lunedì 30 gennaio 2017

ORIA - A PROPOSITO DELL'EROE FIORE SUMMA (notizie dall'Ambasciata Italiana a Seoul)

Articolo precedente ==>>QUI.
Gentile Franco Arpa,
  grazie per averci contattato.
In merito ai tre marinai italiani, deceduti nel 1904 al largo della Corea, segnalo che il 4 novembre di ogni anno, giorno della festa delle FF.AA. e dell’Unità nazionale, l’Ambasciatore assieme all’Addetto militare ed il Prete si recano nei pressi del Cimitero di Incheon per onorare i militari con la deposizione di un cuscino di fiori e la benedizione da parte dell’Autorità ecclesiastica.

L’anno passato, a differenza degli altri anni, non vi è stata la cerimonia in quanto le tombe erano in procinto di essere spostate in una nuova area.
 Le autorità metropolitane preposte ci terranno aggiornati sui lavori.
Le invio, in allegato, alcune foto effettuate il 4 novembre 2015.

  Cordiali saluti.

Yaroslava Romanova
Ambasciata d'Italia in Corea, Seoul - Ufficio Stampa


giovedì 26 gennaio 2017

ORIA - 27 GENNAIO: COMMEMORAZIONE GIORNATA DELLA MEMORIA.


Come fu possibile comporre musica e suonarla in un campo di concentramento?

Anche Oria ricorda l’Olocausto

In occasione della giornata della Memoria il Comune di Oria-Assessorato alla Cultura-Biblioteca Comunale “De Pace-Lombardi”, il Servizio Civile Nazionale progetto “Tra prosa e poesia”  in collaborazione con  l’Università degli Studi di Bari-Dipartimento di Studi Umanistici, organizza venerdì 27 gennaio, ore 10, presso l’Aula Consiliare il

 “Giorno della Memoria- Per non dimenticare”.

Gli ospiti illustri Prof. Francesco Fistetti, Ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università degli Studi di Bari, e il Prof. Raffaele Pellegrino, docente di Storia e Filosofia, presenteranno il libro “La Musica a Terezín” che racconta la lotta quotidiana per l’arte nei tempi più bui del nostro recente passato. Il campo di concentramento di Terezín, città della Repubblica Ceca, è noto per aver concentrato i maggiori artisti, il fior fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei, pittori, scrittori, musicisti. Su un totale di 155.000 ebrei passati da Terezín fino alla sua liberazione l'8 maggio 1945, 35.440 perirono nel ghetto e 88.000 furono deportati in altri campi di concentramento.

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l’ITES “G. Calò”, il Liceo Scientifico “V. Lilla”, l’Istituto Comprensivo “De Amicis- Milizia” e l’Istituto Comprensivo “Monaco- Fermi” le quali proporranno delle attività sul tema dell’Olocausto per sensibilizzare le nuove generazioni su una delle pagine più tristi della nostra storia.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
 
                                                                                                                                                    Il Sindaco

                                                                                                                                                Cosimo Ferretti

 

mercoledì 11 gennaio 2017

ORIA ..... città natale dell'eroe Fiore SUMMA.

 
Sabato 21 luglio 1894, entra in servizio a Napoli l’incrociatore corazzato Marco Polo.
Nato dallo scafo di un incrociatore protetto della classe “Etna” successivamente modificato, al fine di risparmiare tempo per ottenere il primo incrociatore corazzato della Regia Marina con nuova elaborazione del progetto originale, i risultati furono piuttosto deludenti.
La rielaborazione del progetto, praticamente la conversione da incrociatore protetto a incrociatore corazzato, non permise al Marco Polo di essere un’unità molto efficiente, risultando un tipo ibrido. Come incrociatore corazzato presentava una velocità, un armamento e una protezione inadeguati, per cui sarà prevalentemente impiegato nei compiti usuali degli incrociatori protetti. Impostato nel cantiere di Castellammare di Stabia il 7 gennaio 1890 e varato il 27 ottobre 1892, aveva un dislocamento di 4600 tonnellate, era dotato di due motrici alternative di 10.000 hp alimentate da quattro caldaie a carbone (rifornimento 620 tonnellate) con una velocità di 17 nodi; la protezione era basata su una cintura orizzontale di 50 mm e su una verticale di 100 mm.

(Fonte notizia: http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/accaddeil/Pagine/1894_07_21.aspx )


Su detta nave perse la vita, da eroe, l'oritano Fiore SUMMA,  marinaio fuochista.
Ecco la storia del tragico evento:

Storia dei tre marinai italiani morti in Estremo Oriente 

Le vicende del 1899/1901 dopo la Guerra dei Boxeurs in Cina che ci gratificò con la Concessione di Tientsin (o Tianjin) portarono ad una rimodulazione delle Forze Armate italiane nell’Oriente Estremo dell’epoca.
A tal fine fu costituita nei primi anni del secolo XX.mo  la “Flotta Italiana per l’Estremo Oriente” con base a Nagasaki (Giappone), punto di riferimento costante per la nostra gente in quei difficili mari, e base di supporto,  ben attrezzata, e utilissima  alla nostra logistica , dato che, la zona riservata agli italiani a Tientsin  era ancora da bonificare e da riurbanizzare secondo nuovi dettami e secondo nuove razionalità.
Con una spedizione del Duca di Genova, avvenuta sul calare del XIX.mo secolo, con la R. Nave ‘Vettor Pisani’, il Regno d’Italia è uno dei primi stati al mondo ad intrecciare relazioni con l’impero Coreano.
Significativamente tra i primi  Regi Consoli figura un ufficiale inferiore della R. Marina, il capitano Ugo Francesetti di Malgrà, deceduto in quel lontano paese di tifo, durante l’esercizio delle sue funzioni, e, molto  benvoluto da tutta la comunità di Seoul, come affermano le cronache del tempo.
Della di Lui presenza a Seoul resta un cenotafio posto nel  “Cimitero per gli stranieri  di Gioldusan” nella capitale  sud-coreana.
Ciò premesso, mette conto rilevare che  la flottiglia di Nagasaki era spesso  usa a compiere traversate addestrative muovendosi dalle acque giapponesi a quelle coreane, e, nei pressi dell’isola coreana di “Cheju”, (più nota, all’epoca, con il toponimo di “Chemulpo”) avvenne il fatto che coinvolse la R.N. incrociatore Marco Polo della Regia Marina.

Un gravissimo incendio sviluppatosi a bordo della nave da guerra italiana minacciava di svilupparsi fino a lambire la santabarbara stipata di bombe, proietti, polveri piriche e munizioni di vario calibro.

Un eroico e coraggioso ufficiale, il sottotenente di vascello Miraglia, per rendersi conto appieno della situazione si fece persino calare nel fumaiolo della nave senza però raggiungere nessun risultato tangibile se non quello di comprendere che di li a breve la nave sarebbe sicuramente saltata in aria.

La gente della nave si impegnò spasmodicamente per cercare di domare l’incendio e evitare la sicura tragedia.
Tre fuochisti cioè: Fiore SUMMA, Francesco CUOMO, Angelo D’IPPOLITI,
i quali erano degenti in infermeria da vari giorni, in quanto ustionatisi nei giorni precedenti per ragioni inerenti il loro Servizio quotidiano, con coraggio, e, a sprezzo della loro vita, diedero vigorosa man forte agli altri componenti della nave e alla fine, con molta fatica, l’incendio fu domato e la nave salva.
I tre  tuttavia, pur essendo, uomini giovani e robusti (solo persone molto forti fisicamente potevano essere adibite al duro servizio di fochista), dopo una nottata di sofferenze e angustie, perirono nella notte dell’8 settembre 1904.
Evidentemente il supremo sforzo fisico unito a organismi già debilitati da ustioni gravi e sottoposti ad una febbrile fatica unita alla inalazione di miasmi e vapori inquinatissimi, la mancanza all’epoca di locali dotati di aria condizionata nonchè la scarsezza assoluta  di medicine adeguate che nel 1904 semplicemente non esistevano  fecero si che i tre militari non vedessero l’alba del 9 settembre dell’anno 1904.

Il comandante della “Marco Polo”, date anche le condizioni atmosferiche che in tale periodo nella Corea del sud risentono di un clima caldo e umido, saggiamente, decise di dirottare la nave verso Incheon sul Mar Giallo, località posta a 60 km circa da Seoul, e, altrettanto saggiamente, approntò la sepoltura dei tre eroi in terra di Corea.

Lì da un artigiano locale furono approntate delle lastre tombali da apporre sulle fosse, con su scritti i nomi e i gradi militari in lingua italiana  dei tre militari i quali furono inumati nella terra di un piccolo cimitero  locale, il “Cimitero per stranieri di Chonghak-dong”ancora esistente sul Mar Giallo ad Incheon, appunto, e oggi raggiungibile da Seoul mediante una comoda superstrada.
Dopo più di un secolo si può dire che i tre corpi facciano ormai parte della Terra che li ha visti perire eroicamente.
I loro sepolcri sono stati restaurati con il contributo di “Onorcaduti” di Roma su segnalazione e impulso compiuti dalla Rappresentanza diplomatica d’Italia a Seoul, che, oltre a seguire direttamente il lavoro di restauro,  ha provveduto a fare erigere un cippo  presso le tombe con su incisi i nomi dei tre eroi e l’anno in cui è stato compiuto il restauro (settembre 2004).

Autore articolo: Marco Zagarola (rivista online DISSENSI & DISCORDANZE) https://www.dissensiediscordanze.it/storia-dei-tre-marinai-italiani-morti-estremo-oriente-1904/

Altri articoli:
http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/c-navi%20da%20guerra/C-0353_RN_MARCO_POLO_1892_ariete_corazzato_alla_fonda_alla_Spezia_1897.htm

http://www.anmi.taranto.it/hobby/filatelia/marco_polo/marcopolo.htm

lunedì 9 gennaio 2017

ORIA - Domani scuole chiuse.

ORIA - DOMANI MARTEDÌ SCUOLE CHIUSE.  (Fonte notizia: Sindaco Ferretti)

sabato 7 gennaio 2017

LUNEDI' 9 GEN. SCUOLE CHIUSE IN PROVINCIA CAUSA NEVE.

Nel pomeriggio di oggi in Prefettura si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato rappresentanti di tutti i Comuni ed è stato deciso che le scuole lunedì rimarranno chiuse.

Fonte notizia: sindaco di Oria Ferretti.

giovedì 5 gennaio 2017

ORIA - COMUNICATO SINDACO EMERGENZA MALTEMPO

Per quanto riguarda l'allerta meteo previsto per domani e dopo domani il Sindaco Cosimo Ferretti, gli Assessori Egidio Conte, Umberto Peluso, Alfonso Sammarco,  la Protezione Civile e la Polizia Municipale hanno predisposto un piano di emergenza, a seconda delle eventuali esigenze che nelle prossime ore potrebbero emergere.

Si è provveduto all'acquisto del sale che sarà steso questa notte sia su tutte le strade principali (via Mario Pagano, via Giacinto D'Oria, via Dragonetti Bonifacio)che nel centro storico (sempre strade principali).

Se sarà necessario, in caso di presenza di ghiaccio si interverrà per la sua immediata rimozione.

E' stata anche  allertata la ditta Monteco con propri mezzi ed operatori.

È stato  previsto, con la Protezione Civile, un piano di intervento per eventuale assistenza domiciliare degli anziani monitorati costantemente dai servizi sociali.

È stato disposto che in tutte le nostre scuole i riscaldamenti saranno accesi già da sabato in modo tale che (tempo permettendo) arrivando in classe lunedì mattina i nostri ragazzi possano trovare subito un ambiente caldo ed accogliente.

Infine sul sito istituzionale del Comune di Oria sono già  evidenziati i numeri di cellulare sia dei funzionari della Protezione Civile che della Polizia Municipale, reperibili in questo fine settimana, in caso di necessità.

Ci si augura e si spera che tutto vada bene.

L'amministrazione comunale di Oria

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