venerdì 4 giugno 2010

Processione del Corpus Domini di domani: in Piazza Manfredi non ci sarà l'omelia e la benedizione del Vescovo?

La foto, opera dell'amico Tonino Carbone, raffigura la funzione religiosa in Piazza Manfredi officiata l'anno scorso dal vescovo Michele Castoro.
Caro Franco,
sono un tuo assiduo lettore e ti scrivo per riferirti qualcosa che ho appreso a proposito della novità che dovrebbe esserci domenica prossima in occasione della processione del Corpus Domini (come da te preannunciato nei giorni scorsi). Non è stata, come nel caso tuo, una "chianca" a riferirmi ciò che sto per dirti, ma un praticante di sagrestia bene informato, in quanto tutti i parroci di Oria sono già a conoscenza del programma dell'evento religioso in questione.
Orbene, stando a quanto riferitomi, che a differenza degli altri anni, la processione domenica transiterebbe da Piazza Manfredi,senza fermarsi per la consueta omelia e santa benedizione impartita dal Vescovo, benedizione che avverrà sul sagrato della vicina chiesa di San Domenico. Come ben sai quest'anno la processione interesserà prevalentemente le vie ricadenti nel territorio della Parrocchia di San Domenico, seguendo l’ormai consolidata scelta pastorale di coinvolgere annualmente una parrocchia diversa della città di Oria.
La persona che mi ha fatto questa confidenza non ha voluto dirmi chi ha deciso ciò, ma si è dimostrato molto dispiaciuta per questa novità, che interromperebbe un'antica tradizione.
Ti saluto con amicizia. (G.M.)
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Ringrazio il gentile lettore per questa "chicca" che mi auguro sia una "bufala", altrimenti, come ebbe a scrivere, sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 19.6.2001, il prof. Luigi Neglia, allora presidente della sezione di Oria Società di Storia Patria per la Puglia, si interromperebbe una radicata e consolidata tradizione, la quale proprio in piazza Manfredi ha fissato, sin dai tempi antichi, il clou della processione eucaristica, come delle altre manifestazioni civili e religiose. Ebbene, se la tradizione è parte integrante della particolare cultura e dell'ambiente umano in cui la Chiesa "locale" è chiamata ad operare, quest'ultima ha l'obbligo di conoscere, rispettare e, ove occorra, difendere tale tradizione in tutte le sue forme i nquanto identità che connota e distingue una comunità.
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