sabato 16 febbraio 2008

ORIA - CAPITALE AMMINISTRATIVA DELLA DODECAPOLI MESSAPICA



-Regolamento edilizio di Oria-per ingrandire cliccare sopra l'immagine
I Messapi, occupavano l’attuale Salento, erano organizzati, come le polis greche, in una confederazione: “la dodecapoli messapica”, dodici città stato autonome che riconoscevano come capitale amministrativa della federazione Oria e, capitale militare della Messapia, per la sua strategica posizione, Ceglie. Questo è l’elenco delle città stato della dodecapoli messapica: Alytia (Alezio), Aoxentum (Ugento), Brention/Brentesion (Brindisi), Hyretum/Veretum (Vereto), Hodrum/Idruntum (Otranto), Kaìlia (Ceglie Messapica), Manduria, Mesania (Mesagne), Neriton (Nardò), Orra (Oria), Sybar (Cavallino), Thuria Sallentina (Roca).
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MINISTERO I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
DECRETO 16 marzo 1998. (G.U. 30 maggio 1998, n. 124)
“Dichiarazione di notevole interesse pubblico del centro sto­rico e delle aree limitrofe del comune di Oria in provincia di Brindisi"

IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla prote­zione delle bellezze naturali;
Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, art. 82;
Vista la sentenza n. 359/1985 con la quale la Corte costituzionale ha riconosciuto a questo Ministero la potestà concorrenziale di imporre vincoli secondo la procedura prevista dall'ari. 82 del sopradetto decreto del Presidente della Repubblica a. 616/1977;
Visto il decreto ministeriale 28 maggio 1996, registrato alla Corte dei conti il 18 giugno 1996, registro n. 1, foglio a. 225, con il quale sono state delegate all'on. Sottosegretario di Stato Willer Bordon le funzioni ministeriali previste dalla citata legge 29 giugno 1939, n. 1497;
Considerato che la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Bari con nota n. 2332 del 31 gennaio 1997 ha richiesto all'assessorato urbanistica della regione Puglia di adottare un provvedimento di vincolo ex lege n. 1497/1939 per il centro storico del comune di Oria in provincia di Brindisi, rilevando il particolare interesse paesaggistico dell'area e la sua godibilità da numerosi punti di vista pub­blici ed evidenziando come le caratteristiche geomorfologiche ed il tessuto connettivo medievale formino un unicum di eccezionale valore storico-ambientale, meritevole di tutela nel suo complesso;
Considerato che il predetto ufficio periferico, rilevata l'inerzia dell'assessorato regionale, nonché l'urgenza e l'indifferibilità dell'emanazione del provvedimento di tutela, con nota n. 12675 del 24 maggio 1997 ha tra­smesso tutti gli atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del vincolo ex lege n. 1497/1939 per il centro storico e le aree limitrofe del comune di Oria in provincia di Brindisi cosi delimitati: lato est tratto A-B foglio catastale 82, allegato A parte dall'incrocio tra via Epitaffio e via Latiano (punto A) e prosegue lungo il confine delle particelle 1508, 1509, 1506 con il foglio 27, tratto B-C parte dal succitato punto B e prosegue lungo il confine tra le particelle 1583, 1839, 1584, 949 ed il foglio 27, lungo il vico II sen. Martini, via Pagano, via Isonzo sino ad incrociare la via Montana - Torre S. Susanna (punto C) - Lato sud, tratto C-D (foglio 82 allegato B) parte dal punto C e prosegue lungo la via Gualberto De Marzo, la via F.V. Corrado, sino ad incrociare vico Bonifacio (punto D), tratto D-E ( foglio 82 allegato B) parte dal precedente punto D e prosegue lungo la via comunale Sava-Oria, sino ad incrociare l'extramurale Fratelli Bandiera con via Palermo (punto E) - Lato ovest, tratto E-F (foglio 82 allegato B), parte dal precedente punto E e prosegue lungo la extramurale Fratelli Bandiera e via Dragonetti Bonifacio, sino ad incrociare la via Francavilla, tratto F-G, parte dal precedente punto F e prosegue lungo la via G. D'Oria, sino ad incrociare le vie Erodoto ed Epitaffio, tratto G-A (foglio 82 allegato A), parte dal precedente punto G e prosegue lungo la via Epitaffio sino ad incrociare il punto A individuato nell'intersezione con la via comunale per Latiano;
Considerato che nella relazione acclusa alla citata nota n. 12675 del 24 maggio 1997 la predetta Soprintendenza ha evidenziato come la città antica di Oria, adagiata sulle ultimi propaggini delle murge salentine, appaia adeguarsi ai rilievo morfologico dei colli, emergenti dalla vasta pianura ricompresa fra le sponde adriatica e ionica, nella sua superba posizione geografica e nel suo incomparabile panorama, fatto di torri, fortificazioni, cupole e case e come essa costituisca una valida testimonianza di paesaggio naturale antropizzato nel quale le strutture insediative, di rilievo storico, si integrano perfettamente con le singolarità geologiche e le caratteristiche ambientali, in modo tale da formare un'unità rappresentativa e figurativa;
Rilevato che il medesimo ufficio periferico ha sottolineato come l'area sopradescritta faccia parte di un sistema collinare di tre rilievi, i primi due non antropizzati e già sottoposti a tutela ai sensi della citata legge n. 1497/1939 con decreto ministeriale dell'agosto 1985 e con decreto ministeriale dell'8 ottobre 1996, rilievi visibili da numerose strade pubbliche, fra cui la strada provinciale Francavilla-Oria, la Manduria-Oria, la strada Statale Appia (Brindisi-Taranto) e la ferrovia Brindisi-Taranto, come il profilo del colle centrale, ove sorge l'antico insediamento civile di Oria, appaia da lontano dominato dalla mole dell'imponente castello federiciano, circondato da poderose mura merlate e vasta piazza d'armi con giardino, posto in direzione nord, a forma di prua, dalla cupola della cattedrale barocca ed a oriente del massiccio seminario dei Passionisti e come la parte più alta del colle accolga elementi architettonici di rilievo, quali le chiese, il castello, palazzo Martini, il settecentesco palazzo del Sedile, i palazzi nobiliari;
Rilevato che intorno ed all'interno del centro antico, a forma circolare irregolare, perimetrato dalle vie M. Pagano, G. D'Oria e Dragonetti Bonifacio, si sviluppa la fitta itrama del tessuto edilizio, e impianto tipo “casbah” di derivazione orientale-araba, composto da strette viuzze, slarghi, piazzette e scalinate per il raccordo dei vari livelli terrazzati, fiancheggiate da unità minime residenziali a piano terra e primo piano, con coperture a terrazza e facciate bianche, viuzze e livelli terrazzati dai quali è possibile godere di scorci panoramici di suggestiva bellezza della sottostante vallata, punteggiata di uliveti, masserie e, sull'orizzonte, dei numerosi paesi della piana salentina;
Rilevato pertanto che per le caratteristiche sopradescritte il rilievo collinare dominato dall'antico insediamento civile oritano è da considerare un unicum morfologico-ambientale e architettonico di particolare interesse;
Considerato che la zona sopraperimetrata e descritta non è attualmente soggetta ad alcun provvedimento di tutela ai sensi della legge 1497/1939;
Considerato che da quanto sopra esposto appare indispensabile sottoporre a vincolo ex lege n. 14977 1939 l'area sopradescritta al fine di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi edilizi che potrebbero comprometterne irreparabilmente l'assetto geomorfologico, le connotazioni architettoniche e le pregevoli caratteristiche paesaggistico-ambientali;
Rilevata pertanto la necessità e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
Considerato che il comitato di settore per i beni ambientali ed architettonici del Consiglio nazionale per beni culturali e ambientali nella seduta del 6 ottobre 1997 ha espresso parere favorevole alla proposta di vincolo formulata dalla predetta Soprintendenza.
Decreta:
II centro storico e le aree limitrofe del comune di Oria in provincia di Brindisi, cosi come sopra perimetrati sono dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e sono pertanto soggetti a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa ed a quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica. La Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Bari provvedere a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affìssa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 12 del relativo regolamento d'esecuzione 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo del comune interessato e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del comune suddetto.
Avverso il presente atto è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.
Roma, 16 marzo 1998
Sottosegretario di Stato: Bordon
Registrato alla Corte dei Conti il 30 aprile 1998 Registro n.1- Beni culturali e ambientali, foglio n. 96

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QUALCUNO MI HA POSTO IL SEGUENTE QUESITO: CHE FARE ???
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