martedì 20 aprile 2010

Avete sentito la notizia del giorno? Con le buche stradali truffano i Comuni e/o le assicurazioni.


Ho motivo di ritenere che qualcosa del genere accade anche nella nostra Oria. Vi spiego il perché. Un giorno di qualche mese addietro ero fermo in Via Manduria intento a fotografare una buca stradale con la quale dovevo confezionare un articolo-denuncia, in quanto avevo rischiato di cadere a bordo del mio scooter. Mi vide una signora che abita nei pressi e mi disse certe cose (leggere QUI). Forse perché (come afferma qualcuno) sono "zizzicusu" o "in malafede", in base a degli elementi che ho raccolto (e che non posso qui pubblicare per motivi di opportunità), ho motivo di ritenere che qualche "furbata" avviene anche nella nostra Oria. Per caso ho anche scoperto che molte richieste di risarcimento danni, a veicoli e persone, arrivano al Comune tramite uno studio legale mesagnese. Provate a indovinare perché. Chissà se il sindaco di Oria ha mai pensato di fare una denuncia alla Procura della Repubblica così come ha fatto il "BRAVO" sindaco di Bitonto che vedete nel video.
Raffaele Valla, un passato da poliziotto, una persona che ho conosciuto durante la mia attività lavorativa. A Taranto egli dirigeva la Questura dove ho prestato servizio negli ultimi anni della mia carriera.

(Cliccare QUI per visionare il video integrale del TG5 delle ore 13,00 di oggi 20 aprile 2010.)

(Fonte notizia: Ansa)
Cadevano e si fratturavano, ma era fiction. Falsi incidenti: indaga la Procura. Sinistri studiati a tavolino per truffare l'assicurazione. Anche medici e avvocati nel mirino dei magistrati.
BARI - Associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al falso: è l’ipotesi di reato a cui sta lavorando la procura di Bari a carico di decine di persone - tra cui avvocati e medici - accusate di aver denunciato falsi incidenti sulle strade di Bari e provincia, dovuti a marciapiedi sconnessi e a buche. Più di un centinaio i casi accertati tra Bari, Bitonto e Modugno. La presunta truffa è quantificata in 500.000 euro circa, se si considera che le richieste risarcitorie per i «danni provocati dai dissesti della pubblica via» sono di importo pari o inferiore a 5.000 euro ciascuna. I fatti su cui sta indagando la sezione di pg della polizia di Stato presso la procura di Bari si riferiscono al periodo 2007-2009.
Nel fascicolo, affidato al pm Angela Morea, si ipotizzano reati a carico di denuncianti, avvocati che hanno curato le pratiche e le richieste di risarcimento, e di medici curanti che hanno firmato i certificati attestanti i presunti danni fisici provocati dalle cadute. Nell’indagine sono emersi nominativi ricorrenti «con allarmante frequenza - scrive la pg in un’informativa - tra danneggiati e testimoni oculari, non di rado con scambi di ruoli tra loro (spesso, cioè, i primi figurano quali testi nei sinistri occorsi a chi aveva già rilasciato dichiarazioni testimoniali in loro favore)».
Nella sola città di Bari, dove il fenomeno è stato denunciato dall’ufficio del direttore generale del Comune, sono stati accertati 57 casi e su un’altra ventina sono in corso verifiche. Cinque gli studi legali coinvolti. Altri 15 casi a Modugno. A Bitonto sono una quarantina, assistiti dallo stesso avvocato. Qui la denuncia è stata fatta dal sindaco. È emerso anche che in alcuni casi gli stessi legali abbiano denunciato di essere caduti. Dall’avvio dell’indagine i casi sono prima diminuiti, poi cessati del tutto (soprattutto a Bitonto). Non solo non ci sono nuove denunce, ma sono state ritirate alcune vecchie richieste di risarcimento danni.
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