
Ho avuto modo di leggere il libretto sull'intero complesso a firma dell'architetto, progettista e direttore dei lavori, Arch. Riccardo Rampino.
A pagina 5 così si legge: "si ringraziano gli artisti Antonio Caragli e Carmelo Conte, che hanno arricchito la nuova chiesa con il colore ed il calore dell'arte delle loro opere;"
A pagina 11 si legge: ".....e due opere da affidare alla modellazione artistica, l'antina del tabernacolo ed i pannelli scultorei a completamento del portale in legno. In seguito a concorso, le rispettive realizzazioni, in bronzo, sono state degli scultori Antonio Caragli, di Oria e Carmelo Conte, di Latiano."
In altre pagine sono poi descritte le

Qui di seguito, invece, possiamo leggere un articolo di stampa, dove manca poco che lo scultore Carmelo Conte (raffigurato anche con una grande foto della sua testa) assuma più importanza di San Barsanofio a cui è dedicato il tempio, mentre, di contro, allo scultore oritano Antonio Caragli (secondo me bravo tanto quanto l'altro) non viene fatto nessun accenno.
(Nelle due foto qui pubblicate potete vedere lo scultore oritano Antonio Caragli e la sua opera, l'antina del tabernacolo)
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Segue articolo di stampa dianzi citato.
Una nuova chiesa arricchita da un’opera d’arte.
Il portale della parrocchia San Francesco di Paola di Oria realizzato da Conte l’inaugurazione alla presenza del vescovo mons. Castoro.
(Fonte Gazzetta del Mezzogiorno del 30.9.09)
«Per ogni comunità è necessario anche un tempio, dimora di Dio fra gli uomini, in quanto nella nostra realtà umana tutto ha bisogno di un certo spazio. Pertanto oggi è motivo di gioia poter inaugurare e benedire nella diletta città di Oria la nuova Chiesa parrocchiale di S. Francesco di Paola, spaziosa e bella, ricca di strutture idonee e dedicata al Patrono S. Barsanofio». Con la sua paterna benedizione Mons. Michele Castoro ha inaugurato nei giorni scorsi la nuova chiesa della Parrocchia di San Francesco di Paola, dedicata al patrono di Oria, San. Barsanofio, con l’auspicio che diventi “il tempio di pietre vive", un “cantiere sempre aperto e in movimento”,"un faro che irradia la luce della fede per venire incontro così ai desideri più profondi e veri del cuore dell'uomo”. E proprio quel fascio di luce è simboleggiato nella solenne porta d’ingresso della monumentale chiesa, a significare appunto il faro della fede che guida il cristiano nell’atto di varcare la porta della Chiesa, nell’incontro verso Dio. Non si tratta di un tradizionale portale principale, quello realizzato dal noto artista Carmelo Conte, in altorilievo su pannelli bronzei. E’ una maestosa porta dal valore altamente significativo: sono rappresentati i diversi simboli del messaggio divino come il gregge, l’ulivo, il Santo Patrono, la colomba, la comunità cristiana, un lungo bastone simbolo dell’unione tra Cielo e Terra, poi, rimanda alla figura di Dio e del Figlio, dei due Pastori simbolo di questa epoca, Mons. Castoro e Papa Benedetto XVI. Si tratta di un’opera d’arte nella quale si percepisce chiaramente uno dei messaggi cristiani: quello di ricondurre nell’ovile sicuro la comunità per la sua salvezza. Il maestro Carmelo Conte, con il suo estro e la sua professionalità ha cercato di tradurre plasticamente ciò che la sua lunga esperienza in questo campo e la sua storia di artista, gli ha dettato.
“Entriamo per la di una chiesa per accogliere la parole di Dio – ha spiegato –. Ma ne usciamo con il cuore di speranza, perché quanto si celebra va poi annunciato e testimoniato nella vita di ogni giorno. Questo spero che possa contemplare, chi avrà davanti agli occhi questa opera d’arte”. Il portale bronzeo va ad impreziosire il nuovo complesso parrocchiale progettato dall’arch. Riccardo Rampino, teso, per usare le sue stesse parole, a “consolidare e mantenere viva la comunità, proprio come il progetto ha inteso affermare, nel segno della comunione”. E infatti si tratta di una struttura imponente con spazi e strutture di utilità religiosa e sociale, “che rivolge l’attenzione – scrive l’arch. Rampino – a bambini, ragazzi e giovani, con l’intento di farli divenire protagonisti di un momento formativo decisivo e irripetibile”.
Il portale della parrocchia San Francesco di Paola di Oria realizzato da Conte l’inaugurazione alla presenza del vescovo mons. Castoro.
(Fonte Gazzetta del Mezzogiorno del 30.9.09)
«Per ogni comunità è necessario anche un tempio, dimora di Dio fra gli uomini, in quanto nella nostra realtà umana tutto ha bisogno di un certo spazio. Pertanto oggi è motivo di gioia poter inaugurare e benedire nella diletta città di Oria la nuova Chiesa parrocchiale di S. Francesco di Paola, spaziosa e bella, ricca di strutture idonee e dedicata al Patrono S. Barsanofio». Con la sua paterna benedizione Mons. Michele Castoro ha inaugurato nei giorni scorsi la nuova chiesa della Parrocchia di San Francesco di Paola, dedicata al patrono di Oria, San. Barsanofio, con l’auspicio che diventi “il tempio di pietre vive", un “cantiere sempre aperto e in movimento”,"un faro che irradia la luce della fede per venire incontro così ai desideri più profondi e veri del cuore dell'uomo”. E proprio quel fascio di luce è simboleggiato nella solenne porta d’ingresso della monumentale chiesa, a significare appunto il faro della fede che guida il cristiano nell’atto di varcare la porta della Chiesa, nell’incontro verso Dio. Non si tratta di un tradizionale portale principale, quello realizzato dal noto artista Carmelo Conte, in altorilievo su pannelli bronzei. E’ una maestosa porta dal valore altamente significativo: sono rappresentati i diversi simboli del messaggio divino come il gregge, l’ulivo, il Santo Patrono, la colomba, la comunità cristiana, un lungo bastone simbolo dell’unione tra Cielo e Terra, poi, rimanda alla figura di Dio e del Figlio, dei due Pastori simbolo di questa epoca, Mons. Castoro e Papa Benedetto XVI. Si tratta di un’opera d’arte nella quale si percepisce chiaramente uno dei messaggi cristiani: quello di ricondurre nell’ovile sicuro la comunità per la sua salvezza. Il maestro Carmelo Conte, con il suo estro e la sua professionalità ha cercato di tradurre plasticamente ciò che la sua lunga esperienza in questo campo e la sua storia di artista, gli ha dettato.
“Entriamo per la di una chiesa per accogliere la parole di Dio – ha spiegato –. Ma ne usciamo con il cuore di speranza, perché quanto si celebra va poi annunciato e testimoniato nella vita di ogni giorno. Questo spero che possa contemplare, chi avrà davanti agli occhi questa opera d’arte”. Il portale bronzeo va ad impreziosire il nuovo complesso parrocchiale progettato dall’arch. Riccardo Rampino, teso, per usare le sue stesse parole, a “consolidare e mantenere viva la comunità, proprio come il progetto ha inteso affermare, nel segno della comunione”. E infatti si tratta di una struttura imponente con spazi e strutture di utilità religiosa e sociale, “che rivolge l’attenzione – scrive l’arch. Rampino – a bambini, ragazzi e giovani, con l’intento di farli divenire protagonisti di un momento formativo decisivo e irripetibile”.