mercoledì 29 aprile 2009

Adesso che i buoi sono scappati cominciano a chiudere le porte!


Si avvertono i signori lettori che il contenuto di questo post potrebbe essere considerato dall'amministrazione comunale di Oria ATTO DI TERRORISMO PSICOLOGICO, ragion per cui si consiglia di leggere e divulgare con le dovute cautele. Grazie.
Nel pomeriggio di domani Consiglio Comunale ad Oria. Fra gli argomenti all'ordine del giorno vi è anche il seguente: "Regolamento sulla concessione di spazi per sosta personalizzati agli invalidi". Ho avuto modo di scrivere qualcosa in merito già in data 8 febbraio 2008. In detta occasione denunciavo la mancanza di un regolamento che, a mio parere, poteva dare adito a dubbi circa la piena legittimità di alcune concessioni. Fra l'altro nel mese di dicembre 2006 ne avevo anche parlato col sindaco, il quale convintosi della mia tesi mi chiese amichevolmente di fargli uno studio della materia al fine di porre rimedio con apposito regolamento da fare approvare in consiglio comunale. Non ritenevo opportuno dire di no al primo cittadino e come un fessacchiotto mi scervellai a fare una ricerca e scrivere una piccola relazione che consegnai dopo un paio di giorni.
Dopo ben 28 mesi apprendo che si vuol discutere di ciò in Consiglio Comunale...... meglio tardi che mai. Nel frattempo chissà quante altre autorizzazioni sono state rilasciate. Una cosa è certa: qualcuno al Palazzo si è accorto che qualche freno andava posto e a qualcuno ultimamente avevano cominciato a dire di no. Ho notizia di una persona con percentuale di invalidità pari all'84% con gravi difficoltà a deambulare che ultimamente andava lamentandosi con politici vari che, a differenza di altri, non riusciva ad ottenere la concessione di un parcheggio personalizzato.
Segue la relazione che ho consegnato nelle mani del sindaco nel dicembre 2006.
"Ho avuto modo di notare che....... da un po’ di tempo in alcune vie sono stati delimitati degli spazi a mò di “stallo” con segnaletica orizzontale avente colore giallo, con all’interno il simbolo dell’invalido (persona seduta sulla carrozzella ). Alcuni hanno in prossimità anche la segnaletica verticale raffigurante il divieto di sosta ed il contrassegno invalidi, mentre altre risultano sprovviste. Addirittura in prossimità di un’abitazione vi sono le strisce gialle senza alcun contrassegno per invalidi e senza alcuna segnaletica verticale. Alcuni spazi riservati di recente, risultano realizzati a ridosso dell’ingresso di garage fornito anche di segnale di Passo Carrabile. Non si riesce quindi a capire se trattasi di parcheggi riservati per disabili generici oppure personalizzati, non recando alcun numero di ordinanza e/o di numero specifico di contrassegno personale per disabili.

Normativa di riferimento
• D.P.R. n. 503 del 24 luglio 1996 "Norme di attuazione a favore degli invalidi civili in materia di barriere architettoniche e di trasporto pubblico".
• D.P.R. del 16 dicembre 1992 "Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada" e successive integrazioni e modifiche.
• D.Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992 "Nuovo Codice della Strada" e successive integrazioni e modifiche.
• Circolari n. 1270 del 28 giugno 1979, n. 310 del 7 marzo 1980 e n. 1030 del 16 giugno del Ministero LL.PP. sulle facilitazioni per la circolazione e la sosta dei veicoli per invalidi.
• D.P.R.384/78.
• L. n. 118 del 30 marzo 1971 "Normativa a favore dei mutilati ed invalidi civili".
• Circolare n. 236 del 14 giugno 1989 del Ministero LL.PP.
Considerazioni
Dall’esame della sopracitata normativa si rileva che:
A) L'auto privata è stata riconosciuta dal Legislatore come indispensabile ausilio protesico per le persone con limitate o impedite capacità motorie, detentrici dello "speciale contrassegno" (per disabili nella deambulazione).Esse, infatti, per i loro spostamenti nell'ambito degli spazi cittadini, essenziali per le attività lavorative e di relazione, non dispongono di nessun'altra reale possibilità alternativa in quanto i mezzi di trasporto collettivo (metropolitana, tram, autobus ecc.) non sono accessibili alle persone che hanno consistenti limitazioni nella deambulazione.
Il Legislatore quindi ha previsto delle facilitazioni per la circolazione e la sosta di detti cittadini, che risultano perciò assolutamente conseguenti al principio Costituzionale, sancito dall'art. 3, della uguaglianza tra tutti i cittadini.
Infatti la Corte Costituzionale ha costantemente ritenuto che, al fine di impedire che a danno di alcune categorie di persone, siano disposte discriminazioni arbitrarie, il Legislatore debba adeguare le norme giuridiche ai vari aspetti della vita sociale, dettando norme diverse per situazioni diverse.

B) Art.381- Regolamento di attuazione di cui all’art.188 del Codice della Strada.
Nei casi in cui ricorrono particolari condizioni di invalidità della persona interessata, il sindaco può, con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del "contrassegno invalidi" del soggetto autorizzato ad usufruirne (fig. II.79/a). Tale agevolazione puo' essere concessa nelle zone ad alta intensita' di traffico, dietro specifica richiesta da parte del detentore del "contrassegno invalidi". Questi deve, di norma, essere abilitato alla guida e deve disporre di un autoveicolo.
Da un’attenta disamina di quanto anzidetto traspare come il Legislatore si è SI preoccupato di non danneggiare il disabile (in riferimento all’art.3 della Costituzione), ma si è anche preoccupato di porre dei paletti al fine di scongiurare facili ed eccessive concessioni a discapito dell’utenza non disabile, ovvero a vantaggio di soggetti non proprio meritevoli delle facilitazioni previste dal Legislatore.
Particolare attenzione viene rivolta anche dalla Magistratura al fine di perseguire eventuali fenomeni illeciti. (Infatti a Roma la Procura ha aperto un’inchiesta sullo scandalo dei parcheggi riservati ai disabili, leggasi su Internet: www.alterweb.it/news/news1376.htm e www.alterweb.it/news/news1364.htm )

C) Da una ricerca da me effettuata su Internet ho potuto rilevare che, proprio in relazione agli aspetti evidenziati nei precedenti punti A) e B), le amministrazioni comunali pongono grandissima attenzione alla problematica, munendosi di appositi strumenti al fine di poter correttamente operare nell’interesse generale, salvaguardando quelli particolari. Infatti si muniscono di specifici regolamenti nei quali (nella quasi totalità dei casi) sono ben evidenziati i requisiti indispensabili che devono possedere coloro i quali chiedono la concessione di parcheggi riservati personalizzati o generici
Essi sono:
parcheggi riservati personalizzati
- avere la patente di guida;
- essere residenti nel comune e non disporre di un posto auto nelle vicinanze della propria
abitazione, (chi non è residente può richiedere il posto auto personalizzato solo per motivi
di lavoro);
- essere titolare del contrassegno invalidi rilasciato dal comune di residenza.

parcheggi riservati generici
La richiesta di un posto di sosta generico per disabili può essere fatta da un parente, anche non convivente, del congiunto da trasportare che abbia i seguenti requisiti:
- sia in possesso di auto provvista di contrassegno per trasporto disabili;
- non abbia garage, se la richiesta è per un'area di sosta nei pressi dell'abitazione.

E’ inutile aggiungere che, proprio in considerazione della delicatezza della materia, viene rivolta particolare attenzione nell’espletare la relativa istruttoria delle pratiche di concessione da parte dei competenti uffici tecnici comunali e/o comandi di P.M., ciò al fine di verificare anche eventuali abusi da parte di soggetti che non sono proprio portatori di limitazioni o impedimenti nelle capacità motorie. Non sempre può e deve considerarsi vangelo ciò che è riportato su un certificato medico. Ricordo che di recente a Taranto è stato scoperto un individuo che percepiva la pensione da cieco totale che passeggiava tranquillamente in bicicletta. E’ altresì superfluo aggiungere che potremmo finanche trovarci di fronte a veri e propri casi di “voglia di atteggiarsi” ad essere capaci di poter ottenere agevolazioni grazie a taluni amicizie o alla presenza in famiglia di certe figure professionali. Ciò potrebbe innescare tentativi di protesta e/o di emulazione da parte di vicini (del tipo PERCHE’ A LUI SI ED A ME NO ??? ADESSO GLI FACCIO VEDERE IO) con conseguenze immaginabili che nuocerebbero alla comunità ed al comune senso di CULTURA DELLA LEGALITA’.
Orbene, non volendovi più tediare con questo mio scritto, per quanto occorrer possa mi permetto suggerire un link internet dove reperire il Regolamento Comunale che ha adottato in merito il Comune di Cagliari: http://web.comune.cagliari.it/pls/portal/docs/page/comune_di_cagliari/regolamenti/contenuti/disabiliRegolamento.pdf"
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