venerdì 18 dicembre 2009

Forse rinviato a domani l'annuncio della nomina del nuovo vescovo di Oria.

Saranno le campane a festa ad annunciarlo ai fedeli.
Oggi in tanti si aspettavano di conoscere il nome del nuovo vescovo di Oria ma....... nulla di fatto, almeno per oggi. La Gazzetta del Mezzogiorno dell'11.12.09 aveva preannunciato che oggi il clero della diocesi di Oria sarebbe stato informato del nome del nuovo pastore.
Una persona oritana informata di queste cose mi faceva presente che solitamente questi annunci vengono dati di sabato e che ritiene improbabile che il nome del nuovo vescovo coincida con uno di quelli già fatti dalla Gazzetta del Mezzogiorno negli articoli firmati dai giornalisti Sparviero e Perrone. Sempre secondo questo oritano lo Spirito Santo non ha ancora sufficientemente illuminato le menti di coloro i quali devono decidere. Fra l'altro la sede di Oria è vacante da pochi mesi. In passato si sono avute vacanze di gran lunga superiori alla guida della diocesi di Oria. Forse la più lunga è stata di 4 anni, dal 1794 al 1798.
Dal 1781 al 1794 fu vescovo tale Alessandro Maria Kalefati, ricordato come impostore, falsificatore ed interpolatore di documenti; vero falsario, maniaco pronto ad errare; emerito falsificatore di pergamene, autore di svariate imposture membranacee e lapidarie, dal francavillese Cesare Teofilato, solitario pubblicista anarchico (poeta e sindaco della prima Amministrazione democratica, grande protagonista della storia politico-culturale di Francavilla e del Salento, estremo difensore degli ideali di libertà e democrazia).
Per la curiosità dei lettori appassionati di certe chicche del passato segnalo un altro vescovo chiacchierato: Giandomenico GUIDA (alla guida della Diocesi di Oria dal 1833 al 1848, in un rapporto del chierico Francesco Marrazza, datato 17.5.1835, viene qualificato come buffone, buontempone, opportunista e poco benevolo verso il clero, despota maniaco, che amava scegliere i suoi consiglieri fra perpetui calunniatori).
Continua quindi la scoperta di figure con "zone d'ombra" di vescovi della nostra diocesi.
In passato vi ho parlato di Gian Pietro Carafa (Papa Paolo IV) persecutore degli ebrei (di lui i Romani dicevano che se sua madre avesse previsto la sua carriera, l’avrebbe strangolato appena nato).
Di recente vi ho accennato del francavillese Luigi Margarita che possiamo definire il "vescovo brigante".
Qui di seguito una delle poesie di Cesare Teofilato:
“Io ti dico che se ne le tue vene
non circola l’eredità dei millenni,
che se nel tuo cuore non canta
il poema de le lontane memorie,
tu non sei un uomo,
non rappresenti un popolo,
né puoi vantarti d’essere membro
d’una nobile città”.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...