lunedì 6 aprile 2009

Ricevo e pubblico:

Oria, lì 06/04/2009
Carissimo Franco, sono Tonino Curiazio. In riferimento all’articolo scritto e pubblicato sul tuo blog in data 14/03/2009 intitolato: “ ORIA –PAESAGGIO VIOLATO”, mi permetto di risponderti perché direttamente interessato alla questione e, avendo seguito personalmente l’evolversi della pratica per la realizzazione dell’impianto, posso rispondere con più precisione circa il suo svolgimento: 1. Per realizzare l’impianto non si è giunti ad alcun compromesso, in quanto le direttive di realizzazione (piantumazioni di alberi, costruzioni in muratura locale ecc.) sono state date dalla REGIONE PUGLIA Assessorato all’Urbanistica con delibera n. 240 del 31/07/01. Poi, la pratica, passata all’esame della Soprintendenza ai beni culturali è stata in un primo momento bocciata, ma dopo il ricorso presentato dalla Basile Petroli, riesaminata e, viste le prescrizioni della Regione Puglia, è stata approvata anche dalla Soprintendenza. 2. La DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE del 19/01/2000 n. 11 al Capo 3 art. 7 comma C cita testualmente: -Nelle aree di tutela paesaggistica e ambientale (parchi e riserve) e nelle aree di interesse paesaggistico ai sensi della legge 1497/39 sono consentiti solo impianti stradali di distribuzione carburanti tipo “chiosco” o tipo “self-service post-payment” opportunamente realizzati con idonee opere di mascheramento atte a mitigare l’impatto visivo . In tali aree è consentito anche l’installazione di stazioni di rifornimento purché situate in fregio a strade provinciali o statali-. Ciò significa, come potrai tu stesso constatare, che l’impianto aveva tutti i requisiti di idoneità per la sua realizzazione e non vi era bisogno di alcun compromesso. Per quanto riguarda gli alberi, impropriamente da te chiamati “rinsecchiti”, ti faccio presente che: tutti gli alberi e le piante nel periodo invernale (novembre-marzo) necessitano di potatura, di modo ché durante la stagione di fioritura siano irrobustiti e la loro chioma risulti folta e rigogliosa. Poiché gli alberi in questione (popolarmente chiamati falso pepe) presentano fusto e rami molto teneri, se ne deduce che il vento tenda a piegarli. In virtù di ciò sfoltendo la chioma, com’è stato fatto, sarebbero stati meno esposti al vento e i danni sarebbero stati minori. Com’è noto, per nostra sfortuna, le piogge abbondanti e insistenti dell’inverno appena trascorso, hanno arrecato danni a gran parte della vegetazione, essendo il terreno imbevuto dell’acqua che non è riuscito ad assorbire e, rimasto umido e freddo, (laddove non ha creato pozzanghere stagnanti) non ha permesso il normale ciclo di vegetazione delle piante. Basta una breve escursione nelle campagne per verificare la veridicità di quanto detto, o una chiacchierata amichevole con chi, in campagna e della campagna vive e ne fa il suo lavoro primario o secondario: gli alberi da frutto prevalentemente con fiori appassiti, causa freddo e qualche gelata mattutina. Ciò nonostante, voglio rallegrarti con una notizia a proposito degli arbusti “rinsecchiti” a te tanto cari: sembra si stiano riprendendo dopo il lungo inverno che li ha vessati con le sue intemperie e già paiono godere dei pochi raggi di sole che il Signore ci sta regalando. Tuttavia dobbiamo affidarci sempre a Lui, o meglio, alla clemenza del tempo, sperando che non ci faccia sospirare troppo l’arrivo della primavera. Ancora un’altra buona novella: se la promessa fioritura non dovesse avvenire, questa volta il sottoscritto (e non chi è lassù) provvederà a rimpiazzare le suddette piante con delle nuove. Concludo, caro Franco chiedendoti: perché soffermarsi su cose di second’ordine e in più fatte nel pieno rispetto della legge? Perché non voler vedere anzitutto, come sarebbe logico, tutte le altre cose che la legge non sanno nemmeno dove sta di casa? Forse perché semplicemente non ti interessa vederle, ma posso garantirti che ai tuoi concittadini sì.
Firmato: Tonino Curiazio

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Ringrazio il Signor Curiazio per il senso civico dimostrato con l'invio di questa sua missiva, la quale mette riparo, in parte, al comportamento tenuto nei miei confronti la mattina di domenica scorsa, in Via Francavilla, allorquando io a piedi con la mia signora e lui transitando a bordo della propria autovettura, affacciatosi dal finestrino ad alta voce, con modi poco gentili, ha profferito la seguente frase: "Poi mi devi spiegare perchè ti sei scagliato contro di me.... scrivendo quelle cose".
Prendo atto altresì della sua manifesta volontà a voler (eventualmente) ".... rimpiazzare le suddette piante con delle nuove." All'uopo gli suggerisco, sempre nell'interesse generale, di consultare preliminarmente un esperto del settore, possibilmente un laureato, prima ancora di mettere a dimora nuove piante. E ciò al fine di valutare la possibilità di cambiare tipo di pianta.... scegliere un tipo di albero che per natura sia un tipo sempreverde (a titolo puramente indicativo ricordo a me stesso che i pini, i cipressi, gli abeti, gli ulivi, le querce... etc.. difficilmente si riducono in quello stato "rinsecchito" - basta osservare gli alberi presenti nella seconda foto qui postata) e che possa permanentemente svolgere quell'azione di mascheramento atta a mitigare l'impatto visivo di cui alle prescrizioni della Giunta Regione Puglia.
-Foto manipolata da me con sovrapposizione fittizia di alberi sempreverdi.-
Mi preme evidenziare che dette prescrizioni non sono di tipo stagionale e, a mio modesto parere, il mascheramento deve essere perenne e permanente e non limitato ai mesi che vanno da aprile ad ottobre. Semmai, in occasione di lievi potature, il mascheramento può risultare scemato ma mai totalmente assente. Dicevo di farsi consigliare da uno specialista del settore anche perchè, a mio parere, va analizzato il tipo di terreno per stabilire se si addice a quel tipo di piante, in quanto mi sembra strano che dopo tre anni sono ridotte in tale stato.... a differenza (per esempio) di altre dello stesso tipo piantate, quasi nello stesso periodo, in Via Francavilla, all'altezza dell'autofficina Farina. (Vedasi foto qui a destra==================================>)

Concludo dicendo al pregiatissimo signor Curiazio che l'ultima parte della sua gentile missiva la rispedisco al mittente, il quale evidentemente non ha letto un solo rigo di ciò che io ho scritto in questo blog dal 20 gennaio 2008 fino ad oggi e forse non avrebbe letto nemmeno l'articolo da me pubblicato, ed in premessa richiamato, se qualche persona (più o meno interessata) non glielo avesse riferito. Come già accennato nel precedente mio articolo non vi era e non vi è nulla di personale nei confronti della Basile Petroli e/o del gestore dell'impianto di distribuzione di Oria. Ho scritto ciò solo animato da interesse generale ed unicamente per far osservare a chi mi legge che l'impatto visivo di quel manufatto multicolore (con giallo predominante) non è minimamente mitigato e, sempre a mio modesto parere, non lo è mai stato in questi tre anni di vita del distributore di carburanti in argomento.
- Foto della reale veduta oggi. -
La funzione di mascheramento viene svolta naturalmente, solo in piccolissima parte, da un albero di fico selvatico ubicato sul ciglio della strada.
Continuerò a servirmi di detto impianto nonostante tutto, nonostante il signor Curiazio non si sente mio concittadino, ovvero oritano, (come fa intendere alla fine.....nel suo scritto). Spero che questo piccolo incidente di percorso sia servito almeno a farmi acquistare un altro lettore, il quale, magari leggendomi quotidianamente, potrà da solo verificare se posso essere paragonato ad una delle famose tre scimmie (non vedo, non sento, non parlo).... e che forte di questa sua innata dote di "raffinato scrittore e fine dicitore" (quale ha dimostrato essere in questa occasione) possa deliziare me e voi tutti con altri scritti che non siano solo portatori di interessi personali e/o commerciali.
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Aggiornamento articolo alle ore 09,30 del 7.4.09. Mi ha scritto un lettore il quale si pone queste domande: 1)- Il fatto che il sig. Curiazio, forse, non si sente oritano ha agevolato questa sua scarsa attenzione al problema? E' evidente la presenza di alberi sempreverdi dall'altro lato del distributore.... bastava pensare che era quello il tipo di alberi idonei al "mascheramento per mitigare l'impatto ambientale" al posto dei
rinsecchiti "falso pepe" ; 2)- Possibile che le persone giuridicamente deputate al controllo del territorio non si accorgano di questi particolari? 3)- Le prescrizioni delle Autorità e delle Soprintendenze possono sortire effetti positivi se non viene successivamente attuato un idoneo controllo?

Chi desidera inserire commenti a questo articolo può inviarmi una mail con identità certa riscontrabile con un numero telefonico. Grazie.
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