mercoledì 6 gennaio 2010

Nella giornata del 5 gennaio in Gioia del Colle è stata ricordata la figura del brigante Romano.

(Foto tratta da: www.ilportaledelsud.org)

Pasquale Domenico Romano, ex sergente borbonico, gagliardo giovane di Gioia del Colle, è da taluni ritenuto un eroe per aver centocinquant’anni fa, combattuto e dato la vita per scacciare i Piemontesi dal Meridione d'Italia e riportare i Borboni sul trono. In una parola, Romano era un Brigante e alcune cronache di allora ci riportano che in questa zona del Salento (Oria compresa) con le sue bande seminò il terrore e si rese responsabile di numerosissimi reati fra omicidi, rapine, grassazioni, estorsioni, sequestri di persona, incendi, furti di bestiame, resistenza e tentati omicidi alla forza pubblica. Le bande al suo comando prediligevano attaccare la Guardia Nazionale ed esponenti liberali. Il 23 ottobre 1862 una sua banda al comando dei suoi luogotenenti Laveneziana e Valente (cognome anche oritano) attaccò la Guardia Nazionale di Cellino San Marco e di San Pietro Vernotico: "tre militi vennero uccisi perché portanti -il pizzo all'italiana-; nove sfregiati, secondo il costume brigantesco, con l'asportazione di un lembo dell'orecchio, per essere così pecore segnate". In novembre la banda Romano attaccò Erchie, ed invase Grottaglie e Carovigno. Per approfondire cliccare: A, B e C.
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