venerdì 29 febbraio 2008

LA CARNARA (TORRE PALOMBA) RESTAURO CONSERVATIVO O RESTAURO DISTRUTTIVO?






LA TORRE PALOMBA, denominata anche "Carnara" è oggetto di restauro con fondi POR Puglia 2000-2006 PIS n.12 Itinerario turistico-culturale Normanno-Svevo-Angioino.
Detto BENE MONUMENTALE è ritenuto una probabile roccaforte dell'antica acropoli messapica. Da tempo non transitavo da Via Renato Lombardi, dove appunto è ubicata la Carnara (denominata così perché nei secoli scorsi è stata anche utilizzata come ossario).
Questa sera il Prof. Tonino Palazzo (è quell'artista che ha il laboratorio adiacente allo Scarabocchio) mi ha contattato e mi ha pregato di dare un'occhiata ai lavori di restauro che si stanno eseguendo, in quanto, a suo dire, sono stati praticati dei fori nella parete per allocarvi circa 10 travi dei ponteggi, con immaginabile danno ai secolari blocchi di pietra calcarea. Ho fatto delle foto (che ripeterò di giorno) le quali effettivamente rivelano e confermano quanto asserito dal Professor Tonino Palazzo. Mi chiedo e vi chiedo se l'intento è quello di restaurare un simile monumento possibile che non esiste altra tecnica che poteva evitare questo ennesimo danno? Una cosa è la erosione dovuta al tempo altra cosa è praticare circa 10 fori aventi misure di circa 15 x 15 cm.. Io sono ignorante però penso che non è stata una saggia decisione.
Vi segnalo delle curiosità o casualità, secondo come più vi aggrada. Ho rilevato delle analogie con la storia del "campo di calcetto". Lì erano resti di necropoli messapica, qui sono i resti di una acropoli messapica. Proprietario e committente è lo stesso Ente: la Curia Vescovile di Oria. Anche il progettista e direttore dei lavori è forse lo stesso.... leggete il nome sul cartello evidenziato nella foto. Che ve ne pare???

IL NOSTRO POVERO CUORE POETICO (OVVERO DISTRUZIONE DI UNA NECROPOLI MESSAPICA)



Cari lettori di questo speciale blog, che ha il coraggio di porre delle domande liberamente, oggi una domanda la vorrei porre io con la speranza che qualcuno mi illumini con una saggia risposta capace di togliermi un sottile sospetto o forse l’errore che mi induce a pensare che in fin dei conti tutto ad Oria si può fare.
Una mattina di qualche anno fa, frequentando la prima lezione del corso di Urbanistica presso la Facoltà di architettura di Firenze, rimasi meravigliato nel vedere che la prima diapositiva che il prof. Ventura proiettava riguardava, una foto del centro storico di Oria visto dall’alto. Lui lo chiamò Cuore Poetico (probabilmente a causa della forma di cuore della circamenia: Via D. Bonifacio, Via M. Pagano e Via G. D'Oria, NdR) del nostro Comune e io mi sentii pieno d’orgoglio perché dal nostro centro storico iniziavano le lezioni del corso.
Oggi riproiettando la diapositiva dell’attuale centro storico, forse il mio prof. mi domanderebbe come mai una macchiolina verde intenso è spuntata proprio nel nostro Cuore Poetico. La macchiolina verde è un piccolo regalo fatto alla comunità, forse, un dono che raggruppa tanti ragazzi e li stringe intorno ad uno sport.
Insomma nel Cuore Poetico del nostro bel comune è sorto da qualche anno un bel campetto per il calcetto e tutti noi siamo molto più felici!
Ma a me non riesce di capire solo una piccolissima cosa, come si sia riusciti a costruirlo?
Per carità è una sciocchezzuola, una piccola curiosità che forse qualche bravo lettore saprà soddisfare…
Il campetto è stato realizzato all’interno del Palazzo dei Missionari di S. Vincenzo, importante costruzione fondata nel 1744-50.
Il palazzo sorge sul colle S. Andrea, oggetto principale del vincolo posto dal decreto 16 marzo 1998. Questo decreto del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, presieduto dal Ministro On.le Willer Bordon, fu fatto appositamente per Oria, per la sua superba posizione geografica e per il suo imparagonabile panorama, fatto di torri fortificazioni, cupole e case, che si integrano perfettamente con le singolarità geologiche e le caratteristiche ambientali in modo da formare un’unità rappresentativa e figurativa.
Dallo studio delle norme di attuazione relativo alla zona omogenea “A”, si apprende che gli unici interventi che si possono fare in edifici monumentali-artistici sono relativi al loro consolidamento e restauro senza alterazione di volumi. Sono inoltre vietate le integrazione arbitrarie e come espresso anche nell’ articolo 81 del regolamento edilizio gli interventi all’interno di zone “A” sono soggette al rilascio della licenza edilizia subordinato al preventivo rilascio del nulla osta della Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Bari.
Le aree libere all’ interno della zona”A” sono inedificabili, inoltre sono esclusi svuotamenti, manomissioni e tutte quelle opere che alterino la struttura originaria dei fabbricati, sia essa visibile o non visibile dall’ esterno.
Queste norme “forse” sono state disattese poiché l’opera eseguita non ricade all’interno delle opere eseguibili in zona “A”, inoltre vi è stata un’alterazione di volume relativa allo sbancamento dell’area interessata dal progetto perché se non erro il volume non deve aumentare ma non deve nemmeno diminuire…
Consultando poi il mio manuale sulle norme urbanistiche non riesco a trovare nessuno strumento capace di farmi realizzare una simile opera in simili restrizioni, perché qui non basta una D.I.A. o un permesso per costruire previo nulla osta della Soprintendenza. Questo è davvero un rebus! Chissà se qualcuno mi sa indicare che documento devo preparare per fare anch’io un campetto di calcio o magari una piscina scoperta in zona A… Inoltre si è costruito all’interno di una zona libera, ex giardino conventuale, che come norma vuole è inedificabile.
Quante cose strane… e pensare che mi avevano detto che forse lì c’era una necropoli messapica con una bella grotta, ma proprio non posso credere che una ruspa abbia tolto circa 300 metri cubi di roccia anche se a dire il vero io quella necropoli l’ho vista…e forse la state vedendo anche voi!
Allora io proprio non capisco perchè il mio vecchio professore si ostinava a dire che, quel meraviglioso documento, che è il nostro Cuore Poetico dovesse rimanere intatto per rammentarci chi siamo e da dove veniamo, perché noi Oritani forse non ce lo ricordiamo più e allora è meglio una partitella a calcetto lì, proprio dove i nostri avi una volta avevano seppellito le loro famiglie. Grazie mille. Alessio Carbone.
C'è da vergognarsi di essere oritani !!!
.....CAN WE CHANGE ???

PERCHE' "CUORE POETICO"


IL CUORE POETICO DI ORIA. La linea rossa dell'immagine rappresenta la circamenia (Via M.Pagano, Via G.D'Oria, Via D.Bonifacio). La linea corta assottigliata: Piazza Manfredi e Via Roma. A sinistra si vede il rettangolo verde del campo di calcetto. L'immagine può essere ingrandita cliccando sopra.

Fra due giorni, il 19 febbraio, decorre il 50° anniversario della morte di Ciccio La Pizzenti (Francesco Erminio Ariano), mio nonno materno, una delle mie radici, una figura della mia infanzia che non ho mai dimenticato. Io ero il più piccolo dei suoi nipoti e non ho avuto la fortuna di trascorrere molto tempo insieme a lui, essendo deceduto a soli 69 anni, quando io avevo tre anni. La sua è stata una vita piena di stenti e di sofferenze a causa anche di postumi di gravi lesioni riportate in occasione del ciclone del 21 settembre 1897. Nonno Ciccio aveva allora 8 anni; rimase per parecchie ore sotto le macerie di case crollate nei pressi dell’attuale Scuola Media “F.sco Milizia”. Nelle “carte storiche” di quell’evento depositate nell’archivio del Comune di Oria è così annotato in una relazione a firma di un medico, il Dr. Oronzo Biasi “Francesco Ariano di Michele, frattura al terzo superiore del femore destro, commozione cerebrale e contusione ed ecchimosi all’occhio destro. E’ tuttavia in letto. Non manca di mezzi.” Il nonno guarì ma il suo fisico rimase segnato, menomato per tutta la vita, palesemente claudicante, e con altri problemi di salute, si sforzava per portare un pezzo di pane a casa e sfamare moglie e 5 figli. Intraprese il mestiere del “trainieri” (carrettiere, ovvero conduttore di traino tirato da mulo). Erano momenti difficili, di crisi anche a causa della I^ guerra mondiale e nonno Ciccio non riusciva ad assicurare una vita dignitosa alla famiglia. Decise così nel 1930 di “spedire” i due figli maggiori (rispettivamente di 17 e 15 anni) in Argentina, dove si erano già stabiliti quattro fratelli della moglie, la mia cara nonna Leonzia Massa. Nessuno di loro è mai più tornato in patria e le loro ossa giacciono tuttora in quello stato sudamericano, così come tanti altri italiani ed oritani. Torno indietro…. al disastroso ciclone, o meglio “turbine atmosferico” come venne definito dal prof. Cosimo De Giorgi, illustre meteorologo di fama internazionale di allora. I danni a persone e cose furono ingenti; oltre al Comitato locale di soccorso in data 28 settembre 1897 si costituiva in Lecce (allora capoluogo di provincia dell’intero Salento e quindi anche per Oria) un Comitato di beneficenza. Il Prefetto di Lecce in data 2 ottobre 1897 ordinò l’affissione di un manifesto in tutti i comuni del Salento. Così iniziava: "Cittadini di Terra d’Otranto! La vostra antica Messapia è desolata! Chi l’ha veduta in questi giorni n’è rimasto pieno di raccapriccio….Se la carità fu segnacolo di progresso per gli avi, essa oggi è figlia della civiltà che non tollera egoismi. Cittadini! Ricordiamo il grido dei nostri padri per tramandarlo ai più lontani nepoti: la Terra d’Otranto è patria non solo di forti, ma pure degli uomini di cuore….F.to Il Reggente Prefetto Presidente Nanni – Seta. Orbene fatta questa premessa vi devo raccontare un sogno che ho fatto la notte scorsa. Questa la scena. Io fanciullo mi trovavo nella “sala” della casa dei nonni materni. Oltre a loro due vicino al comò, con i piedi poggiati “allu peti ti la fracera” vi era anche Pippinieddu (il nonno paterno di Alessio Carbone). Nonno Ciccio indossava la “cappa” che era solito indossare nei mesi invernali e che gli avvolgeva tutto il corpo, la nonna con il rosario nelle mani recitava la sua solita lunga sfilza di preghiere. I tre avevano un aspetto serio e preoccupato e mi hanno subito confidato che erano preoccupati per tutto ciò che da un po’ di anni si verifica in Oria...... preoccupati per le sorti di noi vivi, ma preoccupati anche per le loro ossa sepolte nel cimitero monumentale. Quasi in coro hanno detto: “Che ne sarà delle nostre tombe…. Che ne sarà delle nostre ossa….. visto quello che è capitato ai nostri antenati messapi…. anche l’attuale cimitero in futuro può essere oggetto di distruzione. Perché Franco…perché accade questo?” Ho capito subito la gravità del momento e per distoglierli da quei pensieri ho fatto loro la seguente domanda: “Un Professore nell’Università di Firenze ha chiamato Cuore Poetico il centro storico di Oria…. Sapete dirmi perché? Forse per i poeti oritani?”. Mi ha risposto Pippinieddu: “Mio nipote Alessio sa perché…. Lui ha studiato queste cose.” e nonno Ciccio a seguire disse: “Adesso lo ha chiesto a noi e gli rispondiamo….. vedi caro nipote…. come tu sai….. noi adesso stiamo in cielo e dall’alto vediamo ciò che tu non vedi….. quel professore ha detto Cuore Poetico perché….. così è Oria vista dall’alto… a forma di cuore. Un cuore che è stato infranto per la distruzione di quelle tombe. Per fare cosa? Un campo per rincorrere una palla!” Mia nonna che pur pregando aveva ascoltato tutto rivolse la seguente domanda: “Io però non ho capito per quale motivo hanno scavato…. Hanno portato via tanta roccia ….solo perché dovevano giocare a palla….. Si gioca forse meglio ad un livello più basso?” Mio nonno, quasi interrompendola, disse: “Ué Liò no ti scurdari lu pruverbiu ti l’antichi:- PIATTU MUCCIATU NO CACUNU LI MOSCHI- ossia: “Occhio non vede…. Cuore non soffre”” in tal modo i giocatori non vengono notati da lontano e quindi non si da contezza dell’obbrobrio che è stato commesso”. E Pippinieddu: "Pizzica.... allora onnu sciutu cu la pietra amposcia!!", e la nonna Leonzia:"E menu mali ca sontu cristiani ti chiesa!" In verità ho capito ben poco da quelle affermazioni. Ho salutato e sono andato via saltellando in direzione di Porta degli Ebrei (i nonni abitavano in Vico Cormons). Giunto nella vicina piazzetta dove una volta vi erano le botteghe di Cosimo Mazza e di Pippinieddu, ho visto ad una parete affissi dei manifesti grandi di colore bianco con scritte color nero. Così era scritto: “: Cittadini di Terra d’Otranto! L'antica necropoli di Oria, capitale della Messapia, è stata violata, irrimediabilmente distrutta! Chi l’ha veduta in foto in questi giorni, nel blog www.notediarpa.blogspot.com, n’è rimasto pieno di raccapriccio….Se la civiltà fu segnacolo di progresso per gli avi, essa oggi non trova dimora in talune menti moderne. Cittadini! Ricordiamo il grido dei nostri padri per tramandarlo ai più lontani nepoti: la Terra d’Otranto non può essere patria di incivili, ma di uomini forti e di cuore…., si cuore poetico, come dall’alto appare il centro storico di Oria. Svegliatevi da questo torpore, da questo degrado culturale, indignatevi e…… reagite! Democraticamente, ma reagite per il vostro bene e dei vostri posteri. F.to Il Reggente Prefetto Presidente Nanni – Seta.” A quel punto mi sono svegliato di soprassalto e mi sono seduto sul letto come se fossi reduce da un incubo. Ho subito pensato: “Era un sogno, realtà o fantasia?”. Mezzo frastornato mi sono alzato e come ogni mattina mi sono diretto all’angolo del PC. L’ho acceso e nell’attesa che “caricasse” tutte le sue cose ho sorbito una bella tazza di caffè in cucina. Tornato al computer …… m’è venuto un colpo! L’ultima goccia di caffè mi è andata di traverso…… sul desktop del monitor era in bella mostra l’immagine che vedete qui sopra. Strano ma vero!

giovedì 28 febbraio 2008

ORIA - PERLA DI PUGLIA?




GUARDANDO QUESTE IMMAGINI VI VIENE DA PENSARE COSA?
SE VENGONO DEI VOSTRI AMICI O PARENTI FORESTIERI VE LA SENTITE DI PORTARLI A VISITARE QUESTE "CHICCHE" DEL NOSTRO CENTRO STORICO, COSI' SCHIFOSAMENTE DEGRADATO?
FOSSI IO OLP DEI RAGAZZI CHE STANNO SVOLGENDO SERVIZIO CIVILE AL COMUNE LI MANDEREI IN GIRO PER IL CENTRO STORICO ALLA RICERCA DI QUESTI ANGOLI DA RISANARE IMMEDIATAMENTE!!!

CHIUSO SONDAGGIO "PROFEZIA DI PAPATODERO"

POCHI MINUTI FA SI E' CHIUSO IL SONDAGGIO CIRCA L'ATTUALITA' O MENO DELLA POESIA DI ATTILIO MINGOLLA IN ORDINE ALLA PROFEZIA DI PAPATODERO. SIETE PREGATI DI PRENDERE ATTO DEL RISULTATO. QUESTA MATTINA LANCERO' UN NUOVO SONDAGGIO: "SUGGERIMENTI SU COSA FARE IN ORDINE AL PROBLEMA DELLA DISTRUZIONE DELLA NECROPOLI MESSAPICA NELL'AREA EX CONVENTUALE PADRI MISSIONARI VINCENZIANI".
IN ORDINE ALLA PROFEZIA DEL PAPATODERO IN TANTI MI HANNO CHIESTO SE PRESSO GLI ATTI DEL COMUNE RISULTA REGISTRATA IN QUALCHE POSTO. NON SO RISPONDERE...... CHISSA' SE QUALCHE DIPENDENTE COMUNALE CHE CI LEGGE DECIDE DI DARCI UN AIUTINO. MAGARI QUALCUNO SA E MI SCRIVE UNA MAIL O UN COMMENTO A QUESTO POST.
VI CHIEDETE PERCHE' NON L'HO RIPORTATA IN QUESTO BLOG? PERCHE' NON E' COSA BUONA ED OPPORTUNA SE LA COSA E' STATA FINO AD OGGI TRAMANDATA DA QUALCHE BUONTEMPONE CHE...............
Domanda
DOPO AVER LETTO LA POESIA DI ATTILIO MINGOLLA "Oria governata da....", voi ritenete che a distanza di oltre 21 anni da quando è stata scritta, il contenuto è ancora attuale?
TOTALE VOTANTI
Risposte:
*Attualissimo come se fosse stata scritta oggi voti 18 pari al 78%
*Attuale per la maggior parte voti 2
*Attuale ad eccezione della mancanza di cine e teatri, che oggi abbiamo voti 1
*Non più attuale, Oria è molto migliorata voti 2
*Non saprei rispondere... è difficile valutare tante cose... e poi mi piacerebbe sapere cosa disse questo signor Papatodero voti 0

martedì 26 febbraio 2008

LISCIA, GASSATA O...............





IO HO MESSO LE FOTO....... VOI QUALCOSA DI SCRITTO?

NC'ERA NA VOTA.....tradizioni popolari: la pignata


La pentolaccia (A ORIA SI DICEVA: LA PIGNATA)
Tradizione molto sentita dai pugliesi era quella della “pentolaccia”; infatti, il giovedì di mezza quaresima le famiglie si riunivano in campagna (ma anche nelle case del paese, ndr.) per rompere un recipiente di creta (la pignata) che veniva riempito di noci, fichi secchi, mandarini, castagne del prete, lupini, fave e ceci arrostiti, frutta secca e, col passar del tempo anche di caramelle e cioccolate. Così riempita, la pignata veniva posta ad un paio di metri da terra, oppure sul pavimento, e gli adulti, bendati e armati di bastone, dovevano cercare di romperla per il divertimento dei più piccini. Questa usanza era un pretesto per ritrovarsi, cantare, ballare e mangiare il calzone di cipolla (focaccia ripiena di verdura, cipolla e pesce o tonno), taralli, frittate e bere il buon vino pugliese.

LETTERA DI CITTADINI ORITANI A ORGANO DI STAMPA PER CASO SEN.CURTO

Copio-incollo: Lettera di alcuni esponenti oritani del partito di Curto: “Troppo clamore, propaganda?”
DAI CIRCOLI DI AN: “IL SENATORE SI AUTOESCLUDA”
Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera inviataci da esponenti politici della destra oritana sul "caso Curto".

Lettera firmata da Ing. Alberto Carucci (già Presidente del Circolo AN di Oria-Brindisi e già Consigliere Comunale) -Sig. Cigliola Antonio (già Dirigente MSI e già Dirigente del Circolo AN di Oria)-Dott. Iurlaro Giovanni (già Dirigente del Circolo AN di Oria) Dott. Giuseppe Re (già Dirigente MSI e del Circolo AN di Oria, già Capogruppo MSI e AN in Consiglio Comunale nonché Assessore Comunale e già Consigliere AN alla Provincia di Brindisi) - Avv. Pietro Zanzarelli (già Dirigente del Circolo AN di Oria e già Consigliere Comunale). (Fonte quotidiano Senzacolonne domenica 24 febbraio 2008.)

Troppo clamore, a nostro avviso, si è dato ai fatti di questi giorni che hanno riguardato, tra gli altri, il Senatore Curto. Ci chiediamo retorica­mente se tale clamore vada ricollegato alla campagna elettorale in vista delle prossime elezioni politiche. E' sin troppo noto che ormai da qualche tempo gli appuntamenti elettorali sono caratterizza­ti da patetiche quanto patologiche stru­mentalizzazioni da parte di che, evidente­mente a corto di argomenti, crede in tal modo di far leva sul sensazionale per por­tare acqua al proprio mulino politico. E ci pare che ciò stia avvenendo in questi giorni. I fatti ormai di dominio pubblico -che, stando a notizie riportate da varie testate, sono già all'esame di che è preposto a verificarne l'eventuale rilevanza penale (rilevanza penale che, si badi, non può e non deve essere strumentalmente presunta da chicchessia) - impongono tuttavia una riflessione sotto il profilo etico? Ciò posto, non può comunque, a nostro parere, essere tollerato che sogget­ti politici locali più o meno noti urlino ai quattro venti frasi del tipo "costoro non possono più rappresentarci, per cui vada­no a casa". E sapete perché? Perché, sem­mai, legittimate a pronunciare queste frasi possono essere soltanto persone come noi che, in un recente passato, hanno con il loro voto riposto fiducia in chi forse non la meritava. Pur consapevo­li del fatto che non possono e non devono essere il clamore e le strumentalizzazioni a determinare tempi, modi e soggetti della vita politica, riteniamo che il Senatore Curto farebbe bene, prima che altri lo facciano per lui, ad autoescludersi temporaneamente dalla vita politica nazionale e locale. Tale gesto rappresen­terebbe davvero un segnale forte in dire­zione di una politica autenticamente inte­sa come servizio e non come strumento, dovendo necessariamente a tal punto quel gesto essere interpretato, anche da parte dei più scettici ed una volta per tutte, quale inequivoca, netta e definitiva dimo­strazione del fatto che vi sono anche poli­tici che hanno alto senso di responsabilità e profondo rispetto per gli elettori (cui ovviamente spetta l'ultima parola), i quali si attendono a ragione che le ormai imminenti decisioni sui candidati siano tali da riportarli ad impegnarsi con determina­zione e rinnovato entusiasmo. E se ciò auspicabilmente avverrà, gli atteggia­menti patologicamente strumentali non potranno che produrre un vero e proprio effetto boomerang, con buona pace anco­ra una volta per coloro che ritengono la politica una vera e propria arena in cui è consentito anche condurre vili attacchi contro chi è a loro contrapposto.

Ho fatto il copia-incolla dell'articolo di cui sopra per inserire in questo mio blog delle mie considerazioni in ordine al contenuto della lettera firmata da rispettabilissimi nostri concittadini.

1)- Il titolo del giornale fa capire che questi signori militano attualmente nel partito del Sen Curto. Infatti è scritto "Dai circoli di AN....... Non è vero: sono definitivamente fuoriusciti da A.N. 4-5 anni fa (forse proprio a causa di contrasti con detto parlamentare) per confluire nel partito Fiamma Tricolore;
2)- Gli stessi sottoscrittori della lettera sono poco chiari circa la loro appartenenza politica in occasione delle ultime elezioni per il Senato. Fanno intendere di aver votato per AN e per il Sen. Curto alle elezioni del 2006, quando scrivono: "Perché, sem­mai, legittimate a pronunciare queste frasi possono essere soltanto persone come noi che, in un recente passato, hanno con il loro voto riposto fiducia in chi forse non la meritava."

Voglio ricordare a me stesso che nel 2006 che si votò sia per le amministrative che per le politiche, i signori di cui sopra erano candidati per il Comune nella lista "FiammaTricolore", e supportarono un candidato locale nella lista per il Senato, Euprepio sì, ma non Curto, bensì Carbone (barbiere di Oria con laboratorio in Via. G. De Marzo);

3)-Uno dei firmatari della lettera in oggetto, candidato nel 2006 come Consigliere Comunale nella lista "FiammaTricolore", ottenne ZERO voti. Lo stesso soggetto è stato visto nei locali ove si è tenuto l'ultimo congresso cittadino di Forza Italia in data 25 novembre. Domanda: Era semplice spettatore o socio tesserato con diritto di voto? Se è vera la seconda ipotesi possiamo dire che è un lungimirante..... quasi un profeta! Avrà capito che di lì a poco sarebbe nato il Partito del Popolo delle Libertà con altri partiti che si sarebbero associati con il partito di Berlusconi. A proposito sapete dirmi se il partito FiammaTricolore è dentro o fuori il PdL?

lunedì 25 febbraio 2008

SEGNALETICA INDICANTE STRADE CHE PORTANO A CONTRADE DI CAMPAGNA



QUESTI CARTELLI SONO STATI INSTALLATI DA CIRCA UN ANNO NEI PRESSI DEL CIMITERO. VORREI CHIEDERE AI NOSTRI AMMINISTRATORI COME RIESCONO AD ESSERE COSI' INSENSIBILI DA NON CAPIRE CHE TUTTI NOI CI ASPETTIAMO DI VEDERE INSTALLATI ALTRI CARTELLI SIMILI IN ALTRI PUNTI DELLA PERIFERIA CITTADINA, CHE POSSANO INDICARE COME RAGGIUNGERE ANCHE LE ALTRE CONTRADE RICADENTI IN AGRO DI ORIA. FRA L'ALTRO DAL PUNTO DOVE SI TROVANO I CARTELLI RITRATTI NELLE FOTO DI CUI SOPRA SI POSSONO RAGGIUNGERE ANCHE ALTRE TANTISSIME CONTRADE (NE CITO 4 A CASO: SAN GIOVANNI LO PARETE, TERRADIMARINA, MONTEVERDE E PATULONI) E NON SONO INDICATE.
SE UN CITTADINO IN CASI COME QUESTI "CRITICA" VIENE SUBITO ADDITATO COME "POLEMICO" O "PILEA".
O FORSE I NOSTRI CARI AMMINISTRATORI PENSANO CHE GLI ORITANI NON SANNO "CHI" HA PROPRIETA' IMMOBILIARI NELLE VICINISSIME CONTRADE "FICOTORTO" E "GUASTAFERRI" ???
Suvvia..... Sindaco.....Assessori..... facciamo i seri.... su! Decidetevi: o mettete anche simili cartelli altrove e quindi mascherate la cosa, oppure togliete questi 2 esempi di "FIGLI E FIGLIASTRI".
SIAMO IN UNO STATO DI DIRITTO.... QUESTE DIFFERENZE ABNORMI VANNO STIGMATIZZATE, EVITATE E LADDOVE SI VERIFICANO.... RIMOSSE IMMEDIATAMENTE.
ALTRO PARTICOLARE IMPORTANTE E' L'INCONGRUENZA DI QUEL SEGNALE BLU "TUTTE LE DIREZIONI" ........... quasi a dire TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA. MA CI VUOLE TANTO A CAPIRE CHE OCCORRE UN SEGNALE CON FRECCIA A SINISTRA INDICANTE: "LATIANO-BRINDISI e forse pure TARANTO", altrimenti se capita ad un forestiero che gli facciamo fare un sacco di giro in più, in questo periodo di Quaresima, rischiamo di renderci responsabili di fargli commettere peccato grave con qualche bestemmia pesante?
Nei prossimi giorni vi segnalerò l'esistenza in città di altra segnaletica stradale "stupida" e punti della città dove sarebbe indispensabile un chiaro segnale stradale ed invece non esiste nemmeno l'ombra.

domenica 24 febbraio 2008

ULIVI PLURISECOLARI DA TUTELARE (BENI MONUMENTALI, BENI CULTURALI)







SCATTA IL CENSIMENTO VIA SATELLITE DI MILIONI DI ULIVI SECOLARI DA TUTELARE IN BASE AD APPOSITA LEGGE REGIONALE, LA QUALE DISPONE CHE singoli cittadini, associazioni, organizzazioni, enti pubblici e loro articolazioni possono segnalare l’esistenza di ulivi e/o uliveti monumentali da sottoporre a tutela e valorizzazione. Organi di stampa giorni addietro riportavano una notizia in base alla quale in data 14 corrente mese presso la regione Puglia si è riunito il Comitato preposto all'attuazione della legge di tutela, presieduto da Nico Tedesco (dell'Assessorato regionale all'Ecologia). L'Assessore Michele Losappio ha spiegato che "devono essere monitorati gli ulivi plurisecolari, quelli appunto oggetto di tutela, stimati in circa 5 milioni sugli oltre 60 milioni presenti nella regione". Fra i parametri stabiliti dalla legge per definire plurisecolare un ulivo c'è innanzitutto il diametro del tronco (almeno 70 centimetri) poi la monumentalità scultorea. Braccio operativo del censimento è il Corpo Forestale dello Stato, incaricato di procedere sia con ispezioni sul campo sia utilizzando l'ortofoto del sistema satellitare di rilevazione. Gli agenti batteranno le campagne dove sono presenti gli ulivi monumentali, in particolare le zone di Monopoli, Ostuni, Avetrana, il Gargano, Andria e Corato, poi compileranno schede identificative che consentiranno di procedere al censimento, disponibile anche su internet. Una volta individuati gli ulivi da proteggere scatterà la tutela che prevede oltre degli obblighi per i proprietari anche dei benefici. Inoltre, "in considerazione dei peculiari aspetti storici, rurali, sociali, ambientali e paesaggistici che caratterizzano il patrimonio regionale degli ulivi secolari, l’Assessorato al turismo e industria alberghiera, di concerto con l’Assessorato all’ecologia, sentita la Commissione tecnica per la tutela degli alberi monumentali di cui all’articolo 3, promuove uno specifico progetto di valorizzazione turistica, da realizzarsi entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge regionale."
Ciò premesso non capisco per quale motivo l'apposito Comitato presso la Regione Puglia ha deciso di indicare un elenco esiguo di comuni pugliesi (nel quale non compare Oria) che dovrebbero essere oggetto di censimento, se si considera che in agro di Oria esistono numerosi ulivi ed interi uliveti plurisecolari, come dimostrano le suddette foto che ho scattato nei pressi del cimitero. Spero proprio che il Sindaco e l'Assessore all'Agricoltura del nostro Comune si attivino al massimo affinchè il nostro territorio non venga ingiustamente penalizzato.

sabato 23 febbraio 2008

CONVEGNO "I LEONI DI MESSAPIA"


DEVO PUBBLICAMENTE RINGRAZIARE IL GIOVANE CONCITTADINO ALESSIO CARBONE PER AVERMI DATO LA POSSIBILITA', ATTRAVERSO LA MESSA IN LUCE DELLA DISTRUZIONE DELLA NECROPOLI MESSAPICA IN ORIA, DI ADDENTRARMI NELL'AVVINCENTE MONDO DEI MESSAPI ED ENTRARE IN CONTATTO CON STUDIOSI ED APPASSIONATI DI QUELLA CHE FU' LA CIVILTA' MESSAPICA NEL SALENTO FINO A QUALCHE SECOLO PRIMA DELLA VENUTA DI CRISTO.
Su invito del professor Fernando Sammarco questa sera ho partecipato in San Pietro Vernotico all'evento illustrato nel manifesto sopra riportato. Devo confessarvi che la serata è stata entusiasmante e coinvolgente nella sua totalità. In particolare è stato un piacere ascoltare oltre al Prof. Sammarco, autore del libro "I LEONI DI MESSAPIA II - IL CERCHIO DI FUOCO", uno dei relatori: il Professor Damiano Mevoli, Docente di Letteratura Latina presso l'Università del Salento. Nel suo intervento, fra le altre cose, ha stigmatizzato gli scempi che vengono commessi un pò dappertutto in danno dei beni culturali ed in particolare di quelli archeologici. Non ci crederete, ma come esempio ha citato lo scempio della necropoli avvenuto ad Orra (così era chiamata ai tempi della Messapia) che abbiamo messo in evidenza in questo blog. Io ero l'unico di Oria in sala e sinceramente devo dirvi di aver provato due sentimenti: uno di soddisfazione per essere riuscito a far parlare anche lontano da Oria di questo "delitto", e lavorare seriamente in futuro per sensibilizzare tutta l'opinione pubblica affinché simili cose non avvengano più; l'altro sentimento che ho provato è stato di vergogna!

INDIGNATI ANCHE "I LEONI DI MESSAPIA" PER LA DISTRUZIONE DELLA NECROPOLI AD ORIA







Re Arthas e Deìva

Ill.mo Franco Arpa,
sono il Prof. Fernando Sammarco, meglio noto come autore dell'ormai famosa epopea eroica I LEONI DI MESSAPIA ( I - II). Ho appreso del suo portale tramite Rossano Caggia, webmaster di
http://www.salento.com/ il quale, facendo parte della mia mailing list, mi ha mandato un riferimento al suo sito per ciò che concerne l'infamante abuso perpretato ai danni della necropoli oritana per fare spazio all'impianto sportivo di un campetto di calcetto.

Purtroppo ciò è quello che noi grandi cultori ed appassionati delle nostre gloriose antichità più temiamo in questi tempi dediti al consumo e non alla valorizzazione dei pregevoli beni culturali della Grande Messapia.

Fra l'altro, questa brutta notizia sarà da me diramata a tutti i soci dell'ORDINE SODALE "I LEONI DI MESSAPIA" e ai nostri tanti philoi sparsi in tutto il territorio peninsulare, con una mail dal titolo: "ORRA DEVASTATA - Un'altra grave ed infamante devastazione si è abbattuta su un'importante testimonianza archeologica della nostra Grande Messapia. "

Se vuole inserirò la sua email nel nostro giro così se in avanti vorrà parteciparci qualche notizia di carattere culturale potrà usufruire di una maggiore divulgazione.

Ho preso parte di recente alla serata inaugurale dell'ARCHEOCLUB di Oria presso il refettorio di Piazza Lorch organizzata dal Dott. Barsanofio Chiedi. Non so se Lei era presente. E lì il Prof. Antonio Benvenuto lamentò proprio la grave incuria nella salvaguardia della necropoli oritana anche davanti al vescovo.
La saluto cordialmente.

Prof. Fernando Sammarco
http://www.ileonidimessapia.it/
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Onorato per questo contatto, ringrazio il Prof. Fernando Sammarco per la sua preziosa testimonianza di indignazione per lo scempio della necropoli messapica denunciato dall'oritano Alessio Carbone attravero questo blog. Questa sera avrò il piacere di conoscere personalmente il Professor Sammarco al convegno "I LEONI DI MESSAPIA II - IL CERCHIO DI FUOCO" che si terrà presso la sala consiliare del Comune di San Pietro Vernotico.
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Pubblico altra mail pervenutami dal Signor Rossano Caggia, webmaster di www.salento.com:
Salve Sig. Franco Arpa, ho postato l'articolo nella sezione cultura e Vi ringrazio tantissimo per queste segnalazioni che, assolutamente, non devono cader nel dimenticatoio. Il Salento è la ns terra e deve essere protetta ad ogni costo, il portale Salento.com a breve subirà un cambiamento ed allargherà l'idea del Salento, che adesso da il sito, alla sua vera morfologia includendo anche le province di Brindisi e Taranto. L'idea della salvaguardia, che culliamo insieme a molti amici come l'associazione "Amici dei Menhir", l'"Osservatorio Torre di Belloluogo", i "Leoni di Messapia", salentopaleolitico.it e molti altri potrebbero riguardarla e, in futuro, darci una mano nella messa online di notizie sulla storia del Salento e la tutela delle tradizioni senza dimenticare gli splendidi messapi. Nel porgere distinti saluti rimaniamo a disposizione per ogni vs segnalazione o lotta. Rossano Caggia Salento.com - Il portale della penisola salentina

venerdì 22 febbraio 2008

BIT DI MILANO: E' FORSE QUESTO UNO DEI PARCHI ARCHEOLOGICI CHE PUBBLICIZZA L'ASSESSORE AL TURISMO DI ORIA??



Si ringrazia Emilio Mola-Senzacolonne per la gentile concessione delle foto.

OGGI TUTTI NOI ORITANI, E I TURISTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO (sollecitati anche dall'esposizione alla BIT di Milano curata dall'Assessore al Turismo M. D'Addario), AVREMMO POTUTO AMMIRARE UN MERAVIGLIOSO PARCO ARCHEOLOGICO, OVVERO I RESTI DI UNA NECROPOLI MESSAPICA DISTRUTTA NELL'AREA PALAZZO MISSIONARI VINCENZIANI. INVECE......... LA FOTO CI MOSTRA COSA HA PRESO IL POSTO DI QUELLA NECROPOLI. VERGOGNA!!!

giovedì 21 febbraio 2008

DAL CUORE POETICO DI ORIA A "ORIA UN CIMITERO SENZA CUORE"



----foto tratte da blogeko---------------
Un lettore di questo blog mi ha confidato in privato che ha iniziato a leggere le mie cose e ad apprezzarle quando si è imbattuto, navigando in internet, in un commento da me lasciato in altro blog oltre un anno fa. Cliccare qui per leggere.

Si tratta come potrete osservare di un articolo di critica al nuovo cimitero di Oria. L'autore di quel blog ritenne opportuno intitolare l'articolo con: "ORIA, UN CIMITERO SENZA CUORE"
Qualcuno di voi ha da aggiungere qualcosa?

ORIA ALLA BIT DI MILANO


Sulla stampa di oggi (cliccare qui per leggere) si legge che Oria sarà presente alla prossima Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
Questo un passaggio delle dichiarazioni del nostro assessore al turismo:

«Torniamo a riempire uno spazio espositivo nella Bit - ha dichiarato l'assessore D'Addario - per offrire un excursus utile alla riscoperta e la valorizzazione di preziose testimonianze custodite nelle chiese, nei monumenti, nei parchi archeologici, nei musei, nelle biblioteche della nostra Oria».

Secondo voi voleva dire "parchi archeologici" oppure "moderni campi di calcetto" ?
N.B.: A mio parere solo sul cartello stradale della foto esiste la zona archeologica.
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All'Assessore D'Addario scriverò per informarlo che esiste un regolamento della Regione Puglia che dà la possibilità ai Comuni con certi requisiti di richiedere il riconoscimento di "città d'arte" o "città turistica". Il nostro Comune ha le carte in regola almeno per quanto riguarda il riconoscimento "città d'arte", la vicina Ceglie Messapica lo ha ottenuto già da qualche anno. Ecco il regolamento:

REGOLAMENTO REGIONALE 23/dicembre/2004, N.11 Regolamento attuativo L.R. 1° agosto 2003, n°11 art.2, comma 1, lett.d): “Definizione di comune ad economia prevalentemente turistica e città d’arte”. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE -Visto l'art. 121 della Costituzione, così come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999 n. 1, nella parte in cui attribuisce al Presidente della Giunta Regionale l’ emanazione dei regolamenti regionali. -Visto l’art. 42, comma 2°, lett. c) della L.R. del 12/05/2004, n.7 “Statuto della Regione Puglia”. -Visto l’art. 44, comma 2° della L.R. del 12/05/2004 n° 7 “Statuto della Regione Puglia” -Vista la Delibera di Giunta Regionale n 1967 del 23/12/2004 di attuazione del Regolamento suddetto. EMANA Il seguente Regolamento: Art. 1 (definizione) 1. Il presente regolamento individua i parametri per la definizione dei comuni turistici e delle città d’arte in cui, ai sensi del comma 6 dell’art. 18 della l. r. n.11 del 1 agosto 2003, gli esercenti determinano liberamente gli orari di apertura e di chiusura anche in deroga dall’obbligo di chiusura domenicale e festiva e dalla mezza giornata di chiusura settimanale previsti dall’art. 4 del medesimo articolo. 2. Presso l'Assessorato al commercio della Regione è tenuto l'elenco dei Comuni ad economia prevalentemente turistica e delle città d'arte. 3. I Comuni, in accordo con le organizzazioni delle imprese del commercio e turismo maggiormente rappresentative a livello regionale, nonché dei lavoratori dipendenti, richiedono all'Assessorato regionale competente l'inserimento nell'elenco, indicando: -le zone del territorio interessate da flussi turistici; -i periodi di maggiore afflusso turistico, -la rispondenza del comune e delle aree per cui viene chiesta l’iscrizione ai parametri di cui all’articolo 2 del presente regolamento, -il calendario relativo al numero delle deroghe agli obblighi di chiusura domenicale. Art. 2 (comuni turistici) 1. Condizione per l'inserimento nell'elenco regionale di cui al precedente comma è la sussistenza di almeno due parametri di ciascuno di quelli di seguito riportati sotto le lettere a) e b), ovvero la presenza di almeno un sito di interesse artistico individuato dalla Regione ai sensi dell'articolo 2 del D.P.R. 13 dicembre 1995. 2. I parametri per l'inserimento nell'elenco regionale sono così definiti: a) Parametri riferiti alla domanda turistica: a.1. arrivi su popolazione residente: 0,3; a.2. presenze su popolazione residente: 2,0; a.3. arrivi su superficie territoriale (kmq): 50; a.4. presenze su superficie territoriale (kmq): 300; a.5. presenze più popolazione residente su superficie territoriale (kmq): 450. b) Parametri riferiti all'offerta turistica: b.1. capacità ricettiva (posti letto) totale su popolazione residente (per 100 abitanti): 5,59; b.2. strutture ricettive su popolazione residente (per 1000 abitanti): 0,3; b.3. unità locali attività connesse con il turismo sul totale unità locali: 1 %; b.4. addetti unità locali attività connesse con il turismo sul totale addetti unità locali: 10%. 3. I parametri di cui al comma precedente sono calcolati: -per la lett. a): rapportando gli arrivi e le presenze annuali con la popolazione residente e con la superficie territoriale; sono calcolati per Comune e per mese e sono riferiti all'ultimo anno disponibile della rilevazione sul movimento mensile della popolazione validata dall'Ufficio regionale di statistica; -per la lett. b): dagli ultimi dati censuari disponibili nonché dalle Statistiche sul turismo rese dall'ISTAT, calcolando gli indicatori sulle unità locali e sugli addetti delle unità locali per Comune rispetto alle categorie di seguito indicate, tratte dall'Elenco E - Attività connesse al turismo della Classificazione delle attività economiche dell'ISTAT: -55. 1 Alberghi -55.2 Campeggi ed altri alloggi per brevi soggiorni -63.30.1 Attività delle agenzie di viaggi e turismo compresi tour operators -63.30.2 Attività delle guide e degli accompagnatori turistici -71.1 Noleggio autovetture -71.2 Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri -74.83.1 Organizzazioni di convegni e mostre -92.72.1 Stabilimenti balneari -92.5 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali -93.04.02 Stabilimenti idropinici e idrotermali 4. Ai fini della verifica della sussistenza dei parametri è necessario che il dato relativo al Comune sia superiore o uguale al parametro sopra riportato. Rispetto ai parametri riferiti alla domanda turistica di cui al precedente comma 1, lett. a), è ammessa una tolleranza inferiore al 10%. Art 3 (città d’arte) 1. Sono considerate città d'arte le località che possiedono almeno tre dei seguenti requisiti: -insieme di edifici o di complessi monumentali, riconosciuti di notevole interesse storico e artistico ai sensi della legge 6 luglio 2002, n. 137 e D. L.vo 22 gennaio 2004, n.42; -ampia presenza di opere d'arte singole o in collezioni, dichiarate di notevole interesse storico o artistico ai sensi della predetta legge n. 1089/39, a condizione che siano visibili al pubblico; -presenza di almeno tre musei, aperti al pubblico per almeno otto mesi l'anno, con articolata offerta di mostre e manifestazioni. I musei devono essere almeno di rilievo regionale ed almeno uno di essi dedicato ad argomenti storici, artistici o archeologici; -presenza di offerta di servizi culturali, quali biblioteche, emeroteche, archivi di Stato, raccolte di documenti, di rilievo provinciale relativi a materie storiche, artistiche o archeologiche; -presenza di attività culturali quali mostre, convegni, manifestazioni culturali o tradizionali svolte con il patrocinio della Regione, della Provincia o del Comune; -presenza di una domanda turistica e di una offerta turistica calcolata sulla base dei parametri di cui al precedente comma 1, rapportata alla popolazione della città. Art 4 (Individuazione delle aree) 1. I comuni vengono iscritti al registro con indicazione delle aree e i periodi in cui si indirizza il fenomeno turistico ed in cui è consentita la deroga all’obbligo di chiusura settimanale e festiva. 2. Eventuali provvedimenti comunali di deroga all’obbligo di chiusura domenicale e festiva adottati ai sensi dell’articolo 18, comma 5, della legge, devono essere trasmessi in copia alla Regione. Art 5 (norma transitoria e finale) 1.Il registro di cui all’art. 17 della l.r. 24/99 rimane in vigore per due mesi dall’approvazione del presente provvedimento, i comuni che risultano iscritti a tale registro devono ripresentare domanda di iscrizione al nuovo elenco. 2, Ogni tre anni la regione può richiedere ai comuni la verifica del mantenimento dei parametri di cui ai commi precedenti. 4 Il presente Regolamento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ai sensi e per gli effetti dell’art. 53 comma 1 della L.R.12/05/2004, n.7 “ Statuto della Regione Puglia”. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come Regolamento della Regione Puglia. Dato a Bari, addì 23 dicembre 2004 FITTO

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Al nostro Assessore al Turismo vorrei segnalare anche che nel Portale web ufficiale del turismo della Regione Puglia alla nostra Oria non è dedicato un solo rigo.
Su detto sito si legge quanto segue:
L’Assessorato al Turismo e Industria Alberghiera della Regione Puglia, nell’ambito dei Progetti Interregionali previsti dalla Legge 135 del 2001, ha realizzato il Portale Turistico Regionale, uno strumento importante di promozione e valorizzazione dell’offerta turistica del territorio, che opera secondo una logica di fruizione da parte dell’utenza, il più possibile ampia.
Il Portale, destinato ad utenti nazionali ed esteri, intende proporre assieme all’erogazione di informazioni e servizi un brand unico e riconoscibile dell’intera Puglia.
Lo “stile Puglia” vuole rappresentare le tante eccellenze di cui è ricca la regione, non solo turistiche ma anche culturali, ambientali, agroalimentari, industriali ed artigiane, favorendo una migliore conoscenza dei fattori di successo che caratterizzano il nostro territorio, garantendo la qualità dei suoi prodotti ed un elevato livello di offerta a vantaggio di chi voglia intraprendere un viaggio per conoscere la Puglia.
Il nostro invito è quello di scorrerne i contenuti, di navigare facendo tappa in tutte le sezioni del portale per scoprire l’offerta variegata ed unica del nostro territorio
Arrivederci in Puglia.
Massimo Ostillio
Assessore regionale al Turismo e Industria Alberghiera
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Sempre all'Assessore D'Addario invierò la seguente missiva che ho inviato anche ai suoi predecessori in carica dal 2005 ad oggi (nessuno ha mai risposto):
ASSESSORATO TURISMO COMUNE ORIA (a mezzo e-mail)
e, per conoscenza:
E.N.I.T. ROMA (a mezzo e-mail)
ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO-LOCO ORIA (racc/ta a mano)

Egregio Assessore,
Le scrivo la presente per rappresentarLe una lacuna, a mio parere di notevole entità, dal punto di vista della promozione di Oria nel campo del turismo, nazionale ed internazionale. Di recente ho scoperto, visitando il sito Web dell’ENIT (www.enit.it) , che non è dedicato alcuno spazio e, di conseguenza, immagino, nemmeno un solo rigo fra il materiale cartaceo pubblicitario, stampato e distribuito sia a livello nazionale che internazionale. Strano, molto strano, se si considera che l’ENIT per <> e quindi promuovere il turismo dell’Italia in generale (ed in particolare di tutte quelle sue località degne di essere visitate per vari motivi storia, cultura, tradizioni, territorio, arte, natura, sapori, folclore, monumenti, rievocazioni storiche, ect.), riceve contributi statali dell’ordine di ben 24.000.000 di Euro (VENTIQUATTROMILIONI) l’anno. Un esempio: nell’itinerario della regione Puglia riguardante i castelli e le cattedrali, per la provincia di Brindisi l’ENIT ha pubblicizzato solo (SIC!!) Brindisi. Mi astengo dal fare altri commenti. Chiunque si può rendere conto di quello che dico attraverso una approfondita visita a detto sito WEB. Ieri sera ho già inviato una prima e-mail all’ENIT. A prescindere dal risultato che sortirà questa mia segnalazione, sono desideroso di conoscere i motivi per i quali l’ENIT ha finora deciso di escludere Oria dai suoi piani. I Signori Dirigenti dell’ENIT potranno rendersi conto di quello che dico facendo una semplice ricerca su INTERNET
.
La presente, inoltre, deve intendersi anche occasione di stimolo alla locale PRO LOCO, affinché il Consiglio che andrà ad eleggersi nel prossimo mese di marzo rivolga più attenzione anche a queste problematiche. Cordialmente. Francesco Arpa

Oria, lì 14.2.2005

VI TRASCRIVO QUELLO HO TROVATO SCRITTO SUL SITO WEB DELL’ENIT
Questo sito web è stato realizzato dall'ENIT-Ente Nazionale Italiano per il Turismo, con il supporto tecnico del Dipartimento di Informatica ed Automazione dell'Università degli Studi di Roma3, allo scopo di promuovere all'estero l'immagine dell'Italia e dei suoi prodotti turistici e per favorire la loro penetrazione commerciale sui mercati internazionali. A tal fine l'ENIT non si occupa soltanto di assicurare una informazione corretta, completa ed aggiornata sulle risorse turistiche Italiane, ma sostiene anche l'attività delle imprese turistiche e di altri organismi, pubblici e privati, interessati alla promozione e commercializzazione di prodotti turistici italiani. Nella sua attività di promozione e commercializzazione, l'Ente opera attenendosi strettamente a principi di serietà ed imparzialità, con l'obiettivo di fornire una informazione quanto più possibile corretta e neutrale.
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CHE FARE ????


Il cafone SCARPONE del libro Fontamara di Ignazio Silone Tranquilli intitolava i suoi fogli informativi con l'interrogativo: CHE FARE? Penso che non basta aver pubblicato oggi la notizia dell'avvenuto scempio (mi astengo dal commentare perché altri non hanno voluto pubblicare prima). Credo che noi tutti dovremmo chiederci: CHE FARE? Voglio fare una considerazione: quando è stato emanato il decreto ministeriale 16.3.98 a firma del Ministro Beni Culturali di allora l'intento non era di preservare la necropoli (che è venuta fuori successivamente al momento dei lavori di sbancamento illecitamente eseguiti), ma l'intento era di tutelare il centro storico oritano per i motivi specifici elencati nel decreto stesso. Se dall'alto il Ministro Bordon allora ha visto in quell'area 10 alberi di pino e non un campo di calcetto, penso che oggi tutti noi e l'Italia intera (trattasi di patrimonio nazionale) dovremmo pretendere di ritornare a vedere le stesse cose di allora.Sperando di essere stato chiaro, vi invito a riflettere su queste cose e dare una risposta alla domanda CHE FARE???

MISTERO NECROPOLI MESSAPICA DISTRUTTA

Nel prendere atto della preziosa testimonianza del Signor Roberto Schifone (vedasi ultimo inserimento in oritanoblogspot, con annessi commenti a firma di Alessio Carbone, per leggere cliccate ==>> qui) sulla veridicità della quale non ho motivo di dubitare, in considerazione anche della fonte, dichiaro che ho motivo di rallegrarmi se in così breve tempo questo blog, con l'aiuto di tanti lettori ed anche di oritanoblog, non solo è riuscito a portare all'attenzione dell'opinione pubblica lo scempio già avvenuto, ma sta anche raccogliendo documentazione probatoria importantissima affinché si possa creare un vero e proprio dossier da consegnare alla storia, nel quale potranno essere inserite tutte le notizie, articoli di stampa, foto, testimonianze. Capiremo chi si è reso responsabile di tutto ciò con comportamenti sia di azione che omissione; capiremo chi ha taciuto ed invece aveva il dovere di parlare..... di scrivere. E' passato poco tempo e ciò è possibile, in considerazione del fatto che tutti i soggetti sono ancora vivi e possono essere interpellati o, se lo desiderano, possono spontaneamente inserire commenti in questo blog al fine di chiarire la propria posizione, così come civilmente, con spiccato senso di cultura della legalità, ha fatto il concittadino Roberto Schifone inviando un suo scritto ad altro blog. Testimonianza utilissima,.... fra l'altro, grazie ad egli io scopro dell'esistenza allora in quell'area conventuale di una grotta denominata di Lourdes e di alcune statue che avrebbero trovato successivamente allocazione nei locali dell'oratorio. Sicuramente il Signor Roberto Schifone è rammaricato per non aver potuto fare di più allora. Avrà pensato "Ah .... se fosse successo un paio di anni dopo... con papà assessore ed un movimento sociopolitico alle spalle forse...forse ..... la potevo spuntare". Pazienza è successo. Poi si sa in queste cose il diavolo ci mette la coda e forse in quel periodo (di circa due mesi) sarà mancato da Oria una persona fidata, il noto giornalista Vincenzo Sparviero. La sua assenza sarà stata fatale al Signor Roberto Schifone, il quale per rendere pubblico lo scempio in atto non trovò validi aiuti, nemmeno da una persona sicuramente con le "carte in regola" per intraprendere una simile battaglia civile. Di questo il Signor Roberto Schifone ne era arciconvinto, almeno l'anno prima, allorquando nella primavera 2001 il Movimento Politico ProgettOria si fece promotore di alcune riunioni fra associazioni per contrastare il disegno del Signor Leonzio Patisso di farsi nominare Difensore Civico. Nella prima riunione il Signor Roberto Schifone, che rappresentava l'Oratorio, propose il nome del Dott. Vincenzo Sparviero, subito appoggiato dall'Avv. Roberto Rizzo che rappresentava un'associazione sportiva. La riunione fu aggiornata ad altra data. Nella seconda riunione l'Avv. Roberto Rizzo leggeva una lettera a firma del Dott. Vincenzo Sparviero, il quale in sintesi nel ringraziare, dichiarava la sua disponibilità a ricoprire tale incarico, che avrebbe espletato con serietà, zelo......nell'interesse della comunità ed accennava che in passato più di qualche volta la sua opera era stata utile per risolvere problematiche di interesse generale. (PIU' O MENO IL CONTENUTO DELLA MISSIVA ERA QUESTO). L'assemblea prese atto di questa e di altra candidatura, quella del Dott. Roberto Carucci. Le due candidature entrarono in competizione con gli altri due soggetti in lizza: il dipendente comunale Leonzio Patisso, marito dell'allora Presidente del Cons. Com.le signora Lorenza Conte, e l'avvocato Pasquale (detto Lillino) Sartorio, attuale Assessore alla Polizia Urbana, Lavori Pubblici e Personale. Per la cronaca: Leonzio Patisso non ebbe il piacere di diventare Difensore Civico grazie ai Consiglieri del Gruppo Cattolici-Laici-Popolari, i quali ebbero uno scrupolo.... diciamo così di coscienza e si opposero.
Comprendo che ciò che ho scritto può urtare la suscettibilità di qualcuno (certe cose del passato.... a volte ..... meglio dimenticarle, ma qui amici miei stiamo scrivendo una pagina di storia, locale.... ma sempre storia.... e la verità va detta!!!). Una cosa è certa: ho raccontato solo la verità dei fatti. Fatti che anche altre persone conoscono e che possono confermare.

P.S.: un mio amico, proprio oggi mi ha ricordato due proverbi da me scritti nel blog (A CI SEMMINA IENTU CCOGGHI TEMPESTA) .... (A CI SEMMINA SPINI NO NCI PO' CAMINARI SCUAZATU!). L'amico mi ha aggiunto: "Franco fai attenzione..... sii prudente!". Mi sono fatto una "opportuna grattatina" e gli ho risposto che aveva ragione e che comunque già............. (....omissis)
Il ballo è comunque iniziato e vediamo di portarlo a termine..... con prudenza...... con "marcia a vista"
. Credo nella Divina Provvidenza, in San Barsanofio e tanti buoni amici che possono aiutarmi.

mercoledì 20 febbraio 2008

OGGI: SAN BARSANOFIO - FESTA PATRONALE



OGGI ORIA FESTEGGIA SAN BARSANOFIO ANACORETA, PROTETTORE DI ORIA E DELLA SUA DIOCESI. INNANZITUTTO AUGURI AI POCHI ORITANI CHE PORTANO QUESTO NOME. IO STAMANI HO RIVOLTO UNA PREGHIERA A SAN BARSANOFIO: "PROTEGGICI DALLE MENTI BARBARE, DAI DISTRUTTORI DI NECROPOLI MESSAPICHE E DI QUALSIASI GENERE, DA COLORO CHE DETURPANO L'AMBIENTE, CHE DANNEGGIANO IRRIMEDIABILMENTE I NOSTRI BENI CULTURALI, ARCHEOLOGICI, STORICI, ETC."
Casualmente è capitata una foto dove si intravede "la gabbia" del campo di calcetto di cui tanto si sta parlando in Oria (e non solo!!!)

ALLARME DIOSSINA A ORIA



PUBBLICO DELLE FOTO INVIATE DA UN AMICO LETTORE CHE EVIDENZIANO COME QUASI OGNI GIORNO IN QUESTO PERIODO DI FREDDO INVERNALE I CASSONETTI DELLA SPAZZATURA "FUMANO" A CAUSA, MOLTO PROBABILMENTE, DI CENERE MISTA A BRACE CHE VIENE BUTTATA ALL'INTERNO. SUPERFICIALE IL COMPORTAMENTO DI QUESTI CONCITTADINI, MA ANCHE L'AMMINISTRAZIONE DOVREBBE INTERVENIRE......... E' PALESE CHE UNO DI QUESTI CASSONETTI E' PIENISSIMO ZEPPO...... IN PIENO GIORNO.

martedì 19 febbraio 2008

SEN. UCCIO CURTO e SERGEI, FINTO IMPRENDITORE RUSSO.(ovvero dal casino di Mele al casinò di Curto)

AVETE LETTO I GIORNALI DI OGGI SUL CASO SEN. CURTO, SINDACO FASANO E UN FALSO IMPRENDITORE RUSSO, TALE SERGEI, PER REALIZZARE UN CASINO' ???

CHE FIGURACCIA .....C'E' DA INDIGNARSI, DA VERGOGNARSI DI AVERE UN SIMILE RAPPRESENTANTE DELLA NOSTRA TERRA DEGLI IMPERIALI, DELLA MESSAPIA !!! CERTO CHE I NOSTRI PARLAMENTARI BRINDISINI STANNO FACENDO PROPRIO A GARA PER FARSI CONOSCERE IN ITALIA E NON SOLO. PRIMA MIMMO MELE ADESSO IL SENATUR UCCIO.
Leggete anche qui, qui e qui
Ho pensato di fare cosa a voi gradita inserendo in questo post i collegamenti a 2 video relativi a servizi televisivi in ordine alla vicenda. Buona visione. Prima parte, cliccare qui:

Seconda parte, cliccare qui:

RISPONDO PUBBLICAMENTE A CHI MI CHIEDE LA MIA POSIZIONE ATTUALE NELL'AMBITO TEATRALE





LA PAROLA ALLE CARTE.

PER INGRANDIRE E POTER LEGGERE MEGLIO CLICCARE SOPRA L'IMMAGINE.

Sinteticamente dico che nell'aprile 1999 il Gruppo Tetrale Sartapinzippi si divise in due. Nacquero due nuovi gruppi che si ispiravano agli stessi principi per i quali era nato il Gruppo Sartapinzippi: io ero e sono responsabile della "Bottega Teatro SartaMinzippi", oltre che fondatore del disciolto gruppo. Dall'autunno 1999 ho deciso di "fermare" la mia attività teatrale in quanto ho messo piede su un altro teatrino, quello della politica, prima con l'Associazione Politico-Culturale AGORA', dopo con il Movimento Politico ProgettOria ed attualmente sono componente il direttivo locale di un partito politico. La decisione di stare fermo discende da un mio concetto: "LA CULTURA, ED IN PARTICOLARE IL TEATRO AD ORIA, MAL SI CONCILIA CON LA POLITICA".

Scusate per questa parentesi "personale", ma era doverosa ed opportuna per dare un minimo di risposta a coloro i quali si pongono una certa domanda.
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