Fra le varie cose che conservo in casa ho trovato una raccolta di poesie dell'oritano Pino Guida, dal titolo "Il piccolo Pitatedda - ricordi e realtà", realizzata tredici anni orsono.
Tutte bellissime le poesie.
Ho in mente di pubblicarle tutte ed inizio con la più lunga. Il titolo è: "Piazza Manfredi" (evidentemente com'era nei ricordi dell'autore, forse, circa 40-45 anni addietro).
Piazza Manfredi Seguendo la via che viene dal mare, passando attraverso una porta trionfale, si trova uno spiazzo di pietra che vive.
A destra e a sinistra, girando lo sguardo, vedo un barbiere intento a pensare: un figlio giurista ed un altro da amare.
Una nuvola strana di mosche ronzanti attira il passante: uomini rudi, corrosi dal sale dei frutti del mare.
Una "Luce" che tratta, con pratica antica, farina di grano e carne arrostita: il tutto annaffiato con rosso paesano
Accanto alle stoffe e corredi nuziali, un "Leone" che guarda, all'interno del quale sciroppi e decotti guariscono i mali.
Un piccolo vano con carne bovina. Un angolo pieno di piccole cose del piccolo Alfonso dal fare noioso.
Su una vendita mista di sale e tabacchi, una scala mi porta a vedere illusioni: una candida tela e tante emozioni.
Un Biagio, che è Santo per gole arrochite, nel piccolo Tempio lasciato al degrado, chiuso da sempre, mai restaurato.
Tre vani di porta uguali e perfetti: su uno di questi il padre di Tito vende bottoni, cravatte e calzini.
Un signore gentile, dal barbaro... nome. Un ufficio attrezzato a vedere nel buio cambia agli utenti i lumi a petrolio.
Il nonno di Beppe, all'angolo opposto, ripara la voce, immagini e suoni, in tempo reale, a scatole strane.
Un grande locale, che sembra una botte: "Pulcinella" vi serve i mezzi e i quartini. Al numero tredici: ancora un barbiere.
Dietro un bancone di buon "mascularu", cinque gradini di pietra scolpita: un litro di asciutto annebbia la mente.
In testa ha un sarto la falce e martello: aspetta, paziente, che il figlio, un domani, possa essere il primo reggitor del paese.
Mi attira Giuseppe con gelati al limone, la panna con strega e piccole essenze; la pallina in bottiglia a frenare la spuma.
Il fratello Luigi ama i cani, la caccia, e... le donne conquista. Nel retro, nascosta dall'aroma invitante, la polvere... spara.
Oggetti per fumo: per figlie tre rose da ornare un... "giardino". A fianco quel tale la gamba sinistra alla Patria ha donato.
I frutti di terra raccolti al mattino; i prodotti sudati della spiga matura; un cane randagio in attesa dell'osso.
Cala la sera... La notte cammina...: silenzioso mi siedo sul tondo scalino e guardo, lontano, quel Cristo che tace.