lunedì 12 aprile 2010

Avevo deciso di tacere sul grave fatto di cronaca che....

Avevo deciso di tacere sul grave fatto di cronaca che in questi giorni ha sconvolto l'opinione pubblica (non solo oritana) per un fatto avvenuto nelle campagne di Oria.
A parlare in questi giorni sono vari giornali (sia cartacei che telematici). Come sempre accade, qualche giornalista nella foga di scrivere si lascia andare a qualche imprecisione o parola di troppo.
Sul sito web di un giornale (cliccare QUI) si legge un articolo riguardante la morte tragica dell'oritano Mario Nania. Non lo trascrivo in questo spazio in quanto in calce si legge la scritta "riproduzione riservata".
Non è che cambi qualcosa, ma vorrei segnalare che pare che il rumore non era causato da una motosega, bensì da una macchina molto più rumorosa (per tritare la ramaglia, gli scarti della potatura). Non mi risulta che Michele Carbone si firmasse come Napoleone (che invece potrebbe essere il soprannome affibiatogli da qualche buontempone), nella Gazzetta del Mezzogiorno di ieri 11 c.m. si leggeva di questo pseudonimo; Michele Carbone non mi è mai parso un tipo stravagante, ovvero era una persona che nell'aspetto esteriore non dava segni di stravaganza. A meno che non si voglia etichettare come stravagante una persona che ha un difetto fisico (non articola bene una gamba a seguito di un incidente stradale, avvenuto anni fa), oppure il farsi ogni tanto un giretto su un calessino tirato da un pony.
Il mio pensiero va al buon Mario Nania che ha avuto la peggio, ma va anche alle famiglie ed a tutte le persone coinvolte direttamente o indirettamente nell'incresciosa e tragica vicenda. Penso alle situazioni future che dovrà affrontare la vedova, ma anche la signora Carbone (e la figlia Doriana) che in pochi attimi hanno perso la tranquillità della famiglia, con due familiari che si sono macchiati di sangue, in modo, forse, preterintenzionale. Come scrive il giornalista Marcello Orlandini, Carbone forse non era considerato pericoloso, ma come ogni essere umano aveva dei difetti ..... e forse qualcuno di questi difetti lo ha portato a compiere questo insano gesto, coinvolgendo il figlio appena maggiorenne. Ovviamente con queste mie riflessioni non intendo minimamente giustificarli. Daranno entrambi conto alla Giustizia Umana prima ed a quella Divina successivamente.
Nell'immagine seguente, riportante la parte finale di un volantino stampato e distribuito nel 2002 (cliccare per ingrandire), vi è la prova che Michele Carbone, Presidente del Movimento Progressista Europeo, non si firmava come "Napoleone".
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