venerdì 26 febbraio 2010

Utili dettagli per individuare la casa dove nacque Francesco Milizia.

(Segue da articolo correlato pubblicato ieri)
Ancora una volta mi è stato di grande aiuto il libro sulla toponomastica oritana del Dr. Pasquale Spina: ORIA: strade vecchie, nomi nuovi; strade nuove, nomi vecchi. La soluzione al quesito circa l'esatta ubicazione della casa che diede i natali al "Don Chisciotte del bello ideale" penso si trovi a pag.54 di detto libro laddove si parla del toponimo "Abate Carbone". Infatti così è scritto: [Venne intitolata nel 1899 come Via Abate Carbone, già parte della Via S. Antonio di Padova insieme a tre vichi I, II, III Abate Carbone già Via Salvatore. Non cambia nulla sino al 1954, quando, per dedicare una via al Cap. Orlando De Tommaso, l'Abate Carbone viene spodestato dalla via, ma in compenso a lui rimangono intestati i tre vichi. Si arriva così al 1960 quando il Commissario Naselli elimina i vichi doppioni, lasciando all'abate Carbone solo il Vico I. Se le vicende della strada sono piuttosto travagliate e poco note agli oritani, ........]

Possiamo quindi dedurre che, a conferma di quanto si legge nella corrispondenza di Don Barsanofio Chieti datata 1942, Francesco Milizia è nato al civico 12 della via che attualmente è denominata Capitano Orlando De Tommaso.
La fantasia e la voglia di valorizzare la figura di Francesco Milizia potrebbe indurre tutti noi (e me per primo) a pensare che egli sia nato in una casa avente .... almeno.... adeguato fronte signorile, con tanto di stemma nobiliare, ma .... "carta canta e villanu tormi" (proverbio docet... è il caso di dirlo) non possiamo permetterci di offendere la memoria del canonico Chieti, ispettore onorario dei monumenti di Oria, il quale ebbe a riferire al soprintendente ai monumenti della Puglia Alfredo Barbacci, a mezzo di apposita missiva datata 1942, che la casa che aveva dato i natali all'illustre Milizia era adibita a deposito di tabacchi, ragion per cui, sempre a mio modestissimo parere, non può essere quella del civico 13 di cui alla foto qui pubblicata, da me personalmente ricordata come dimora della famiglia Pepe-Milizia (ricordo in particolare il Comandante dei Vigili: Don Cicciu lu Capu_uardia).
Un pò prima, quasi di fronte al civico 13, si nota il civico 12, abbinato ad un modesto immobile avente porticina color verde. Possiamo affermare che Francesco Milizia è nato lì? Per poterlo fare, a mio parere dovremmo approfondire un minimo di ricerca attraverso una visura storico-catastale al fine di appurare se nel 1942 proprietari del civico 12 erano i Pepe-Milizia di cui riferisce il canonico Chieti.
Altra ipotesi da prendere in considerazione è che dal 1942 ad oggi, la numerazione in detta strada abbia subito variazioni almeno una volta e che i lati pari e dispari siano stati invertiti in epoca successiva alla surriportata corrispondenza di Don Barsanofio Chieti. In tal caso la casa in cui nacque il Milizia potrebbe essere una di quelle contraddistinte dagli attuali civici 11, 15 o 17. Anche in questo caso sarebbe d'obbligo una conferma attraverso una visura storico-catastale circa gli effettivi proprietari all'epoca del Chieti e del Barbacci.

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