venerdì 25 giugno 2010

Consorzio Ato_BR/2. Foto choc: rifiuti prima differenziati. Poi tutti nello stesso camion.

(Fonte notizia: La Gazzetta del Mezzogiorno online, 25.6.2010)
«Differenzia e separa», dice lo spot rivolto ai cittadini. Separa: l'umido dalla plastica, il vetro dalla carta. Poi però si scopre che «dietro l'angolo» di una quasi centralissima via del paese (cento metri dal comando di polizia Urbana, 150 dal Municipio, in pieno giorno: alle 14,10) i rifiuti «differenziati» dai cittadini ritornano quello che erano prima della grande rivoluzione per la quale ai latianesi sono stati chiesti sacrifici e tariffe più alte: una unica indistinta poltiglia indifferenziata.
La scena da film «L'arte dei pazzi» non appartiene più ai racconti fantastici di qualche cultore di film di fantascienza che in questi mesi giurava di avere visto con i propri occhi la scena del camion della spazzatura nel quale venivano svuotati in una unica operazione i contenitori della carta, dell'umido, del vetro e della plastica. No, quel film è realtà. Ecco alcuni fotogrammi scattati in pieno giorno a poche centinaia di metri dalla centralissima via Roma.
Foto - quelle che vedete in questa pagina - che sarebbero (sono) uno schiaffo in faccia a cittadini che in casa devono quotidianamente separare i vari tipi di rifiuti e ricordarsi poi qual è il giorno del conferimento dell'umido, quello della carta o del vetro. Una offesa ai cittadini ai quali per questo «nuovo rivoluzionario» servizio si chiede di pagare il 30% in più.
Non sappiamo quante volte questa operazione viene ripetuta dagli addetti della raccolta; nè conosciamo in realtà, i dati della raccolta differenziata a quasi un anno dall'entrata in funzione del servizio. La foto, in questo caso, parlerebbe da sola.
Gli addetti del Comune alla fine dell'estate scorsa, due mesi dopo l'avvio, si dichiararono entusiasti del nuovo servizio che registrava «un incremento della differenziata del 32%»; risultato «che dimostrava - dissero - la sensibilità dei cittadini ma anche un risparmio per la società che gestisce la raccolta».
A fronte di quei dati la situazione igienica già un anno fa era a dir poco preoccupante, soprattutto lungo le strade della periferia «diventate ormai autentiche discariche a cielo aperto a causa della scomparsa dei cassonetti». Un anno fa. A distanza di un anno il numero di sacchetti abbandonati è raddoppiato.
Ma su questo, al momento, non ci sono dati aggiornati. La novità del giorno è rappresentata (purtroppo) da questa scena: il camion della spazzatura che indifferentemente svuota i contenitori di carta, vetro e umido in una unica soluzione. La speranza è che questa scena (per la quale gli stessi addetti non hanno battuto ciglio, anzi hanno fatto capire che così è purtroppo. Purtroppo perché?) non si ripeta ogni giorno.
La speranza è che la scena documentata appartenga ad un film di fantascienza. O ad uno del genere comico. Altrimenti sarebbe un bel guaio (soprattutto per chi dovrà dare ora una risposta) sapendo che con il nuovo contratto di appalto stipulato tra consorzio Ato Br/2 (del quale fanno parte nove comuni: oltre a Latiano, Ceglie M., Oria, Villa Castelli, S. Pancrazio, Torre, Francavilla) i latianesi pagano il 30% in più rispetto alla tassa rifiuti del 2008. Cioè 1 milione e 90mila euro (a fronte di 1 milione e 280 mila euro previsti dal capitolato). Un «bel risparmio» si giustificarono gli esperti(?) per argomentare... quell’aumento. Un vero affare, aggiunge oggi quel cittadino testimone della scena: compreso nel prezzo del servizio di raccolta c’è anche il film («L'arte dei pazzi»).
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