lunedì 31 marzo 2008

DAL DISGUSTATO SPECIALE: ASSENZA DI PARCHEGGI LIBERI AEROPORTO BRINDISI


Caro sig.arpa scrivo la presente per consigliare a te a tutti i tuoi lettori di munirvi di monete se vi capita di accompagnare parenti o amici all'aeroporto "Grande Salento" di Brindisi, poiché non esiste nemmeno un parcheggio AGGRATISI, sono tutti a pagamento e pure salati.... le foto parlano chiaro. A meno che.... a meno che.... come indicato dalle foto non vi recate a Brindisi su un mezzo a due ruote..... solo così vi sarà consentito parcheggiare senza pagare. A mio parere è proprio uno schifo!!! Dovrebbe esistere un'aliquota di parcheggio NON A PAGAMENTO. P.S.: carino il look dell'aeroporto.

RIPETITORI TELEFONIA MOBILE A MESAGNE

QUALCUNO HA SCRITTO CHE A MESAGNE UN RIPETITORE E' STATO MESSO ADDIRITTURA NEL CIMITERO. SE E' QUELLO CHE VEDETE NELLA FOTO DICO CHE NON SI TROVA ALL'INTERNO, MA A RIDOSSO, ALLE SPALLE DEL CIMITERO.

DAL DISGUSTATO SPECIALE: PLANCE MANIFESTI ROTTE E ....DEGRADO





Queste immagini parlano da sole. Siti: Via Francavilla e Piazza Ippocrate. Spettacolo degradante. Costa tanto comprare qualche foglio di lamiera e farlo saldare a quelle plance di manifesti??? Sentiamo tante lamentele per mancanza di spazi per le affissioni!!! Le prime tre foto, sono relative a Piazza Ippocrate, si intravede un pezzo di aiuola. Quella piazza è veramente uno schifo. A quando una sistematina???

VANDALI O LADRI? LA SETTIMANA SCORSA AL CIMITERO MONUMENTALE DI ORIA


In questi giorni ho avuto problemi col PC e non ho potuto inserire una notizia che sapevo già da sabato scorso. Nel cimitero monumentale di Oria in azione vandali e/o ladri. Hanno danneggiato varie cappelle (e non una come dice l'articolo sottoriportato). Sopra: la foto di un danneggiamento.
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Fonte: brundisium.net
Oria, 31/03/2008
Danneggiata cappella gentilizia all'interno del cimitero.La delinquenza non si ferma nemmeno davanti alle tombe dei defunti. Danneggiamenti sono stati commessi da ignoti nelel cimitero di Oria (Brindisi). I malviventi hanno agito senza remora alcuna e, dopo essersi introdotti nel cimitero, hanno forzato la porta di una cappella gentilizia, hanno prelevato la cassetta delle offerte e danneggiato dei corcifissi ivi esistenti.Un'azione che lascia attoniti non tanto per l'irrisorio ammontare dei valori contenuti nell'oggetto trafugato quanto per il luogo, per le circostanze dell'atto vandalico e, soprattutto perchè non è la prima volta che accade in provincia di Brindisi. Poco tempo fa, due atti simili sono stati perpetrati nei cimiteri di S. Pietro Vernotico e San Vito dei Normanni. Difficile pensare che il furto , una donna di 67 anni. I Carabinieri della stazione di Oria, chiamati ad indagare sul caso, vaglieranno l'ipotesi che l'insolito atto delinquenziale sia stato commissionato da qualcuno che volesse colpire i proprietari della cappella oppure che possa rientrare tra quelli effettuati da gente legata al variegato, e spesso sconosciuto, mondo del satanismo e del paranormale. Ore.Pi.

RICHIESTA DI TRASMETTERE I LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA SU RADIO ORIA



STRALCIO CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 FEBBRAIO 2002
PUNTO NR. 4: “Trasmissione diretta radiofonica del Consiglio Comunale – Approvazione disciplinare e modifica Regolamento Funz. Consiglio Comunale – Determinazioni (Arg. Prop. Dal Consigliere Carucci Roberto del gruppo Progetto Oria)”.

PRESIDENTE L’argomento numero 4 è la seconda proposta presentata dal gruppo ProgettOria e riguarda la diretta radiofonica del Consiglio Comunale. Il movimento politico ProgettOria propone l’approvazione di un disciplinare per la diretta radiofonica. Se il Consigliere Carucci vuole illustrare questa proposta, prego.

Consigliere CARUCCI La proposta risponde ad un’esigenza diffusa in città. Molti cittadini che non possono, per ovvi motivi, partecipare alle sedute del Consiglio Comunale chiedono - questo credo che possa risultare a tutti - di poter ascoltare, come si faceva un tempo, il Consiglio Comunale su Radio Oria. Come movimento politico abbiamo deciso di presentare questa proposta - all’epoca ancora ignari della fine che avrebbero fatte le nostre proposte - per tre obiettivi: quello di soddisfare una diffusa richiesta da parte della cittadinanza; quella di responsabilizzare, sotto certi aspetti, i Consiglieri Comunali perché è ovvio che di fronte a 12-15 persone ci si può comportare in un certo modo, se sappiamo che tutta la città ci ascolta forse possiamo essere più attenti e più partecipi ai lavori del Consiglio Comunale; e poi, ovviamente, anche per far sì che Radio Oria, che un tempo era una cosa importantissima per tutta la città, possa rivalutarsi e possa garantirsi l’esistenza in vita. Se non sbaglio quest’anno ricorrono i 25 anni dell’apertura di Radio Oria; quindi penso che con i dovuti limiti e prescrizioni sia il caso di cercare di far sì che Radio Oria possa continuare ad esistere. La proposta di delibera si articola in due punti principali. Il primo punto è una modifica al Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, cioè si prevede esplicitamente che le sedute del Consiglio, ove possibile, vengano trasmesse in diretta radiofonica ed all’uopo il Consiglio approva uno schema di disciplinare che poi gli uffici potranno adottare per sottoscrivere una convenzione con il rappresentante legale dell’emittente. Io non dò lettura del disciplinare; è stato letto - se ricordo bene - in una commissione che abbiamo fatto a metà dicembre. La caratteristica un po’ particolare del disciplinare è quella di prevedere che ai costi che, ovviamente, derivano dalla necessità di trasmettere i Consigli Comunali per radio, perché è ovvio che bisognerà prevedere un compenso che io ho previsto, ma è chiaro che tutto poi sarà rimesso alle determinazioni degli uffici, a fronte, dicevo, di questa spesa da sostenere si può prevedere, in maniera innovativa, che la trasmissione in dirette radiofonica dei Consigli Comunali possa essere sponsorizzata da imprenditori privati. A questo scopo potrebbero essere fatti degli avvisi da parte del Comune dicendo che è intendimento dell’Amministrazione consentire la sponsorizzazione delle trasmissioni del Consiglio Comunale, quindi, si potrebbe prevedere, come è scritto nel disciplinare, che prima della trasmissione in diretta dei Consigli Comunali vengano fatti degli spot a favore degli imprenditori che accetteranno di sponsorizzare il tutto. Non entro nei dettagli perché abbiamo già discusso in commissione, siamo abbastanza avanti con l’orario e quindi lascio spazio agli interventi dei Consiglieri e vediamo un po’ cosa ne viene fuori.

PRESIDENTE Ha chiesto di parlare Viapiana dei C.C.D..

Consigliere VIAPIANA Signor Sindaco - mi dispiace che sia assente per motivi certamente di salute - signor Presidente, signori Consiglieri, la proposta del Consigliere dottor Carucci ripropone, in sostanza, esperienze già fatte disciplinate da convenzione ma conclusesi con esiti insoddisfacenti per almeno due ragioni. Primo: le trasmissioni radiofoniche della sala consiliare veicolavano polemiche urlate e confuse; scontri violenti e retorica indisponente. Secondo: nelle interviste domenicali il Sindaco, facilmente irritabile di fronte alle critiche, si mostrava più uomo di parte che Sindaco della città. Malgrado ciò, noi continuiamo a credere convintamente nella necessità di sollecitare anche l'informazione radiofonica, l’impegno civico sociale e politico dei concittadini che è autentica garanzia di partecipazione democratica al servizio dell’interesse pubblico. Siamo, quindi, disponibili ad un riesame critico e documentato dei rapporti tra il Comune e la Radio Locale 104 ed insieme ad una seria discussione della proposta Carucci che, nel contesto di tali rapporti, ha la sua giusta collocazione. Per quanto riguarda i rapporti tra il Comune e la Radio 104 nelle nostre ricerche archivistiche, alquanto faticose, per gli anni successivi al 1993 risulta che la concessione dei locali a Radio Oria104 è attestata dalla deliberazione di Giunta numero 307 del 7 aprile 1987, con la quale si concedevano in uso gratuito a Radio Oria i locali in via Papa Todaro sottostante la sede municipale che dovevano essere riconsegnati quando il Comune li avesse richiesti. Ricordiamo a tal proposito che la sede municipale era stata trasferita nel 1985 da Palazzo Martini al nuovo Municipio. Nel medesimo anno 1987 con la deliberazione di Giunta 1155 del 31 dicembre fu approvata la convenzione fra il Comune e l’emittente locale 104 alla quale venne erogato, nello stesso tempo, il contributo di lire 1.200.000 lire. Per 1988 e successivi, qualora non vi dovessero modifiche nei termini degli accordi e vigendo la citata convenzione, nei primi nove articoli di detta convenzione sono precisati gli obblighi della Radio relativi alla varia informazione ed alla trasmissione dei lavori delle adunanze consiliari. La predetta deliberazione numero 1155 del 1986 è il punto di riferimento di altre deliberazioni di Giunta riguardante Radio Oria 104 fino al 1993. In tale deliberazione l’entità del contributo comunale è sempre determinata nella misura di 1.200.000 lire. Dalla comunicazione del 15 gennaio 1997, protocollo numero 617/6, risulta che tra l'ufficio relazione col pubblico e l’emittente 104 era stata concordata, sulla base dell’articolo 3 della citata convenzione del 1987, l’intervista domenicale al Sindaco. Nel 1997, dunque, la convenzione fu espressamente richiamata ed anche nell’ottobre del 1998 essa continuò ad essere operante come attestato dalla determinazione numero 1080 del 22 ottobre 1998, anche se il contributo comunale per il 1997 venne ridotto a lire 840mila, perché la radio non aveva eseguito tutte le prestazioni dovute. Dopo questa determinazione del 1998 non siamo riusciti a trovare altre notizie. A questo punto va inserita la proposta Carucci nella quale, peraltro, non si fa alcun riferimento alla convenzione del 1987 e ciò fa sorgere qualche dubbio: come si pone la proposta Carucci del 2001 rispetto alla convenzione del 1987? La sottintende o la ignora? Non la ritiene più valida in tutto o in parte o la si inserisce? Ed ancora. Il Consigliere Carucci considera ancora valido l’accordo particolare del 1997 con l’intervista al Sindaco o no? Si tratta di un’esperienza recente ben nota ad Oria. Dopo aver richiamato, brevemente, i momenti e gli aspetti salienti del rapporto tra il Comune e Radio Oria 104 passiamo ora all’esame della proposta Carucci. Un esame qui limitato ad alcune osservazioni critiche piu' rilevanti, sia per ciò che riguarda la bozza di deliberazione, sia per quanto riguarda il testo della convenzione. A): la bozza di deliberazione. Non ravvisiamo alcun bisogno di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale per una convenzione con l’emittente locale. Non esageriamo. Diamo alle cose l’importanza che hanno sul piano dell’interesse pubblico e non vi è nessun bisogno, per ovvie ragioni, di rendere l’eventuale provvedimento immediatamente eseguibile, anche perché in una possibile convenzione dovrebbero essere inserite alcune condizioni preliminari perentorie, irrinunciabili, tutelate da sanzioni adeguate e precise. B): la convenzione o disciplinare. Noi riteniamo che l’organizzazione della pubblicità riguardante solo Radio Oria, perciò escludiamo tanto il marchio o logotipo, nell’eventuale sponsor uno o più di uno nel manifesto di convocazione del Consiglio Comunale quanto l'iscrizione di ulteriore entrata nel bilancio preventivo. Inoltre, poiché la diretta costerebbe di più ed avrebbe un numero di ascoltatori non superiore a quella della differita, noi propendiamo per la differita. Per questi ed altri motivi che potranno essere chiariti successivamente non accettiamo la proposta Carucci ed alle precedenti osservazioni aggiungiamo, per completezza del discorso, le note seguenti. Prima nota: il Presidente del Consiglio, signor Cosimo Ferretti, vista la proposta Carucci del 17 agosto 2001 in piena estate ha inviato il 21 settembre 2001 una richiesta a Radio Oria per avere informazioni sulla titolarità della concessione; sulla iscrizione del registro nazionale delle imprese radiotelevisive; sul codice fiscale e sulla partita I.V.A., nonché sulla concessione per la Puglia. Dalla risposta di colui che si dice direttore di stazione, che non sappiamo se sia anche il rappresentante dell’emittente risulta che la Radio suddetta, almeno fino al primo ottobre 2001, data della risposta, era in attesa di concessione; che il registro delle imprese radiotelevisive era rimasto solo sulla carta; che la radio, essendo un’azienda commerciale possiede la partita I.V.A. che anche per la concessione sull’ambito regionale era in attesa di concessione. L’unico dato certo, come si vede, è la partita I.V.A.. Seconda nota: Radio Oria 104 e Teleradio Città Bianca di Ostuni hanno installato sui lastrici solari di Palazzo Martini le loro antenne una delle quali alta più di 20 metri, ben visibile da via Piave e da via Papa Todaro non sappiamo a quando risalgono tali installazioni, né sappiamo se siano state regolarmente autorizzate, a quale condizione e fino a quando. Il Palazzo Martini è un bene pubblico di interesse storico ed artistico soggetto a regime giuridico dei beni demaniali destinati ad essere utilizzati dall’intera collettività. Pertanto, la tutela dei beni nel tutto e nelle singole parti spetta all’autorità amministrativa. Di questa tutela si occupa la Legge primo giugno 1939 numero 1089 che negli articoli 21 e 22 indica le norme per salvaguardare la prospettiva e la luce e né siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro. Ciò che ora sto per dire è molto importante. Col Decreto Legislativo 20 ottobre 1998 numero 368 è stato istituito il nuovo ministero per i beni e le attività culturali, il quale provvede - fra l'altro - alla promozione della cultura urbanistica ed architettonica, articolo 2, comma 2, lettera d). Nel precedente Decreto Legislativo 31 marzo ‘98 numero 112, articolo 152, comma 3, tra i compiti di valorizzazione dei beni culturali si legge: lettera a): miglioramento della conservazione fisica dei beni e della loro sicurezza, integrità o valore; lettera b): diffusione della loro conoscenza anche mediante riproduzione. Immaginatevi voi una riproduzione del Palazzo Martini con quelle antenne! Lettera c): studi, ricerche, iniziative scientifiche in collaborazione con Università ed Istituzioni Culturali e di ricerca; infine, nell’articolo 11 lettera a) del nostro statuto perfezionato da poco tempo e regolarizzata dal Segretario Generale e dal dipendente Cosimo Schirinzi si pone in rilievo la necessità di un collegamento armonico tra il centro storico ed il tessuto urbanistico. Con ciò che si è detto, viene ribadita l’assoluta incompatibilità tra le antenne ed il Palazzo Martini e si comprendono anche le ragioni che hanno indotto il nostro Sindaco ad emanare come capo dell’Amministrazione e non come ufficiale di governo le due ordinanze del 24 e 27 ottobre 2001 aventi per oggetto la rimozione delle due antenne, quella oritana e quella ostunese. Tali ordinanze non sono state ancora eseguite probabilmente perché il Sindaco ha voluto benevolmente concedere una proroga affinché le due emittenti potessero organizzarsi. Sono trascorsi tre mesi e mezzo, però le antenne sono ancora lì dove erano. La certezza del diritto, il rispetto delle leggi, la coerenza tra gli scritti e gli atti e la consapevolezza degli impegni assunti per la realizzazione di progetti elaborati a livello scientifico impongono che si stabilisca oggi stesso il perentorio termine di scadenza per la rimozione ed il trasporto delle antenne in altro luogo fuori dal centro storico. Noi siamo disposti a concedere un’ultima proroga entro il 30 marzo prossimo venturo; cinque mesi per organizzarsi sono più che sufficienti. La rimozione delle antenne entro il termine stabilito con la riconsegna dei locali liberi da cose e persone è per un verso una conseguenza imposta dalle leggi; difatti questi locali noi li possiamo utilizzare per l’Ufficio Agricoltura oppure per l’Acquedotto Pugliese oppure per uffici amministrativi. Ordinanze del Sindaco. Per un altro verso essa è la condizione preliminare fondamentale, irrinunciabile, improrogabile, sia per un’eventuale riconferma della precedente convenzione o per proposte di nuovi accordi con radio Oria104; sia per una nuova convenzione con la stessa Radio anche sotto altro nome e/o titolarità legale e tecnica; sia con qualsiasi altra emittente locale o di altri paesi. La presenza delle antenne su Palazzo Martini nuoce particolarmente alla tutela ed alla razionale valorizzazione del Palazzo che va consegnato nella sua integrità, tanto sul piano dell’architettura, cioè come edificio di interesse storico ed artistico, quanto sul piano dell’urbanistica, ossia nella duplice prospettiva del piano di recupero del centro storico e del Piano Regolatore Generale. Come edificio in sé il Palazzo Martini ha il suo valore artistico perché è uno dei palazzi più belli dell’architettura oritana, ma ha pure il suo valore storico soprattutto perché dalla metà degli anni Trenta alla metà degli anni Ottanta del ‘900 esso è stato per mezzo secolo il nostro Palazzo di Città; la sede del nostro Municipio nel periodo monarchico prima ed in quello repubblicano dopo. Il professore Malva, che è assente, ben consapevole del valore e del significato dei beni e delle attività culturali, ha avviato da Assessore il processo di tutela, restauro e valorizzazione del nostro Palazzo di Città laddove è nata ed è cominciata a maturare la democrazia in Oria. Se si coglie lucidamente il ruolo del Palazzo Martini entro il futuro contesto del recupero del centro storico e dello sviluppo urbanistico della città, ci si rende conto agevolmente che la cultura architettonica ed urbanistica, accortamente adeguata alla nostra realtà contribuisce a realizzare e prefigurare nuovi scenari che coinvolgono insieme Enti Locali, istituzioni di ricerca sovrintendenze regionali ed università, ed in questa direzione va il progetto Dedalo che vede consociati Oria con altri Comuni, il Pastis C.N.R., la Cittadella della Ricerca, la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Bari e la Facoltà dei Beni Culturali della Facoltà di Lecce. In questo progetto due sono i grandi pilastri sui quali poggia una varia attività promozionale: Monte Papa Lucio come arca del parco archeologico e Palazzo Martini come sede del museo della Cultura Messapica. I lavori di ristrutturazione e restauro del Palazzo Martini sono in corso ed il Sindaco li controlla personalmente. Giunti alla fine, ci auguriamo di aver offerto a questo Consiglio precisi riferimenti documentali e normativi nonché argomenti ed argomentazioni utili per rendere conto delle ragioni per le quali non accettiamo la proposta Carucci, alcuni particolari della quale, peraltro, se il Consigliere Carucci fosse d'accordo, potrebbero essere accolti in una proposta integrata di convenzione che noi stiamo già predisponendo. Come ieri, a proposito della discarica, abbiamo dato prova del nostro interesse a tutelare i beni ambientali, così oggi, a proposito delle antenne, dimostriamo, coerentemente, di voler tutelare i beni culturali. Un comportamento diverso sarebbe manifestamente contraddittorio: gli uni e gli altri appartengono all’intera collettività.

PRESIDENTE Grazie al Consigliere Viapiana. Aveva chiesto di parlare il Consigliere Sorrento.

Consigliere SORRENTO Signor Presidente, signori colleghi, pubblico, buonasera. Io voglio dire solo due parole, sarò breve. Premesso che io personalmente ed il Partito che rappresento siamo, così come l’ha precedentemente riferito il collega Viapiana, favorevoli alla trasmissione in cronaca diretta o differita dei lavori del Consiglio Comunale presso la nostra emittente locale, però in sede di commissione consiliare ho sollevato alcune perplessità che poi, dopo un’attenta verifica, ho appurato essere reali ed adesso spiegherò quali. Trattandosi la trasmissione in cronaca diretta o in differita dei lavori del Consiglio Comunale essere un servizio di pubblica informazione a tutti gli effetti, cioè vera e propria, prevederebbe, da parte dell’emittente radiofonica locale, la registrazione della testata giornalistica presso il Tribunale, in questo caso, di Brindisi. Cosa questa che non c’è, almeno stando alla documentazione pervenuta nel fascicolo a disposizione dei Consiglieri Comunali. Ma non tanto per la mancata registrazione a tutt’oggi di una testata giornalistica che tutelerebbe un po' tutti, manca la figura del direttore responsabile. Il direttore responsabile è colui al quale la Legge attribuisce quella figura di garanzia per tutti. Funge da garante per la radio, funge da garante, in questo caso, per l’Amministrazione e funge soprattutto da garante per i cittadini. Infatti, se noi pensiamo che durante i lavori del Consiglio Comunale potrebbe essere diffamata una persona, la cui persona potrebbe poi esporre denuncia, chiaramente saremmo coinvolti in primi persona sia la Radio, che in quel momento trasmetterebbe un servizio pubblico, un’informazione, ma soprattutto noi come amministratori. Pertanto, i cittadini soprattutto e noi amministratori non saremmo tutelati sufficientemente di fronte a questo fatto. Io poi voglio integrare, siccome sto considerando un aspetto diverso da quello che ha considerato il collega Viapiana, stando così le cose io faccio proposta al Consiglio Comunale che la direzione, l’editore della Radio Locale, faccia pervenire - se ne è in possesso - la relativa documentazione attestante la registrazione di una testata giornalistica, può darsi pure che ce l’abbia e che non sia pervenuta nella nostra documentazione; faccia pervenire la reale registrazione presso il Tribunale di Brindisi e produca la reale documentazione. Noi poi siamo disponibili ad esaminare la proposta fatta dal Consigliere Carucci. Grazie.

PRESIDENTE Grazie al Consigliere Sorrento. La parola al Consigliere Pescatore.

Interviene il Consigliere Pescatore fuori microfono.

PRESIDENTE Rinuncia. Ci sono interventi?

Consigliere CANIGLIA Grazie Presidente . A me è parso di capire dal dibattito di questa sera sull’argomento e dalle cose dette dal Consigliere Sorrento e dalle cose dichiarate dal Consigliere Viapiana che, purtroppo, dagli atti in nostro possesso non si evincono i presupposti per poter arrivare ad una convenzione con Radio Oria. Questa è una cosa che a me dispiace tantissimo. Perché io sono stato tra quelli che ha affermato e continua ad affermare che è necessario per la vita democratica di Oria la trasmissione dei Consigli Comunali. Io posso capire che ci possono essere dei problemi burocratici, procedurali, quindi io voglio esortare l'Amministrazione e l’intero Consiglio Comunale a trovare insieme a Radio Oria la strada per giungere al risultato finale che deve essere quello del potenziamento di radio Oria e della trasmissione dei Consigli Comunali. Io sono d'accordo quando si dice che le antenne, soprattutto di quell’impatto paesaggistico oltre che ambientale di inquinamento elettromagnetico, non possono stare nel centro storico e su un palazzo di tale importanza artistica e storica; bisogna, quindi, trovare una soluzione in breve termine, cioè dare la possibilità a Radio Oria di avere un’allocazione per l’antenna, per i suoi impianti fuori dal centro storico e nello stesso tempo trovare la strada per, entro breve tempo, arrivare alla trasmissione del Consiglio Comunale e garantire la trasmissione e la massima pubblicità dei lavori consiliari. Io capisco quando si dice che non siamo in grado oggi di votare quella delibera perché non siamo in grado di fare la convenzione, però muoviamoci subito affinché questo avvenga. Io non vorrei che ci troviamo fra un anno che una parte dell’opposizione, giustamente, ci deve rinfacciare che non stiamo mandando i Consigli Comunali alla Radio. Io mi auguro che questo non avvenga.

PRESIDENTE Siamo già in fase di dichiarazione di voto. Prego Carucci.

Consigliere CARUCCI Ho sentito dire che questa sera ci si esprimerà contro perché alcuni Consiglieri ritengono che non possa essere sottoscritta la convenzione con Radio Oria per motivi tecnici. Io credo che questa sera il Consiglio Comunale debba dare un indirizzo, cioè quello di trasmettere o non trasmettere il Consiglio alla radio. Le valutazioni tecnico-giuridiche le devono fare gli uffici perché a loro è demandata la competenza a gestire le cose. Quindi, non posso che rinnovare, ma non solo perché l’ho proposta io la deliberazione, ma perché nel nostro programma era uno dei punti fondamentali, l’invito a votare a favore di questa proposta di deliberazione perché il Consiglio deve esprimersi – se lo ritiene - a favore della diretta radiofonica. Se questo Consiglio Comunale non ritiene di dovere trasmettere in diretta i propri lavori, benissimo, ne prendiamo atto noi e ne prenderanno atto i cittadini; ma se è per questioni tecniche io penso che queste debbano essere demandate agli uffici. Noi siamo qui per fare politica, per dare indirizzi e questa sera dovremmo dare l’indirizzo agli uffici e non certo ai Consiglieri o ad altri di fare tutto il possibile perché il Consiglio Comunale venga trasmesso in diretta. Per questo motivo io mi esprimo in maniera favorevole e chiedo che in questo senso si esprima tutto il Consiglio Comunale se vuole davvero trasmettere in diretta i lavori del Consiglio. Grazie.

PRESIDENTE Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego Consigliere Sorrento.

Consigliere SORRENTO Io avevo fatto nel mio intervento una proposta. Noi come partito ma anche come maggioranza siamo favorevoli a far trasmettere dalla radio i lavori del Consiglio Comunale, però io direi di rinviare questa decisione fino a quando l’emittente radiofonica locale non avrà prodotto la necessaria documentazione perché sia a posto con le regole. Perché un domani non potremmo essere accusati di aver fatto una convenzione con una radio che non è a norma. La mia proposta è quella di rinvio e programmare insieme anche in sede di commissione quando cominciare a far trasmettere i lavori del Consiglio Comunale in cronaca diretta o in differita dalla radio locale.

PRESIDENTE Prego Consigliere Zanzarelli.

Consigliere ZANZARELLI Presidente , Alleanza Nazionale ritiene che, allo stato degli atti, questa sera si debba votare contro la trasmissione del Consiglio Comunale (questo era il punto all'ordine del giorno). Perché io dico “allo stato degli atti”? Perché noi ci troviamo di fronte ad una situazione che non è legale; è bene intendersi qui, in modo tale da evitare atteggiamenti populistici che possono scivolare in una facile demagogia. Da quello che a me risulta, Radio Oria - ho ascoltato con molta attenzione gli interventi di diversi Consiglieri - è stata destinataria di ben due ordinanze sindacali. Ora, risulta dagli atti in nostro possesso che queste ordinanze sono state impugnate davanti al T.A.R.? Non credo che queste ordinanze siano state impugnate; ed anche ove lo fossero state, il T.A.R. si è pronunciato in ordine alla sospensiva? Io arrivo all’assurdo di dire che immaginiamo per un attimo che il T.A.R., regolarmente adito, si sia pronunciato sulla sospensiva, che abbia data ragione a Radio Oria; cioè a dire “momentaneamente puoi continuare a trasmettere”. Allora solo in quel caso io credo che questa sera il Consiglio, nel rispetto di una decisione presa dal T.A.R., potesse dire “va bene siamo d'accordo per la diretta”. Io credo che allo stato degli atti noi dobbiamo necessariamente questa sera non differire; questa sera noi dobbiamo necessariamente votare contro, auspicandoci tutti, perché noi siamo per il dialogo, per la partecipazione, perché noi sappiamo benissimo che la diretta radiofonica è un veicolo necessario a volte per consentire a tutti i cittadini o alla gran parte di essi di seguire i nostri lavori. Quindi io credo che questa sera dobbiamo necessariamente votare contro e mi dispiace votare contro, però, purtroppo, questa è la situazione; a malincuore, ma Alleanza Nazionale deve necessariamente, per i motivi che ho detto, votare contro. Grazie.

PRESIDENTE Se non ci sono altri interventi, io direi che potremmo riassumere in questo, cioè siccome per la diretta radiofonica la volontà è unanime, quindi tutto il Consiglio la vuole, però a determinate condizioni, io credo che ci possiamo fare carico, come giustamente diceva il Consigliere Sorrento, di approfondire, insieme ai titolari di Radio Oria, tutti questi aspetti qua. Intanto, però, dobbiamo pronunciarci sull’argomento. Se non ci sono altri interventi io pongo a votazione l’argomento numero 4. Facciamo l'appello. Il sig. Presidente esegue l'appello. Risultano presenti nr. 15 Consiglieri su nr. 21 eletti.

PRESIDENTE Chi è favorevole alla diretta radiofonica, così come presentata dal gruppo Progetto Oria, alzi la mano. Non essendoci ulteriori richieste di intervento, il sig. Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, l'argomento in oggetto segnato, che non viene approvato.

PRESIDENTE Favorevoli: 2 (Pescatore e Carucci); contrari: 13 (Fullone, Viapiana, Sorrento, Caniglia, Andriani, Monticelli, Ferretti, Conte Egidio, De Gaetani, Russo, Vitto, Greco, Zanzarelli); astenuti: nessuno.

RICEVO E PUBBLICO DA: il Disgustato Speciale




caro sig.arpa, leggendo il seguente passaggio nell'articolo della gazzetta di sabato scorso sull'antenna Vodafone nei pressi del cimitero nuovo:
"La nuova antenna (come già peral­tro avvenuto con l'impianto della «3» installato in via Spirito San­to) «spacca» in due il castello per chi arriva in città da quella zona. Insomma, oltre alla preoccupa­zione per la salute, i cittadini so­no scandalizzati anche per que­sta struttura che non offre certo uno spettacolo dignitoso sotto il profilo paesaggistico in una città che dice di puntare molto su turismo ma che ha ormai un pae­saggio inguardabile anche per via delle antenne, spuntate come funghi."
ho pensato di fare un sopralluogo sulla strada extramurale che costeggia il cimitero nuovo ed immortalare degli scorci di panorama al fine di verificare l'esatto ammontare dell'impatto provocato dall'antenna in danno del castello federiciano. Orbene le foto sono queste. Voglio fare osservare ai lettori del tuo blog che in punti visibili dalla strada, a ridosso del cimitero e dell'antenna, stanno nascendo delle discariche abusive di vari rifiuti. Gli organi di stampa ed i cittadini che hanno formato un comitato è bene che tengano in considerazione anche questi aspetti che certamenti non giovano alla visione di quelle persone che arrivano in città da quella zona (non capisco comunque perché i turisti devono arrivare ad Oria da una strada di campagna .....- forse perché da altre strade sta diventando impossibile? -). F.to: Il Disgustato Speciale

RICEVO E PUBBLICO DA: IL DISGUSTATO SPECIALE

Caro sig.arpa,secondo te è normale che per mettere le plance mobili per i manifesti della campagna elettorale devono rompere i cordoli delle aiuole ed utilizzare gli stessi pezzi cordolo in cemento come zavorra per le basi ?
F.to Il DisgustatoSpeciale

RICEVO E PUBBLICO DA: BastianContrario

Egregio wm di notediarpa, ti invito a leggere il seguente articolo inserito sul sito: ww.brundisium.net:-Brindisi, 30/03/2008Pdl: gli appuntamenti elettorali di Michele Saccomanno. Si comunica che in data 01-04-2008 alle ore 19.00 a Oria, presso il Cinema teatro Salerno, sito in via Manzoni 1, si terrà un incontro-dibattito alla presenza del Candidato del PDL al Senato Michele Saccomanno. Interverranno il Sen. Alfredo Mantovano e il Sindaco di Oria. Sempre in data 01-04-2008 alle ore 20.00 a Carovigno, presso il Castello Dentice di Frasso, si terrà un incontro con i giovani di Nuove Prospettive alla presenza del Candidato del PDL al Senato Michele Saccomanno. COMUNICATO STAMPA DOTT. MICHELE SACCOMANNO -
Io trovo strano che sia pubblicizzata la presenza del Sindaco di Oria (notoriamente dell'UDC) che porta i saluti. Mi chiedo: "I SALUTI DI CHI?" Forse suoi personali ??? E non penso che può essere diversamente per ovvii ed opportuni motivi di carattere istituzionale. Mi chiedo ancora perché presente domani sera ed invece assente ieri sera? Forse perché si sente più vicino al Movimento SocioPolitico Impegno Sociale, notoriamente costola del suo partito? Se la presenza del Sindaco non è "interessata e di parte" ci aspettiamo di vederlo presente ogni volta, da oggi in poi in questa campagna elettorale, saranno presentati altri candidati (PD, PD, SINISTRA ARCOBALENO, ROSA BIANCA, DESTRASOCIALE ed altri gruppi). Grazie per l'ospitalità. F/to: BastianContrario.

domenica 30 marzo 2008

« Ma tu o Messapo domatore di cavalli...che nessuno né col ferro né col fuoco può abbattere... »

Le prime tre foto sono tratte dal sito dei Leoni di Messapia.
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Supponiamo di trovarci nello Yucatan... Poniamo di essere avventurosi archeologi stile Indiana Jones (versione cinematografica romanzata di eccentrici personaggi tipo Hiram Bingham o Heinrich Schliemann)... Ora lasciamo perdere tutto ciò.. tuffiamoci invece nel Sud Est d'Italia, nel tacco orientale, pendici estreme dell'Altopiano Murgiano, confine ultimo di ciò che gli antichi chiamavano Soglia Messapica, la Puglia Iapigia... Oltre di essa e giù fino a Leuca, ecco il Salento... la terra dei Messapi. Popolo orgoglioso e che conosceva molto bene l'arte della guerra:
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« Si racconta infatti che Minosse, giunto in Sicania (oggi detta Sicilia) alla ricerca di Dedalo, vi perì di morte violenta. Tempo dopo i Cretesi, indotti da un dio, tutti tranne quelli di Policne e di Preso, arrivarono in Sicania con una grande flotta e strinsero d'assedio per cinque anni la città di Camico (ai tempi miei abitata dagli Agrigentini). Infine, non potendo né conquistarla né rimanere lì, oppressi com'erano dalla carestia, abbandonarono l'impresa e se ne andarono. Quando durante la navigazione giunsero sulle coste della Iapigia, una violenta tempesta li spinse contro terra: le imbarcazioni si fracassarono e giacché non vedevano più modo di fare ritorno a Creta, fondarono sul posto una città, Iria, e vi si stabilirono cambiando nome e costumi: da Cretesi divennero Iapigi Messapi e da isolani continentali. Muovendo da Iria fondarono altre città, quelle che molto più tardi i Tarantini tentarono di distruggere le stesse, subendo una tale sconfitta da causare in quella circostanza la più clamorosa strage di Greci a nostra conoscenza, di Tarantini appunto e di Reggini. I cittadini di Reggio, venuti ad aiutare i Tarantini perché costretti da Micito figlio di Chero, morirono in tremila; i Tarantini caduti, poi, non si contarono neppure. Micito, che apparteneva alla casa di Anassilao era stato lasciato come governatore di Reggio ed è lo stesso che, scacciato da Reggio e stabilitosi a Tegea in Arcadia, consacrò a Olimpia numerose statue »(Erodoto (VII, 170))
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Si racconta, dunque, che da Oria (nell'attuale provincia di Brindisi) essi mossero i primi passi e che giunsero a fondare, secondo una tradizione orale (di cui mancano tuttavia prove definitive), una Dodecapoli Messapica. Dodici città-stato autonome che riconoscevano come capitale politico-amministrativa della federazione Oria, e come capitale militare Ceglie Messapica per la sua posizione strategica contro la nemica Taranto. Già, Ceglie o Kailia, come la chiamavano loro. I cegliesi hanno tuttora molto di quei Messapi: carattere testardo, combattivo, difficilmente assoggettabile al volere altrui. Peccato abbiano anche qualche difetto. Tra questi, io ritengo, il peggiore è la memoria corta.. anzi, cortissima... Può un paese di 20.678 anime (31-12-2006 ISTAT) dimenticarsi delle sue radici? E si badi, non radici medievali o moderne, ma radici classiche, arcaiche, legate ad una storia più vecchia di Roma e di cui il suo territorio serba meravigliose tracce. Ricordo che in Grecia da quattro mura (=pietrame ammassato) si sono ricostruite mitiche città (talora fantasticando, talaltra fonti e documentazione alla mano). E da noi, invece? Il nulla... Tombaroli, storici locali, amministrazioni comunali compiacenti e tanta (tantissima) ignavia dei cegliesi hanno consentito al tempo di cancellare buona parte di quella straordinaria memoria storica che è propria della nostra Terra. Ne volete qualche prova? Bene, cominciamo.. (continua==>>) Fonte: ww.memoriediviandanti.splinder.com - ww.cegliemessapica.splinder.com
MEDITIAMO GENTE.... MEDITIAMO !!! Questo bell'articolo è stato confezionato per la realtà cegliese.... ma come potete notare calza benissimo a pennello anche per la nostra Oria.

sabato 29 marzo 2008

MOSTRA DI PITTURA DI UNA GIOVANE ARTISTA ORITANA: VALENTINA TOSCANO




COMPLIMENTI VALENTINA!!! PER LA LAUREA ....PER LA MOSTRA... PER TUTTO. TI FACCIO I MIEI MIGLIORI AUGURI PER UN ROSEO AVVENIRE RICCO DI LIETI EVENTI. PERSONALE DI PITTURA DI VALENTINA TOSCANO - MUTAZIONI FORMALI - 29 MARZO/8 APRILE 2008 - Galleria "Il Grifone"- Via Palmieri, 20 - LECCE
Dipingere con gli occhi
Il confine fisico delle opere di Valentina Toscano non è visibile, non è alla portata dei nostri sensi. Apparentemente le forme dominano lo spazio mentre la realtà il suo colore tracima dalle tele, dilatando le nostre pupille oltre il definito, oltre la superficie interessata.
Per una lettura ravvicinata se non sono affidabili i colori, i suoi sapienti gesti, il vero motore delle sue ricerche formali e cromatiche è costituito dalla vivacità dei suoi occhi. Con la mobilità del suo sguardo conduce lo spettatore e gli suggerisce dove posare lo sguardo, cosa guardare con gli occhi della mente.
Per meglio spiegare quanto ho appena scritto voglio suggerire di osservare l'opera denominata "Anime": qui ritroviamo l'ansia e il desiderio di affabulazione che le entità vorrebbero avere con noi. Le ombre del passato sfuggono ad ogni forma chiusa quasi a sottolineare la loro non appartenenza alle cose terrene. Infine se qualcosa può e deve essere chiarita sarà proprio la dimensione nella quale queste "anime" sono racchiuse: un quadrato, una geometria regolare, senza angoli nei quali rifugiarsi per non essere viste, in una parola fatte per essere mostrate, finalmente, ai nostri occhi.
Valentina Toscano ha una tavolozza finita di colori., irrequieti sempre e destinati a mescolare le nostre informali certezze.
Donatella Stamer
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Mutazioni formali. I luoghi di Valentina Toscano sono -giochi d' acqua-. Paesaggi nati non proprio da fantasie di artista, ma visioni rese visibili dalle sue doti. Comunque paesaggi e figure, linee e curve. Gli scorci urbani di Valentina diventano, ai suoi occhi, astrattismi di giungle esotiche, abbracci di un uomo e una donna, balconi da cui osservare il passeggio. -Era troppo scontato fare il disegno realistico - spiega Valentina - e' sempre un copiare-. Giochi d'acqua perche' la visione della realtà esterna e' resa distorta, inizialmente dalla volontà di stilizzare le figure, poi casualmente le figure iniziano a distorcersi in corrispondenza ad una patologia che l'artista scopre di avere. Giochi d'acqua perche' l'acqua in eccesso nell'orecchio (coclea, questo e' il termine della patologia) ha trasformato per un lungo periodo la realtà di Valentina Toscano.
Vertigini e rumore o mancanza del suono. Alcune opere nascono proprio nel momento clou delle vertigini, diventando ad un certo punto una sfida con se stessa. Lo stile deformato diventa una specie di stimolo in quanto proprio questo elemento e' diventato la forza che l'ha aiutata a trasformare il buio in colore. Uno stile personalissimo presentato in -Incontro-, un olio su tela che misura 150 x 200 cm che raffigura la città di Lecce vista da Valentina -Io abbino i colori alle città. Lecce per me e' verde, una città che non voglio che mi dimentichi-. Un blu in piu' esalta un morbido -Notturno-, in -Barlume di speranza- echeggiano i fili gialli che illuminano il movimento.
-Mutazioni formali- e' la sua prima mostra personale ospitata dalla Galleria Il Grifone di Lecce, sempre alla ricerca di giovani talenti da promuovere. Classe 1984 Valentina nasce ad Oria. Dopo il liceo artistico-Lisippo- di Manduria frequenta l'Accademia di Belle Arti di Lecce dove attualmente risiede. -Apparire ed Essere- diventa opera e tema della tesi di laurea in pittura appena conseguita presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce. Opera che nasce dal predominante rosa dell' -essere- e che si alterna al rosso della -maschera- unificandosi poi nelle sfumature verde giallo.
Dalla ricerca figurativa intrapresa sin da piccolissima da circa un anno e mezzo crea questa nuova realtà fluida, sciolta, composta da forme libere e nello stesso tempo inconsuete che mostrano i suoi -occhi della mente-. Visioni che coinvolgono lo spettatore, portandolo nel suo mondo, forme e colori che sembrano fuoriuscire dalle tele. Monica Maggiore
Galleria d'arte Il Grifone via Palmieri, 20 - Lecce Ingresso libero
Fonte: http://guide.dada.net

ASSOCIAZIONE "DENTRO LA CITTA'" - Passeggiate domenicali


LAVARSI LE MANI COME PONZIO PILATO

Ecco un esempio del perché in Italia si va sempre di male in peggio. Ormai gli Enti locali si sentono sempre più autorizzati ad andare a ruota libera.... a fregarsene delle leggi dello Stato.... tanto non c'è più controllo. Una volta esistevano le Sezioni di controllo del CO.RE.CO., funzionavano le Prefetture....... oggi invece.... finché la barca và lasciala andare ... anche a costo che la barca affonda. Dall'immagine in calce a questo scritto potete rilevare un classico esempio di "lavarsi le mani". La normativa per la toponomastica prevede che per intitolare una nuova via deve essere interessato il Prefetto e l'Istituto di Storia Patria, e che per variare denominazione ad una via già esistente occorre chiedere il parere al Ministero della Pubblica Istruzione. La Prefettura di Brindisi, nello specifico, cosa ha fatto? Ha inviato una lettera al Sindaco di Oria con la scritta "Per le valutazioni di esclusiva competenza dell'Amministrazione Comunale", aggiungendo un "Si resta in attesa di notizie". Tradotto in parole povere "il Sindaco è controllore e controllato nello stesso tempo". Secondo me la Prefettura avrebbe dovuto esprimersi diversamente. Per rispetto delle istituzioni non dico come. Mi aspetto ulteriori sviluppi.
P.S.: la lettera è datata 31.01.08 ma a me è giunta oggi 29.3.08.

STAMPA E ANTENNA VODAFONE



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