Salve signor Arpa,
si ricorda di me? Le ho scritto una mail nello scorso mese di agosto a proposito dello "Scudo della rete" e di un'esternazione di Beppe Grillo ("Di solito si querela la verità, mai la menzogna. Di solito chi querela sono i politici e i rappresentanti delle cosiddette istituzioni, mai i cittadini.")
Oggi Le scrivo per esternare un mio pensiero circa ciò che è successo al premier Berlusconi ieri e tutto ciò che ne sta seguendo nel dibattito politico in corso. Lo spunto mi viene dato dalla lettera aperta del Dr. Alessandro Perrucci da Lei pubblicata sul Suo blog. Condivido il pensiero del Dr. Perrucci laddove esterna "tutta la sua riprovazione per l’attacco subito dal premier, pur chiarendo che ciò non gli impedisce di avere la libertà di condannare le azioni politiche di Berlusconi".
Ho riflettuto molto sulle dichiarazioni e prese di posizioni da parte dei vari partiti e politici. I TG ed i siti internet sono pieni di "dichiarazioni di solidarietà a Berlusconi". Certamente ognuno si comporta come meglio crede... con tutta la libertà possibile. Ciò che, a mio modesto parere, andrebbe evitato è la strumentalizzazione sia dall'una che dall'altra parte (maggioranza e opposizione). Sono del parere che bene farebbe a tacere chi non vuol esporsi a manifestare solidarietà pubblicamente alla vittima di turno di certe violenze. Le violenze non possono e non devono mai essere tollerate, giustificate o strumentalizzate altrimenti si rischia di legittimare l'operato di menti criminali o malate con gravi effetti che inevitabilmente potrebbero ripercuotersi sull'intera collettività.
Coincidenza vuole che torna a fagiolo la sentenza che Le ho inviato con la precedente mail per un fatto accaduto anni addietro nella città in cui vivo. Qui di seguito uno stralcio:
si ricorda di me? Le ho scritto una mail nello scorso mese di agosto a proposito dello "Scudo della rete" e di un'esternazione di Beppe Grillo ("Di solito si querela la verità, mai la menzogna. Di solito chi querela sono i politici e i rappresentanti delle cosiddette istituzioni, mai i cittadini.")
Oggi Le scrivo per esternare un mio pensiero circa ciò che è successo al premier Berlusconi ieri e tutto ciò che ne sta seguendo nel dibattito politico in corso. Lo spunto mi viene dato dalla lettera aperta del Dr. Alessandro Perrucci da Lei pubblicata sul Suo blog. Condivido il pensiero del Dr. Perrucci laddove esterna "tutta la sua riprovazione per l’attacco subito dal premier, pur chiarendo che ciò non gli impedisce di avere la libertà di condannare le azioni politiche di Berlusconi".
Ho riflettuto molto sulle dichiarazioni e prese di posizioni da parte dei vari partiti e politici. I TG ed i siti internet sono pieni di "dichiarazioni di solidarietà a Berlusconi". Certamente ognuno si comporta come meglio crede... con tutta la libertà possibile. Ciò che, a mio modesto parere, andrebbe evitato è la strumentalizzazione sia dall'una che dall'altra parte (maggioranza e opposizione). Sono del parere che bene farebbe a tacere chi non vuol esporsi a manifestare solidarietà pubblicamente alla vittima di turno di certe violenze. Le violenze non possono e non devono mai essere tollerate, giustificate o strumentalizzate altrimenti si rischia di legittimare l'operato di menti criminali o malate con gravi effetti che inevitabilmente potrebbero ripercuotersi sull'intera collettività.
Coincidenza vuole che torna a fagiolo la sentenza che Le ho inviato con la precedente mail per un fatto accaduto anni addietro nella città in cui vivo. Qui di seguito uno stralcio: