La notizia giunta del diniego, ricevuto dall’amministrazione comunale, a firma dell’Ufficio Attività Produttive, relativa alla istanza presentata dalla società Borgo Ducale concernente il rilascio della licenza “C” suona come Testamento rilasciato dalla vecchia amministrazione e con certa delusione giunge a distanza di pochi giorni dall’apertura al pubblico del Castello di Oria.
La società proprietaria, la Borgo Ducale srl, nell’ottica della trasparenza e dell’ossequio delle leggi in materia, precisa quanto segue:
-che aveva ricevuto in data 20/08/2009 parere favorevole dalla Soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici di Lecce relativamente al cambio di destinazione d’uso dell’ex Nucleo abitativo, identificato poi come “Area Multiuso” con annessa cucina. Si condivideva la necessità di rendere il complesso architettonico idoneo a realizzare eventi e farne “usi economici” efficienti tali da generare flussi di cassa utili a coprire almeno i costi di gestione. Si autorizzavano quindi un “insieme di funzioni di rappresentanza e d’incontro legati ad eventi specifici”. Per gli eventi si rendeva allora necessario “ristrutturare anche le antiche cucine e l’area ex sala da pranzo destinata a spazio di ristoro per manifestazioni turistico-culturali o celebrative”.
In virtù di tale autorizzazione la Borgo Ducale srl presentava all’Ufficio Attività Produttive di Oria richiesta di rilascio della licenza “C”. Giova ricordare che la licenza C è quella che consente di realizzare all’interno del castello eventi e congressi, convention, manifestazioni artistiche e culturali (per le quali il servizio di somministrazione di alimenti e bevande è a sussidio e strettamente correlato) che solo consentono di rendere attivo il monumento e farne ragione di quella ripresa economica di cui si è fatto tanto parlare negli ultimi anni.
Il diniego è giunto con motivazione che hanno la consistenza del niente, alludendo a limiti di sicurezza “di ordine pubblico” insiti nel castello ed all’assenza, nelle planimetrie allegate all’istanza, della dicitura “sale adibite a somministrazione di alimenti e bevande”.
La famiglia Romanin-Caliandro ha dato mandato ai propri legali di procedere nella difesa dei propri diritti nelle opportune sedi. Per quanto innanzi, a malincuore, sono sospese tutte le attività turistiche nel periodo natalizio che coinvolgono il castello di Oria.
17 dicembre 2010
La società proprietaria, la Borgo Ducale srl, nell’ottica della trasparenza e dell’ossequio delle leggi in materia, precisa quanto segue:
-che aveva ricevuto in data 20/08/2009 parere favorevole dalla Soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici di Lecce relativamente al cambio di destinazione d’uso dell’ex Nucleo abitativo, identificato poi come “Area Multiuso” con annessa cucina. Si condivideva la necessità di rendere il complesso architettonico idoneo a realizzare eventi e farne “usi economici” efficienti tali da generare flussi di cassa utili a coprire almeno i costi di gestione. Si autorizzavano quindi un “insieme di funzioni di rappresentanza e d’incontro legati ad eventi specifici”. Per gli eventi si rendeva allora necessario “ristrutturare anche le antiche cucine e l’area ex sala da pranzo destinata a spazio di ristoro per manifestazioni turistico-culturali o celebrative”.
In virtù di tale autorizzazione la Borgo Ducale srl presentava all’Ufficio Attività Produttive di Oria richiesta di rilascio della licenza “C”. Giova ricordare che la licenza C è quella che consente di realizzare all’interno del castello eventi e congressi, convention, manifestazioni artistiche e culturali (per le quali il servizio di somministrazione di alimenti e bevande è a sussidio e strettamente correlato) che solo consentono di rendere attivo il monumento e farne ragione di quella ripresa economica di cui si è fatto tanto parlare negli ultimi anni.
Il diniego è giunto con motivazione che hanno la consistenza del niente, alludendo a limiti di sicurezza “di ordine pubblico” insiti nel castello ed all’assenza, nelle planimetrie allegate all’istanza, della dicitura “sale adibite a somministrazione di alimenti e bevande”.
La famiglia Romanin-Caliandro ha dato mandato ai propri legali di procedere nella difesa dei propri diritti nelle opportune sedi. Per quanto innanzi, a malincuore, sono sospese tutte le attività turistiche nel periodo natalizio che coinvolgono il castello di Oria.
17 dicembre 2010
Ufficio Stampa Castello di Oria
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