giovedì 9 ottobre 2008

Addio Attilio .... amico mio poeta

Attilio ci ha lasciato.... non è più con noi. Dopo lunghissima sofferenza.... poche ore fa ha terminato il suo "calvario". Da un pò di tempo ripeteva a se stesso: "Attì no fà lu fessa!" Ci lascia tanti sentimenti, tanti ricordi ........ e la bellissima raccolta di poesie "Cosi Nuestri" (la maggior parte in vernacolo). Grazie Attilio per tutto quello che ci hai dato...... arrivederci.
Cliccando QUI potrete leggere la bellissima poesia dedicata alla nostra Oria.
Attilio Mingolla è nato in Oria (BR) il I° novembre 1921, da un noto artigiano del luogo, organista delle chiese del paese. Dotato di una splendida voce, egli sin da bambino fu iniziato al canto dal padre. Nel gennaio 1940 partì per il servizio militare di leva e fu destinato al 3° Reggimento Granatieri di Sardegna, con sede a Viterbo; successivamente fu inviato al fronte, in Africa settentrionale, in forza al 4° Battaglione Anticarro della Divisione Ariete, il famoso N.E.C (Nucleo Esplorante Corazzato). Dopo la conquista di Tobruk, a pochi chilometri da Sollum, ai confini con l'Egitto, la mattina del 23 giugno 1942 venne colpito da schegge di mortaio. Rimasto a terra gravemente ferito, fu travolto da un autoblinda australiano, che gli procurò fratture multiple al bacino. Fu ricoverato nell'ospedale militare di Tobruk. Lottò tra la vita e la morte per diversi giorni e, quando fu nelle condizioni di essere trasportato, fu trasferito all'ospedale "Celio" di Roma, dove rimase per ben cinque mesi. Nel luglio del 1947, dopo varie vicissitudini, fu assunto all'Arsenale della Marina Militare di Taranto e utilizzato presso i magazzini foranei di Oria. Nel febbraio del 1948 si unì in matrimonio con Nina Mazza, una ragazza del luogo, dalla quale ha avuto tre figli. Le difficoltà economiche e il desiderio di assicurare alla famiglia una vita dignitosa e ai figli la possibilità di frequentare gli studi, lo spinsero ad utilizzare la sua passione per il canto: fu possibile ascoltare la sua bella voce nelle chiese di Oria e degli altri Comuni della diocesi, ove egli cantò a matrimoni e funerali, oppure in feste e ricevimenti. Da pensionato, avendo maggiore disponibilità di tempo e stimolato dall'amore per il paese natio e per la lingua materna, nonché dal desiderio di divertirsi e far divertire, ha cominciato a scrivere versi in vernacolo, producendo oltre duecento composizioni di vario genere, racchiuse in un libro “Cosi Nuestri”, la cui Iª Edizione risale al 2000 e la seconda, finita di stampare nel 2006 a cura del Rione Judea, è stata presentata in pubblico la sera del I° febbraio 2007 nel cineteatro di Oria “Gassman”, grazie all’impegno profuso da un Comitato composto da varie associazioni. Fino a circa un mese da, quantunque ultra ottuagenario e sempre più condizionato dal fisico minato dagli anni e dalle malattie conseguenti alle ferite di guerra, pur privo della naturale autonomia e costretto a vivere in casa su una sedia a rotelle (negli ultimi anni aveva subito l’amputazione della gamba sinistra), ha conservato integra la sua passione per la poesia e negli ultimi tempi aveva pure cominciato a cimentarsi con qualche composizione in lingua nazionale. Da circa un anno, purtroppo, la sua vista si era ormai ridotta al lumicino e quindi costretto a privarsi della lettura e della possibilità di scrivere.
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