
Dal Consiglio Comunale di Francavilla F.na la decisione di indire una conferenza dei servizi di cui faranno parte Provincia, Regione e Ato. I tre Enti individueranno assieme il nuovo sito per lo stoccaggio dei rifiuti.
Il Presidente dell’ato BR 2, Cosimo Ferretti, sindaco di Oria, parla di nuove strategie: “Io la discarica a Oria la posso pure volere………..”
"Una grande vittoria". Per i membri del comitato cittadino "Ambiente e territorio", l'esito del consiglio comunale di ieri, è stato proprio questo: un insperato successo.
L'intera assise cittadina, convocata in seduta monotematica per discutere ancora una volta di discarica e biostabilizzatore, ha infatti votato all'unanimità un ordine del giorno che, salvo piccole modifiche apportate all'ultimo momento, recepisce in pieno le richieste del comitato e dei 5mila cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare. Con l'importante atto approvato ieri il consiglio comunale si è difatti impegnato a promuovere una conferenza dei servizi che sarà chiamata a pronunciarsi una volta per tutte in merito all'individuazione di un nuovo sito per la localizzazione dell'impianto di biostabilizzazione, nonché della discarica di servizio soccorso, al di fuori dei confini di Francavilla. Ma non solo. La conferenza, di cui faranno parte Comune, Provincia, Regione e Ato Br 1 e 2, fisserà la data di chiusura della discarica in esercizio, al momento del completamento degli spazi attualmente disponibili; e provvederà infine alla messa in sicurezza della vecchia discarica di Matroccolo ed alla bonifica del sito. Insomma, un buon risultato dopo anni di battaglie, che riporta in città una ventata d'ottimismo e quiete. Tuttavia non tutti gli "invitati" erano ieri al loro posto, in un giorno così cruciale per l'intera comunità. Tra gli assenti, ancora una volta, il presidente della Provincia Michele Errico e l'assessore regionale Losappio. Non pervenuto anche il senatore Euprepio Curto. Ad aprire gli interventi, proseguiti per alcune ore, il presidente del comitato Giuseppina Montanaro, che finalmente accolta in via eccezionale tra i banchi dell'assise ha dato lettura dell'ordine del giorno su cui chiedere il parere del consiglio. Dopo di lei, il sindaco Giuseppe Marinotti, che ha subito fatto le dovute puntualizzazioni: "Prima di cominciare -ha detto - voglio precisare che la scorsa volta il consiglio è saltato non per volontà nostra, ma per l'assenza dei istituzioni importanti come Regione e Provincia. Io mi vergogno e chiedo scusa per questo, ma non era cosa voluta".
Terminato il suo primo intervento, Marinotti ha quindi ceduto la parola al presidente dell'Ato Br 2 Cosimo Ferretti, che presa la parola ha premesso: "Sono abituato ad essere franco". L'avesse mai detto. Portato il microfono alla bocca il sindaco di Oria ha cominciato a sparare a palle incatenate contro chi, prima di lui, ha gestito l'ambito territoriale oggi da lui presieduto: vale a dire il sindaco di Francavilla Fontana, Vincenzo Della Corte. "Quelli che mi hanno preceduto - ha sbottato - sono stati tre anni di gestione leggera. Non ho trovato in bilancio nemmeno gli impegni di spesa". E ancora: "Appena mi sono insediato si sono presentati da me i nove dirigenti del comitato di gestione chiedendomi 150mila euro per le indennità dell'anno precedente. Mi chiedo come questo sia stato possibile e cosa abbia mai fatto in tutto questo tempo un ufficio così corposo". Pesanti critiche non sono state risparmiate all'assessore comunale all'ambiente Martina, che intervenuto prima di lui, ha reso noto di aver chiesto alla Regione l'accorpamento dei due Ato: "Non capisco come sia possibile - ha detto Ferretti - cambiare idea in così poco tempo. L'assessore Martina otto mesi fa sosteneva una cosa, e oggi dichiara di volere l'esatto contrario".
Ferretti, durante il suo discorso al vetriolo, ha poi lanciato una proposta, ribadita più volte: "Io la discarica a Oria la posso pure volere. Ma sarò pronto ad assumere questo impegno solo se mi sarà garantito che il sito sarà realizzato secondo tutti i crismi della legge". Al che qualcuno, serafico, gli ha obiettato: "Perché la nostra è illegale?". Ma non vi è stata risposta. Accesi anche gli interventi che hanno fatto seguito. Giuseppe Salonna, Udc, ha detto: "Sono stanco di sentire ad ogni consiglio l'excursus di questa vicenda. Abbiamo bisogno di sentire cose nuove, e oggi, apprendo con piacere, Ferretti ci ha parlato di nuove strategie". E rivolgendosi alla maggioranza che ha sempre sostenuto di essere contraria alla discarica, ha sbottato: "Citatemi un solo atto degli undici anni che testimoni la vostra opposizione alla discarica". Puntuale e incisiva anche la filippica del consigliere di minoranza Mario Filomeno che, facendo più volte riferimento alle annesse vicende giudiziarie,ha ricordato come l'intervento della magistratura in questa vicenda si sia reso necessario, a causa dell'assenza di controlli da parte della politica e dell'amministrazione stessa. Peculiare anche l'intervento del consigliere di Rifondazione comunista Emanuele Modugno che, evitando campanilismi di sorta, si è dichiarato pronto ad andare anche contro il proprio partito, pur di cambiare il piano regionale dei rifiuti.
Fonte: SENZACOLONNE del 15 marzo 2008. autore: Emilio Mola
L'intera assise cittadina, convocata in seduta monotematica per discutere ancora una volta di discarica e biostabilizzatore, ha infatti votato all'unanimità un ordine del giorno che, salvo piccole modifiche apportate all'ultimo momento, recepisce in pieno le richieste del comitato e dei 5mila cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare. Con l'importante atto approvato ieri il consiglio comunale si è difatti impegnato a promuovere una conferenza dei servizi che sarà chiamata a pronunciarsi una volta per tutte in merito all'individuazione di un nuovo sito per la localizzazione dell'impianto di biostabilizzazione, nonché della discarica di servizio soccorso, al di fuori dei confini di Francavilla. Ma non solo. La conferenza, di cui faranno parte Comune, Provincia, Regione e Ato Br 1 e 2, fisserà la data di chiusura della discarica in esercizio, al momento del completamento degli spazi attualmente disponibili; e provvederà infine alla messa in sicurezza della vecchia discarica di Matroccolo ed alla bonifica del sito. Insomma, un buon risultato dopo anni di battaglie, che riporta in città una ventata d'ottimismo e quiete. Tuttavia non tutti gli "invitati" erano ieri al loro posto, in un giorno così cruciale per l'intera comunità. Tra gli assenti, ancora una volta, il presidente della Provincia Michele Errico e l'assessore regionale Losappio. Non pervenuto anche il senatore Euprepio Curto. Ad aprire gli interventi, proseguiti per alcune ore, il presidente del comitato Giuseppina Montanaro, che finalmente accolta in via eccezionale tra i banchi dell'assise ha dato lettura dell'ordine del giorno su cui chiedere il parere del consiglio. Dopo di lei, il sindaco Giuseppe Marinotti, che ha subito fatto le dovute puntualizzazioni: "Prima di cominciare -ha detto - voglio precisare che la scorsa volta il consiglio è saltato non per volontà nostra, ma per l'assenza dei istituzioni importanti come Regione e Provincia. Io mi vergogno e chiedo scusa per questo, ma non era cosa voluta".
Terminato il suo primo intervento, Marinotti ha quindi ceduto la parola al presidente dell'Ato Br 2 Cosimo Ferretti, che presa la parola ha premesso: "Sono abituato ad essere franco". L'avesse mai detto. Portato il microfono alla bocca il sindaco di Oria ha cominciato a sparare a palle incatenate contro chi, prima di lui, ha gestito l'ambito territoriale oggi da lui presieduto: vale a dire il sindaco di Francavilla Fontana, Vincenzo Della Corte. "Quelli che mi hanno preceduto - ha sbottato - sono stati tre anni di gestione leggera. Non ho trovato in bilancio nemmeno gli impegni di spesa". E ancora: "Appena mi sono insediato si sono presentati da me i nove dirigenti del comitato di gestione chiedendomi 150mila euro per le indennità dell'anno precedente. Mi chiedo come questo sia stato possibile e cosa abbia mai fatto in tutto questo tempo un ufficio così corposo". Pesanti critiche non sono state risparmiate all'assessore comunale all'ambiente Martina, che intervenuto prima di lui, ha reso noto di aver chiesto alla Regione l'accorpamento dei due Ato: "Non capisco come sia possibile - ha detto Ferretti - cambiare idea in così poco tempo. L'assessore Martina otto mesi fa sosteneva una cosa, e oggi dichiara di volere l'esatto contrario".
Ferretti, durante il suo discorso al vetriolo, ha poi lanciato una proposta, ribadita più volte: "Io la discarica a Oria la posso pure volere. Ma sarò pronto ad assumere questo impegno solo se mi sarà garantito che il sito sarà realizzato secondo tutti i crismi della legge". Al che qualcuno, serafico, gli ha obiettato: "Perché la nostra è illegale?". Ma non vi è stata risposta. Accesi anche gli interventi che hanno fatto seguito. Giuseppe Salonna, Udc, ha detto: "Sono stanco di sentire ad ogni consiglio l'excursus di questa vicenda. Abbiamo bisogno di sentire cose nuove, e oggi, apprendo con piacere, Ferretti ci ha parlato di nuove strategie". E rivolgendosi alla maggioranza che ha sempre sostenuto di essere contraria alla discarica, ha sbottato: "Citatemi un solo atto degli undici anni che testimoni la vostra opposizione alla discarica". Puntuale e incisiva anche la filippica del consigliere di minoranza Mario Filomeno che, facendo più volte riferimento alle annesse vicende giudiziarie,ha ricordato come l'intervento della magistratura in questa vicenda si sia reso necessario, a causa dell'assenza di controlli da parte della politica e dell'amministrazione stessa. Peculiare anche l'intervento del consigliere di Rifondazione comunista Emanuele Modugno che, evitando campanilismi di sorta, si è dichiarato pronto ad andare anche contro il proprio partito, pur di cambiare il piano regionale dei rifiuti.
Fonte: SENZACOLONNE del 15 marzo 2008. autore: Emilio Mola