sabato 31 marzo 2018

ORIA - 31 MARZO 1861 - 31 MARZO 2018. 157°ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI TRE INCOLPEVOLI ORITANI.

Da qualche anno  ho deciso di dissociarmi da tutti gli oritani che continuano a perpetuare questo strano oblio nei confronti di tre persone che furono ammazzate il giorno di Pasqua, 31 marzo 1861. Trovo strane tante cose in ordine alla morte di quelle persone. Trovo strano che a seguito di tanti miei articoli, nessun oritano contemporaneo che porta il cognome Pastorelli o Sartorio abbia avvertito la necessità di indagare presso l'Anagrafe del Comune al fine di scoprire se ha un legame di parentela con Marcello, Pietro e Pasquale. Trovo strano che nessuno studioso ha voluto approfondire e mettere in luce ciò che accadde in Oria 150 anni addietro, nonostante inviti in tal senso da parte del prof. Benvenuto (nel 1985) e prof.ssa Anna Maria Andriani (nel 2006).

Ricordo che  Salvatore Filotico, discendente di Camillo Monaco ha dichiarato attraverso questo blog: "Personalmente considero i Sartorio ed il Pastorelli vittime incolpevoli ed inconsapevoli di un clima di violenza ed odi di parte che meritano rispetto e commemorazione." .


Stralcio da "Il Processo a Camillo Monaco" di A. Benvenuto (anno 1985)
[A noi che l'abbiamo letto attentamente, il Carteggio ci ha dato l'occasione di ritrovare molti elementi nuovi che ci portano ad essere abbastanza critici nei confronti del Monaco, vedendo in lui non tanto l'autore materiale della morte dei tre poveri disgraziati cittadini, quanto l'autore morale e l'organizzatore consapevole del fatto di sangue.
Era il giorno di Pasqua (31 marzo 1861), un giorno festivo, durante il quale i paesani solevano radunarsi in Piazza Manfredi per incontrarsi e discorrere tra loro.
Da circa due settimane era stato celebrato in Italia l'Anniversario dell'Unità e quel giorno festivo dovette essere ritenuto dai liberali abbastanza adatto perché in Oria se ne rievocasse la memoria.
Per questo motivo il Monaco aveva fatto arrestare numerosi cittadini, tra cui Cosimo Mola e Cosimo Calò, da lui ritenuti «sobillatori» in quanto avevano prezzolato dei ragazzi perché gridassero in Piazza «Viva Francesco II».
Nel pomeriggio, fu fatta sfilare la Banda cittadina per le vie del paese.
L'accompagnavano dei mestatori politici, amici del Monaco, che bastonavano e minacciavano coloro che non gridavano «Viva Vittorio Emanuele II».
Giunta in Piazza la banda, il Sergente della Guardia Nazionale, don Nicola Pinto, fu invitato dal Monaco a tenere un pubblico comizio.
Dovette esserci qualche manifestazione di insofferenza da parte di qualche cittadino fìloborbonico se il Monaco fece intervenire la Guardia Nazionale.
Il suo intervento fu cosi violento che in poco tempo giacquero per terra, in una pozza di sangue, finiti a colpi di baionetta, Marcello Sartorio, suonatore di piatti, Pasquale Pastorelli, ex borbonico, manovale, e Pietro Sartorio, padre di Marcello, suonatore di trombone.
Che l'intervento della Guardia Nazionale fosse inutile lo si deduce ampiamente dalle deposizioni rese durante il processo:
Francesco D'Amico, guardia nazionale, dichiarò che né il sabato né la domenica di Pasqua vi era ragione di temere una rivolta.
Vincenzo D'Amico disse che in quella maniera si erano voluti togliere di mezzo i «retrivi».
Angelo De Angelis, guardia nazionale, disse che la Guardia non era stata né minacciata né provocata.
Domenico Greco definì le Guardie Nazionali «schiuma di briganti», protetti dal Monaco. Giovanni Toscano, guardia nazionale, accusò il Monaco, dicendo che fu lui ad aizzare le guardie.
Domenico Trincherà affermò che a tirare colpi di baionetta fu l'Orsini, una guardia extralegale. Pietro Conte disse che non vi era bisogno dell'intervento della Guardia Nazionale in Piazza. Pasquale Attanasi affermò che era inutile la riunione in Piazza, stante il fatto che vi era pericolo di reazione. Isabella Antonini, madre del Pastorelli ucciso in Piazza, accusò di omicidio le extraguardie Orsini e Biasi e definì il Monaco « il Re del paese ».
Che l'intervento della Guardia Nazionale fosse, inoltre, provocatorio, lo si deduce dal fatto che la fazione borbonica era stata resa impotente a nuocere, giacché il Monaco aveva fatto arrestare oltre al Mola e al Calò, Angelo Masiello, contadino; Cosimo Mingolla, contadino; Cosimo De Fazio, contadino; Pasquale Barone, proprietario; Raffaele Manisco, contadino e Luciano Manisco, ex soldato borbonico, sbandato.
Dal Carteggio, infine, apprendiamo che nelle mani degli uccisi, presunti agitatori, non vi fu trovata un'arma; che il dottore Giuseppe Danusci, incaricato ad eseguire l'autopsia fu minacciato dai «liberali» e che il Giudice Istruttore permise la ricognizione dei cadaveri e l'autopsia dopo qualche giorno, quando la decomposizione era già in stato avanzato.
Un'ombra, dunque, cala su questa figura che l'opinione pubblica ha sempre ritenuto un eroe garibaldino e che in seguito al ritrovamento del Carteggio appare piuttosto un fazionario violento e prepotente.
Quale delle due immagini è la vera?
Agli studiosi la risposta!
Noi ne abbiamo voluto parlare non per desiderio di dissacrare e gettare nel fango la personalità di un uomo ma per amore della ricerca storica e della verità. Prof. Antonio Benvenuto]

martedì 27 marzo 2018

ORIA: IL TEATRINO DELLA POLITICA ...........E DEI SIMBOLI.

Oggi riflettevo su come dovrebbe essere la scheda elettorale in occasione delle prossime elezioni amministrative ad Oria, e la mia attenzione si è soffermata su un simbolo che potrebbe essere conteso da due gruppi. Un gruppo è quello capeggiato dalla signora Rossella Pinto che si identifica come UDC (Unione di Centro) e che ha stretto un accordo con la Coalizione per il Cambiamento, che fa capo alla candidata sindaca Maria Lucia Carone, mentre l'altro gruppo è capeggiato dal signor Franco Durantini (nipote dell'ex sindaco Mimino Pomarico) che, stando a quanto si legge sul giornale online Lo Strillone, si identifica come NOI CON L'ITALIA, attualmente in cerca di un candidato sindaco insieme agli altri soggetti del fronte NO-COKE (termine goliardicamente coniato dal predetto giornale online).
Dico simbolo conteso dai due gruppi poiché il simbolo NOI CON L'ITALIA è un nuovo soggetto politico che da circa un mese, a livello nazionale, comprende i seguenti gruppi Direzione Italia, Cantiere Popolare, Alternativa Popolare e Unione di Centro.
Ricordo a me stesso che per utilizzare a livello locale il simbolo di un partito nazionale è necessario ottenere apposita autorizzazione dai vertici politici.


A proposito di simboli che probabilmente potremmo rilevare ad Oria sulla scheda elettorale delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, oltre a quelli della Coalizione per il Cambiamento, del Partito Democratico e di Forza Italia + Carboniani, vi segnalo i seguenti:




venerdì 23 marzo 2018

ORIA: IL TEATRINO DELLA POLITICA.... E DEI POLITICANTI.

Un odierno articolo del giornale online Lo Strillone ci informa che un insieme di ben 5 liste dovrebbero appoggiare il candidato sindaco Pino Carbone. Fra queste vi sarebbe una lista collegata ad un partito nazionale, capeggiata dal Cav. Romualdo De Simone.
Sinceramente non vedo l'ora di saperne di più su questa lista.
La mia curiosità è motivata dal fatto che fino a qualche mese fa il buon Romualdo si qualificava come dirigente provinciale dell'UDC, partito che avrebbe deciso di abbandonare avendo, a suo dire, ricevuto incarico da un certo signor FONTANA a formare una lista della Democrazia Cristiana [vecchio partito che al momento è diviso in cinque movimenti con problemi di vario tipo: http://www.democraziacristianaonline.info/archivio_id.php?id=1493).]



Di detto incarico il De Simone ci ha informato attraverso un articolo de Lo Strillone datato 17.2.2018:
<<Ci sarà anche la Democrazia Cristiana in campo alle prossime amministrative per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Oria. Lo annuncia il cavalier Romualdo De Simone, che nelle scorse ore è stato nominato (dal presidente) nazionale Giovanni Fontana referente locale della DC-Libertas. Spetterà a De Simone, insomma, il compito di formare una lista o, comunque, di condurre le trattative col centrodestra.
De Simone, dirigente provinciale Udc, non ha gradito l’accordo tra il suo l’Unione di centro – Udc e la coalizione per il Cambiamento con a capo Maria Lucia Carone: «Non avrei mai potuto – tiene a precisare De Simone – per la mia storia politica personale e per quella della mia famiglia, schierarmi con quello che è diventato, di fatto, il centrosinistra tra i cui alleati c’è anche il Partito Democratico». Il centrodestra non ha ancora un candidato sindaco – e probabilmente non ce l’avrà fino a  dopo le consultazioni politiche del prossimo 4 marzo – ma da quest’oggi ha un simbolo in più su cui poter contare.>>



Quindi Romualdo De Simone avrebbe abbandonato l'UDC per antipatia nei confronti del Partito Democratico?
In politica è proprio di moda cambiare idea, se si considera il contenuto di un articolo de Lo Strillone, datato 2 febbraio 2015:

Amministrative a Oria, De Simone: «L’Udc sostiene Ferretti? Non esiste! Stiamo con il Pd, quell’accordo è carta straccia»
Sono trascorse soltanto poche ore dall’uscita allo scoperto, su questa stessa testata, del primo candidato sindaco per le prossime amministrative di Oria e già qualcuno storce il naso, contestando addirittura la legittimità del sostegno accordato a Mimino Ferretti da uno dei partiti della sua stessa, futura coalizione.
Si tratta, in particolare, del cavalier Romualdo De Simone, componente del direttivo provinciale dell’Udc, il quale contesta aspramente le scelte effettuate a livello locale dal suo stesso partito, guidato dalla commissaria (ed ex assessore proprio nella giunta Ferretti) Rossella Pinto: «Se per la Regione stiamo con il Partito Democratico, così dev’essere anche per il Comune di Oria – sostiene De Simone – e con me è d’accordo anche il segretario regionale del partito, onorevole Salvatore Ruggeri, con il quale ho parlato proprio in questi giorni»..

Orbene, ripensando all'incarico che avrebbe avuto Romualdo De Desimone come referente locale della DC-Libertas, nutro seri dubbi che ciò risponda a verità ed ho motivo di ritenere che nei prossimi giorni potremmo venire a conoscenza di come effettivamente stanno le cose.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...