Cosimo Patisso - Segretario PD Oria
giovedì 31 luglio 2008
Comunicazioni del segretario del PD di Oria in ordine alla TARSU
Cosimo Patisso - Segretario PD Oria
PARTITO DEMOCRATICO: PUBBLICAZIONE DETERMINA DIRIGENZIALE PER INCARICO A PROFESSIONISTA
In attesa che l’Amministrazione decida di pubblicare le delibere e le determinazioni, nessuno ci può vietare in qualità di Partito Democratico di Oria e di Gruppo Consigliare di rendere pubbliche le delibere in nostro possesso, naturalmente sino a quando Lor Signori continueranno a fotocopiare e dare gli atti ai nostri cinque consiglieri comunali, con la differenza che pubblicheremo “solo quelle che riterremo più interessanti”, a piccole dosi, diluite nel tempo, in modo da non sottoporre l’utente ed i cittadini elettori che leggeranno ad una profonda amarezza, un penetrante sconforto ed un immenso avvilimento.
Si coglie l’occasione per fare un invito anche a tutti gli altri consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione che per il ruolo che rivestono hanno la disponibilità delle delibere e delle determinazioni, e che hanno la volontà di trasparenza.
Ecco una determinazione a caso
Cliccare sopra l'immagine per ingrandire e poter leggere meglio.
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N.B.: mi sono permesso di evidenziare in rosso una vistosa discordanza. Il Sig. Cosimo Patisso è pregato di dettagliare meglio quali sono le lacune, che secondo il suo parere, presenta l'atto qui riportato. F/to: il gestore del blog.
PAESE CHE VAI ....CENSURA CHE TROVI.

PECHINO 2008: CINA CONFERMA, RESTA CENSURA SU INTERNET
(Red-Spr/Col/Adnkronos)
30-LUG-08 10:39
Fonte: ILTEMPO.IT
La delibera n°158 in data 8 luglio 2008 della Giunta di Oria..... un risultato lo ha ottenuto: NEL MIO BLOG NON SCRIVE ORMAI QUASI NESSUNO. Sarebbe antipatico da parte mia citarli tutti, sia coloro i quali si firmavano sia quelli che si celavano dietro un nickname. Io vado avanti. Vedremo..... Sono tranquillo, non cancello e non rinnego nulla di tutto ciò che ho finora scritto.
martedì 29 luglio 2008
LA PAROLA ALL'ESPERTO: cos'è un blog.
di MARINO NIOLA (Ordinario di Antropologia Culturale)
Più che un sistema di comunicazione, rivela spazi collettivi in una società che li ha ridotti.
Un po' circolo, un po' palcoscenico, un po' piazza, un po' sezione di partito.
Villaggio blog, vista sul mondo le nuove forme di dialogo "Dovessi spiegarti che cos'è il mio blog ti direi che è un luogo, riscaldato d'inverno ed areato d'estate, con un indirizzo e una buca delle lettere, finestre per guardarci dentro se passi nei pressi ed una porta aperta per entrare se ti andrà. L'insieme dei blog che leggiamo e di quelli che ci leggono è un villaggio particolarmente salubre fatto di abitanti che si siano scelti fra loro e non paracadutati lì dal caso". Parola di blogger.
È evidente che il blog è molto più di un sistema di comunicazione. È un angolo di mondo, avrebbe detto Herder. O una forma di vita, per dirla con Wittgenstein. In entrambi i casi uno spazio di condivisione simbolica caratterizzato dai suoi usi, costumi, sensibilità, abitudini, codici sedimentati - ma prima ancora creati - e da un linguaggio comune. I blog sono a tutti gli effetti le nuove forme di vita prodotte dalla rete, degli autentici angoli di mondo virtuale.
Certo che il blog è un luogo di confronto e di scambio di idee, informazioni, pareri, servizi, ma è anche di più, molto di più. Questa forma di diario in rete - il termine è la contrazione di web e di log che significa appunto diario ma anche traccia - sta dando vita a una nuova cartografia sociale. Fatta di punti di aggregazione fondati sulla circolazione delle opinioni.
Qualcuno li considera un po' come la versione immateriale dello Speaker's Corner, letteralmente angolo dell'oratore, di Hyde Park a Londra, dove chiunque può montare su una cassetta di legno a mo' di palco e predicare sul mondo in assoluta libertà. Occupando un angolo di spazio pubblico per dire la sua. Quella minuscola cassetta garantisce una sorta di extraterritorialità che consente a ciascuno di dire fino in fondo tutto ciò che pensa. A ben vedere il blog è proprio una occupazione di immaginario pubblico, una sorta di tribuna virtuale. E contribuisce a rivelare la forma dei nuovi spazi collettivi di una società che ha profondamente mutato le sue categorie spaziali e sta passando dalle divisioni alle condivisioni, dai luoghi tradizionali - territori fisici delimitati, confinati, sul modello delle nazioni - agli iperluoghi immateriali che ridisegnano le mappe del presente. Nuovo luogo della condivisione pubblica in un tempo caratterizzato dalla scomparsa progressiva dello spazio pubblico tradizionale: un po' circolo, un po' palcoscenico, un po' salotto, un po' sezione di partito, un po' piazza, un po' caffè. I diari in rete rappresentano modi diversi di sentirsi comunità. Non più comunità locali, e localistiche, basate sulla prossimità geografica, residenziale, cittadina, ma su forme inedite di appartenenza.
Ecco perché il blog non è solo uno strumento del comunicare, ma è una potente metafora del nostro presente in rapida trasformazione e un simbolo anticipatore del nostro futuro. A farne un mito d'oggi è proprio la sua capacità di dirci qualcosa di profondo su noi stessi, di mostrarci con estrema lungimiranza ciò che stiamo per diventare anche se ancora non lo sappiamo con precisione. Nei grandi cambiamenti epocali il mito, la metafora, il simbolo si assumono proprio
il compito di lanciare dei ponti verso quelle sponde del reale che ancora non vediamo ma, appunto, intravediamo. Anche se abbiamo già cominciato a viverci dentro istintivamente. In questo senso i comportamenti del popolo dei blog ci aiutano a cogliere quanto stiano di fatto mutando le stesse categorie di identità e di appartenenza: sempre meno materiali, sostanziali, fisse e sempre più fluttuanti, mobili, convenzionali.
E come sia cambiata la stessa nozione di luogo di cui viene oggi revocato in questione il fondamento primo, ovvero l'idea di confine naturale, in favore di quella di confine digitale. Il blog anticipa una realtà che non è più quella del paese, della città, del quartiere, della classe d'età, della famiglia, della parrocchia, del circolo. I bloggers si rappresentano come una comunità di persone che si scelgono liberamente e su scala planetaria. E in questa dimensione extraterritoriale intessono un nuovo legame sociale.
Comunità senza luogo? Niente affatto. È la vecchia nozione di luogo ad essere inadeguata. E assieme a lei quella apparentemente nuova di non-luogo che della prima non è che la figlia degenere. Perché è fondata su una idea pesante, solida, ottocentesca del luogo e della persona.
Un'idea che ha l'immobile solidità del ferro e non la mutevole fluidità dei cristalli liquidi. In realtà a costituire il tessuto spaziale, ieri come oggi, sono sempre le relazioni, mai semplicemente le persone fisiche. E oggi le relazioni sono sempre meno incarnate, sempre meno materializzate, ma non per questo scompaiono.
La liquidità della rete è la vera materia sottile della trama sociale contemporanea, e perfino di quella spaziale se è vero che oggi l'iperconnessione è il principio vitale che circola come sangue nel corpo del villaggio globale. I cosiddetti non-luoghi sono in realtà più-che-luoghi, super-luoghi, sono luoghi all'ennesima potenza, acceleratori di contatti, incroci ad alta densità, moltiplicatori di collegamenti tra bande larghe di umanità. È questa la cartografia wi-fi della nuova territorialità, la cosmografia del presente di cui Internet è il dio e Google è il primo motore immobile. Una rivoluzione recente ma che sta già cambiando il vocabolario dell'essere: dal to be al to google e, sopratutto, al to blog.
Non a caso bloggare è diventato un verbo. Il terzo ausiliare per chi è in cerca di casa, di lavoro, di visibilità, di posizione insomma. È la terra promessa degli homeless digitali, la nuova frontiera dei migranti interinali in cerca di hot spots, di porte wireless, di ambienti interconnessi. Un nuovo paesaggio fatto di camere con vista sul web. Proprio così una blogger definisce il suo miniappartamento virtuale. O un villaggio di villette monofamiliari dove si lascia sempre aperta la porta di casa perché chi ne ha voglia possa entrare a prendere un caffè. Altro che fine del legame sociale. La blogosfera è la traduzione della mitologia comunitaria nella lingua del web, la declinazione immateriale della società faccia a faccia: la nostalgia del paese a misura d'uomo in un download. Frequentare i blog serve, fra l'altro, a smontare molti dei luoghi comuni sugli effetti nefasti della digitalizzazione della realtà e sull'apocalisse culturale che essa comporterebbe. Fine della lettura, tramonto dell'italiano, declino dello spirito collettivo. In realtà questo sguardo luttuoso sul cambiamento lamenta sempre la scomparsa delle vecchie forme e proprio per questo fa fatica a riconoscere l'intelligenza del presente.
A parte quelli specializzati, espressamente attrezzati a luoghi di cultura, palestre di discussione critica, gabinetti di lettura, atelier di scrittura, i blog sono in generale delle officine stilistiche e retoriche in continua attività, dove la capacità di persuasione e l'estetizzazione della comunicazione hanno spesso un ruolo fondamentale. "Qui sul blog è tutta un'altra cosa. Scrivo in modo molto diverso da come scriverei su un diario. Le persone che mi conoscono commentano e dicono la loro, e i pensieri pubblicati sono molto più profondi".
Per quanto diversi fra loro, i blogger nascono dal linguaggio e vivono di linguaggio. Un regime democratico, dove ciascuno è opinionista nel libero mercato delle opinioni, senza gerarchie di posizione, senza ruoli, senza il peso dell'autorità. Dove ognuno è quel che scrive, dove tutti hanno pari facoltà d'interlocuzione. È la nuova utopia della libertà e dell'eguaglianza. Compensazione simbolica al malessere attuale della democrazia in carne e ossa.
Fonte: Repubblica (29 luglio 2008)
COMUNICATO DI ELISEO ZANZARELLI

Punto 1. Non è vero (formula familiare ai diretti interessati) che l’articolo 53 del decreto legislativo 165/2001 preveda la sola trasmissione al Ministero degli incarichi conferiti ai dipendenti del Comune. Il comma 14 del medesimo articolo, infatti, verso la fine, recita così: “sono altresì tenute (il riferimento è alle pubbliche amministrazioni) a comunicare semestralmente l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza, con l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi corrisposti”. Ciò, combinato con il disposto del successivo comma 15, conferma che l’amministrazione non potrebbe, ma continua a farlo, conferire incarichi esterni: “Le amministrazioni che omettono gli adempimenti di cui ai commi da 11 a 14 non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono”, recita nella prima parte il comma citato.
Espressioni quali “probabilmente non esperto nella materia giuridica” o, solo dopo correzione, “nella probabile ignoranza della normativa”, rivolte al sottoscritto, di certo non paiono appropriate quando chi ne faccia uso risulti palesemente nella cosiddetta “ignorantia legis”, che, come ben sapranno gli esperti di cui l’amministrazione si fregia e può avvalersi – ma di cui, quasi di sicuro, si suppone e spera, in questa occasione non si sarà avvalsa -, “non excusat”. Ignorantia legis non excusat - ossia non conoscere o ignorare la normativa non scusa, non perdona -, uno dei primi rudimenti che uno studente in materie giuridiche apprende non appena iscritto all’Università e che normalmente porta con sé anche dopo averla terminata.
Punto 2. In un passaggio del comunicato-colabrodo vi si trova questa frase: “Chiunque ne abbia motivo deve criticare l’operato di questa amministrazione, confrontandosi in ogni sede con i rappresentanti della stessa, che mai a nessuno ed in nessuna sede (anche su internet) hanno negato il dialogo, il chiarimento e il contraddittorio”. Non è vero. A parte tutte le volte in cui il sindaco, contattato da “certa stampa”, si è dichiarato indisponibile a dire la sua e si è trincerato dietro un seccato “no comment”, è sufficiente un solo esempio a smentire quel “mai a nessuno ed in nessuna sede”. Il riferimento al consiglio-lampo di qualche tempo fa viene spontaneo: anche lì ci fu apertura al dialogo ed al contraddittorio? Non saranno gli unici casi esemplificativi, i due succitati, ma sono ufficienti, ne sarebbe bastato anche uno solo, a smentire il “mai a nessuno”.
Punto 3. Non corrisponde al vero che “l’insinuante menzione (sempre per citare il comunicato) relativa alla circostanza che un consigliere di maggioranza collabori con lo studio dell’avvocato Annicchiarico” risulti totalmente irrilevante rispetto al contenuto dell’articolo.
Completezza dell’informazione, la chiamano. Consiste nel fornire ai lettori ogni dettaglio in possesso dell’estensore dell’articolo - anche se giornalista pubblicista, che male c’è? –, non solo di quelli convenienti o, peggio, ritenuti da alcuni più opportuni.
Inoltre, proprio a voler dirla tutta, se irrilevanza vi sia nello scrivere che l’incaricato è in studio assieme ad un consigliere di maggioranza (nomi e cognomi: l’avvocato Antonio Almiento, ex Udc in quanto da poco, insieme agli altri, fuori dal partito), forse più ve n’è nella parte del comunicato in cui l’amministrazione “presenta” lo stimato, ed indiscusso, professionista cui ha affidato l’incarico: “Il clamore che alcuni organi della stampa hanno voluto alimentare intorno alla vicenda relativa all’incarico legale conferito all’Avv. Pasquale Annicchiarico, conosciuto penalista e collaboratore universitario nelle facoltà di Giurisprudenza e Scienze della Formazione presso le sedi universitarie in Bari e Taranto, al fine di verificare se all’interno di alcuni siti internet (qualcuno al tempo anonimo) fosse lesa la reputazione e la pari dignità sociale degli organi dell’amministrazione comunale di Oria, nonché se fosse rispettata la normativa vigente in materia, non ha ragione d’essere”. Lunghezza del periodo a parte, che c’azzecca, direbbe qualcuno, quell’inciso in cui si accenna alle referenze del professionista? Le qualità, si ribadisce indiscusse, del legale dovrebbero forse far da scudo alle critiche mosse ad un provvedimento, esso sì, ai più parso di “dubbio gusto”? E poi, al di là di questo, quel tipo d’incarico avrebbe potuto essere assegnato a qualsiasi altro soggetto, anche con un curriculum più povero di quello dell’avvocato Annicchiarico, anche non esercitante la professione legale. Quindi, che c’azzecca? Come dire, sol perché l’incaricato è in gamba, fatto acclarato ed indiscusso, tutti zitti al posto proprio?
Punto 4. Lor signori del Palazzo, dimostrino la modalità non imparziale e comunque pregiudizievole di fare giornalismo. Dimostrino, se in grado, parzialità e pregiudizi di chi quell’articolo ha confezionato, in piena autonomia.
A meno che, come pure fatto con l’avvocato D’Amico, del quale è stata poco elegantemente scomodata finanche la signora (nomi e cognomi, l’avvocato Rita Labbro Francia, ex presidente di An orgogliosamente dimissionaria), anche qui non ci si riferisca a legami di parentela stretta, quasi che le posizioni critiche nei confronti del modo di far politica e di operare di alcuni, si ereditassero o si trasmettessero entro le mura domestiche. Ed in ogni caso, nessuno vieta al giornalista - anche ai pubblicisti, specie inferiore, chi ha da intendere intenda - di avere idee proprie, in linea o meno, rispetto ai fatti che va ad esporre nei suoi pezzi.
Dimostrino, se del caso e ove vi riuscissero, l’obbligo pendente in capo allo stesso estensore del pezzo incriminato di rivelare le sue fonti, che la normativa professionale (che strano, è la stessa anche per i giornalisti pubblicisti!) consente di tenere protette, cioè di non svelare, se non dietro richiesta di un magistrato ed in specifiche ipotesi.
Punto 5. Alcune cose, però, quel comunicato le chiarisce. Solo grazie ad esso abbiamo potuto apprendere che l’incarico conferito sarà “una tantum”, occasionale. Solo grazie ad esso si è potuto capire che gli amministratori si sono sentiti lesi da “Grande Fratello” e “Mimino’s Eleven”. Circostanze, queste, che la vaghezza obiettiva (o anche qui bisogna essere dei conoscitori eccelsi, a modo proprio, di pubblica amministrazione e diritto amministrativo per poter operare tali constatazioni?) di delibera e determina non avevano certo fatto intendere né sottintendere.
Punto 6. Scorrettezza. Il comunicato in questione indicato quale richiesta di rettifica ai sensi della legge numero 47 del 1948, quello contenente il “j’accuse” dell’attuale governo della città in danno di blogger e sottoscritto – riveduto e corretto -, prima ancora di essere inoltrato a firma del sindaco prima via fax poi via mail alla redazione del quotidiano “Senzacolonne” (su cui il pezzo era uscito il giorno precedente), è stato pubblicato on-line, sul sito Oria.info in un primo momento, addirittura sul sito istituzionale del comune (www.comune.oria.br.it) in un secondo, qui a firma dell’amministrazione tutta.
Punto 7. All’interno della nota diffusa per confutare quanto esposto nell’articolo evidentemente “scomodo”, poi propagatasi a “siti unificati” su quasi tutti i riferimenti web cittadini, l’amministrazione muove pesanti gratuite e del tutto ingiustificate illazioni all’indirizzo del sottoscritto, reo soltanto di aver documentatamente esposto un diffuso sentire, che non è escluso possa corrispondere al proprio.
Punto 8. Per la sequela di ragioni sovraesposte e per altri ordini di motivazioni ancora – di cui, se del caso, si avrà modo di discutere in separata e più appropriata sede -, il sottoscritto si riserva di intentare ogni azione esperibile a tutela di propria immagine, decoro, dignità e, non ultimo, onorabilità professionale.
Eliseo Zanzarelli, libero cittadino
PORTO TURISTICO DI CAMPOMARINO POSTO SOTTO SEQUESTRO
L'autorità giudiziaria di Taranto ha disposto il sequestro dell’intera area, in termini d’urgenza, alla fine delle indagini dei finanzieri dalle quali è emerso che il porto turistico risulterebbe privo delle autorizzazioni agli scarichi, previste dalla vigente normativa ambientale con riferimento alle acque reflue industriali, reflue domestiche, meteoriche di lavamento. Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno 0nline - 29/7/2008
APPROFONDIMENTI SUL BLOG PIAZZAPLEBISCITO
lunedì 28 luglio 2008
I RONDO' NEI PRESSI DI ORIA SONO REGOLARI ???
Dipartimento per i Trasporti Pubblici
Direzione Generale della Motorizzazione
Divisione VIII
Parere 15 maggio 2008
Oggetto: Circolazione su rotonde.
La realizzazione delle intersezioni a rotatoria è contemplata dal par. 4.5 delle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali” approvate con Decreto 19 aprile 2006 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. n.170 del 24.07.2006).
Trattandosi di intersezioni a raso, tale realizzazione non può essere indiscriminata, ma limitarsi alle tipologie di strade elencate nella Figura n.3 – par.3.
Essa è pertanto ammessa solo tra strade ad unica carreggiata e cioè extraurbane secondarie, strade locali extraurbane principali e strade urbane di scorrimento.
La circolazione sull’anello deve essere organizzata sempre su una sola corsia (e deve conseguentemente svolgersi in accodamento) come indicato nella Tabella n.6 par.4.5.2 .
La larghezza dell’unica corsia, appositamente prevista per consentire l’inserimento dei complessi formati da motrice e rimorchio, non giustifica la circolazione in affiancamento, né è prevista dalle norme citate la presenza di più di una corsia.
In base al diametro della circonferenza esterna, si distinguono rotatorie convenzionali (tra 40 e 50 m) compatte (tra 25 e 40 m) e mini rotatorie (tra 14 e 25 m): per sistemazioni con “circolazione rotatorie”, che non rientrano nelle tipologie di “intersezioni a rotatoria” descritte dal par.4.5.1 delle suddette norme, le immissioni devono essere organizzate con appositi dispositivi. F/to IL DIRETTORE GENERALE (Dr.Ing.Sergio DONDOLINI)
"QUELLA ROTATORIA NON E' SICURA AD UNA SOLA CORSIA"
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 7.11.2007
Una serie di considerazioni contenute in una lettera inviata al sindaco con la quale il dirigente della Polizia municipale «sommessamente» indica alcuni problemi legati alla recente realizzazione del rondò lungo la strada che collega la cittadina con Francavilla Fontana "Molto sommessamente sento il dovere di segnalare qualcosa riguardo la rotatoria realizzata all'incrocio per Francavilla". Inizia così la lettera che il comandante della Polizia municipale, cap. Emilio Dell'Aquila, ha inviato al sindaco per segnalare alcuni problemi che potrebbero venire a crearsi. "La rotonda in questione, costruita ultimamente dall'Amministrazione Provinciale di Brindisi sulla SP 51-Francavilla-Cellino (incrocio ex Mec Elettronica) - secondo Dell'Aquila -, appare non conforme ai principi generali di sicurezza, essendo la stessa progettata e realizzata "ad una sola corsia di marcia". «La rotatoria o rotonda o rondò alla francese - spiega il comandante - è un tipo di intersezione a raso (cioè senza cavalcavia) fra due o più strade. Assolve alla funzione di moderazione e snellimento del traffico. L'incrocio fra le strade è sostituito da un anello stradale a senso unico che si sviluppa intorno ad uno spartitraffico di forma circolare.
Contrariamente alle vecchie isole spartitraffico circolari, la nuova rotatoria funziona, con un controllo del flusso che avviene semplicemente dando la precedenza ai veicoli che hanno impegnato l'anello. A prescindere dal loro tipologia, il tipo di rotatoria più utilizzato in Italia è quello che si ispira al modello "francese", cioè caratterizzato dal diritto di precedenza per i veicoli che circolano all'interno della stessa. I veicoli in entrata, pertanto, debbono fornire la precedenza a quelli che già stanno transitando sulla rotatoria. Impegnando la rotonda fuori dei centri abitati (necessariamente a due corsie di marcia), bisogna mantenersi su quella esterna, occupando quella interna solo se su quella esterna un veicolo che precede ha già manifestato la a intenzione di uscire su un braccio dell'intersezione».
Alla luce di tali considerazioni, dunque, il comandante Dell'Aquila segnala quali potrebbero essere i problemi legati alla mancanza di una doppia corsia.
Terminato e giudicato insicuro quello sulla Oria-Francavilla, si attende per quello dell'incrocio della morte, Oria-Manduria
di Eliseo Zanzarelli, Il Gallo 15.12.2007-11.01.2008
Tema sicurezza stradale. Da ormai un mesetto abbondante è stato inaugurato ufficialmente il rondò sulla strada provinciale 51 Francavilla-Cellino, all'altezza dello svincolo per Oria. Non che ci fossero particolari difficoltà a rendersene conto sin da subito, ma col passare del tempo e soprattutto dei mezzi, ci si è maggiormente avveduti di come quella rotatoria non abbia risolto in toto i problemi di sicurezza di quel tratto stradale ad alta densità di traffico. Anzi. Già fece discutere il fatto che fossero stati quei lavori, anziché quelli presso il più pericoloso incrocio OriaManduria ribattezzato "della morte", ad essere per primi avviati. A lavori ultimati, però, diverse caratteristiche del rondò realizzato non hanno convinto e diversi cittadini hanno espresso il loro disappunto in proposito. Ad esempio, il Comandante dei Vigili Urbani di Oria, Emilio Dell'Aquila, ha fatto presente, attraverso una missiva fatta recapitare al sindaco Cosimo Ferretti ed all'Amministrazione provinciale, che quella rotonda, molto ampia e ad una sola corsia, metterebbe a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori. Infatti, normalmente i rondò presentano almeno due corsie di transito circolare a senso unico. L'unica corsia incriminata rappresenterebbe dunque un'anomalia nel progetto provinciale. Una rotatoria dovrebbe inoltre garantire, oltre che un maggior grado di sicurezza, una migliore fluidità di circolazione.
Cosa che qui non si verificherebbe: specie negli orari di punta, secondo quanto riferitoci, non sarebbe difficile imbattersi in code e rallentamenti, spesso provocati dai restringimenti di carreggiata realizzati. In molti si sono lamentati dell'eccessiva ampiezza dell'isola circolare - ben potrebbe al suo interno ospitare un campetto di calcio a cinque - che si ritorcerebbe a discapito dello spazio di transito degli automezzi - spesso mezzi pesanti di trasporto - costretti a sfiorare i pali della illuminazione stradale. Non piace neppure il fatto che detta isola sia sopraelevata dal manto stradale - perlomeno una trentina di centimetri - oltre il consueto, senza sfumature: bisogna fare attenzione a non danneggiare la fiancata del veicolo picchiando contro il bordo. Transitandovi attorno è già possibile scorgere i segni di qualche accidentale collisione, per non parlare dei residui lasciati dalle strisciate di pneumatici e cerchi. Qualcuno si è anche sbilanciato affermando che rispetto alla situazione attuale quella precedente costituisse un vero e proprio capolavoro di sicurezza e viabilità. Passando oltre, è attesa con ansia la conclusione dei lavori presso l'incrocio noto come "della morte", sempre situato lungo sulla stessa strada, già teatro, anche di recente, di svariate tragedie della strada. Numerose sono le vittime d'incidenti verificatisi all'altezza della Oria-Manduria, tratto ad alta densità e scorrimento, da anni abbandonato a se stesso, privo ormai di semafori e caratterizzato da scarsa visibilità. Da poche settimane è stato aperto il cantiere, che per forza di cose, manco a dirlo, aumenta la pericolosità dell'intersezione viaria, sia per i conducenti dei veicoli in transito che per gli operai al lavoro. Tuttavia, in questo caso il rischio provvisorio pare necessario, considerata la complessità strategica del sito, la cui messa in sicurezza è annoso argomento all'ordine del giorno. La speranza è ovviamente quella che qui davvero gli interventi progettati e finanziati dalla Provincia possano sortire gli effetti sperati. E' ancora vivo il ricordo della civile protesta inscenata da alcuni anonimi cittadini solo qualche mese addietro, all'indomani dell'ennesimo schianto. In quella occasione fu esposto e fissato nei pressi dell'incrocio uno striscione che recitava così: "Quante vittime ancora? Vergogna!!!".
QUANDO SI DICE: AMORE PER LA PROPRIA TERRA... LE PROPRIE RADICI
Ilaria Rochira
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Grazie a te Ilaria. Ho letto quanto segue sul Gazzettino.it del 9 luglio scorso:
ARTE - Unire arte, cultura e bellezza: è questa, da sempre, la "mission" che Anna Panozzo, titolare dell'Istituto Lilrose di largo Europa, ha perseguito con impegno in 50 anni di carriera. Così, all'alba del 51. anno di attività, Lilrose offre alla propria selezionata clientela un incontro con una giovane ma già affermata artista. È Ilaria Rochira, brindisina di origini greche trapiantata a Camposampiero, vincitrice del primo premio della sezione italiana alla Biennale di Malta, collaborazioni importanti (ad esempio con Palazzo Ducale a Venezia) ed esposizioni a Torino e Parigi. Ilaria Rochira e le sue opere saranno protagoniste di un pomeriggio "In compagnia del bello" in programma oggi alle 18.30 nei locali dell'Istituto in Largo Europa 16.
domenica 27 luglio 2008
ATTENZIONE NEL PERCORRERE VIA ISONZO (segnaletica carente)



Zitti.... mi raccomando.... non fiatate! Non sia mai! Mettetevi la mano vicino alla bocca e tacete. Siamo tutti sorvegliati! Il Grande Fratello ci ascolta. Chissà..... se criticare anche queste cose significa LEDERE LA REPUTAZIONE DI AMMINISTRATORI E FUNZIONARI COMUNALI e quindi rischiare una querela. E se siete giovani e dipendete economicamente dai genitori.... il vostro papà potrebbe dirvi:
sabato 26 luglio 2008
Il segreto di Pulcinella (di Antonello D’Amico)
PARTITO DEMOCRATICO ORIA - COMUNICATO STAMPA
Il Partito Democratico crede che non vi è organo più deputato del Consiglio Comunale a discutere dell’argomento, al contrario di quello che pensa, per esempio, l’assessore Angelo Mazza e “posta nei forum dei ragazzi”, ossia che convocare il consiglio comunale è un'azione di strumentalizzazione che potrebbe nuocere all’auspicata (auspicata da chi?) soluzione della vicenda. L’assessore Angelo Mazza suggerisce invece, un incontro “ristretto e riservato” tra l’amministrazione ed i responsabili dei blog. Altro che la tanto sbandierata trasparenza e correttezza. Si riporta stralcio di un recente documento dell’Amministrazione: “L'Amministrazione Ferretti rivendica il merito di avere sino ad oggi operato nel massimo e minuzioso rispetto della Costituzione, delle leggi e dei regolamenti e pretende che chiunque, giustamente o ingiustamente, intende criticarla faccia altrettanto.”
Il Partito Democratico di Oria conclude ricordando all’Assessore Angelo Mazza che per intanto Egli è un collaboratore del Sindaco e quindi non è deputato ad interferire con i lavori dei consiglieri e del consiglio comunale, e comunque non può trattare “ristrettamente e riservatamente” un argomento oggetto finanche di un'interrogazione parlamentare, a meno che Egli si, non voglia strumentalizzare politicamente i gestori dei forum e dei siti internet oritani. Della serie, prima ti “minaccio approvando la delibera n. 158 del 08.07.2008” e poi ti consiglio come “risolvere i problemi”.
Per correttezza e conoscenza allego lo stralcio del commento inserito (in oria.info) dall’Assessore Angelo Mazza: “ a completa disposizione di chiunque voglia contattarmi per qualsivoglia motivo: è per questo che ho pubblicato il mio numero di cellulare sul sito del Comune. Per quanto riguarda invece la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale presentata ... detto Consiglio è stato richiesto e si farà! Ma detta richiesta, pur legittima, appare un'azione di strumentalizzazione che a mio avviso in questo momento potrebbe nuocere all'auspicata soluzione della vicenda. Dimostrazione ne è il fatto che nella richiesta di convocazione non si propone una discussione sulla vicenda, bensì la revoca della delibera Suggerisco invece, raccogliendo l'invito fatto da Claudio qualche giorno fa, un incontro tra l'Ammninistrazione Comunale ed i responsabili dei siti e/o blog. Non come qualcuno ha detto nei giorni scorsi la solita parata pubblica di grandi discorsi e pochi fatti, ma un tavolo di discussione ristretto in cui ognuno potrà esplicitare il proprio pensiero e formulare le proprie proposte. Un tavolo ristretto, riservato, ma idoneo alla soluzione della questione ed alla distensione del clima pesante che si è creato.”
26 luglio 2008
COMUNICATO STAMPA SEGRETARIO PD ORIA
Ed oggi è successo l'irreparabile, il Sindaco è stato denunciato per violazione del decreto legislativo 152/06. E, soprattutto e purtroppo si difenderà con i soldi dei contribuenti.
Io lo so che in questi casi non puoi contare su qualche esponente di FARE VERDE, in altre faccende affaccendato, sempre assente negli episodi sopra citati, ma caro Sindaco, anche se so che questi sono semplici incidenti di percorso, ti voglio invitare per l'ennesima volta a dare un taglio a questo modo di amministrare: non perdere tempo, risorse, soldi ed energie, immagine e reputazione ad occuparti di problemi che non esistono (quali i siti internet), ma invita tutti i tuoi collaboratori e la tua maggioranza a PRODURRE. Cosimo Patisso - Segretario PD Oria.
Sindaco di Oria denunciato per una discarica abusiva
Ho già scritto qualcosa sul mio blog circa l'utilizzo di questi giovani: cliccare ==>QUI
Qualcun altro potrebbe aggiungere che anziché spendere 1500,00 per far sorvegliare i blog, si poteva dare incarico a qualche giovane disoccupato per fare una ricognizione del territorio comunale alla scoperta di eventuali discariche abusive.
venerdì 25 luglio 2008
EVVIVA L'IGNORANZA
"Occorre, peraltro, fortemente smentire quanto totalmente a sproposito è stato scritto da certa stampa, probabilmente nella ignoranza della normativa in materia, in ordine alla possibilità di assegnare l'incarico legale de quo al professionista, menzionando (si ribadisce a sproposito) l'art. 53 comma 15 del D. Lgs. n. 165 /2001. Invero, tale norma, con la sanzione che l'accompagna, non si riferisce in alcun modo al conferimento degli incarichi una tantum a privati esterni da parte della p.a, bensì come specificano i commi da 11 a 14 della stessa legge (in particolare il comma 12), al conferimento di incarichi agli stessi dipendenti interni dell'Ente nonchè alle consulenze ed alle collaborazioni continuative: “Entro il 30 giugno di ciascun anno, le amministrazioni pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare, in via telematica o su apposito supporto magnetico, al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, con l'indicazione dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo previsto o presunto.”
In ogni caso all'Avv. Annicchiarico non è stato conferito un incarico di consulenza continuativa, come si vorrebbe insinuare bensì, nel caso di specie, vi è stato solo ed esclusivamente il conferimento, una-tantum e occasionale, con un impegno di spesa prestabilito, di un incarico fiduciario ad un legale per prestazione d'opera intellettuale (regolata dagli artt. 2229 del cod. civ.), al fine di valutare la esperibilità di rimedi giudiziali in nome e per conto dell'Ente rispetto alle condotte attuate, fino a quel momento, all'interno dei siti web da visionare."
Il messaggio, a mio parere, è chiaro ed è il seguente: "CHI LA PENSA IN MODO DIVERSO E' IGNORANTE IN MATERIA".
Orbene fino ad oggi, secondo il Sindaco Ferretti hanno dato dimostrazione di esserlo: un quotidiano della provincia: SENZACOLONNE (leggere su oritanoblog), ed un parlamentare della Repubblica (On.le Salvatore Tomaselli, nella sua interrogazione parlamentare cosi scrive: "detto incarico consulenziale si configura come illegittimo alla luce del Decreto Legislativo 165/2001 che vieta esplicitamente alle amministrazioni, come nella fattispecie lo stesso Comune di Oria, che non adempiono alla pubblicazione delle consulenze precedentemente affidate di poterne assegnare di nuove, come si evince dall’elenco pubblicato sul sito ww.innovazionepa.gov.it;.")
Mi permetto di formulare solo un quesito. A prescindere degli effetti della normativa citata sul caso in questione (ovvero possibilità o meno di poter conferire l'incarico legale in parola) l'amministrazione, aveva o non aveva l'obbligo di segnalare a Roma gi incarichi degli anni scorsi di consulenza e collaborazioni continuative a privati esterni, nonché a dipendenti pubblici esterni? Confrontate discussione in forum ww.oria.info CLICCARE_QUI Se non erro al Comune di Oria abbiamo avuto sia gli uni che gli altri, oltre che ad un dipendente del Comune di Latiano che espletava servizio part-time presso l'ufficio Personale del nostro Comune. E se inadempienza vi è stata.... il Comune di Oria sta già avendo conseguenze? Quali incarichi aveva in agenda di assegnare l'amministrazione, che ora non potrà più assegnare? Un esempio fra tutti: possiamo sapere la situazione della Biblioteca Comunale?
Tornando nello specifico della delibera. Il comunicato così recita: "il conferimento, una-tantum e occasionale, con un impegno di spesa prestabilito, di un incarico fiduciario ad un legale per............ al fine di valutare la esperibilità di rimedi giudiziali in nome e per conto dell'Ente rispetto alle condotte attuate, fino a quel momento, all'interno dei siti web da visionare."
Scusate la mia ignoranza: fino a quale momento? Quello della delibera, quello della determina, quello in cui è stato affidato l'incarico...... quale? Voi lo sapete? E quali sono i siti da visionare? Io sono o non sono fra questi? Ho o non ho il diritto di saperlo? E se hanno controllato o stanno controllando pure avrò il diritto di sapere l'esito anche nel caso dovesse risultare negativo?
Io sarò pure ignorante..... e se ciò significa differenziarsi dal Sindaco e da chi lo sta consigliando.... voglio continuare ad esserlo, ma questa benedetta delibera a mio parere fa acqua da tutte le parti e bene farebbe il Sindaco ed i "suoi" a tacere, poiché più tentano di chiarire più si "scoprono".
MEDITIAMO GENTE ...... MEDITIAMO.
giovedì 24 luglio 2008
SORVEGLIANZA SPECIALE AI BLOG CON I SOLDI DEI CITTADINI (la parola a.....)
mercoledì 23 luglio 2008
LE VERITA’ DEI CINQUE CONSIGLIERI “NELLA DIMORA DEL PDL”
Leader è colui che riesce a indicare la meta tenendo presente le innumerevoli spinte che vengono dal basso; leader è colui che ha la capacità di essere un mediatore in grado di trovare il consenso, la strada che permetta a tutti raggiungere gli obiettivi che sono stati proposti.
Il termine leader è stato utilizzato in maniera impropria in un volantino a firma del Sindaco, degli 10 Consiglieri comunali della sua instabile e povera maggioranza e dai suoi assessori per colpire i 4 Consiglieri Comunali che hanno avuto il coraggio di dire BASTA ai ricatti e, soprattutto, il Consigliere Comunale Pomarico che non ha mai accettato neppure di udirli tali ricatti, riaccendendo toni e clima da campagna elettorale.
L’uso del termine nel volantino del Sindaco evidenzia ancora di più la grande carenza di un vero leader in quella maggioranza “dell’ultimo uomo” che sta lentamente facendo sprofondare il Comune di Oria in una paralisi Amministrativa da cui, difficilmente, ne verrà a capo e che smaschera le incapacità di un Sindaco che ha perso di vista gli obiettivi e non è in grado di mantenere le promesse fatte agli elettori nel maggio del 2006.
Si comprende così anche il motivo dell’uso nel volantino da parte del Sindaco della parola “bugia” e “bugiardi” rivolte a chi ha il coraggio di dire la verità, solo per mascherare invece le sue “bugie” con le gambe corte che molto presto saranno svelate dai fatti.
È, allora, il caso che i cittadini di Oria sappiano che nel Luglio 2006 è stato deciso di posticipare di ben 6 mesi i pagamenti di alcune fatture emesse da ditte per lavori svolti al Comune per un totale di circa € 2.000.000,00 con la motivazione di non poter sforare il patto di stabilità dell’anno in corso al fine di provvedere nell’anno 2007 alla realizzazione di concorsi pubblici, mobilità, progressioni verticali, stabilizzazioni ed altro, al fine di dare alla macchina Amministrativa il personale occorrente per svolgere al meglio la propria attività ed ai cittadini assicurare i servizi che una Pubblica Amministrazione deve svolgere per legge.
Da qui sono iniziati i veri problemi del Sindaco Ferretti, che ha dato così prova di non essere un “leader” o meglio di rappresentare l’opposto di un leader.
Si fa notare che già dopo alcuni mesi dalle elezioni,ben due Consiglieri si sono tirati spontaneamente fuori dalla maggioranza al governo della Città, in quanto notavano la presenza di troppe “persone” che volevano, senza titolo alcuno, avere il ruolo di leader e comprendevano l’incapacità del Sindaco (che non ha mai mosso un dito per far rientrare i problemi tra consiglieri)
di gestire e coordinare la situazione.
Sta di fatto, che dal 01 Gennaio 2007 al 30 Maggio 2008, l’amministrazione del Sindaco Ferretti non ha proceduto minimamente ad attuare NULLA di quanto promesso: non ha provveduto a effettuare i concorsi pubblici, non ha fatto uso della mobilità (anzi, una sola non in linea con le normative vigenti), non c’è stata nessuna progressione verticale (malgrado tanti dipendenti aspettano da anni il riconoscimento delle mansioni realmente svolte), non si sono stabilizzati le diverse persone che lavorano da anni per conto del Comune, lasciando naufragare anni di esperienza e di impegno per il bene della Città.
Per la verità bisogna dire che, per alcuni bandi di concorsi pubblici, sono stati approvati atti di indirizzo con apposite delibere di Giunta nel dicembre 2007, ma ad oggi, non si sa per quale motivo, non sono stati portati a termine né che fine abbiano fatto detti atti di indirizzo (vedasi manifesti stampati e mai affissi).
Forse gli “pseudo-leader” (Consiglieri di maggioranza – Assessori - Sindaco) hanno