martedì 30 dicembre 2014

"QUANNU SQUAGGHIA LA NEVI....." - (Quando si scioglie la neve) - COSE DEL PASSATO ORITANO.

Non so quanti di voi ricordano quando per le vie di Oria passava LA CARRIZZA. Era una sorta di Servizio d’Igiene Pubblica. Quando ancora in Oria non esisteva la rete fognante la gente in casa aveva il cosidetto VASOCOMODO, o il meglio conosciuto CANTRO, che qualcuno si divertiva a chiamare anche Tonpeppu.
Tutta la famiglia si serviva di questo recipiente in ceramica per i “propri bisogni” nelle 24 ore. Alla mattina di buon’ora chi in casa aveva il compito di svuotarlo (generalmente una donna) lo faceva in due modi: svuotandolo “intr’allu cumuni” (pozzo nero) che stava nell’orto o nella stalla, oppure in un secchio di metallo, solitamente provvisto di coperchio, che veniva posto per strada, vicino la propria abitazione. Passava la “CARRIZZA”, un’autobotte di colore grigio scuro, sulla quale vi montavano oltre all’autista due operai (“carrizzari”) che avevano il compito di prendere i secchi e svuotarli nella botte. Uno di essi era munito di una trombetta a forma di corno in ottone con la quale richiamava l’attenzione degli oritani che la CARRIZZA stava transitando. Fino alla fine degli cinquanta la CARRIZZA era a trazione animale ed il conducente era un tale Nino Valente che abitava nei pressi della chiesa di Santa Lucia, in Via F. Milizia. Nel mese di febbraio “li cumuni” venivano svuotati da un “operatore ecologico”, un vero specialista del settore, l'ultimo è stato tale Cilistrinu Tripaldi, il quale si calava dentro (con stomaco di ferro direi) e munito di “cardarina e rinali” tirava su lu "rummatu" (letame) che veniva utilizzato in campagna per concimare “li roddi ti lu tabbaccu” (semenzai del tabacco). Quando capitava qualche rarissima giornata di inverno che nevicava tanto da rendere impraticabili le vie del centro storico e LA CARRIZZA non poteva passare per 2-3, o più giorni, la gente non sapendo dove svuotare TONPEPPU, la sera tardi o di notte usciva in mezzo alla strada... faceva un buco nella neve e svuotava il CANTRO coprendo di nuovo con la neve. Fino alla mattina tutto congelava e non si vedeva niente. Certamente quando la neve si scioglieva veniva alla luce quanto era stato sepolto. Da qui il proverbio... QUANNU SQUAGGHIA LA NEVI SI VETUNI LI STRONZURI ……da realtà vera e vissuta, che in genere veniva usato e qualcuno usa ancora per dire: “Arriverà il momento che sarai smascherato, che gli altri scopriranno che….”.
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domenica 28 dicembre 2014

BOTTI E FUOCHI D'ARTIFICIO. I consigli della Polizia di Stato su come festeggiare il Capodanno insieme ai nostri amici a quattro zampe.

Nei giorni scorsi ho accennato ad un' ordinanza con la quale il commissario prefettizio presso il Comune di Oria ha vietato e sanzionato l'uso di botti e fuochi pirotecnici in questo periodo natalizio.

Personalmente non trovo deterrente e quindi privo di reale efficacia detto provvedimento per vari motivi.

Provate a immaginare come potrebbero le forze dell'ordine presenti sul territorio colpire in flagranza di illecito  migliaia di persone .... nei più disparati luoghi privati (balconi, giardini recintati, tetti, etc.)
Se non erro per le vie della città di Oria non è stato affisso un solo manifesto di detta ordinanza (controfirmata dal responsabile della Polizia Mun.)....... quindi ..... lascio a voi giudicare!
Possiamo pensare e dire: ALMENO ABBIAMO RISPARMIATO SOLDI PER I MANIFESTI!

Evidenzio che nella suddetta ordinanza è scritto che "il Comune è responsabile della protezione degli animali sul proprio territorio ai sensi dell'art.3 del DPR 31.3.1979, n°???", ragion per cui PER COERENZA, dovrebbe FORSE essere vietata la caccia in tutto l'agro di Oria?

Ricordo a me stesso che in Italia la costruzione e vendita di fuochi d'artificio e/o giochi pirotecnici non è vietata, bensì regolamentata!

La Polizia di Stato, consapevole di tutto ciò, come ogni anno, svolge una importante opera di sensibilizzazione in vari modi e attraverso vari mezzi. Cosa che invece non fanno tanti Comuni.....Oria compreso!

Vi invito a visionare i seguenti video pubblicati dalla Polizia di Stato.



venerdì 26 dicembre 2014

ORIA - IL CASTELLO CHIUSO IN QUESTO PERIODO. CHIEDIAMO IL PERCHE' A CHI DI COMPETENZA.



Preg/ma D/ssa Pasqua Erminia Cicoria - Commissario Prefettizio Comune di ORIA
e, p.c.: D/ssa  Antonella Gigliola Palazzo- Presidente Circolo Piaroa-Legambiente ORIA

 ISTANZA AL SINDACO
 art. 70 ter dello Statuto del Comune di Oria

 OGGETTO: ORIA - Castello Svevo, posto sotto sequestro preventivo penale, affidato in giudiziale   custodia all'Associazione Legambiente - Circolo Piaroa di Oria.
Mancata apertura al pubblico per scopi turistico-culturali.


 Io sottoscritto ARPA Francesco, titolare dei diritti di partecipazione popolare previsti nello Statuto del Comune di Oria e, segnatamente, nell'art. 70 ter;
Premesso:
-che nella primavera 2013 la D/ssa Palazzo, cui la presente è diretta per conoscenza, ha ricevuto, a titolo gratuito, l’incarico della custodia giudiziaria del Castello Federiciano di Oria (posto sotto sequestro preventivo penale per presunti abusi edilizi)  ed è stata autorizzata dai magistrati competenti ad aprirlo al pubblico in alcune date e a determinate condizioni;

Rilevato che:
 -ho avuto modo nelle ultime settimane, ed in particolare in questo periodo natalizio, di registrare lamentele da parte di molti concittadini e turisti circa il fatto che dal I°  novembre  u.s. ad oggi il castello federiciano non è stato più aperto al pubblico, così come avveniva dall'estate 2013 con cadenze più o meno  settimanali, preventivamente autorizzate dalla competente Procura della Repubblica e opportunamente pubblicizzate;

Considerato che:
- la mancata apertura del castello comporta minor flusso di turisti, nonchè l'esclusione (pressochè totale) dagli itinerari per viaggi d'istruzione (gite scolastiche) con  immaginabili conseguenze negative anche di natura economica per l'intera città;


INFORMO:

 -la  S.V. ill/ma di quanto sopra, al fine di intraprendere ogni possibile iniziativa utile a sbloccare l'incresciosa situazione.

Distinti saluti.

La seguente immagine è tratta dal sito web di Legambiente Oria. ==>>LINK<<==

lunedì 22 dicembre 2014

ORIA - CALENDARIO 2015 DELLA PASSIONE. PRESENTAZIONE IL 27 DICEMBRE

COMUNICATO STAMPA: IL CALENDARIO 2015 DELLA PASSIONE 


Sabato, 27 dicembre 2014 alle ore 19,30 presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi(g.c.) si terrà la prima iniziativa programmata dal Gruppo di Promozione Umana.
Sarà presentato il Calendario 2015 dal titolo “L’immagine della Città di Oria attraverso la Passione ed alcune Cartoline d’Epoca”. Nel Calendario, insieme alle foto della Passione, che ripercorre attraverso i dodici mesi dell’anno tutte le varie scene della Sacra Rappresentazione, sono abbinate alcune cartoline d’epoca della Città di Oria. L’abbinamento che non è casuale: esso mira invece a promuovere la Città di Oria incrementandone sul territorio l’offerta culturale, turistica e religiosa. Nell’anno 2015 ricorrerà la XXI edizione della PASSIONE, un appuntamento che si rinnova puntualmente ogni anno, nella Domenica delle Palme.

domenica 21 dicembre 2014

POSSIBILE CHE SOLO A ME INTERESSA SAPERE COME E' ANDATA A FINIRE QUESTA STORIA?

Da cittadino e contribuente oritano vorrei sapere com'è andata a finire questa storia. Cliccare QUI.
Qualcuno può essermi di aiuto?
 In verità dovrebbe essere la stessa redazione de Lo Strillone a informarsi ed informarci correttamente.
Tra poco ad Oria si voterà ed è bene che gli elettori sappiano come stanno le cose. Grazie.

mercoledì 17 dicembre 2014

PAESE CHE VAI .... COMMISSARIO PREFETTIZIO CHE TROVI. (GIOVANE LAUREATO DI ORIA NUOVO COMANDANTE VIGILI A CELLINO SAN MARCO)

Come ben sappiamo il Comune di Cellino San Marco, al pari di quello di Oria (ma per diversi motivi) è governato da un commissario prefettizio.

Ad  Oria il commissario prefettizio ha deciso (avendo i poteri di Sindaco, Consiglio Comunale e Giunta) che il Corpo dei Vigili Urbani, fino al 2016, deve continuare ad essere comandato da un soggetto sprovvisto di laurea (contrariamente a quanto prevede la legge).

Invece, a Cellino San Marco il commissario straordinario, Dr. Angelo Carbone,  ha deciso di "ingaggiare" il Dr. Gabriele Grassi, giovane laureato oritano, quale comandante di quella polizia municipale. Leggere QUI.

Molto sommessamente e con tutta franchezza, da libero cittadino oritano, ritengo che Oria ha perso una grande occasione per ritornare ad avere, dopo circa 15 anni, SENZA INTERFERENZE E/O PRESSIONI POLITICHE, un comandante della polizia municipale... in possesso dei requisiti di legge.

martedì 16 dicembre 2014

ORIA - IL COMMISSARIO PREFETTIZIO VIETA L'USO DI "BOTTI E MATERIALE PIROTECNICO" DAL 24 DICEMBRE AL I° GENNAIO.

Per evitare problemi alle mandibole fareste bene a non scompisciarvi dalle risate nel pensare che tutti rispetteranno questo divieto, anche grazie alla massiccia presenza di vigili urbani, guidati da un comandante in possesso dei requisiti di legge! 
Per leggere il documento per intero cliccare QUI.

domenica 14 dicembre 2014

ORIA - INSEDIAMENTI RUPESTRI (2^ puntata): CHIESA DI SANT'USTINO E .... LE LAURE.

Il seguente testo, a firma del prof. Antonio Benvenuto, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Diocesi di Oria nel giugno 1970. 

CHIESE E LAURE RUPESTRI NEL CIRCONDARIO DI ORIA

Tra le prime manifestazioni artistiche a carattere religioso della zona di Oria si devono porre alcune laure basiliane situate lungo una fascia che costeggia il vallo del canale reale a Sud di Oria a circa due km. Si tratta delle prime testimonianze architettoniche interamente scavate nel tufo con attrezzi rudimentali.
Le laure sono locali adibiti da monaci del periodo delle persecuzioni iconoclaste. Monaci venuti dall'Oriente per sfuggire alla persecuzione; si stabilirono in queste zone, allora boscose, e trovarono qui il modo di conservare i loro riti e la loro vita anacoretica.
Questi monaci certamente seguivano la regola di S. Basilìo, e qui trovarono modo di avere quella loro vita contemplativa e quella pace spirituale da loro cercata.
Tutte le laure pugliesi, comprese quelle oritane, sono comprese nell'arco di tempo che va dal VI al IX sec. d.C.; e, in particolare, le laure di Oria sono da ritenersi la prima forma di laura, perché in esse non vi sono quasi mai immagini sacre ad affresco; ciò fa pensare che i Monaci avessero portato con sè dall'Oriente le loro icone eseguite su legno.
In altre laure di epoca posteriore, quali quelle di S. Vito dei Normanni, di Massafra, di Grottaglie, Ostuni, Gelatina, Monopoli, ecc., si nota invece un'intensa attività di affresco. Ciò è indice, anche, di una forma di vita comunitaria più concentrata.
Per ritornare alle laure oritane, diciamo subito che esse sono sparse su di un ampio territorio ad una certa distanza l'una dall'altra, e ci danno la netta impressione di una vita più isolata, riunita solo per celebrare i riti sacri presso la chiesa, anch'essa scavata nel tufo. La gran parte di queste laure sono piccole celle ad un unico posto, mentre ve ne sono poche altre di tipo cenobitico, alcune di queste hanno addirittura quindici posti. Dentro ricorre frequentemente la Croce greca.

La chiesa, intorno alla quale si svolgeva la vita rituale, è ricordata dalla tradizione locale con il nome di Sant'Ustino, il che potrebbe far pensare a Sant'Agostino o a S. Giustino. Questa chiesa è situata anch'essa a sud, a circa 600 metri alle spalle della Madonna della Scala, ed ha forma grosso modo di una Croce greca, anche se la simmetria non è ben definita dal lato nord. Era coperta di travi in legno, come si può notare dagli incastri praticati nel tufo; esse reggevano un soffitto in tegole.
Per quanto riguarda la sistemazione interna si ha una disposizione dei locali che lascia dei dubbi sulla possibile posizione dell'altare; secondo il nostro punto di vista, l'altare doveva essere situato sotto l'arco centrale, uno dei pochi ancora intatto, e doveva essere occultato da un dittico o un trittico di icone [Iconostasi). Sul muro di sinistra si notano nel tufo alcune forme che dovevano contenere altre icone. Alle spalle dell'arco, sui pilastri che lo sorreggono, altre forme per icone.
La chiesa doveva presentare un ingresso che dava direttamente nella navata centrale, e due ingressi secondari: uno sulla sinistra dell'ingresso principale, e un altro lungo la parte ovest. Collegato con la parte retrostante vi è un altro piccolo locale al quale si accedeva per un arco; forse serviva per conservare i vasi sacri.
Le laure cenobitiche avevano forma circolare e i posti letto erano situati perimetralmente, e si accedeva attraverso un piccolo dromos leggermente in declivio, chiuso da una porta in legno.
A breve distanza dalla chiesa descritta sorge la chiesa della Madonna della Scala che si presenta con la tipica struttura della chiesa romanica: vi è il rosone, le finestre a feritoia e, nella parte posteriore dell'abside, la tipica decorazione ad archetti pensili; il portale doveva essere, e la chiesa, internamente tutta affrescata; affreschi ora sepolti da uno spesso strato di calce; nella parte posteriore della chiesa, riservata al conventino, questi affreschi sono ancora evidenti, e rappresentano il trionfo della morte.
Questa chiesa mostra chiaramente come quella zona fosse allora centro di intensa vita spirituale e, oltre questo, ci fa anche capire come ci sia stata un'evoluzione nella vita religiosa della zona: passiamo da una forma architettonica arcaica e orientale ad una forma architettonica latina.
Fu ad opera dei monaci benedettini, operanti in queste contrade, se i monaci basiliani vennero incorporati ed assorbiti nel rito romano, costituendo così  una  nuova  società,  rigenerata spiritualmente e moralmente dopo il periodo delle invasioni barbariche.


sabato 13 dicembre 2014

INSEDIAMENTI RUPESTRI NEL TERRITORIO DI ORIA: CHIESA DI SANT'USTINO ....E DINTORNI (prima puntata)

PRIMA PUNTATA
 
[Quello degli insediamenti rupestri è certamente il più suggestivo tra gli itinerari turistico-culturali della provincia di Brindisi perchè conduce il visitatore in un mondo lontano e gli fa rivivere millenni di storia.

Queste testimonianze singolari documentano una vicinanza di costumi, di forme di vita e di culto, di sentimenti, di culture, condivise tra Oriente ed Occidente, per cui si può giustamente ritenere che l'Adriatico, a cominciare dai tempi più lontani sino ai nostri giorni, più che dividere, ha unito le due sponde. Numerosi sono i centri del territorio brindisino che conservano ancora, almeno in parte, questi documenti della civiltà alto-medioevale: Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Oria, Ostuni, San Vito dei Normanni, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna.

Purtroppo questo ricchissimo patrimonio, testimone di una peculiare presenza umana nella nostra terra, sta andando in rovina per l'incuria e l'ignoranza degli uomini e per l'aggressione degli elementi atmosferici. Questo libro, curato dal prof. Antonio Chionna, noto esperto della materia, e pubblicato dall'Editore Schena di Fasano, vuole contrastare questa tendenza e offrire un contributo per meglio far conoscere questo interessante mondo "sommerso" a chiunque abbia curiosità di approfondire le proprie radici.] Fonte testo: QUI

venerdì 12 dicembre 2014

ANCHE IN PROVINCIA DI BRINDISI L’ANCRI, associazione nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana.

COMUNICATO STAMPA

 In data 6 maggio u.s., presso lo Studio del Notaio dott. Umberto ZIO, Cavaliere di Gran Croce O.M.R.I., in Rimini, si è costituita l’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CAVALIERI AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, con acronimo A.N.C.R.I., cui possono aderire esclusivamente i soli insigniti di una delle onorificenze (Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grand’Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce)  previste dall’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (O.M.R.I.),  di cui è Capo il Presidente della Repubblica, istituito dalla Legge n.178/1951.
Il Direttivo Nazionale è composto da: Cav. Tommaso BOVE, di Nettuno (Roma) – Presidente Nazionale; Cav. Antonio ALDERISIO, di Anzio (Roma) – Presidente Onorario; Cav. don Rodolfo ROSSI, di Lucca – Guida Spirituale e Vice Presidente Nazionale; Cav. Massimiliano CAMPAGNA, di Roma – Segretario Nazionale; Cav. Luigi VERGARO, di Galatina (LE) – Tesoriere Nazionale; Cav. Maria Luisa PETTINELLI, di Perugia – Consigliere Nazionale; Cav. Michele BUSETTO, di Venezia – Consigliere Nazionale.
L’Associazione si prefigge la finalità di favorire l’incontro e la conoscenza tra persone accomunate dagli stessi valori, al fine di dare concretezza agli ideali e ai principi cui i Cavalieri s’ispirano e di offrire, attraverso l’impegno nel sociale, una reale e tangibile continuità delle motivazioni che, a suo tempo, hanno dato origine alla concessione dell’onorificenza, oltre a tutelare il rispetto dell’Istituzione e tramandarne la sua alta funzione morale.
L’Associazione ANCRI,  oltre ad essere presente  su quasi tutto il territorio italiano, ha iscritti e Delegati  in Svizzera, Germania, Libano ed Argentina.
In attesa dei relativi Congressi, il Consiglio Direttivo Nazionale, ha nominato il Cav. Francesco ARPA,  quale Consigliere Regionale con delega per la provincia di Brindisi (mail: francesco.arpa@ancri.it )
Si invitano coloro che desiderano iscriversi all’Associazione a contattare il predetto o, se desiderano ulteriori e più dettagliate informazioni, possono contattare direttamente la Presidenza Nazionale al seguente recapito di posta elettronica: presidente.nazionale@ancri.it                                                                                  
Sede legale: Via in Arcione, 49 - 00048  NETTUNO  - 069806933 – 339.8994615 -
  PEC: ancri@pec.ancri@it

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