lunedì 24 marzo 2008

E' NATO UN NUOVO PARTITO.......

Da L'Eco di Brindisi n°39.
Coco Lafungia, deluso da tutti i partiti politici, esasperato dal­l'andazzo generale del sistema governativo italiano, riscon­trata l'assoluta incompatibilità tra la propria ideologia etico -filosofico - popolare e le programmatiche delle varie correnti politiche, decide di fondare un nuovo partito che sia l'espres­sione più vera del popolo, di quel popolo schietto e sincero del quale egli stesso si elegge a rappresentante. Recluta i suoi primi collaboratori tra amici, parenti e compari, tutti della medesima estrazione sociale: contadini e pescato­ri, anche se illetterati o addirittura analfabeti. Appunto per tali prerogative, il nuovo partito ha una sigla un po' ... incon­sueta, anche se estremamente significativa: in poche parole, Coco Lafungia fonda il partito della P.I.Z.Z.A. (Partito Italiano Zappatori Zamberi Alfabeti). A questo punto era d'obbligo un comizio che rendesse parte­cipe la popolazione di Brindisi della nascita di questo nuovo partito. Detto fatto, Coco si presenta in piazza della Vittoria, sale sul palco e affronta la cittadinanza col seguente discorso che il nostro inviato speciale ha registrato integralmente, pa­rola per parola.

CITTADINI DI BRINDISI!
Non vi facciate meraviglia se mi vediate su questa cassarmonica la quale fino a mò si hanno sempre prisentati norevoli e canditi alle votazioni se tra lo quale io sono un citta­dino anormale di professione villano. Vi spieco subbito di che si tratta senza che vi trubbo i canali come che fanno in­certi politichi che tele fanno a sangue.
Se tra lo quale io mi ho reso di conto che tutti i partiti dell'arco prostituzionale fanno schifo alla veramente di cui non fanno altro che chiacchiere e poi non si vede mai un amatocazzo di niente. L'unica cosa che si vede acquì sono le tasse che se andiamo avanti di questo passo mettono pure la tassa sull'acacata giornaliera che più di una non si può fare che se no paghi il dippiù. E poi tutti questi norevoli che si vanno inculo uno collaltro è ore che la finiamo come presempio quel burzone di Spatolino che vuole bombe fucili eccannoni che invece quel povero disgrazziato di Pannello nolli vuole. E che dobbiamo dire del Ministerio di Grazzia Eggiustizzia? Ma quale grazzia dell'amenchia e giustizia della carzetta che acquì colle paggine del Police Civile Eppenale ti puoi pure stusciare a quante coglionaggini che ci stanno che in Itaglia se ti fotti un migliardo non ti fanno niente e se ti fai un parete busivo ti levano pure le mutante! E voi mela chia­mate giustizzia che un sassino d'imberda si pentisce e me­diatamente lo fanno uscire di galera se tra lo quale gli danno pure i moneti per spatriare Abbrasile in caso mai acquì gli fanno la pelle l'amichi sui stessi? E mela chiamate grazzia che quando che sene va appensione un povero disgrazziato gli danno una tasca di fichi di cui ai signori Doganisti ai capizzoni dell'Acque Dotto della Luce Lettrica dei Tolefoni e cetera gli danno una dirrupea di monete come bonuscita più una pensione di nà babbi? La verità è che acquì si fanno figli e fi­gliastri e che invece di giustare le leggi d'imberda che ci stan­no quelli continuano a fare leggi nuove a tremolaterra che non si capesce più un'astramenchia di niente! E allora basta sangue di Giutaladro! Io sotto scritto ho deceduto di fare un partito nuovo tutto diverso dell'altri che si chiama partito del­la Pizza essendo che fatto tutto d'aggente del popolo di cui sono stabbilito che comparima Diamano Pezzadicantro deve essere Ministro della Pubbrica Struzzione comparima Cillo Paddone Ministro del Tesoro comparima Gilormo Cacafave Ministro di Grazzia Eggiustizzia comparima Antomo Strasci­na va al posto di quel gobbizzo di Andreotto che ormai basta quanto ave che ci sta pigliando pecculo massimamente mò che sta pigliando pecculo pure i figli Della Chiesa. C'è poi comparima Uccio Capodifierro che va a prisitente di tutti i Ministri apposto di Cracchisi che almeno non vediamo più quella risata di cavaddo quino che mi tacca la nervatura e io vado a Prisidente della Repubbrica Tagliana!
Cittadini eppaisani di Brindisi io vi rassicuro che se da­te il voto al partito della Pizza vi troverete bene datosi che io sono fatto una procrammazzione pricisa e sicura che mò vi dico.
Primo di tutti tengo l'ittenzione di fare come alli Turchi che sarebbe addire che se uno robba gli tagliano la mano se uno ne porta una carosa a scopo di rattusaggine e liquidine violenta gli tagliano l’aciola e se uno uccide gli tagliano la ca­po e bonanotte. Poi devo fare l’ariforma delle pinsioni che a tutti quei capizzoni che già mentre che lavoravano si hanno fottuti l'anima dei morti loro non gli tocca più un amatocazzo di niente e la parte sua passa ai poveri disgrazziati che hanno sboccato il sangue con onestità e miseria. Poi devo levare tutte le tasse la quale le devono paiare solamente quei migliardari che mò nolle paiano propio datosi che sono vasori fischiali como presempio quello che tiene la fabbrica delle tomobbili che mi pare che si chiama Giovanni Pecorelli la quale tiene la nave e l'apparecchio privato e poi licenzia l'o­perai dicendo che non tiene monete. Acchì tiene due case gliene devo levare una che cela dò alli sprattati essenza tetto che se acquì aspettiamo la Comune avoglia che a quelli gli piove sopra alla zella. Acchì tiene più di due case lo farò fottere mediatamente aggalera essendo che ciò significa che è rubbato datesi che colla vita onesta noè possibbile cattare trequattro partamenti. Tutti i dirittori delle banche saranno condannati per stronzinaggio datosi che l'interessi che si fottono ti mandano alla rovina. Nessuno cittadino dovrà pagare più il buonamento alla telavisione essendo chè contro alli ar­ticoli della Prostituzione Tagliana e colli spettacoli che ci mi­nestrano ogne sera sono loro che ci devono paiare a noi che celi surchiamo como presempio Pippo Baldo e Rafela Carrassi che oramai cele hanno gonfiate abbastanza troppo. Tutti i medici eddottori li manderò alla Russia dove che il Cremi Li­no gli da solamente una mesata fissa e fuggi chè notte e se poi vaffanno sciopero allì apposto dell'aumento si beccano la Sibberia e avoglia che si congelano l'epalle.
Basta cittadini di Brindisi non so se mi ho spiecato be­ne ma col partito della Pizza sistemeremo ogne cosa e sobratutto ne cacceremo tutti quei lupi sonari che nessuno è mai tenuto il coraggio di mandarli affanculo.
Votiate e facciate votare per me che colla Pizza vi giu­sto tutti io!
(N.d.R.) A questo punto il comizio è stato interrotto dall'inter­vento di alcune pattuglie della Volante e l'ideologo del parti­to della Pizza è stato portato via a viva forza, nonostante le vi­brate proteste del pubblico.
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Fonte: Libro del defunto artista brindisino Pino Indini,"Nuovi racconti di COCO LAFUNGIA - 1987"
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