martedì 8 aprile 2008

8 aprile - di Pino De Luca

articolo tratto da ww.brindisitg24.it
8 aprile 2008, mattina presto, le agenzie riportano la notizia che il 12 aprile, giorno prima delle elezioni, il Consiglio Provinciale di Brindisi si terrà a Torre Santa Susanna. Tema: Crimnalità Organizzata. Il Capitano di Vascello, Notaio Michele Errico, Presidente della Giunta Provinciale di centro-sinistra, Socio Fondatore e Tessera n°. 1 del PD in provincia di Brindisi l’ha spuntata. Mal di pancia di consiglieri provinciali della maggioranza, mal di testa di consiglieri provinciali dell’opposizione. Chi ha avuto occasione di leggere le mie piccole comunicazioni sa bene che la concezione autarchica e principesca del Presidente Errico mal si concilia con il mio modesto pensiero. In questo caso però va riconosciuto al Nostro il merito di essere convinto e caparbio nell’affrontare, almeno dal punto di vista della comunicazione, le questioni nelle quali crede. Bene ha fatto a puntare i piedi anche se le minacce di dimissioni sembrano più il cammino della pallina del flipper carambolante sul rettangolo, soggetta al ritorno in buca senza appello. Benissimo ha fatto a richiamare l’attenzione delle Istituzioni sulla questione mafia perché essa non è cancellata una volta per tutte, anzi cova continuamente in attesa di distrazioni e sottovalutazioni, connivenze e ammiccamenti. Benissimo fa, in fondo, a richiamare l’attenzione di tutti al rispetto dello Statuto della Provincia di Brindisi, uno fra i pochissimi in Italia, che all’art.1 contiene riferimento specifico all’impegno contro la criminalità (comma 4). Bravo Presidente Errico questa volta, nella speranza che collettivamente ci si impegni a fare iniziativa di contrasto all’insorgere di fenomeni criminali, non solo dopo che le pentole sono scoperchiate dalle indagini, ma anche in funzione preventiva e di collaborazione con gli organi inquirenti. Sarebbe bello se in questi ultimi giorni di campagna elettorale, in tutte le piazze della provincia di Brindisi, tutti nei discorsi degli oratori che si avvicendano ci fosse una frase pronunciata con voce forte e chiara: “I VOTI DEI CRIMINALI NON LI VOGLIAMO, NÉ ORA NÉ MAI!!!” E poi, nel silenzio e nella continuità, si lavorasse tutti per consentire a chi ha fatto scelte sbagliate di ravvedersi e, pagato il fio, potesse trovare una società pronta all’accoglienza e al reinserimento. Sarebbe un contributo serio allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. 8 Aprile 2008, mattina presto, alcune agenzie, a volte, diffondono notizie che aiutano a sognare. Ma non è forse vero che un sogno comune può diventare realtà?
Pino De Luca (pino_de_luca@virgilio.it)
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