venerdì 26 febbraio 2010

Alla ricerca della casa dove nacque il grande ed illustre oritano Francesco Milizia.

E' mio intento tentare di stabilire una volte per tutte e con la massima precisione possibile l'esatta ubicazione della casa in cui nacque Francesco Milizia, anche al fine di proporre all'assessorato alla Cultura e Beni Culturali, insieme agli amici del Club Arché, l'installazione di idonea targa a perenne memoria. Per fare ciò ho iniziato a raccogliere ogni utile particolare. Nel documento che leggerete qui appresso a mio parere potrebbero esserci delle imprecisioni nelle conclusioni formulate dal Dr. Sparviero, in quanto mi sembra improbabile che Via Abate Carbone "non esiste più, per essere stata disposta in maniera diversa rispetto al passato", successivamente al 1942.

(Articolo tratto dal mensile L'Oritano del Dr. Vincenzo Sparviero, giugno 1998). In attesa delle celebrazioni. Francesco Milizia cerca la sua casa. In attesa che il Comune si decida a celebrare come è già stato fatto a Bari Francesco Milizia, il più illustre degli oritani, pubblichiamo - offrendo un ulteriore contributo agli studiosi e ai giovani che poco sanno di questo "Don chisciotte del bello ideale" (come fu definito dai suoi contemporanei) - la corrispondenza tra il soprintendente ai monumenti della Puglia Alfredo Barbacci e l'ispettore onorario dei monumenti di Oria don Barsanofio Chieti. Le lettere (tratte dall'archivio privato del canonico Chieti) sono entrambe del marzo 1942. Scrive Barbacci: "Vogliate segnalarmi con cortese premura se esiste in codesto Comune la casa dove nacque e dove visse Francesco Milizia. In caso affermativo, vi prego di inviarmi la via dove sorge e il numero civico, nonché l'uso al quale è attualmente destinata". Risponde Chieti: "La casa dove Francesco Milizia è nato e vissuto è sita in via Abate Carbone n. 12. Il proprietario Pepe-Milizia, discendente per ramo femminile, se ne serve come deposito di tabacchi e ne ha dati infitto alcuni vani". Via Abate Carbone non esiste più o, meglio, ora è un vico disposto certamente in maniera diversa rispetto al passato e senza il numero. La casa dove nacque Milizia sembra "scomparsa",' essendoci state modifiche da parte dei nuovi proprietari. Con una certa approssimazione, comunque, si può capire quale sia l'edificio in cui Milizia nacque nel 1725: è una casa ad angolo che - da vico Abate Carbone (nel cuore del centro storico) si può ancora ammirare. Forse non sarà mai un monumento, ma - almeno -non è stata rasa al suolo.



Testo tratto dal sito internet del Comune di Oria:
Francesco Milizia
[Oria 16 Novembre 1725 - Roma 7 Marzo 1798] visse fino all'età di nove anni a Oria, quando fu mandato a studiare, le "Belle Lettere", presso suo zio a Padova.
Dopo sette anni fuggì da Padova, vagabondando da Bobbio a Milano, da Roma a Napoli, intraprese un viaggio per la Francia che interrompe per mancanza di fondi e fu costretto a tornare a Oria, si trasferisce a Gallipoli dopo aver sposato Teresa Muzio nobildonna di quella città, nel 1761 si stabilì a Roma.
Qui si appassionò all'architettura e iniziò a produrre quelle opere che faranno di lui il genio poliedrico, odiato e amato. Fu il primo a creare la "metafisica dell'architettura"; pubblicò "I principi di Architettura Civile", "L'arte di vedere nelle belle arti", "Roma nelle belle arti del disegno", Le vite dei più illustri Architetti", "Il Dizionario delle belle arti", "Ristretto della Matematica del Lacaille", "Compendio dell'Astronomia di Bailly" ed altre opere di Botanica, di storia Naturale, di Economia Pubblica e varie traduzioni, fu anche caposcuola e teorico del Neoclassicismo e fu alla direzione delle Arti come Sovrintendente in Roma.

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