppo e' cosi, e non potrebbe essere diversamente. Anche se gli animali devono vivere nel
loro ambiente naturale. Ma sono animali, come quelli dei Circhi, che se pur vivono in ambienti ristretti, sono veramente amati da chi li ha in cura. Non vorrei che fosse intesa come offesa per gli animali, ma animali e uomini circensi sembrano fratelli. Buona questa, vero?
Come tutte le cose, gli avvenimenti, le fiabe, e questa è quasi una favola, c'è da trarre una morale. Qual'è? Una morale rivolta ai genitori: Quando uscite con i vostri figli, i vostri
nipoti, portateli a vedere gli animali, al circo o allo zoo. E, se potete, e si può, perche non li portate in aperta campagna? Ci sono bimbi che non hanno mai visto una gallina, una pecora, una mucca un asinello. E, poi, visitate le cittadine, che hanno tutte una storia, hanno posti caratteristici come quelli di Oria, di Ceglie, di Mesagne o Francavilla e di tante altre piccole cittadine della nostra Puglia. Perchè visitare, girare, toccare un animaletto, sentire il profumo degli alberi, è bello. E, la nostra Puglia ha di tutto questo.
ENRICO SIERRA
enrico.sierra80@yahoo.it
(Chi è Enrico Sierra? E' una persona meravigliosa, nata ottanta anni orsono a Brindisi, da anni residente in una cittadina del centro Italia. Nutre grande amore per Brindisi e tutta la Puglia in generale e periodicamente ci delizia con delle chicche di "brindisinità" e di saggezza scrivendo degli articoli che vengono pubblicati sul sito brundisium.net. Lo ringrazio per avermi onorato di questo suo scritto)
Ed ecco Mesagne, Latiano ed Oria. Nelle macchine c'era una frenesia che non dico, "Ma dov'è lo Zoo? Non è che hai sbagliato strada? Zio fai presto se no chiudono. "
Ma finalmente eccoci allo Zoo. Gli addetti all'ingresso ridevano vedendo questi bambini che a spintoni volevano essere i primi ad entrare. Non dico la gioia quando viddero gli animali, in gabbia, però, perchè essi pensavano di poterli accarezzare. Avevano portato da casa biscotti e noccioline, e così via, nella gabbia, anche se i custodi dicevano che non si potevano dare le
Avrei voluto fare un giro per la città, ma si era fatto tardi, e mi ripromettevo di tornarci a vedere le bellezze della piccola e bella cittadina di Oria. A tal proposito devo raccontare un aneddoto: Una volta una mia nipote stava risolvendo le parole incrociate, quando mi chiese: "Nonno, una cittadina della provincia di Brindisi di quattro lettere. Qual'è?" Io allora con supponenza risposi: "Ma è Oria, e così mi misi a raccontare il viaggetto fatto ad Oria per visitare lo zoo."
A proposito dello Zoo devo dire, che era un peccato vedere tanti animali in gabbia, ma purtroppo e' cosi, e non potrebbe essere diversamente. Anche se gli animali devono vivere nel
loro ambiente naturale. Ma sono animali, come quelli dei Circhi, che se pur vivono in ambienti ristretti, sono veramente amati da chi li ha in cura. Non vorrei che fosse intesa come offesa per gli animali, ma animali e uomini circensi sembrano fratelli. Buona questa, vero?
Come tutte le cose, gli avvenimenti, le fiabe, e questa è quasi una favola, c'è da trarre una morale. Qual'è? Una morale rivolta ai genitori: Quando uscite con i vostri figli, i vostri
nipoti, portateli a vedere gli animali, al circo o allo zoo. E, se potete, e si può, perche non li portate in aperta campagna? Ci sono bimbi che non hanno mai visto una gallina, una pecora, una mucca un asinello. E, poi, visitate le cittadine, che hanno tutte una storia, hanno posti caratteristici come quelli di Oria, di Ceglie, di Mesagne o Francavilla e di tante altre piccole cittadine della nostra Puglia. Perchè visitare, girare, toccare un animaletto, sentire il profumo degli alberi, è bello. E, la nostra Puglia ha di tutto questo.
ENRICO SIERRA
enrico.sierra80@yahoo.it
(Chi è Enrico Sierra? E' una persona meravigliosa, nata ottanta anni orsono a Brindisi, da anni residente in una cittadina del centro Italia. Nutre grande amore per Brindisi e tutta la Puglia in generale e periodicamente ci delizia con delle chicche di "brindisinità" e di saggezza scrivendo degli articoli che vengono pubblicati sul sito brundisium.net. Lo ringrazio per avermi onorato di questo suo scritto)
giovedì 23 ottobre 2008
Caro Sindaco ed Assessori: riflettete bene su questa questione della riserva di posti in favore di volontari in ferma prefissata ed in ferma breve

L' art. 40 del Regolamento SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI attualmente in vigore nel Comune di Oria alla voce "Concorso pubblico" prevede tra l'altro che:
(punto 6) Nei concorsi pubblici operano le riserve previste.... dal Decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196 e successive modificazioni ed integrazioni a favore dei militari in ferma di leva prolungata triennale o quinquennale.
L' art. 51 dello stesso Regolamento alla voce "Bando di concorso" prevede tra l'altro che
(lettera h punto 2) il bando di concorso, in quanto lex specialis del concorso medesimo, è l’atto contenente la normativa applicabile al procedimento di specie. Esso deve contenere:
1) i titoli che danno luogo a precedenza, ovvero la percentuale di posti riservati a particolari categorie di cittadini:
2) riserva di posti ai sensi della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e Decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196 a favore dei militari in ferma di leva prolungata e di volontari specializzati delle tre forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o della rafferma contrattuale;
-------------
Inoltre ho pescato nel web che altri Comuni hanno annullato o rettificato bandi di concorso per i motivi in argomento (mancata riserva di posti in favore di volontari in ferma prefissata ed in ferma breve). Un esempio? Il Comune di Grottaferrata (Roma).....cliccare QUI. Fossi io al posto dell'Amministrazione Comunale di Oria, nell'interesse generale, annullerei in AUTOTUTELA sicuramente il concorso per 2 posti di Vigile Urbano per riformulare il bando nel modo previsto dalla legge e nel contempo allargare (legge finanziaria 2008 permettendo) i posti a 4 (ovvero quelli effettivamente vacanti). Ciò in considerazione anche del fatto che nei prossimi mesi potrebbero andare in pensione altre due unità.
L' art. 51 dello stesso Regolamento alla voce "Bando di concorso" prevede tra l'altro che
(lettera h punto 2) il bando di concorso, in quanto lex specialis del concorso medesimo, è l’atto contenente la normativa applicabile al procedimento di specie. Esso deve contenere:
1) i titoli che danno luogo a precedenza, ovvero la percentuale di posti riservati a particolari categorie di cittadini:
2) riserva di posti ai sensi della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e Decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196 a favore dei militari in ferma di leva prolungata e di volontari specializzati delle tre forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o della rafferma contrattuale;
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Inoltre ho pescato nel web che altri Comuni hanno annullato o rettificato bandi di concorso per i motivi in argomento (mancata riserva di posti in favore di volontari in ferma prefissata ed in ferma breve). Un esempio? Il Comune di Grottaferrata (Roma).....cliccare QUI. Fossi io al posto dell'Amministrazione Comunale di Oria, nell'interesse generale, annullerei in AUTOTUTELA sicuramente il concorso per 2 posti di Vigile Urbano per riformulare il bando nel modo previsto dalla legge e nel contempo allargare (legge finanziaria 2008 permettendo) i posti a 4 (ovvero quelli effettivamente vacanti). Ciò in considerazione anche del fatto che nei prossimi mesi potrebbero andare in pensione altre due unità.
Concorsi pubblici: Riserve di posti per i volontari in ferma prefissata e in ferma breve


Art. 18 -commi 6 e 7- del D.Lgs. n. 215/2001
comma 6. La riserva di cui all'articolo 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, fermi restando i diritti dei soggetti aventi titolo all'assunzione obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, e successive modificazioni e integrazioni, e della legge 12 marzo 1999, n. 68, è elevata al 30% e si applica ai volontari in ferma breve o in ferma prefissata di durata di cinque anni delle tre forze armate, congedati senza demerito, anche al termine o durante le eventuali rafferme contratte. I bandi di concorso o comunque i provvedimenti che prevedano assunzioni di personale emanati dalle amministrazioni, dalle aziende, dagli enti e dagli istituti dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni, debbono recare l'attestazione dei predetti posti riservati agli aventi diritto. Tali amministrazioni, aziende, enti e istituti, trasmettono al Ministero della difesa copia dei bandi di concorso o comunque dei provvedimenti che prevedono assunzioni di personale nonchè, entro il mese di gennaio di ciascun anno, il prospetto delle assunzioni operate ai sensi del presente articolo, nel corso dell'anno precedente. La riserva di cui al presente comma non si cumula con quella prevista dal comma 1.
comma 7. Qualora la riserva per i volontari di truppa in ferma prefissata e in ferma breve nei concorsi per le assunzioni nelle carriere iniziali delle amministrazioni indicate nei commi 1, 4, 5 e 6 non possa operare integralmente o parzialmente, perchè dà luogo a frazioni di posto, tale frazione si cumula con la riserva relativa ad altri concorsi banditi dalla stessa amministrazione ovvero ne è prevista l'utilizzazione nell'ipotesi in cui l'amministrazione proceda ad assunzioni attingendo dalla graduatoria degli idonei.
comma 6. La riserva di cui all'articolo 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, fermi restando i diritti dei soggetti aventi titolo all'assunzione obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, e successive modificazioni e integrazioni, e della legge 12 marzo 1999, n. 68, è elevata al 30% e si applica ai volontari in ferma breve o in ferma prefissata di durata di cinque anni delle tre forze armate, congedati senza demerito, anche al termine o durante le eventuali rafferme contratte. I bandi di concorso o comunque i provvedimenti che prevedano assunzioni di personale emanati dalle amministrazioni, dalle aziende, dagli enti e dagli istituti dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni, debbono recare l'attestazione dei predetti posti riservati agli aventi diritto. Tali amministrazioni, aziende, enti e istituti, trasmettono al Ministero della difesa copia dei bandi di concorso o comunque dei provvedimenti che prevedono assunzioni di personale nonchè, entro il mese di gennaio di ciascun anno, il prospetto delle assunzioni operate ai sensi del presente articolo, nel corso dell'anno precedente. La riserva di cui al presente comma non si cumula con quella prevista dal comma 1.
comma 7. Qualora la riserva per i volontari di truppa in ferma prefissata e in ferma breve nei concorsi per le assunzioni nelle carriere iniziali delle amministrazioni indicate nei commi 1, 4, 5 e 6 non possa operare integralmente o parzialmente, perchè dà luogo a frazioni di posto, tale frazione si cumula con la riserva relativa ad altri concorsi banditi dalla stessa amministrazione ovvero ne è prevista l'utilizzazione nell'ipotesi in cui l'amministrazione proceda ad assunzioni attingendo dalla graduatoria degli idonei.
mercoledì 22 ottobre 2008
DATI RACCOLTA DIFFERENZIATA LEGAMBIENTE
Oggi un giornale a tiratura nazionale come il Corriere della Sera in un articolo ha riportato i dati raccolti da Legambiente per quanto riguarda la raccolta differenziata in Puglia nei primi 8 mesi del 2008. Ad Oria è toccata la maglia nera: è risultata l'ultima almeno fino al mese di agosto.
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Ancora a proposito di Laurito ricevo e pubblico da..........
Tagli degli alberi a Laurito ? Molti parlano e scrivono a vanvera senza tenere conto della Legge Galasso !
L’art. 1 comma quarto legge n. 431/85 (legge Galasso) prevede che nei territori coperti da foreste e da boschi sono consentiti “il taglio colturale, la forestazione, la riforestazione, le opere di bonifica, antincendio e di conservazione previsti ed autorizzati in base alle norme vigenti in materia”.
Il vincolo della legge 431/85 non é più soltanto, come nel 1939, soltanto paesaggistico - visivo ma include anche la componente strettamente ambientale - ecologica e pertanto non viola il “vincolo Galasso” soltanto l’opera che stravolge il territorio come bellezza panoramica ma anche quell’opera che, in ipotesi, pur non presentandosi del tutto antiestetica sia comunque fonte di un danno ambientale a breve o medio termine; e violano il vincolo non soltanto opere edilizie in senso stretto ma anche attività ed interventi di altra natura:
Alla luce di questo mi chiedo come sia stato possibile in quel territorio quella trasformazione così radicale della destinazione degli immobili, con interventi di abusivismo edilizio di tale e tanta portata (vedi la impressionante analitica descrizione riportata su Ebay) senza che le autorità competenti abbiano mosso un dito per impedirlo e, anzi, abbiano anche in più occasioni inaugurato in pompa magna quello scempio ambientale – ecologico svegliandosi solo dopo l’ultimo “taglio degli alberi” che da qualche parte si cerca di minimizzare richiamandosi alla natura produttiva dell’intervento o alla mancanza di delimitazione territoriale dell’area protetta.
Si parla a vanvera quindi senza sapere che......... anche un tipo d’intervento non strettamente edilizio ma che comunque incida sulla morfologia ed assetto paesaggistico - estetico del territorio - ambiente integra violazione alla legge 431/85, che si applica senza alcuna limitazione territoriale, se non autorizzato dal nulla - osta regionale.
Quindi un’opera d’intervento che comporti comunque una modifica dell’aspetto paesaggistico e/o urbanistico territoriale di un’area coperta da foreste o da boschi é soggetta al regime vincolistico in questione e, per essere realizzata deve ottenere, in via preventiva, il nulla - osta regionale.
E’ vero che fa eccezione a questo principio - cardine della legge 431/85 il quinto comma che prevede in particolare il taglio colturale come esente dal regime vincolistico, ma quest’ultimo deve essere sempre un intervento “previsto ed autorizzato in base alle norme vigenti in materia”.
Esistono normative specifiche in materia forestale (come le “Prescrizioni di massima e di polizia forestale”) che disciplinano, tra l’altro, la materia del taglio dei boschi e dettano regole di controllo preventivo: solo se dette regole vengono rispettate il territorio boscato non potrà subire alterazioni di tipo stridente con la tutela delle legge “Galasso” perché rimane una attività operata sotto il controllo del Corpo Forestale dello Stato che é un organo tecnico in grado di inibire a priori danni irreversibili.
La legge 431/85 prevede, in apparente contrasto con le suddette prescrizioni, che i territori coperti da foreste e da boschi sono tutelati non nel loro aspetto produttivo bensì nel loro aspetto paesaggistico - ambientale ed ecologico in senso lato. In altri termini si vuole tutelare il bosco non in quanto fonte di produzione di legno e legname ma, al contrario, in quanto bellezza paesaggistica e panoramica da un lato e bene biologico - ambientale dall’altro. Per la legge 431/85 il bosco non é legname ma natura, ecosistemi integrati complessi, componente primaria del paesaggio.
Per le “Prescrizioni di massima e di polizia forestale” un albero troppo vecchio é inutile sotto il profilo della produzione dell’azienda - bosco e dunque é possibile abbatterlo mentre per la legge 431/85 lo stesso albero é un bene prezioso sia sotto il profilo paesaggistico ma soprattutto sotto il profilo biologico - ambientale (perché, ad esempio, é proprio nel vecchio tronco centenario che trovano albergo ecosistemi di molteplice natura tra i quali, ad esempio, nidi e tane di volatili e mammiferi di varie specie) cosicché l’abbattimento del vecchio tronco, possibile per le Prescrizioni di massima, diventa palesemente antitetico per la legge 431/85.
Ed il taglio del bosco a fini colturali é la prova pratica di questa contraddizione normativa che deve comunque essere conciliata con le due finalità sempre che il taglio colturale sia realmente ed effettivamente tale, in modo tale che parte del verde scompare ma non del tutto; l’aspetto biologico - ambientale é salvo perché il bosco tecnicamente é destinato a rigenerarsi e dunque non si crea un danno relativo; l’aspetto paesaggistico - visivo seppur sofferente a primo impatto tende ad essere mitigato nella prospettiva della rigenerazione del manto verde che non é poi del tutto sradicato come componente territoriale.
Ma nel caso di Laurito è evidente che il taglio eccessivo e la mancata comunicazione preventiva al Corpo Forestale , ha stravolto sia il paesaggio (come aspetto visivo) che l’ambiente (come catena biologica degli ecosistemi interconnessi nei suoi delicati equilibri) e quindi la “legge Galasso” è stata palesemente violata insieme alle “Prescrizioni di massima e di polizia forestale”
La Corte di Cassazione si è già pronunciata in materia con un’importante sentenza:
"I territori coperti da foreste e da boschi, ancorché danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, sono assoggettati a vincolo paesaggistico a norma dell'art. 1 della legge 8/8/85 n. 431 e su di essi é consentito soltanto il taglio colturale, la forestazione ed altre opere conservative, sempreché autorizzati preventivamente. In base all'articolo predetto, comma 1 lettera G e 8, l'esercizio dell'attività agro - silvo - pastorale sui terreni sopraindicati deve essere specificamente autorizzato, con nulla osta regionale, ex art. 7 della legge 1497 del 1939, allorché comporti una alterazione permanente dello stato dei luoghi o dell'aspetto idrogeologico del territorio, a prescindere dall'esistenza o meno di costruzioni edilizie o di altre opere, come avviene allorché venga effettuato il taglio a raso delle piante, che non rientra nell'ordinario taglio colturale in quanto interessa tutte le piante e non una parte di esse ed é idoneo per le sue caratteristiche ad esporre a pericolo il sistema ambientale interessato nelle sue molteplici componenti estetiche e naturalistiche” (Cass. Pen. sez. III - 3O/11/88 - Rel. Postiglione - Imp. Poletto)
Il concetto sancito dalla Suprema Corte é chiaro: il taglio a raso é soggetto a vincolo proprio perché stravolge completamente il territorio sia nell’aspetto paesaggistico - visivo che in quello biologico ambientale è stato applicato anche alla zona in questione (facente parte dell’intervento di forestazione produttiva ex Ina Assitalia della Lamfor poi smembrato in più proprietari) con la pena di sei mesi di arresto e ventimilioni di multa riportata nella sentenza 154/2001 del Tribunale Penale di Francavilla Fontana giudice unico Dr. Giovanni Surdo (poi confermata in Appello)
Appare anche riduttiva la presa di posizione del Consiglio Comunale di Oria che si è limitato al solo problema del taglio degli alberi senza accorgersi che il vincolo paesaggistico – ambientale cui è soggetta quella zona sulla scorta della legge 431/85) richiedeva il nulla osta regionale, soprattutto in presenza di opere abusive di tale entità, per realizzare opere di qualunque natura che comportino un mutamento definitivo e rilevante dell’assetto urbanistico - territoriale per verificare che tali opere non abbiano comportato stravolgimento e deturpamento del paesaggio e dell’assetto ambientale.
In assenza di tale autorizzazione, il Comune, a mio modesto parere, non poteva rilasciare, a pena di nullità, la concessione urbanistico – edilizia sia pure in sanatoria e una concessione comunale, rilasciata senza o contro l’autorizzazione della Regione é viziata da nullità sotto il profilo amministrativo perché l’atto regionale non é un semplice parere ma un’autorizzazione formale e vincolante.
Di questo mi preoccuperei in maniera particolare secondo il mio modesto parere, che può anche rivelarsi sbagliato, ma vuole essere una chiara presa di posizione, anche di fronte al proliferare degli anonimi vigliacchi, su un fenomeno così vasto di fronte al quale non si può essere ambientalisti a metà e solo sino ad un certo punto e secondo la convenienza del momento esaurita la sbornia delle inaugurazioni e delle santificazioni di interventi così invasivi e rilevanti per il nostro territorio.
Leonzio Patisso
Presidente Adoc Oria e Dirigente Provinciale UIL-FPL
L’art. 1 comma quarto legge n. 431/85 (legge Galasso) prevede che nei territori coperti da foreste e da boschi sono consentiti “il taglio colturale, la forestazione, la riforestazione, le opere di bonifica, antincendio e di conservazione previsti ed autorizzati in base alle norme vigenti in materia”.
Il vincolo della legge 431/85 non é più soltanto, come nel 1939, soltanto paesaggistico - visivo ma include anche la componente strettamente ambientale - ecologica e pertanto non viola il “vincolo Galasso” soltanto l’opera che stravolge il territorio come bellezza panoramica ma anche quell’opera che, in ipotesi, pur non presentandosi del tutto antiestetica sia comunque fonte di un danno ambientale a breve o medio termine; e violano il vincolo non soltanto opere edilizie in senso stretto ma anche attività ed interventi di altra natura:
Alla luce di questo mi chiedo come sia stato possibile in quel territorio quella trasformazione così radicale della destinazione degli immobili, con interventi di abusivismo edilizio di tale e tanta portata (vedi la impressionante analitica descrizione riportata su Ebay) senza che le autorità competenti abbiano mosso un dito per impedirlo e, anzi, abbiano anche in più occasioni inaugurato in pompa magna quello scempio ambientale – ecologico svegliandosi solo dopo l’ultimo “taglio degli alberi” che da qualche parte si cerca di minimizzare richiamandosi alla natura produttiva dell’intervento o alla mancanza di delimitazione territoriale dell’area protetta.
Si parla a vanvera quindi senza sapere che......... anche un tipo d’intervento non strettamente edilizio ma che comunque incida sulla morfologia ed assetto paesaggistico - estetico del territorio - ambiente integra violazione alla legge 431/85, che si applica senza alcuna limitazione territoriale, se non autorizzato dal nulla - osta regionale.
Quindi un’opera d’intervento che comporti comunque una modifica dell’aspetto paesaggistico e/o urbanistico territoriale di un’area coperta da foreste o da boschi é soggetta al regime vincolistico in questione e, per essere realizzata deve ottenere, in via preventiva, il nulla - osta regionale.
E’ vero che fa eccezione a questo principio - cardine della legge 431/85 il quinto comma che prevede in particolare il taglio colturale come esente dal regime vincolistico, ma quest’ultimo deve essere sempre un intervento “previsto ed autorizzato in base alle norme vigenti in materia”.
Esistono normative specifiche in materia forestale (come le “Prescrizioni di massima e di polizia forestale”) che disciplinano, tra l’altro, la materia del taglio dei boschi e dettano regole di controllo preventivo: solo se dette regole vengono rispettate il territorio boscato non potrà subire alterazioni di tipo stridente con la tutela delle legge “Galasso” perché rimane una attività operata sotto il controllo del Corpo Forestale dello Stato che é un organo tecnico in grado di inibire a priori danni irreversibili.
La legge 431/85 prevede, in apparente contrasto con le suddette prescrizioni, che i territori coperti da foreste e da boschi sono tutelati non nel loro aspetto produttivo bensì nel loro aspetto paesaggistico - ambientale ed ecologico in senso lato. In altri termini si vuole tutelare il bosco non in quanto fonte di produzione di legno e legname ma, al contrario, in quanto bellezza paesaggistica e panoramica da un lato e bene biologico - ambientale dall’altro. Per la legge 431/85 il bosco non é legname ma natura, ecosistemi integrati complessi, componente primaria del paesaggio.
Per le “Prescrizioni di massima e di polizia forestale” un albero troppo vecchio é inutile sotto il profilo della produzione dell’azienda - bosco e dunque é possibile abbatterlo mentre per la legge 431/85 lo stesso albero é un bene prezioso sia sotto il profilo paesaggistico ma soprattutto sotto il profilo biologico - ambientale (perché, ad esempio, é proprio nel vecchio tronco centenario che trovano albergo ecosistemi di molteplice natura tra i quali, ad esempio, nidi e tane di volatili e mammiferi di varie specie) cosicché l’abbattimento del vecchio tronco, possibile per le Prescrizioni di massima, diventa palesemente antitetico per la legge 431/85.
Ed il taglio del bosco a fini colturali é la prova pratica di questa contraddizione normativa che deve comunque essere conciliata con le due finalità sempre che il taglio colturale sia realmente ed effettivamente tale, in modo tale che parte del verde scompare ma non del tutto; l’aspetto biologico - ambientale é salvo perché il bosco tecnicamente é destinato a rigenerarsi e dunque non si crea un danno relativo; l’aspetto paesaggistico - visivo seppur sofferente a primo impatto tende ad essere mitigato nella prospettiva della rigenerazione del manto verde che non é poi del tutto sradicato come componente territoriale.
Ma nel caso di Laurito è evidente che il taglio eccessivo e la mancata comunicazione preventiva al Corpo Forestale , ha stravolto sia il paesaggio (come aspetto visivo) che l’ambiente (come catena biologica degli ecosistemi interconnessi nei suoi delicati equilibri) e quindi la “legge Galasso” è stata palesemente violata insieme alle “Prescrizioni di massima e di polizia forestale”
La Corte di Cassazione si è già pronunciata in materia con un’importante sentenza:
"I territori coperti da foreste e da boschi, ancorché danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, sono assoggettati a vincolo paesaggistico a norma dell'art. 1 della legge 8/8/85 n. 431 e su di essi é consentito soltanto il taglio colturale, la forestazione ed altre opere conservative, sempreché autorizzati preventivamente. In base all'articolo predetto, comma 1 lettera G e 8, l'esercizio dell'attività agro - silvo - pastorale sui terreni sopraindicati deve essere specificamente autorizzato, con nulla osta regionale, ex art. 7 della legge 1497 del 1939, allorché comporti una alterazione permanente dello stato dei luoghi o dell'aspetto idrogeologico del territorio, a prescindere dall'esistenza o meno di costruzioni edilizie o di altre opere, come avviene allorché venga effettuato il taglio a raso delle piante, che non rientra nell'ordinario taglio colturale in quanto interessa tutte le piante e non una parte di esse ed é idoneo per le sue caratteristiche ad esporre a pericolo il sistema ambientale interessato nelle sue molteplici componenti estetiche e naturalistiche” (Cass. Pen. sez. III - 3O/11/88 - Rel. Postiglione - Imp. Poletto)
Il concetto sancito dalla Suprema Corte é chiaro: il taglio a raso é soggetto a vincolo proprio perché stravolge completamente il territorio sia nell’aspetto paesaggistico - visivo che in quello biologico ambientale è stato applicato anche alla zona in questione (facente parte dell’intervento di forestazione produttiva ex Ina Assitalia della Lamfor poi smembrato in più proprietari) con la pena di sei mesi di arresto e ventimilioni di multa riportata nella sentenza 154/2001 del Tribunale Penale di Francavilla Fontana giudice unico Dr. Giovanni Surdo (poi confermata in Appello)
Appare anche riduttiva la presa di posizione del Consiglio Comunale di Oria che si è limitato al solo problema del taglio degli alberi senza accorgersi che il vincolo paesaggistico – ambientale cui è soggetta quella zona sulla scorta della legge 431/85) richiedeva il nulla osta regionale, soprattutto in presenza di opere abusive di tale entità, per realizzare opere di qualunque natura che comportino un mutamento definitivo e rilevante dell’assetto urbanistico - territoriale per verificare che tali opere non abbiano comportato stravolgimento e deturpamento del paesaggio e dell’assetto ambientale.
In assenza di tale autorizzazione, il Comune, a mio modesto parere, non poteva rilasciare, a pena di nullità, la concessione urbanistico – edilizia sia pure in sanatoria e una concessione comunale, rilasciata senza o contro l’autorizzazione della Regione é viziata da nullità sotto il profilo amministrativo perché l’atto regionale non é un semplice parere ma un’autorizzazione formale e vincolante.
Di questo mi preoccuperei in maniera particolare secondo il mio modesto parere, che può anche rivelarsi sbagliato, ma vuole essere una chiara presa di posizione, anche di fronte al proliferare degli anonimi vigliacchi, su un fenomeno così vasto di fronte al quale non si può essere ambientalisti a metà e solo sino ad un certo punto e secondo la convenienza del momento esaurita la sbornia delle inaugurazioni e delle santificazioni di interventi così invasivi e rilevanti per il nostro territorio.
Leonzio Patisso
Presidente Adoc Oria e Dirigente Provinciale UIL-FPL
Strane coppie di cognomi
Di seguito, per gioco, ho accoppiato dei cognomi italiani presenti sull'elenco telefonico Pagine Bianche. Vi immaginate.... due persone che hanno questi cognomi che decidono di sposarsi? Che cosa buffa vedere la targhetta del loro citofono.
Cavoli, Occhi,
Diomaiuto, Diotallevi,
Bonaiuto, Pregadio,
Circa, Dintorni,
Bilancia, Mezzapesa,
Fati, Cata,
Pisto, Lino,
Grande, Dolore,
Stoppino, Spento,
Cero, Acceso,
Fogna, Bianca,
Pozzo, Nero,
Cappella, Mia,
Messa, Nera,
Auto, Blù,
Caldo, Agosto,
Freddo, Febbraio,
Grigio, Autunno,
Due, Novembre,
Meno, Pausa,
Lo Cantro, Vespasiano,
Cantarone, Cantacessi,
La Puzza, Dal Cesso,
Schifo, Di Schifo,
Carne, Carnazza,
Amplesso, Godo,
Pene, Penino,
Bagna, Passera,
Chiappa, Chiappetta,
Culino, Bellano,
Menna, Tetta,
Mona, Monetta,
Vergine, Prena,
Pippa, Iolo,
Fa, Sega,
Scopa, Lacasa,
Porco, Spino,
Pizza, Moscia,
Finocchio, Prono,
Gambacorta, Passolungo,
Schiaffo, Calcio,
Ciola, Lunga,
Scoppola, Pugno,
Seno, Spagnoletta,
Fella, Zio
Testi, Colo,
Tromba, Trombetta,
Sorta, Fregna,
Decio, Latagliata,
Biscotto, Bagnato,
Mena, Melo,
Amo, Lasorella,
Mala, Femmina,
Fusa, Lagatta,
Gallina, Dell'Ovo,
Pre, Puzio,
Buono, Maccarone,
Prosciutto, Crudo,
Ero, Tornato,
Senza, Loro,
Uomo, Primitivo,
Fusto, Mastronzo,
Cavallo, Pazzo,
Cavallina, Storna,
Monto, Lacapra,
Carro, Lento,
Colluccello, Gonfiacani,
Fara, Butto,
Lazzarone, Imbroglia,
Lesto, Fante,
Senzaquattrini, Ruba,
Lecco, Gelato,
Lorina, Pappagallo,
Monta, Cavalla,
Cambiale, Riscossa,
Vincita, Lotto,
Perduto, Tutto,
Montò, Lavacca,
Tredici, Paternoster,
Tre, Avemaria,
Salti, Padella,
Cinque, Gloria,
Tela, Calo,
Vado, Torno,
Fico, Secco,
Tito, Stagno,
Cemento, Armato,
Oro, Colato,
Faccia, Tosta,
Capa, Rotta,
Mano, Lesta,
Tri, Vella,
Vizia, Tuccio,
Frutta, Candita,
Sacca, Rina,
Paolo, Sesto,
Papa, Sisto,
Enrico, Ottavo,
Magna, Carta,
Scoglio, Nato,
Ultimo, Giorno,
Primo, Genito,
Russo, Lanotte,
Caco, Di Notte,
Loprese, Dietro,
Notte, Tempo,
Aria, Fredda,
Mala, Sorte,
Riga, Toni,
Forte, Alaimo,
Chiavo, Incasa,
Piazza, Fontana,
Bocca, Storta,
Suppa, Romana,
Pisello, Dritto,
Adamo, Eva,
Telo, Dico,
Tua, Troia,
Fucile, Cacciatore,
Pasta, Scotta,
Riso, Scotto,
Facci, Di Pizzi,
Scarparo, Scalzo,
Barbuto, Menno,
Capelloni, Calvi,
Vispa, Teresa,
Lapresa, Davanti,
Coli, Bri,
Boro, Talco,
Sfoglia, Tella,
Formaggio, Filato,
Pedo, Filo,
Riccio, Ostrica,
Reggi, Seno,
Sordo, Muto,
Marmo, Granito,
Sigaro, Toscano,
Saio, Dellomonaco,
Dino, Sauro,
Uccello, Volante,
Piscia, Letto,
Ambi, Destro,
Vitto, Alloggio,
Domato, Selvaggio,
Domestico, Selvatico,
Miele, Amaro,
Zucchero, Dolce,
Cielo, Stellato,
Losurdo, Lomuto,
Urna, Bara,
Eterno, Perpetuo.
Cavoli, Occhi,
Diomaiuto, Diotallevi,
Bonaiuto, Pregadio,
Circa, Dintorni,
Bilancia, Mezzapesa,
Fati, Cata,
Pisto, Lino,
Grande, Dolore,
Stoppino, Spento,
Cero, Acceso,
Fogna, Bianca,
Pozzo, Nero,
Cappella, Mia,
Messa, Nera,
Auto, Blù,
Caldo, Agosto,
Freddo, Febbraio,
Grigio, Autunno,
Due, Novembre,
Meno, Pausa,
Lo Cantro, Vespasiano,
Cantarone, Cantacessi,
La Puzza, Dal Cesso,
Schifo, Di Schifo,
Carne, Carnazza,
Amplesso, Godo,
Pene, Penino,
Bagna, Passera,
Chiappa, Chiappetta,
Culino, Bellano,
Menna, Tetta,
Mona, Monetta,
Vergine, Prena,
Pippa, Iolo,
Fa, Sega,
Scopa, Lacasa,
Porco, Spino,
Pizza, Moscia,
Finocchio, Prono,
Gambacorta, Passolungo,
Schiaffo, Calcio,
Ciola, Lunga,
Scoppola, Pugno,
Seno, Spagnoletta,
Fella, Zio
Testi, Colo,
Tromba, Trombetta,
Sorta, Fregna,
Decio, Latagliata,
Biscotto, Bagnato,
Mena, Melo,
Amo, Lasorella,
Mala, Femmina,
Fusa, Lagatta,
Gallina, Dell'Ovo,
Pre, Puzio,
Buono, Maccarone,
Prosciutto, Crudo,
Ero, Tornato,
Senza, Loro,
Uomo, Primitivo,
Fusto, Mastronzo,
Cavallo, Pazzo,
Cavallina, Storna,
Monto, Lacapra,
Carro, Lento,
Colluccello, Gonfiacani,
Fara, Butto,
Lazzarone, Imbroglia,
Lesto, Fante,
Senzaquattrini, Ruba,
Lecco, Gelato,
Lorina, Pappagallo,
Monta, Cavalla,
Cambiale, Riscossa,
Vincita, Lotto,
Perduto, Tutto,
Montò, Lavacca,
Tredici, Paternoster,
Tre, Avemaria,
Salti, Padella,
Cinque, Gloria,
Tela, Calo,
Vado, Torno,
Fico, Secco,
Tito, Stagno,
Cemento, Armato,
Oro, Colato,
Faccia, Tosta,
Capa, Rotta,
Mano, Lesta,
Tri, Vella,
Vizia, Tuccio,
Frutta, Candita,
Sacca, Rina,
Paolo, Sesto,
Papa, Sisto,
Enrico, Ottavo,
Magna, Carta,
Scoglio, Nato,
Ultimo, Giorno,
Primo, Genito,
Russo, Lanotte,
Caco, Di Notte,
Loprese, Dietro,
Notte, Tempo,
Aria, Fredda,
Mala, Sorte,
Riga, Toni,
Forte, Alaimo,
Chiavo, Incasa,
Piazza, Fontana,
Bocca, Storta,
Suppa, Romana,
Pisello, Dritto,
Adamo, Eva,
Telo, Dico,
Tua, Troia,
Fucile, Cacciatore,
Pasta, Scotta,
Riso, Scotto,
Facci, Di Pizzi,
Scarparo, Scalzo,
Barbuto, Menno,
Capelloni, Calvi,
Vispa, Teresa,
Lapresa, Davanti,
Coli, Bri,
Boro, Talco,
Sfoglia, Tella,
Formaggio, Filato,
Pedo, Filo,
Riccio, Ostrica,
Reggi, Seno,
Sordo, Muto,
Marmo, Granito,
Sigaro, Toscano,
Saio, Dellomonaco,
Dino, Sauro,
Uccello, Volante,
Piscia, Letto,
Ambi, Destro,
Vitto, Alloggio,
Domato, Selvaggio,
Domestico, Selvatico,
Miele, Amaro,
Zucchero, Dolce,
Cielo, Stellato,
Losurdo, Lomuto,
Urna, Bara,
Eterno, Perpetuo.
martedì 21 ottobre 2008
Importante riconoscimento a Claudio Carone, Presidente US Acli provincia di Brindisi

Le mie più sincere congratulazioni all'amico Claudio al quale auguro che nel prosieguo dell'attività dirigenziale possa conseguire ulteriori traguardi e soddisfazioni.
Ricevo e pubblico ESITO LAVORI ODIERNO CONSIGLIO COMUNALE
-Le foto sono di Tonino Carbone-
Il Consiglio Comunale di Oria, riunitosi nella giornata di oggi 21 ottobre, in seduta straordinaria e d'urgenza, per discutere sulla questione inerente lo svellimento di alberi dal Bosco Laurito, come da notizie apprese dalla stampa, ha approvato, con i soli voti della maggioranza l'allegato ordine del giorno. In particolare hanno votato a favore: AN (Greco), FI (Italiano), Impegno Sociale, l'UDC ed il Sindaco. Contro: il PD, il Gruppo Misto Indipendente, FI-PdL (Conte), astenuto il MPA. Assenti: Metrangolo, Malva e D'Ippolito. Voto avutosi dopo una relazione sui fatti del Comandante dei VV.UU. di Oria e del Responsabile dell'UTC. Firmato: Avv. Francesco GRECO.Città di Oria
Provincia di Brindisi
Il Consiglio Comunale di Oria,
PREMESSO- che buona parte del sito oggetto di intervento di “svellimento”, sarebbe stato rimboschito nel 1983 con Fondi Pubblici al fine della produzione di cellulosa;
- che i detti lavori consistono non nel semplice taglio di un bosco ceduo, con selezione delle piante, ma nel concreto asporto dell’impianto radicale degli alberi, con trasformazione radicale del paesaggio;
- che parte del sito medesimo è stato sottoposto a sequestro da parte di agenti del CFS, dei Carabinieri e dei VV.UU. di Oria, per violazione dell’art.181 c.1 del D. Lgs. 42/2004, avendo i proprietari realizzato gli interventi in costanza di vincoli sanciti dal PUTT della Regione Puglia;
- che di tale intervento alcuna notizia era in possesso del Sindaco e degli Organi Istituzionali comunali;
- che, sempre da notizie riferite dalla stampa, nel procedere al sequestro sarebbe stata erroneamente individuata l’area oggetto di vincolo regionale, risultando tale un’estensione di soli 400 mq al posto di una ben più ampia;
- che sul sito di cui ante, in data 13.9.2007, si sviluppò un incendio di ampie dimensioni che danneggiò in più punti l’area;
- che sul sito internet “EBay” è stato rinvenuto un annuncio, pubblicato su richiesta della “SEFIM srl” nel quale, tra l’altro, si afferma che “sono disponibili ulteriori 108ha circa destinati prevalentemente a pineta con una parte a bosco secolare, che può essere disboscato e venduto per installazione fotovoltaico (per i quali vi sono tante richieste). Esclusiva trattativa in loco”. Annuncio destante alta preoccupazione nell’opinione pubblica circa il futuro dell’intera area boscata di c.da Laurito;
- che su parte del sito in discussione vi sarebbero vincoli di tipo faunistico ed archeologico;
- che, come riportato dalla stampa, l’UTC del Comune di Oria avrebbe dichiarato la totale assenza di vincoli dell’area oggetto di intervento;
con il presente Ordine del Giorno:
ESPRIME
la propria volontà di tutelare il Bosco di Laurito, per la sua importanza secolare di biodiversità, nell’ambito della Rete Ecologica pugliese esistente tra le diverse Aree Naturali. A tal fine impegna la competente Commissione Consiliare Ambiente ad attivarsi per istituire nell’Area un Parco Regionale di Interesse Comunale, ai sensi della LR n. 19/1997, art. 2 c.1 lett. C);NOMINA
una Commissione Speciale per la verifica, con l’ausilio dei proprietari e degli Uffici Comunali e pubblici operanti nel Settore, della normativa disciplinante l’area oggetto degli interventi boschivi in c.da Laurito e, più in generale, il Bosco di Laurito, e altresì finalizzata a cercare soluzioni alternative all’estirpazione del bosco suddetto d’intesa con la proprietà;IMPEGNA
l’Amministrazione Comunale ad istituire una Commissione Consultiva Urbanistica e di Gestione del Territorio, composta da rappresentanti di Ordini Professionali Tecnici, Consiglieri Comunali ed Associazioni Ambientaliste e Culturali operanti sul territorio, al fine di un esame preventivo di qualsivoglia progetto urbanistico, industriale ed ambientale interessante il territorio comunale;INVIA,
il presente OdG al Ministero delle politiche Agricole e Forestali, alla Regione Puglia – Assessorato Ecologia, alla Regione Puglia – Assessorato Urbanistica ed Assetto del Territorio, alla Procura della Repubblica di Brindisi.
La vicenda disboscamento pinete Laurito oggi in Consiglio Comunale
Ordine del giorno: Bosco Laurito – intervento di espianto. Discussione e determinazioni.
A richiedere la convocazione al Presidente del Consiglio Comunale sono stati cinque consiglieri della maggioranza: Antonio Almiento, Glauco Caniglia, Giacomo Italiano, Elia Farina e Francesco Greco. Si è avuto modo di apprendere che i cinque non avrebbero presentato a tutt’oggi alcuna proposta di deliberazione proprio al fine di coinvolgere tutta l’assise sul delicato problema che ha destato tanto scalpore e clamore fra i cittadini oritani. La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, in un articolo a firma di Gianrosita Fantini, riferisce di una proposta che intenderebbe fare oggi in Consiglio l’Avv. Francesco Greco, uno dei due Consiglieri di A.N.: “individuare una commissione edilizia aperta agli ordini professionali (geometri, architetti e ingegneri) e alle associazioni ambientalistiche del territorio, per esaminare gli assetti urbanistici relativi al Comune, in quanto non è possibile - anticipa Greco - assistere a ......... continua su OriaBlogolandia
"Mi llavu li mani e lu culu" (ossia ORIA E LE COSE DEL PASSATO)

N.B.: questa chicca del passato è stata donata dall'amico Tonino Italiano, oritano residente da anni in provincia di Trieste.
domenica 19 ottobre 2008
Sistemazione strada Sant'Andrea (collega Oria con la Superstrada TA-BR)
PROVINCIA DI BRINDISI
SERVIZIO VIABILITA' MOBILITA' E TRASPORTI
BANDO DI GARA MEDIANTE PROCEDURA APERTA
Lavori di rettifica e sistemazione plano-altimetrica della strada di collegamento tra la SS 7 ed il centro abitato di Oria denominata "S.Andrea" 1°lotto funzionale .
(Scadenza: 03 novembre 2008) ......Continuate a leggere sul sito della Provincia di Brindisi
SERVIZIO VIABILITA' MOBILITA' E TRASPORTI
BANDO DI GARA MEDIANTE PROCEDURA APERTA
Lavori di rettifica e sistemazione plano-altimetrica della strada di collegamento tra la SS 7 ed il centro abitato di Oria denominata "S.Andrea" 1°lotto funzionale .
(Scadenza: 03 novembre 2008) ......Continuate a leggere sul sito della Provincia di Brindisi
Anche ad Oria manifestazione contro la riforma Gelmini

A PROPOSITO DEL PARCO LAURITO
Infatti un organo di stampa così scriveva: "Ci auguriamo - ha auspicato Pietro Di Coste che del Centro benessere "Laurito" è amministratore unico - che il nostro lavoro possa consentire un incremento occupazionale ed una maggior presenza di turisti in questa nostra bella terra". In tanti hanno preso la parola per complimentarsi con questa coraggiosa famiglia di imprenditori, esortandoli ad andare avanti sulla strada intrapresa. Tutti, infatti, ricordano quando il meraviglioso Centro benessere non era che un vecchio stabile in degrado".
Ovviamente un imprenditore è libero di decidere di vendere i propri gioielli quando gli pare e piace........ e appena un mese dopo dall'evento di cui sopra viene inserito l'annuncio di vendita su Ebay invogliando i potenziali acquirenti con il fatto che tanto ben di Dio di bosco circostante può essere disboscato per realizzare impianti fotovoltaici (aggiungendovi che già vi sarebbero tante richieste in tal senso) A questo punto a me nasce spontanea una domanda: "i tanti (ricordo che fra i presenti vi era anche il sindaco di Oria Ferretti ed il vescovo Michele Castoro) che in occasione dell'inaugurazione hanno preso la parola per complimentarsi con questa coraggiosa famiglia di imprenditori, esortandoli ad andare avanti sulla strada intrapresa" sono ancora della stessa idea? Oppure, oggi alla luce delle ultime notizie, avrebbero da rimproverare qualcosa alla famiglia dei francavillesi Di Coste?
sabato 18 ottobre 2008
DISBOSCAMENTO LAURITO - aggiornamento notizie
Il QUOTIDIANO, cliccare sull'immagine per ingrandire:



ORIA - II caso Laurito finisce in Procura. Un esposto è stato presentato nella mattinata di ieri presso gli uffici della pubblica accusa di Brindisi. A depositarlo, l'avvocato Antonello D'Amico in rappresentanza di Francesco di Noia, presidente dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Tiro a Volo, avente sede proprio dinanzi alla zona verde interessata dal taglio della vegetazione, in piccolissima parte contestato nei giorni scorsi. La Forestale assieme a vigili urbani e carabinieri, previa consultazione delle mappe catastali e rilevazione a mezzo Gps, aveva infatti proceduto al sequestro di un'area vincolata di circa 400 mq su quasi 150 ettari interessati dall'attività di svellimento da parte dei proprietari dei terreni, inizialmente destinati ad arboricoltura. Alla base della richiesta d'indagini avanzate dal legale, alcune presunte incongruenze del sequestro. Su tutte un errore nel "quantum", nella misura, della superficie sequestrata. Secondo D'Amico e il suo assistito potrebbe esservi stato un errore nella misurazione dell'area da sottoporre a sequestro stante il mancato rispetto della normativa sui vincoli naturistici. In sostanza, nell'atto ricevuto ieri dalla Magistratura inquirente, si ipotizza che la porzione di terreno interessata da vincoli possa essere ben più estesa di quella su cui ora risultano apposti i "sigilli". Più estesa e non di poco, da 400 mq si passerebbe ad almeno 2 o 3 ettari di "verde tutelato", se la tesi avanzata dai proponenti si rivelasse rispondente alla realtà. Un altro punto è poi posto all'attenzione della Procura: la presunta destinazione dei terreni in questione all'installazione di impianti di produzione energetica alternativa. Secondo quanto sostenuto, infatti, il parco, in vendita su Internet assieme agli altri immobili di cui è pertinenza per 8,5 milioni di euro, sarebbe destinato a fine poco naturistà. Sul celebre sito ."eBay", dopo la presentazione di strutture e vegetazione vi sarebbe tale incentivo all'acquisto: "Disponibili ulteriori 108 ha di terreni destinati prevalentemente a pinete con una parte a bosco secolare, che può essere disboscato e venduto per installazione fotovoltaico (per i quali vi sono tante richieste). Esclusiva trattativa in loco". Altra questione: i terreni potrebbero aver cambiato la destinazione d'uso - da arboricoltura a verde protetto - in ragione di una mancata operosità, tutta da accertare, dei proprietari sugli stessi per un certo numero di anni. «Riteniamo che ci sia stato un macroscopico errore - afferma l'avvocato D'Amico - nella individuazione dell'area sottoposta e da sottoporre a sequestro che avrebbe dovuto interessare (planimetrie Putt alla mano) non solo 400 mq., ma un'area ben più estesa, già completamente disboscata, dell'estensione di almeno 2 ettari. Confidiamo, pertanto, nel fatto che la magistratura verifichi il caso con l'attenzione che merita, oltre alla esatta individuazione delle aree tutelate ed indiscutibilmente poste ai vincoli Putt. Una cosa è certa. Il diritto dei proprietari all'utilizzo e sfruttamento del terreno è sacrosanto ed insindacabile. È pur vero, però, che altrettanto sacrosanto è il diritto di una intera collettività di poter fruire e tutelare un patrimonio boschivo importante, quale quello di contrada Laurito, quantomeno nella parte in cui lo stesso sia riconosciuto come tale dalle leggi e dai regolamenti. Le iniziative intraprese e da intraprendere nascono, dunque, dall'auspicio che si possa arrivare ad ottenere la massima chiarezza su tutta la vicenda al fine di tutelare gli interessi e i diritti di tutte la parti coinvolte». Spetterà ora alla Magistratura fare chiarezza su un caso che, giorno dopo giorno, si scolora sempre più di verde per colorarsi di giallo.
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